Do you remember Kamp Staaldraad?
In Galles si discute sulla preparazione atletica della nazionale in vista dei Mondiali. La squadra di Warren Gatland si è ritrovata in Polonia dove è stata sottoposta ad un trattamento particolare grazie all'uso di alcune saune per ridurre al minimo la stanchezza fisica.
E' stata la terza linea Sam Warburton a fornire prove tangibili, raccontando le sensazioni che si provano in una stanza dove la temperatura cala a -160°: "Puoi vedere il giacchio formarsi sui compagni, dai capelli al busto e cominci a sentire dolori lancinanti per tutto il corpo". Pare che uno dei giocatori abbia addirittura cominciato a dare pugni e calci alla porta della sauna per essere liberato. "Il risvolto della medaglia è che funziona decisamente e ci consente di allenarci in un modo che sarebbe impossibili in condizioni normali".
Certo non è niente in confronto a quello che riservò ai suoi uomini Rudolph Straeuli, l'ex coach del Sud Africa alla Coppa del Mondo del 2003. Le notizie vennero a galla con il tempo, dopo il torneo. E con loro le foto: il gruppo radunato in un lago d'acqua gelida tra le caverne, con i palloni da rugby per coprire i gioielli di famiglia e nient'altro, mentre in sottofondo venivano fatti ascoltare l'inno inglese e la haka neozelandese. Scene dal famoso Kamp Staaldraad.
E ancora: vennero spediti nei boschi, costretti a destarsi dal sonno ogni quarto d'ora a colpi di fucile. Oppure in compagnia di una gallina e di un uovo e di arrangiarsi per pranzo e cena. A quanto pare, Straeuli aveva come consulente un ex poliziotto o militare che gli aveva suggerito le tattiche, rivelatesi poi fallibili dato che gli Springboks vennero sconfitti nella fase a gironi dall'Inghilterra poi campione del mondo e ai quarti di finale dalla Nuova Zelanda.
Chissà che Gatland non stia facendo ascoltare ai suoi l'inno delle Fiji...
E' stata la terza linea Sam Warburton a fornire prove tangibili, raccontando le sensazioni che si provano in una stanza dove la temperatura cala a -160°: "Puoi vedere il giacchio formarsi sui compagni, dai capelli al busto e cominci a sentire dolori lancinanti per tutto il corpo". Pare che uno dei giocatori abbia addirittura cominciato a dare pugni e calci alla porta della sauna per essere liberato. "Il risvolto della medaglia è che funziona decisamente e ci consente di allenarci in un modo che sarebbe impossibili in condizioni normali".
Certo non è niente in confronto a quello che riservò ai suoi uomini Rudolph Straeuli, l'ex coach del Sud Africa alla Coppa del Mondo del 2003. Le notizie vennero a galla con il tempo, dopo il torneo. E con loro le foto: il gruppo radunato in un lago d'acqua gelida tra le caverne, con i palloni da rugby per coprire i gioielli di famiglia e nient'altro, mentre in sottofondo venivano fatti ascoltare l'inno inglese e la haka neozelandese. Scene dal famoso Kamp Staaldraad.
E ancora: vennero spediti nei boschi, costretti a destarsi dal sonno ogni quarto d'ora a colpi di fucile. Oppure in compagnia di una gallina e di un uovo e di arrangiarsi per pranzo e cena. A quanto pare, Straeuli aveva come consulente un ex poliziotto o militare che gli aveva suggerito le tattiche, rivelatesi poi fallibili dato che gli Springboks vennero sconfitti nella fase a gironi dall'Inghilterra poi campione del mondo e ai quarti di finale dalla Nuova Zelanda.
Chissà che Gatland non stia facendo ascoltare ai suoi l'inno delle Fiji...
3 commenti:
robe da psicolabili..
Mah.... alla scorsa RWC solo due nazionali erano state a Spala proprio per i trattamenti a bassissima temperatura : Irlanda ed Italia e non pare che i risultati siano stato poi tanto positivi...
E nemmeno il Kamp Staaldraad nel 2003 ;)
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