Turno di Magners deficitario per le italiane
Brutto primo tempo con tre mete subite dai trequarti gallesi - il centro Adam Hughes, che chiude al meglio la pressione portata sulla difesa biancoverde al 5' con l'aiuto del primo centro Tom Riley e dall'estremo Martyn Thomas, prima di superare il placcaggio di Gonzalo Garcia; al 35' è il turno dell'ala Aled Brew e tre minuti più tardi del rincalzo Ashley Smith che già in precedenza aveva messo la firma sulla meta di Brew, con un calcetto che ha permesso al compagno di raccogliere palla e correre a schiacciare; Kris Burton centra nell'extra time un penalty dopo averne fallito uno al 23', chiudendo la frazione con un già compromesso parziale di 19-3.
Nel secondo tempo i trevigiani entrano in campo più determinati, in meno di cinque minuti vanno in meta con l'apertura nazionale che se la trasforma, accorciando sul 19-10. Forse il momento di potenziale svolta della gara passa qualche minuto dopo, quando sempre Burton fallisce il penalty che avrebbe accorciato il punteggio a distanza di break, per raggiungere l'indispensabile obiettivo minimo del bonus. La sfida comunque rimane ancora aperta, dopo il giro dei cambi e una punizione fallita da Tovey; ma tra 65' e 68' i gallesi mandano in meta nuovamente Brew poi l'altra ala Will Harries. Il giallo a Padrò entrato al posto di Vermaak al 75' spegne ogni residua velleità di recupero degli ospiti. Nella giornata filata come meglio non poteva per i padroni di casa, c'è però l'infortunio alla seconda linea Luke Charteris: per lui probabili guai alla cartilagine, il che vorrebbe dire una lunga e forzata sosta ai box; anche per il fullback Martyn Thomas si parla di stagione finita. E in settimana il capitano dei Leoni, Antonio Pavanello, potrebbe finire sotto la lente dei giudici per un pugno rifilato alla terza linea Gavin Thomas.
Cinque punti per i Dragons e zero per Treviso, che si vede superare dai Warriors vincenti a Viadana, retrocedendo al penultimo posto coi suoi 30 punti in classifica; davanti le due scozzesi, a 32 (Glasgow) e 34 punti (Edimburgh), mentre Dragons e Connacht salgono a 39.
Le altre gare di Magners League disputate sabato, oltre a quelle anticipare venerdì:
- il deby tra Ospreys e Cardiff Blues termina 21 pari e possono recriminare i campioni in carica, in testa per tutta la gara e raggiunti nel finale. E' una sfida tutta la piede tra i due Dan contrapposti, Biggar e Parks, con entrambi a marcare 5 piazzati; a fine del primo tempo arrivava un drop del gallese, risposta a uno dell'austral-scozzese attorno alla mezz'ora. A inizio del secondo tempo iscriveva a referto il suo nome James Hook piazzando il secondo drop Ospreys che gli dava il massimo vantaggio, 18-9; il pareggio arrivava col secondo drop di Parks al 67'.
- Recriminazioni anche nell'altro derby di vertice per Leinster, con Munster a prevalere per 24-23 pur rimanendo sotto per gran parte della gara, grazie a un piazzato all'ottantesimo di Ronan O'Gara. Il primo tempo terminava 9-20 per i dublinesi, che marcavano l'unica meta della partita con Shane Horgan schierato ala destra. Nel secondo tempo Munster recuperava sfruttando le indiscipline avversarie provocate dal solito pack avanzante, marchio di fabbrica dei padroni di casa. Le trasformava in punti O'Gara e in un caso Paul Warwick, prossimo partente per Parigi sponda Stade, sua sostituzione temporanea. Il primo sorpasso di Munster avveniva in coincidenza del giallo al capitano avversario Brian O'Driscoll; veniva prontamente recuperato da un piazzato di Sexton, fino al sorpasso finale di O'Gara, che piazzava una punizione concessa vicino alla linea di meta ma molto laterale. Vittoria rovinata da un brutto infortunio a Paul O'Connell.
I risultati rendono abissale il vantaggio in testa di Munster a 71 punti; seconda è Ulster con 59, terzi gli Ospreys con 57, quarti e ultimi per i playoff Leinster con 56, unica celtica sopravvissuta in Heineken Cup; ma Cardiff è lì avendo 52 punti e una partita da recuperare coi vicini Dragons. Remote le probabilità di recupero per gli Scarlets a 51 punti.
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