Dopo le carte, è tempo di gufi a Londra
Mentre la nazionale fa sapere che ben presto rivelerà l'ormai tanto attesa divisa nera, l'Inghilterra del rugby è continuamente alle prese con il terremoto nella RFU, dopo le ultime scosse arrivate domenica con le dimissioni di Martyn Thomas dalla carica di chairman. All'interno della federazione è stato pubblicato il documento sulle indagini svolte dal giudice dell'Alta Corte Jeff Blackett e Thomas ha minacciato querele se venissero rese pubbliche. Intanto, arrivano i gufi.
Francis Baron (nella foto) è stato chief executive della RFU dal 1998 (il primo in assoluto a coprire la nuova carica, dopo l'avvento del professionismo) e fino al luglio 2010 ha retto le sorti delle federazione: dodici anni piani alti, con un regalino di 9 milioni di sterline di profitti nell'ultimo anno. Intervistato dai microfoni di BBC Radio 5 Live, ha detto chiaro e tondo che "la Coppa del Mondo del 2015 è davvero importante per il rugby inglese". E quindi sarebbe davvero un peccato sprecare l'occasione per i problemi venuti a galla nelle ultime settimane.
"E' un grande onore ospitare il torneo e sono contento che siamo riusciti ad assicurarcene il diritto", ha proseguito Baron sottolineando come fosse lui a comando della truppa quando venne prese la decisione. Ma un pensiero lo attanaglia: quello che la International Rugby Board e le altre Union possano pensare ora della federazione inglese. "La mia preoccupazione è che si chiedano: possiamo correre il rischio di affidare alla RFU la gestione dei Mondiali 2015?".
La soluzione per Baron passa per la pubblicazione del report compilato dal giudice Blakett perché si possano prendere decisioni al più presto e con piglio deciso.
La saga continua.
Francis Baron (nella foto) è stato chief executive della RFU dal 1998 (il primo in assoluto a coprire la nuova carica, dopo l'avvento del professionismo) e fino al luglio 2010 ha retto le sorti delle federazione: dodici anni piani alti, con un regalino di 9 milioni di sterline di profitti nell'ultimo anno. Intervistato dai microfoni di BBC Radio 5 Live, ha detto chiaro e tondo che "la Coppa del Mondo del 2015 è davvero importante per il rugby inglese". E quindi sarebbe davvero un peccato sprecare l'occasione per i problemi venuti a galla nelle ultime settimane.
"E' un grande onore ospitare il torneo e sono contento che siamo riusciti ad assicurarcene il diritto", ha proseguito Baron sottolineando come fosse lui a comando della truppa quando venne prese la decisione. Ma un pensiero lo attanaglia: quello che la International Rugby Board e le altre Union possano pensare ora della federazione inglese. "La mia preoccupazione è che si chiedano: possiamo correre il rischio di affidare alla RFU la gestione dei Mondiali 2015?".
La soluzione per Baron passa per la pubblicazione del report compilato dal giudice Blakett perché si possano prendere decisioni al più presto e con piglio deciso.
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