giovedì 14 aprile 2011

Lions già in movimento

Operazioni a lungo termine, Oltremanica. Che d'accordo, c'è un Mondiale neozelandese di mezzo che scatta a settembre e celebrerà la finale il 23 ottobre, ma nel frattempo c'è chi non resterà solo a guardare. British & Irish Lions, torneranno in azione solo nel 2013 e questa volta la destinazione sarà l'Australia, dopo che nel 2009 è stata la volta del Sud Africa in una delle serie considerate da molti tra le più belle e avvincenti nella storia delle selezione e del rugby in generale. Una serie finita 2-1 per gli Springboks che a quei tempi tritavano tutti e tutto.
Il perché è presto detto: dal 1997 i Lions non si impongono più a Sud dell'Equatore (nel caso in questione, sempre contro i sudafricani, sempre con una serie finita 2-1, ma per gli ospiti guidati dallo scozzese Ian McGeechan). L'ultima volta contro i Wallabies, anno 2001, finì 2-1 per i padroni di casa. E' il momento di invertire la rotta.
Ora, in quei Lions c'era Martin Johnson e non c'è alcun motivo per cui meravigliarsi se il nome del manager inglese sia in cima alla lista dei candidati per ruolo di allenatore capo. La sua Inghilterra è detentrice del Six Nations e, al di là di alcuni scivoloni, in un anno ha compiuto passi da gigante in avanti, battendo gli australiani lo scorso giugno down under, per la prima volta dopo la famosa finale della Coppa del Mondo 2003 a Sydney. Serve il via libera di tutte le federazioni coinvolte (quindi oltre all'Inghilterra, il Galles, la Scozia e l'Irlanda), ma il progetto è chiaro. Concedere 18 mesi al manager per mettere in piedi il gruppo che cambi il corso del destino.
Lo scorso autunno era spuntata l'ipotesi di affidare il tour dei Lions nuovamente a McGeechan che si era detto disponibile, dopo che aveva in precedenza dichiarato di non volerne più sapere. Ma la sconfitta con il Sud Africa, evidentemente, gli brucia parecchio. Il contratto di Johnson si chiude dopo il Mondiale, come del resto quello dell'irlandese Declan Kidney. Andy Robinson, al contrario, sarà legato alla Scozia fino al 2015. E poi c'è il neozelandese Warren Gatland, che era nello staff tre anni fa, ma che ha già rinnovato con il Galles per altri quattro anni nell'ottobre passato. 
John Feehan, chief executive dei Lions, ha parlato chiaro: "Speriamo di nominare un head coach in ogni istante a partire dalla fine del Mondiale. Siamo nell'era del professionismo, non si possono più scegliere ragazzi ai quali affidare una squadra per tre mesi. Occorre un ruolo semipermanente per un periodo di tempo, addirittura oltre i 18 mesi se necessario. Ciò che cercheremo di fare sarà di trovare il miglior coach possibile". Il tour del 2013 scatterà ufficialmente con la partita contro i Barbarians il primo di giugno, ad Hong Kong. Costo dell'intera spedizione, in terra australiana compresa: 14 milioni di sterline. 
Martin Johnson ha tutto un Mondiale davanti per mettersi in mostra.  

2 commenti:

Abr ha detto...

Grande sgub, Socio: non sei solo avanti, sei da-vannti!

ringo ha detto...

No, no: ricordando i miei trascorsi con mani come badili, sono in avanti.

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