SuperXV, Crusaders corsari a Capetown
Dodicesima giornata di SuperRugby su diciotto da disputare, oramai ci si approssima alla dirittura finale anche per il primo campionato australe in ordine di apparizione.
In un torneo "visuale", molto corsaiolo e poco tattico come il SuperXV, più che alle chiacchiere è opportuno rimandare agli highlights delle partite, peraltro fortunatamente presenti in abbondanza.
La gara chiave della giornata è stata sicuramente Stormers - Crusaders, terminata 14-20 con una meta per parte nel primo tempo (il pilone Wyatt Crockett e Jaque Fourie) e i padroni di casa al sorpasso al 34' e poi di nuovo al 47' ma fatti soccombere dalla seconda meta del 27enne pilone neozelandese all'ora di gioco. I Capetonians hanno contribuito alla sconfitta scegliendo di non piazzare negli ultimi 10 minuti, alla ricerca del bersaglio grosso, mancato per troppi errori e per la strenua difesa dei Crusaders. Se gli Stormers hanno attaccato di più, i neozelandesi hanno rivelato per l'ennesima volta la chiave del loro successo in attacco, che forse sarà anche l'elemento di superiorità nei Mondiali: gli offload di Sonny Bill Williams, che aprono regolarmente una dimensione diversa al gioco; il pugile è l'autentico perno attorno cui ruota la manovra dei Crusaders e s'affanna in raddoppi la difesa.
Sempre se rimarrà immune dagli infortuni: già ne accennavamo in un post precedente, il fatto di giocare sostanzialmente l'intera stagione "on the road" sta producendo una infermeria affollata per (l'ex) squadra di Christchurch: a Cape Town mancavano sei All Blacks e altri quattro giocatori si sono infortunati. E' forse questo, l'esser "homeless" con tutte le conseguenze, il freno a quella che pare la squadra nettamente dominante del torneo ma che ha subito due sconfitte e un pareggio contro l'una e un pareggio della migliore, sfortunatamente per loro anch'essa neozelandese, i Blues.
Comunque agli Stormers basta il bonus point per conservare la testa della Conference sudafricana con quattro punti di vantaggio, ma solo per adesso. Infatti la vittoria degli Sharks in casa sui derelitti Brumbies (34-16, quattro mete a una, ma sotto a fine del primo tempo) e il meccanismo dell'attribuzione punti "stile NRL", per cui alle squadre at bye arrivano quattro punti "gratis", impone agli Stormers di battere i Chiefs fuori casa nel prossimo turno, altrimenti verranno superati dalla squadra basata a Durban nel mentre quest'ultima riposerà.
I Bulls campioni in carica e partiti malissimo, stanno approfittando di questi ultimi turni, a partire dalal vittoria sui e dei quattro punti "gratis" ottenuti nel turno per riavvicinarsi alla parte interessante della classifica: nel prossimo weekend se la vedranno coi Rebels a Pretoria, non un compito difficile.
Chiude infine la Conference sudafricana la pronosticabile vittoria dei Cheetahs, tornati ai comfort nazionali pur sempre senza Juan Smith e Brussow, sui Lions, con un 19-53 che non ammette repliche: cinque mete a tre con hat trick dell'estremo Griquas Riaan Viljoen e 26 punti al piede di Sias Ebersohn, col gemello Robert ancora in meta come il compagno di reparto, il centor Corne Uys. E' una vittoria fondamentale in chiave "politica".
Nella Conference neozelandese, continua la marcia dei Blues che pur privi di Luke McAlister vanno ad imporsi anche a Wellington sugli Hurricanes per 11-17 (una meta per parte) dopo essere stati raggiunti e superati all'ora di gioco. Scatto di orgoglio e potenza anche per i Chiefs che vincono con gli Highlanders per 20-7 (due meta a una), inguaiando questi ultimi e togliendoli dal novero delle promosse ai playoff come terza neozelandese.
Nel beneficiano i Waratahs della Conference australiana: vincitori stentati del derby con Western Force (20-15, nonostante le due mete a zero), si riportano dopo molte settimane in zona playoff come secondi della conference ma con un punto in più degli Highlanders.
Nel mentre i Reds ribadivano la loro supremazia in Australia, battendo i Rebels a Melbourne per 18-33, "nonostante" le tre mete subite contro quattro realizzate. Oramai i new kids on the block di Rod McQueen sono stati sgamati: gran potenziale offensivo ma basta tenerli sotto pressione per venirne fuori; in più non aiutano i problemi interni di quel caratteraccio di Danny Cipriani tenuto fuori dalla partita.
WEEKEND RESULTS
Hurricanes 11 Blues 17
Melbourne Rebels 18 Reds 33
MTN Lions 19 Toyota Cheetahs 53
Chiefs 20 Highlanders 7
Waratahs 20 Western Force 15
DHL Stormers 14 Crusaders 20
Sharks 34 Brumbies 16
Prime delle Conferences sono Queensland Reds, Auckland Blues e Stormers di Città del Capo; la lotta per le tre wildcard playoff si riapre lievemente in questo turno: Crusaders e Sharks tengono ma i Waratahs la soffiano agli Highlanders, mentre i Bulls si avvicinano.
In un torneo "visuale", molto corsaiolo e poco tattico come il SuperXV, più che alle chiacchiere è opportuno rimandare agli highlights delle partite, peraltro fortunatamente presenti in abbondanza.
La gara chiave della giornata è stata sicuramente Stormers - Crusaders, terminata 14-20 con una meta per parte nel primo tempo (il pilone Wyatt Crockett e Jaque Fourie) e i padroni di casa al sorpasso al 34' e poi di nuovo al 47' ma fatti soccombere dalla seconda meta del 27enne pilone neozelandese all'ora di gioco. I Capetonians hanno contribuito alla sconfitta scegliendo di non piazzare negli ultimi 10 minuti, alla ricerca del bersaglio grosso, mancato per troppi errori e per la strenua difesa dei Crusaders. Se gli Stormers hanno attaccato di più, i neozelandesi hanno rivelato per l'ennesima volta la chiave del loro successo in attacco, che forse sarà anche l'elemento di superiorità nei Mondiali: gli offload di Sonny Bill Williams, che aprono regolarmente una dimensione diversa al gioco; il pugile è l'autentico perno attorno cui ruota la manovra dei Crusaders e s'affanna in raddoppi la difesa.
Sempre se rimarrà immune dagli infortuni: già ne accennavamo in un post precedente, il fatto di giocare sostanzialmente l'intera stagione "on the road" sta producendo una infermeria affollata per (l'ex) squadra di Christchurch: a Cape Town mancavano sei All Blacks e altri quattro giocatori si sono infortunati. E' forse questo, l'esser "homeless" con tutte le conseguenze, il freno a quella che pare la squadra nettamente dominante del torneo ma che ha subito due sconfitte e un pareggio contro l'una e un pareggio della migliore, sfortunatamente per loro anch'essa neozelandese, i Blues.
Comunque agli Stormers basta il bonus point per conservare la testa della Conference sudafricana con quattro punti di vantaggio, ma solo per adesso. Infatti la vittoria degli Sharks in casa sui derelitti Brumbies (34-16, quattro mete a una, ma sotto a fine del primo tempo) e il meccanismo dell'attribuzione punti "stile NRL", per cui alle squadre at bye arrivano quattro punti "gratis", impone agli Stormers di battere i Chiefs fuori casa nel prossimo turno, altrimenti verranno superati dalla squadra basata a Durban nel mentre quest'ultima riposerà.
I Bulls campioni in carica e partiti malissimo, stanno approfittando di questi ultimi turni, a partire dalal vittoria sui e dei quattro punti "gratis" ottenuti nel turno per riavvicinarsi alla parte interessante della classifica: nel prossimo weekend se la vedranno coi Rebels a Pretoria, non un compito difficile.
Chiude infine la Conference sudafricana la pronosticabile vittoria dei Cheetahs, tornati ai comfort nazionali pur sempre senza Juan Smith e Brussow, sui Lions, con un 19-53 che non ammette repliche: cinque mete a tre con hat trick dell'estremo Griquas Riaan Viljoen e 26 punti al piede di Sias Ebersohn, col gemello Robert ancora in meta come il compagno di reparto, il centor Corne Uys. E' una vittoria fondamentale in chiave "politica".
Nella Conference neozelandese, continua la marcia dei Blues che pur privi di Luke McAlister vanno ad imporsi anche a Wellington sugli Hurricanes per 11-17 (una meta per parte) dopo essere stati raggiunti e superati all'ora di gioco. Scatto di orgoglio e potenza anche per i Chiefs che vincono con gli Highlanders per 20-7 (due meta a una), inguaiando questi ultimi e togliendoli dal novero delle promosse ai playoff come terza neozelandese.
Nel beneficiano i Waratahs della Conference australiana: vincitori stentati del derby con Western Force (20-15, nonostante le due mete a zero), si riportano dopo molte settimane in zona playoff come secondi della conference ma con un punto in più degli Highlanders.
Nel mentre i Reds ribadivano la loro supremazia in Australia, battendo i Rebels a Melbourne per 18-33, "nonostante" le tre mete subite contro quattro realizzate. Oramai i new kids on the block di Rod McQueen sono stati sgamati: gran potenziale offensivo ma basta tenerli sotto pressione per venirne fuori; in più non aiutano i problemi interni di quel caratteraccio di Danny Cipriani tenuto fuori dalla partita.
WEEKEND RESULTS
Hurricanes 11 Blues 17
Melbourne Rebels 18 Reds 33
MTN Lions 19 Toyota Cheetahs 53
Chiefs 20 Highlanders 7
Waratahs 20 Western Force 15
DHL Stormers 14 Crusaders 20
Sharks 34 Brumbies 16
Prime delle Conferences sono Queensland Reds, Auckland Blues e Stormers di Città del Capo; la lotta per le tre wildcard playoff si riapre lievemente in questo turno: Crusaders e Sharks tengono ma i Waratahs la soffiano agli Highlanders, mentre i Bulls si avvicinano.
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