Semenzato tira le fila
Dal ritiro azzurro di Niederdorf, detta anche Villabassa (Bolzano), parla Fabio Semenzato, il mediano di mischia della Benetton Treviso e dell'Italia che ha condiviso con Andrea Masi il podio per il miglior giocatore dello scorso Six Nations, piazzandosi alle spalle dell'aquilano. Un'annata da ricordare e da incorniciare a questo punto con la convocazione ufficiale per la Coppa del Mondo neozelandese. "Mozza" vuole esserci e intanto prova a tirare le somme di quanto accaduto tra campionato celtico e nazionale.
"La Magners (da quest'anno Pro 12) ha avuto un impatto importante anche in chiave Sei Nazioni ed anche se credo che i veri frutti della partecipazione al torneo celtico si vedranno più a lungo termine già il primo anno ha portato un salto di qualità. Il ritmo è alto, c'è l'abitudine a giocare le partite sino all'ultimo".
E per Semenzato questa attitudine a giocare per ottanta minuti "ci è tornata già utile nell'ultimo 6 Nazioni, tranne che nella trasferta con Twickenham".
Con i Mondiali, c'è tanto da lavorare e il mediano non è rimasto sorpreso dalla cosa perché tanto lo staff quanto i preparatori lo avevano promesso e garantito. "Ogni giorno veniamo messi di fronte a nuovi allenamenti e nuove sfide. Chi arriverà al Mondiale, arriverà nelle migliori condizioni possibili".
"Il Mondiale è qualcosa di unico. E' un'occasione da non lasciar sfuggire perché potrebbero non esserci altre possibilità". Ora vediamo chi lo ferma, Mozza.
"La Magners (da quest'anno Pro 12) ha avuto un impatto importante anche in chiave Sei Nazioni ed anche se credo che i veri frutti della partecipazione al torneo celtico si vedranno più a lungo termine già il primo anno ha portato un salto di qualità. Il ritmo è alto, c'è l'abitudine a giocare le partite sino all'ultimo".
E per Semenzato questa attitudine a giocare per ottanta minuti "ci è tornata già utile nell'ultimo 6 Nazioni, tranne che nella trasferta con Twickenham".
Con i Mondiali, c'è tanto da lavorare e il mediano non è rimasto sorpreso dalla cosa perché tanto lo staff quanto i preparatori lo avevano promesso e garantito. "Ogni giorno veniamo messi di fronte a nuovi allenamenti e nuove sfide. Chi arriverà al Mondiale, arriverà nelle migliori condizioni possibili".
"Il Mondiale è qualcosa di unico. E' un'occasione da non lasciar sfuggire perché potrebbero non esserci altre possibilità". Ora vediamo chi lo ferma, Mozza.
5 commenti:
A proposito di preparazione, impressionante il Galles che fa il ritiro in Polonia, dove usa le criocamere (sessioni da due minuti e mezzo a temperature da ibernazione, robe da nuotatori della Germania dell'Est, cose che manco i ciclisti imbottiti di EPO si sognano), trattamento che consente di aumentare i carichi di lavoro bypassando la stanchezza.
Non meraviglia che siano poi stati accompagnati a un giretto ad Auschwitz ...
C'è stata anche l'Italia, e pure l'Irlanda, a Spala in Polonia, prima della precedente coppa del mondo e i risultati erano stati deludenti per entrambe (qualcuno si era spinto a ipotizzare, sulla stampa anglosassone, a mettere sul banco d'accusa la crioterapia). Vedremo, anche se secondo me il Galles rimedierà brutte figure al mondiale (e lo dico con dispiacere, da sostenitore - dopo l'Italia - degli eredi di JPR).
Interesting, Alessandro. Il Galles? Dovrà come al solito stare attento ai Pacifici in girone ...
Beh, il Galles potrà solo fare meglio rispetto a quattro anni fa. O no? :)
... o anche uguale ...
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