Ashton passa dai pugni incassati alle occhiatacce
Nell'Inghilterra che domani affronta l'Irlanda per l'ultimo warm up match prima del Mondiale, Chris Ashton e Manu Tuiliagi giocheranno uno di fianco all'altro. Dopo essersi affrontati faccia a faccia lo scorso maggio, nelle semifinali di Aviva Premiership con l'ala dei Northampton Saints trasformata in pungiball dal centro dei Leicester Tigers. Tre stringhe durante gli ottanta minuti, una clamorosa ed lampante (nella foto) costata cinque settimane di squalifica per Tuilagi. Acqua passata, stando alle dichiarazioni di Ashton che ha raccontato quello che è accaduto dopo, quando i due si sono ritrovati ad indossare la stessa maglietta e agli ordini di coach Martin Johnson.
"Non vedo l'ora di giocare con lui", ha esordito l'ala rimarcando che il compagno di squadra è certamente uno che lascia il segno e che sa creare spazi. "Può cambiare una partita e lo può fare questo fine settimana". Quanto ai pugni incassati in primavera, "è tutto dimenticato. Ci siamo baciati. Siamo parte di un'unica squadra ora", addirittura baciati! Le tigri fraternizzano coi santi.
Quanto al resto, al rugby giocato, Ashton ha voglia di tornare a correre per il campo. Rimasto fuori nelle ultime settimane per guai fisici, costringendolo a saltare la sfida di Cardiff contro il Galles, per l'impegno contro gli irlandesi è tornato a completa disposizione. "Sono stanco di allenarmi", ha affermato manifestando di voler tornare "competitivo" il più presto possibile. Dieci, nove settimana di allenamenti dalla finale di Heineken Cup, tra l'altro persa contro il Leinster, e poi il dover rimanere seduto in poltrona invece di affrontare i gallesi. Scalpita.
Per di più all'Aviva Stadium, c'è aria di rivincita dopo la sconfitta nell'ultima giornata di Six Nations che mandò in frantumi il sogno di coronare il successo con tanto di Grand Slam: "Penso che a quel punto del torneo fossimo diventati un po' prevedibili nel gioco. Hanno vinto in modo convincente ed era dura da digerire. Ora abbiamo l'occasione di rendergli il favore. Nessuno di noi ha classificato la partita come un warm up. Dobbiamo dimenticarti della Coppa del Mondo e gettarci in questo match". Se non sono pugni, sono occhiatacce.
"Non vedo l'ora di giocare con lui", ha esordito l'ala rimarcando che il compagno di squadra è certamente uno che lascia il segno e che sa creare spazi. "Può cambiare una partita e lo può fare questo fine settimana". Quanto ai pugni incassati in primavera, "è tutto dimenticato. Ci siamo baciati. Siamo parte di un'unica squadra ora", addirittura baciati! Le tigri fraternizzano coi santi.
Quanto al resto, al rugby giocato, Ashton ha voglia di tornare a correre per il campo. Rimasto fuori nelle ultime settimane per guai fisici, costringendolo a saltare la sfida di Cardiff contro il Galles, per l'impegno contro gli irlandesi è tornato a completa disposizione. "Sono stanco di allenarmi", ha affermato manifestando di voler tornare "competitivo" il più presto possibile. Dieci, nove settimana di allenamenti dalla finale di Heineken Cup, tra l'altro persa contro il Leinster, e poi il dover rimanere seduto in poltrona invece di affrontare i gallesi. Scalpita.
Per di più all'Aviva Stadium, c'è aria di rivincita dopo la sconfitta nell'ultima giornata di Six Nations che mandò in frantumi il sogno di coronare il successo con tanto di Grand Slam: "Penso che a quel punto del torneo fossimo diventati un po' prevedibili nel gioco. Hanno vinto in modo convincente ed era dura da digerire. Ora abbiamo l'occasione di rendergli il favore. Nessuno di noi ha classificato la partita come un warm up. Dobbiamo dimenticarti della Coppa del Mondo e gettarci in questo match". Se non sono pugni, sono occhiatacce.
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