Dove osano i rugbisti
Richard Parks non è uno di quei nomi che ti salta subito alla mente chi sia o fosse, pur con l'aiutino che fosse un rugbista: Dan Parks volevi dire? No no, proprio Richard: del '77, figlio di un gallese e di una giamaicana, era ( o meglio è: rugbista si è per sempre) un terza centro passato per Pontypridd, Leeds, Perpignan, infine nei Dragons, nei Barbarians e nella nazionale gallese sia Sevens che XV di cui fu il 1001' giocatore, che si è ritirato anzitempo un paio di stagioni orsono per gravi problemi a una spalla.
A fine del 2010 accetta una sfida che solo un rugbista: al fine di raccogliere almeno un milione di sterline per il programma di ricerca Marie Curie Cancer Care, Richard Parks ha iniziato a cimentarsi nel cosiddetto 737 program: scalare le vette più alte dei sette continenti e raggiungere i tre poli della Terra (Nord, Sud e "alto": il Monte Everest), il tutto nel giro di sette mesi.
Se ce la facesse sarebbe il primo essere, umano e non, a riuscirci. So far so good: la notizia è che ieri, mercoledì 25 maggio, Richard ha raggiunto la vetta dell'Everest, settima tappa su nove della sfida. A questo punto, con due mesi ancora a disposizione, gli mancano "solo" il Mount Denali (nome ethnographically correct di quello che sui nostri sussidiari si chiamava McKinley, 6.198mt in Alaska) e l'Elbrus (5.642mt, nel Caucaso Russo, vetta d'Europa).
Questa la very impressive tabella di marcia tenuta sinora da Richard Parks:
Leg 1: The South Pole - reached on 27 December 2010, at 6.10am GMT;
Leg 2: Mount Vinson (Antarctica, 4.892mt) summit reached on 8 January 2011;
Leg 3: Aconcagua (Argentina, 6.962mt) - summit reached on 5 February 2011, 5.54pm GMT;
Leg 4: Kilimanjaro (Tanzania, 5.981mt) - summit reached on 27 February 2011, 4.57am GMT;
Leg 5: Carstensz Pyramid (Indonesia, 4.884mt) - summit reached on 15 March 2011, 11.28pm GMT;
Leg 6: The North Pole - reached on 11 April 2011, 2.20pm GMT.
Leg 7: Everest (Nepal, 8.848 mt) - reached on 25 May 2011, 2.57 am GMT.
Quando avrà compiuto questa impresa, aldilà dei risultati benefici l'ex terza centro gallese avrà veramente spostato le frontiere dell'Umanità: per la cronaca sinora c'è stata un po' di gente (una quindicina) che è riuscita a raggiungere tutti i "tre Poli" ma nessuno sinora nello stesso anno, senza contare tutto il resto.
Un altro rugbista che ha provato l'anno scorso a salire sull'Everest senza riuscirci, sempre per scopi benefici è stato Josh Lewsley, rientrato nel finale di stagione come temporaneo per i Wasps: nella discesa gli capitò di imbattersi nel cadavere di uno scalatore giapponese.
A fine del 2010 accetta una sfida che solo un rugbista: al fine di raccogliere almeno un milione di sterline per il programma di ricerca Marie Curie Cancer Care, Richard Parks ha iniziato a cimentarsi nel cosiddetto 737 program: scalare le vette più alte dei sette continenti e raggiungere i tre poli della Terra (Nord, Sud e "alto": il Monte Everest), il tutto nel giro di sette mesi.
Se ce la facesse sarebbe il primo essere, umano e non, a riuscirci. So far so good: la notizia è che ieri, mercoledì 25 maggio, Richard ha raggiunto la vetta dell'Everest, settima tappa su nove della sfida. A questo punto, con due mesi ancora a disposizione, gli mancano "solo" il Mount Denali (nome ethnographically correct di quello che sui nostri sussidiari si chiamava McKinley, 6.198mt in Alaska) e l'Elbrus (5.642mt, nel Caucaso Russo, vetta d'Europa).
Questa la very impressive tabella di marcia tenuta sinora da Richard Parks:
Leg 1: The South Pole - reached on 27 December 2010, at 6.10am GMT;
Leg 2: Mount Vinson (Antarctica, 4.892mt) summit reached on 8 January 2011;
Leg 3: Aconcagua (Argentina, 6.962mt) - summit reached on 5 February 2011, 5.54pm GMT;
Leg 4: Kilimanjaro (Tanzania, 5.981mt) - summit reached on 27 February 2011, 4.57am GMT;
Leg 5: Carstensz Pyramid (Indonesia, 4.884mt) - summit reached on 15 March 2011, 11.28pm GMT;
Leg 6: The North Pole - reached on 11 April 2011, 2.20pm GMT.
Leg 7: Everest (Nepal, 8.848 mt) - reached on 25 May 2011, 2.57 am GMT.
Quando avrà compiuto questa impresa, aldilà dei risultati benefici l'ex terza centro gallese avrà veramente spostato le frontiere dell'Umanità: per la cronaca sinora c'è stata un po' di gente (una quindicina) che è riuscita a raggiungere tutti i "tre Poli" ma nessuno sinora nello stesso anno, senza contare tutto il resto.
Un altro rugbista che ha provato l'anno scorso a salire sull'Everest senza riuscirci, sempre per scopi benefici è stato Josh Lewsley, rientrato nel finale di stagione come temporaneo per i Wasps: nella discesa gli capitò di imbattersi nel cadavere di uno scalatore giapponese.
1 commento:
Dan Parks che scala le montagne non ce lo vedo: si stropiccerebbe troppo i capelli.
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