venerdì 8 luglio 2011

Sudafrica indebolito al TriNations, ne siamo proprio sicuri?

Dopo tutti i caveat, le pretattiche, le denunce per i 21 assenti "giustificati" e tutto l'usuale codazzo di polemiche in perfetto stile sudafricano, coach Peter de Villiers ha annunciato la squadra Springboks allargata (27 membri), che partirà giovedì prossimo per Sidney. Per esser sabato 23 luglio, protagonista con l'Australia dell'ouverture del Tri-Nations 2011, edizione ridotta pre-mondiale (solo andata e ritorno, quattro partite in sei giornate per le tre nazionali australi).
Ora, a scorrere i nomi quella sudafricana sarà anche una nazionale azzoppata dagli infortuni come da versione ufficiale, oppure "vittima" di mera pretattica per preservarne i campioni come sostengono in Australia (e come già fecero nel 2007); a nostro modesto parere non ci pare che questi Springboks risultino granché indeboliti dal fatto di avere solo 5 campioni del mondo superstiti tra i convocati.
Basta infatti dimenticarsi per un attimo dei campioni in carica 2007 e considerare le prestazioni individuali dei sudafricani nell'ultimo SuperXV, per accorgersi che i convocati dovrebbero aver poco da invidiare ai cosiddetti titolari.
Al punto che questo Tri-Nations potrebbe anche essere l'ultima opportunità che DeVilliers segretamente si auto-concede per sciogliere qualche incertezza che ancora lo attanaglia, riguardo a qualcuno dei posti già destinati in pectore a qualche "senatore". Lo si capirà presto, dal livello d'impegno dei convocati.

Cinque campioni in carica, si diceva: a partire da John Smit (nella foto), il capitano che nel tentativo di non far la fine dell'Ongaro che cede il passo al prorompente Bismark du Plessis (in recupero), ha cercato prima di adattarsi al più longevo ruolo di pilone tighthead, mentre da quest'anno si propone a inedito "utility forward" in grado di coprire tutti i posti in prima linea: diverse le partite che ha giocato negli Sharks al nr.1 al posto di Tendai Mtawarira (altro infortunato). Gran cosa sulla carta la capacità di coprire più ruoli in un Torneo (quello Mondiale) dove si possono portare solo 30 atleti; rimane il dubbio del livello non propriamente mondiale delle prestazioni del capitano.
Tra i veterani c'è poi Danie Roussow l'eterno, un ex terza linea che oggi val di più dei suoi compagni di squadra Matfield e Botha (in recupero) come lock; c'è Ruan Pienaar, molto responsabilizzato nell'ultimo Tour novembrino, in grado di coprire tutta la mediana e anche l'estremo. In panca con Pienaar nella finale 2007 c'erano poi i convocati Wynand Olivier e Johann Muller, riconvocato per l'occasione dopo un sacco di tempo.

Nei convocati Mornè Steyn non è un reduce 2007 ma va sicuramente contato tra i veterani; è nei fatti l'apertura titolare designata della gestione PdV almeno dal tour dei Lions in poi. La sua missione è mostrare di esser vittima, non causa dell'involuzione dei Bulls: molti in Sudafrica stanno caldeggiando il ritorno del più solido reduce Butch James (infortunato) nel posto di apertura titolare e una prestazione maiuscola nel Tri-Nations darebbe un toccasana per spegnere i rumori.
Altri Spingboks di lungo corso alla caccia di un ultimo strapuntino mondiale più o meno improbabile sono: Adi Jacobs, Odwa Ndungane, Ryan Kankowski, Chiliboy Ralepelle.

Sull'altro versante, i convocati esordienti sono  Elton Jantjies ventenne apertura, Charl McLeod ottimo mediano degli Sharks, Ashley Johnson il nr.8 di peso (e zazzera) dei Cheetahs e i piloni Coenie Oosthuizen, Werner Kruger e Dean Greyling. Tutti tranne Greyling son già stati visti in verdearancio in partite non ufficiali (coi Barbarians o intra week coi Tigers etc.). Ha invece già esordito in novembre un altro ventenne, Patrick Lambie, uno dei migliori fullback del SuperRugby dopo aver egregiamente giocato all'apertura (e ricordiamo che Frans Steyn, attualmente in recupero, non ha mai avuto un gran rapporto con PdV); c'è anche il metaman del SuperXV Bjorn Basson. Un altro giovane non esordiente che si propone prepotentemente all'ala ed è un concorrente serio (oltre che razzialmente corretto) per il posto di Habana è Lwazi Mvovo. Tra i loose forwards proveranno a mettersi in luce Jean Deysel, Alistair Heargreaves e Deon Stegmann.

Tra esordienti e veterani, in mezzo c'è tra i convocati un gruppo di facce note in cerca di conferme o di scalzare qualcun altro: Gio Aplon, Juan De Jongh, il redivivo a sprazzi Heinrich Broussow, con Adriaan Strauss sempre lì pronto a mostrare le sue capacità quando viene chiamato.
Questi sono i 27 in partenza per le due partite fuori casa del TriNations 2011; se si si pensa che altri 21 rimarranno a casa a recuperare (qui i nomi), pronti eventualmente a scattare per le due partite in casa (con la Sanzar si può anche scherzare ma non col pubblico locale), ci sarebbe da morire di invidia e non solo per noi italiani.

UPDATE 9/7: Gli Aussie protestano e chiedono alla Sanzar di verificare (presentazione di certificati medici, visite fiscali?!), ma i sudafricani non s'intimidiscono: la lista degli infortunati aumenta e ragginge i 24 nomi con le aggiunte di Pierre Spies, Coenie Oosthuizen e Johann Muller. Purtuttavia questi ultimi due partiranno lo stesso giovedì per Sidney; la lista sarebbe di 25 nomi se anche Zane Kirchner (infortunato alla spalla) vi fosse stato incluso. Per coprire i buchi è stato richiamato in nazionale anche il pilone CJ Van der Linde.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

dovrebbe portarsi brits

Abr ha detto...

Schalk Brits! Il Saraceno che può giocar hooker e flanker, a proposito di flessibilità.
Il punto è che son due ruoli iper-coperti nei Boks: se pensi che uno come Adriaan Strauss entra in nazionale una ovlta ogni tanto ...

ringo ha detto...

Flessibilità. Quella che la FIR tiene buona solo quando deve dare le direttive alle celtiche sugli stranieri nella categoria "mediano / apertura / estremo". Poi quando dirama i comunicati con i convocati in nazionali, gli estremi finiscono nella categoria "trequarti". Così, solo uno sfogo flessibile di fine settimana ;)

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