Premiership: repetita juvant?
Dopo dodici mesi si ritrovano le finaliste dalla passata edizione, Leicester Tigers vs. Saracens: i primi sono a caccia del terzo titolo consecutivo, eguagliando il record stabilito dai Wasps; i secondi più modestamente cercano il primo silverware della loro storia, dopo una Tetley's Bitter Cup nel lontano 1998 (il nome del torneo Anglo Gallese ai tempi).
La ripetizione della finale dell'anno scorso arriva nella stagione migliore dei Saracens: 11 vittorie in campionato, col primo double vincente della loro storia contro i Tigers. Il punto parrebbe qualificante per riaprire i giochi ma il predominio in Premiership dalla 12' giornata in poi dei Tigers e soprattutto la prestazione poco convincente - per usare un eufemismo - dei Sarries in semifinale, rafforza la posizione di favoriti assoluti dei primi.
D'altro canto, la vittoria molto "scrappy" nel senso della confrontation fisica, dei Tigers sui Saints in semifinale, potrebbe aver lasciato degli strascichi, delle scorie mentali e fisiche: a Leicester non vorrebbero mai dover scoprire che quel che ha letteralmente azzoppato Northampton nel secondo tempo della finale di Heineken Cup, avesse avuto origine al Welford Road la settimana prima.
I Saracens schierano la medesima squadra che ha superato Gloucester in semifinale, con una sola eccezione, scelta "lanciando una monetina", come hanno dichiarato i due mediani coinvolti, alternatisi regolarmente per tutto il corso della stagione: Neil de Kock partirà titolare al posto di Richard Wigglesworth. Hugh Vyvyan in panchina farà la sua 238' apparizione in Premierhsip, stabilendo il record.
Il rugby director dei Sarries Mark McCall mette bene a fuoco il punto essenziale: "We know that concentration and mental strength will be very important as finals can be decided by very small margins". Lo dicono anche i bookmakers, che danno un vantaggio di due punti ai Tigers.
Anche Leicester fa un solo cambio rispetto alla semifinale, forzato: Manu Tuilagi sconta la (mini-)squalifica per i pugni a Ashton, al suo posto al centro va Matt Smith spostato dall'ala, dove entra Horacio Agulla. In 16 han giocato la finale dell'anno scorso. Coach Cockerill lascia in panchina l'MVP del campionato secondo i colleghi, il nr.8 neozelandese Thomas Waldrom: evidentemente gli ritaglia il ruolo di "closer".
I due soli "italiani" rimasti in Premiership ci sono tutt'e, titolari nella finale di Aviva Premiership al nr.3: il sottovalutato Carlos Nieto e Martin Castrogiovanni, col carisma di quest'ultimo preferito ancora una volta alla maggior freschezza del nazionale Dan Cole.
Saracens: 15 Alex Goode , 14 David Strettle , 13 Chris Wyles , 12 Brad Barritt , 11 James Short , 10 Owen Farrell , 9 Neil de Kock , 1 Matt Stevens , 2 Schalk Brits , 3 Carlos Nieto , 4 Steve Borthwick (c), 5 Mouritz Botha , 6 Kelly Brown , 7 Jacques Burger , 8 Ernst Joubert
16 Jamie George , 17 Rhys Gill , 18 Petrus du Plessis , 19 Hugh Vyvyan , 20 Andy Saull , 21 Richard Wigglesworth , 22 Nils Mordt , 23 Noah Cato
Leicester: 15 Scott Hamilton , 14 Horacio Agulla , 13 Matt Smith , 12 Anthony Allen , 11 Alesana Tuilagi , 10 Toby Flood , 9 Ben Youngs , 1 Marcos Ayerza , 2 George Chuter , 3 Martin Castrogiovanni , 4 Steve Mafi , 5 George Skivington , 6 Tom Croft , 7 Craig Newby (c) , 8 Jordan Crane
16 Rob Hawkins , 17 Boris Stankovich , 18 Dan Cole , 19 Ed Slater , 20 Thomas Waldrom , 21 James Grindal , 22 Jeremy Staunton , 23 Billy Twelvetrees
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