sabato 4 giugno 2011

Montpellier svegliata dal sogno, Tolosa vince il Bouclier

TOP 14 - FINALE

 Stade de France, Paris  |  Arbitre P. Pechambert

TOULOUSE

15 - 10

(p.t.: 3-7)

MONTPELLIER



Alla fine e solo alla fine della finale: al 71' la strafavorita Tolosa riesce finalmente a passare in vantaggio e a tenerlo fino alla fine, nei confronti di un Montpellier che con la sua consapevole concretezza gli ha fatto vedere grossi sorci verdi fino a dieci minuti dalla fine.
Le finalissime si giocano sempre sul filo del rasoio del penalty guadagnato o perduto, della palla vinta o rubata; in questo caso, oltre ai meriti degli Heraultais c'è da tener conto anche dei fantasmi dello spirito latino che colpiscono i favoriti rossoneri, funzionando a mo' di freno a mano tirato; soprattutto per David Skrela dalla piazzola.
Il Montpol riesce a tamponare tutto in difesa ma a prezzo di molti falli, peraltro costati relativamente poco fino ai dieci dalla fine, e a sfruttare al meglio il paio di occasioni più ghiotte delle poche che s'è procurata; cade però proprio sull'unica certezza che possedeva, il piede di Martin Bustos Moyano che entra a referto con due soli punti.
Alla fine il Top14 non consegna una vincente a sorpresa come la Premiership dei Saracens su Leicester e l'Eccellenza di Padova su Rovigo; come da pronostici il Bouclier de Brennus va a Tolosa per il suo 18' titolo di Francia.

Le formazioni: per Tolosa Clerc appena recuperato veniva tenuto in panchina, giocava ancora Caucau all'ala sinistra. Mediana sempre in emergenza col giovane Doussain, peraltro rivelatosi affidabile; il resto è lo standard emerso nel finale di stagione, con Medard all'ala, stavolta destra,  Heymans estremo e la coppia centrale Poitrenaud-Jauzion trovatasi e completatasi (diremmo quasi salvatasi) a vicenda nelle ultimissime gare e Fritz in panca. Davanti si fa molto affidamento sull' ex Picamoles, l'esperienza di Boilhou conta ancora una volta più delle doti di Nyanga (in panca) ed è flanker con capitan Dusatoir, Albacete domina la seconda linea con Millo-Chluski e Maestri in panca, in prima confermatissimi Human-Servat-Census Johnston.
Stade Toulousain: 15 Heymans ; 14 Médard, 13 Poitrenaud, 12 Jauzion, 11 Caucaunibuca ; 10 Skrela, 9 Doussain ; 6 Dusautoir (cap), 8 Picamoles, 7 Bouilhou ; 5 Albacete, 4 Millo-Chluski ; 3 Johnston, 2 Servat, 1 Human.
Remplaçants: Lacombe, Poux, Maestri, Nyanga, Bézy, Fritz, Clerc, Falefa.


Per Montpellier, capitan Fufu - Fulgence Ouedraogo scende in campo con la mano destra fratturata: così mette a rischio  il posto in nazionale ma il suo riferimento ed esempio serve a tutto il resto del pack. Gli altri punti di riferimento sono tutti presenti e si contano sulle punte delle dita di una mano monca: Francois Trinh Duc, apertura-metronomo, Timoci Nagusa fantasista d'attacco, Bustos Moyano il cecchino. Gli altri son tutti comprimari, onesti lavoratori dell'ovale per un club a inizio stagione inserito dai più nella lotta per la salvezza; gran lavoro quello di Eric Bechu e Fabien Galthiè a farne uno squadrone solido soprattutto mentalmente, un gruppo dove si distinguono Julien Tomas scattante e solido mediano-playmaker già notato da Lievremont, il solidissimo flanker georgiano Gorgodze e il suo connazionale Jigenti in prima linea, Matadigo al nr.8, Fernandez al centro. Tra i carneadi in panchina si distingue il giovane mediano Paillaugue

Montpellier: 15 Thiery, 14 Nagusa, 13 Mirande, 12 Fernandez, 11 Bustos Moyano, 10 Trinh Duc, 9 Tomas, 8 Matadigo, 7 Gorgodze, 6 Ouedraogo (cap.), 5 Fakate, 4 Hancke, 3 Jigenti, 2 Rofes, 1 Figallo.
Remplaçants: Caudullo, Thiart, Rees, Paillaugue, Bost, De Marco, Leleimalefaga, Berard.

- La partita: inizia come t'aspetti, Tolosa vende la sua metà campo per tutto il primo quarto d'ora impadronendosi dell'iniziativa. Tuttavia la difesa dei blu è pronta e regge molto bene la minacciata prevalenza dei rossoneri (in maglia bianca) sulle fonti del gioco.
Difesa che, sotto pressione, deve iniziare a spendere qualche fallo, ma all'ottavo Skrela fallisce un penalty del tutto potabile: segnale grave di peso psicologico, che verrà confermato nel proseguo. Al 16' l'arbitro Pechambert esordiente in finali vede lungo: chiama il Tmo per un'azione da calcio in avanti di Heymans apparentemente finito fuori, su cui s'eran fiondati Caucau e Nagusa: al ralenty appare come il blu con improbabile tinta bionda ai capelli fallisca di calciar fuori la palla, che rotola ancora in gioco dentro l'area di meta; l'altro figiano in maglia bianca la schiaccia a terra ma appoggia un angolo della sua scarpetta nr.49 sulla riga. Nulla di fatto e Nagusa inizia a segnalarsi come assoluto protagonista lato blu nel bene e nel male.
La situazione è tosta per Montpellier, che resiste in trincea senza scomporsi troppo, con Ouedraogo più regista difensivo che assaltatore e Trinh Duc a spazzar lontano ogni palla recuperata per guadagnar minuti più che campo. Tentano quindi di sfruttare al massimo quel che arriva: è una punizione da oltre metà campo, che Bustos Moyano fallisce scivolando a terra. Al quarto di gara è zero a zero, non un cattivo risultato per i blu.

L'inizio del secondo quarto è a favore dei mediterranei: mentre i tolosani si grattano la testa perplessi, riescono finalmente a far capolino nella metà campo tolosana, perdendo palla per un tenuto. Dopo pochi minuti c'è una mischia sui loro 5 metri a introduzione tolosana: grande la spinta di Jigenti, Rofes e Figallo che stappano Servat & quotata compagnia, guadagnando punizione. Son segnali forti, cose che sollevano l'animo.
Difatti i blu guadagnano campo senza perdere umiltà, essendo consapevoli di non poter reggere la pressione difensiva tutta controruck sistematiche dei tolosani. Sgusciano più che avanzare, cercando la soluzione rapida: Trinh Duc tenta il primo drop, fallendolo del tutto. Dopo manco un minuto, al 27' arriva la meta che rimarrà unica nella gara, ipotecandola fino a dieci dalla fine: la palla arriva a Timoci Nagusa circa a metà campo sul lato destro a schieramenti lievemente rotti, calcetto a scavalcare su Caucau, rimbalzo fortunato, finta di corpo sull'ultimo uomo Heymans che viene piantato e corsa fin quasi sotto i pali. Con la facile trasformazione di Moyano è uno choccante 7 - 0 al primo ingresso nei 22 metri tolosani.
Siamo alla mezz'ora, è il momento peggiore per Tolosa: il nervosismo e la voglia di reagire impongono un tentativo di piazzato da metà campo che incrina ancor di più la fiducia di Skrela nel suo piede e Servat chiede di essere sostituito. Li aiuta Nagusa, oggi croce e delizia dei suoi, che al 33' si va a cercare un cartellino giallo da categoria dilettanti, per abbattimento dell'ovale dalle mani di Doussain mentre lo estraeva dalla ruck. Skrela oramai bacato però fallisce la elementare punizione.
Nel resto del tempo Tolosa non cambia il piano di gioco fondato sulla potenza, Montpellier resiste come può, ma al 38' è fallo di Ouedraogo, che viene colpito duro alla testa rimanendo scosso. Il calcio è sotto i pali e Skrela stavolta non può sbagliare: 7-3. Nei minuti finali c'è una opportunità di piazzare per Bustos, lontana e angolata, che vien fallita. Forse non è solo la pressione della finale, forse l'umida serata parigina sta influenzando le prestazioni al piede.

Pronti via siamo nella seconda frazione a squadre immutate: il calcio d'inizio sfugge in avanti a Medard, arriva a Trinh-Duc che non ci pensa un attimo, calcia e infila il drop: 10-3. Forse che sia la giornata giusta per Montpellier, è il periodo giusto per chi parta underdog nelle finali come i Saracens o il Petrarca?
I blu sfruttano il momento: una bella incursione dell'estremo Thiery porta i mediterranei dentro ai 22m avversari, con un filo di fretta di troppo l'apertura della nazionale tenta il secondo drop in fila, fallendolo per un paio di centimetri. E sono ancora in 14: Nagusa rientra al terzo minuto della ripresa, l'inferiorità numerica è passata da Montpellier senza danni. La partita è più equilibrata del primo tempo, i blu intelligentemente continuano il gioco veloce per sfuggire alla potenza superiore anche difensiva degli avversari.
Al 48' nuovo fallo di Nagusa, lontano (45metri) ma centrale; Skrela marca il secondo piazzato in fila, è 10-6 e forse ci siamo. Difatti coach Novès inizia il giro dei cambi: nel pack avrà effetto soprattutto quello di Poux al posto di Human, che al 55' vendica la rollata subita nel primo tempo e procura una nuova punizone a Skrela da posizione favorevolissima: eppure sbaglia pure questa, è due su cinque.
Ci si avvia all'ora di gioco, la sensazione è che aldilà degli errori dalla piazzola, la benzina inizi a scarseggiare sul versante MHR sottoposto a pressione, sempre uguale dall'inizio e sempre intensa. Il segnale è il faro Ouedraogo, sempre più eroico e sofferente:è scosso, la mano fratturata gli rimane sotto il corpo di un placcato, a ogni interruzione mette il ginocchio per terra. Nonostante i cambi anzi forse proprio per quelli, la sensazione è che oramai sia solo una lotta di Tolosa contro il tempo e i suoi fantasmi.

Il tempo passa è il miglior alleato dei mediterranei: siamo arrivati all'ultimo quarto di gara, al 65' Skrela fallisce per la quarta volta una punizione, lunga ma centrale. Incroyable. Dopo due minuti, sotto i pali, l'apertura prossima del Clermont finalmente centra il terzo tentativo su sette: è 9-10 e va ben che Montpellier ha vinto sia quarto di finale e semifinale per un punto, ma stavolta la sensazione è la medesima di quando il gruppo raggiunge il ciclista isolato in fuga.
E' l'epilogo: Ouedraogo esce, testa alta ha dato tutto e anche di più, ed è come un ammaina bandiera. Esce anche Skrela, lo rimpiazza il ventenne Nicolas Bezy - Novès è troppo psicologo, toglie il titolare dopo che ha centrato i pali ma era meglio per le sue coronarie se lo cambiava prima. Dopo un paio di minuti, Bezy non fallisce l'occasione della vita: al 71' la linea dei blu sempre più in affanno cade in fuorigioco, è punizione da 15 metri in mezzo ai pali per il sorpasso 12-10 che vale il titolo. Tolosa guida nel tabellone per la prima volta e controlla il momentum da un bel po'.
Eppure non sarebbe ancora finita: c'è subito una opportunità per Bustos da lontano e angolato, sorta da un placcaggio alto: l'ex PampasXV ne ha piazzati di peggio. Ma non è serata dalla piazzola per nessuno. Non fallisce invece Bezy a 5' dalla fine, punendo con un secondo facile piazzato un fallo collettivo dell'MHR che per tutti paga Paillaugue appena entrato, beccandosi il secondo giallo della gara. E' il 15-10 finale; rimane il tempo per gli assalti Montpol dell'Ave Maria - peraltro non privi di possibilità: una rimessa laterale sui 5 metri tolosani seguita da una mischia. "Bastava" tirar giù la rimessa e impostare la maul o conquistar palla in avanzamento, purtroppo la benzina e la lucidità dei mediterranei son finite da mo'.

Guy Novès & compagnia possono tirare un gran respiro di sollievo: una stagione vissuta pericolosamente s'è conclusa col Bouclier, secondo non pochi il trofeo più difficile da vincere in Europa. A Tolosa si festeggia e si salutano i tanti veterani in partenza - Michalak, Kelliher, Skrela, Heymans, Lecouls - per ricostruire un nuovo "Real Madrid del rugby" sulla base di arrivi di super classe: Lionel Beauxis, Luke McAlister, Luke Burgess, Gary Botha, Ghurtro Steenkamp ...
Fabien Galthiè non può certo godere degli stessi mezzi, in compenso può lavorare su uno dei migliori vivai di Francia; rimane uno che fa sudar profondamente chiunque, ma non ha vinto manco stavolta. Analisi ingenerosa oltre che inesatta, con le risorse che aveva ha compiuto l'ennesima impresa al primo anno sulle rive del Mediterraneo e del tutto inattesa. Sapeva che in una finalissima le differenze si appiattiscono e può bastar veramente poco; pareva l'avessero trovato con la meta e il drop, ma è mancata proprio la certezza che più di ogni altra cosa ha portato il club dell'Herault sino allo Stade de France: i calci, piazzati e non.
Ebbene si, alla fine anche l'aritmetica dice che un due su sette di Moyano/Trinh Duc è peggio di un cinque su nove di Skrela/Bezy.

2 commenti:

massimo coppa zenari ha detto...

mi è dispiaciuto molto per il Montpellier...

Abr ha detto...

... eh gli underdog fan sempre simpatia; anch'io pur indossando la maglietta standard del Tolosa, ho tifato per loro.
Cmq. non credo che, a mente fredda, i Montpol siano scontenti di com'è andata complessivamente.

Recent Posts


Latest Rugby Headlines


Championships

Rugby Values

rugbyboots.net

rugbyboots
We take a look at all the rugby boots on the market, show you the best for your position, the conditions and whether it is rugby union or rugby league you need the boots for.

Rugby news from Scrum.com

Rugby World News

Premiership News

SuperSport.com News

Eurosport - France

SudOuest.fr - rugby

Il Rugby in Italia (via RugbyCS)