Giocatori localizzati Gps
Espnscrum.com sintetizza i risultati di una ricerca presentata dall'Università di Chester e commissionata dalla Federazione inglese di rugby Rfu. Sono stati utilizzati oltre 300 serie di rilevazioni Gps dei movimenti dei giocatori in campo in 54 partite di Premiership, che arriveranno ad essere 450 a fine stagione. Risultati che consentiranno di tracciare delle "medie" di prestazioni fisiche richieste ai giocatori ruolo per ruolo, su cui poi costruire piani di preparazione fisica e confronti individuali.
E' quella del Gps una tecnologia in piena fase di adozione nel rugby: ad esempio da quest'anno i Crusaders hanno chiesto alla Sanzar di poter utilizzare i localizzatori "a bordo" dei loro giocatori anche nel corso delle partite ufficiali del SuperXV e non solo in pre-stagione come fanno da tempo. Siamo molto favorevoli all'utilizzo della tecnologia applicata all'analisi delle prestazioni sportive e all'ausilio di tutte le professionalità coinvolte, arbitri inclusi: usar dati quantitativi per fondare analisi e decisioni con un minimo di supporto scientifico è la via per migliorare le prestazioni, contribuendo a minimizzare il ricorso alle scorciatoie degli "aiutini" chimico-farmacologici oltre che diminuire i rischi di infortunio e allontanare progressivamente da bordo campo "maghi" e volonterosi dilettanti "s'è sempre fatto così".
Per i media e per noi comuni mortali si rimane ovviamente a livello di curiosità, almeno per adesso: ad esempio, sapere che un mediano di mischia (inglese da Premiership) fa mediamente 6,2km a partita mentre un pilone "solo" 4,3km; oppure l'aver rilevato una velocità di punta pari a 36,69kmh (equivalente a fare i 100 metri lanciati in 10 secondi e 19 decimi).
Uno dice, eh ma Sky a volte mostra che certi calciatori fan anche sette, otto, nove kilometri a partita! Si, forse; a parte però che il loro tempo di gioco è del 12% più lungo, loro tra una corsa e l'altra mica devono anche placcare ...
E' quella del Gps una tecnologia in piena fase di adozione nel rugby: ad esempio da quest'anno i Crusaders hanno chiesto alla Sanzar di poter utilizzare i localizzatori "a bordo" dei loro giocatori anche nel corso delle partite ufficiali del SuperXV e non solo in pre-stagione come fanno da tempo. Siamo molto favorevoli all'utilizzo della tecnologia applicata all'analisi delle prestazioni sportive e all'ausilio di tutte le professionalità coinvolte, arbitri inclusi: usar dati quantitativi per fondare analisi e decisioni con un minimo di supporto scientifico è la via per migliorare le prestazioni, contribuendo a minimizzare il ricorso alle scorciatoie degli "aiutini" chimico-farmacologici oltre che diminuire i rischi di infortunio e allontanare progressivamente da bordo campo "maghi" e volonterosi dilettanti "s'è sempre fatto così".
Per i media e per noi comuni mortali si rimane ovviamente a livello di curiosità, almeno per adesso: ad esempio, sapere che un mediano di mischia (inglese da Premiership) fa mediamente 6,2km a partita mentre un pilone "solo" 4,3km; oppure l'aver rilevato una velocità di punta pari a 36,69kmh (equivalente a fare i 100 metri lanciati in 10 secondi e 19 decimi).
Uno dice, eh ma Sky a volte mostra che certi calciatori fan anche sette, otto, nove kilometri a partita! Si, forse; a parte però che il loro tempo di gioco è del 12% più lungo, loro tra una corsa e l'altra mica devono anche placcare ...
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