venerdì 12 agosto 2011

Les budgets

Cambiamo un attimo argomento, extra nazionali, mondiali e australi; esuliamo anche da romanticismi di lotta nel fango, spirito di sacrificio ed etica del rugby: parliamo non di Borsa, fortunatamente, nè di Btp, ma di soldi.
Un tempo se ne parlava solo per l'Inghilterra (in figura), ma da un paio d'anni l'argent du rugby s'è spostato in Francia.
Un 'inchiesta de l'Equipe riportata da SudOuest ha svelato i budget complessivi delle équipe in procinto di ingaggiarsi nel campionato più ricco del mondo del rugby, giocoforza - non siamo più verginelle -  anche il più lungo e impegnativo: il Top14, in partenza il prossimo 26 agosto e avanti per 26 giornate fino al 12 maggio 2012 (stagione regolare, poi i playoff).  Copiamo subito l'interessante tabella: 



Les budgets en Top 14
1. Toulouse 33,1M€ (+3,57M€ par rapport à la saison dernière)
2. Clermont 24,1M€ (+3,15M€)
3. Racing-Métro 22,4 (+3,46M€)
4. Stade Français 21,3M€ (+2,02M€)
5. Toulon 19,7M€ (+0,65M€)
6. Bayonne 17,2M€ (+1,45M€)
7. Montpellier 17,2M€ (+2,19M€)
8. Biarritz 16,6M€ (+1,21M€)
9. Perpgignan 15,3M€ (+1,22M€)
10. Castres 15,1M€ (+1,16M€)
11. Lyon 14,8M€ (Promu)
12. Brive 13,7M€ (-0,35M€)
13. Agen 11,9M€ (+ 2,09M€)
14. Bordeaux-Bègles 8M€ (Promu)

Ne emergono diversi dettagli interessanti, a patto di non partire con la testa foderata di "la rovina del Professionismo" e il "mercimonio" che fan pensare ad antichi reprobi predicatori itineranti, "pentitevi dei vostri peccati la fine è vicina". (Nessuno qui vuol sminuire l'etica del rugby-sacrificio e l'estasi della passione pura, ma non troviamo logico mescolare fede e cassa: ci vogliono entrambe ma dovrebbero rimanere su piani diversi).
Il primo aspetto che salta all'occhio è che la più ricca, Tolosa, può contare su un portafogli quadruplo rispetto a quello della meno facoltosa, Bordeaux - l'altro centro di riferimento del SudOvest, che peraltro si va disimpegnando non male nelle prime "amichevoli". Giusto, sbagliato? Meglio un "salary cap" che equalizzi o lasciar fare al "mercato"? Questione di gusti e di ideologie, c'è chi la preferisce cotta e chi cruda: noi diciamo che è una coperta, se la tiri da una parte ne scopri un'altra (vedi le difficoltà inglesi ad affermarsi nelle coppe), tutto sta ad aver chiaro a che obiettivi si vuol mirare.

Sempre in termini assoluti, Tolosa fa il Real Madrid (o il Barcellona , vedete voi) e vola unico in Europa sopra i 30 milioni di euro di budget; nella fascia 20 milioni troviamo Clermont ed entrambe le parigine, il che dopo le vicissitudini dello Stade non è male. Tutte le squadre con qualche ambizione stanno tra i 15 e i 20 milioni; notare Tolone alla guida questo pack, ridimensionandosi rispetto ai budget faraonici dei primi due anni.
A fronte di una sola squadra che cala il suo budget rispetto alla scorsa stagione (Brive, meno 2%), tutte le altre riescono a farlo crescere nonostante i tempi. Aumenti superiori ai tre milioni arrivano per Tolosa, Clermont e Racing, ai due milioni per Stade, Montpellier, Agen. In percentuale crescono più di tutte Agen (+21%) e Racing Mètro (+18%), sopra il +10% ci sono anche Clermont (+15%) e Montpellier (+14%). Indicativi di un effort superiore alla media, indice di ambizioni di crescita.
Le altre crescono attorno al 8-10%; interessante vi siano alcune delle squadre che più han fatto ricorso al mercato (Bayonne, Stade), son forse riuscite ad equilibrare meglio di altre arrivi e partenze.

Quello francese si conferma il campionato di rugby più ricco del mondo. I budget sono omnicomprensivi, quindi non è agevole far paragoni cross Country coi cap salariali delle anglosassoni che riguardano solo gli stipendi; ma se si considera che nelle società sportive il "costo dei prestatori d'opera" è senz'altro la voce più rilevante in assoluto, fa impressione pensare al budget dell'ultima, Bordeaux, e paragonarlo al salary cap inglese di poco superiore ai 4 milioni di sterline, o al budget complessivo della Benetton o peggio ancora, a quel che ti tirano fuori le province neozelandesi con un milioncino l'anno.
Tutto è comunque relativo: il budget medio nel Top14 risulta poco inferiore a 18milioni di euro annui, contro  i 55 milioni della Ligue 1 francese, non il campionato di calcio più ricco d'Europa. Il Bordeaux calcio, fa notare SudOuest, ha un bilancio di 70 milioni l'anno. Col rugby, anche quello "ricco" e nonostante i settantamila spettatori allo Stade de France in un turno qualsiasi, stiamo ancora su altri piani, per fortuna.

3 commenti:

GiorgioXT ha detto...

In realtà lo Stade Français ha aumentato di 5M€ il budget reale, perchè la scorsa stagione Guazzini et Co non avevano messo tutti i soldi dichiarati.
La nuova proprietà ha versato quello che mancava e impegnato le somme per la prossima stagione.
Segno di un approccio piuttosto forte, che va al di là del "salvataggio".

Da notare che budget così consistenti sono possibili anche in piccole città di provincia quali sono la maggioranza della lista

Abr ha detto...

Vera la nota sullo Stade, è un rilancio vero, come avevamo sottolinato in diversi post dedicati.

Sul resto, già: piccole città. Tipo Italia, con buona pace dei noti Allrugbisti romanocentrici.

La riflessione sorge spontanea: perchè da loro decine di milioni di euro SOSTENIBILI in paesotti da 50.000 anime e da noi no? Vero che son partiti seriamente 30 anni prima di noi (primi Novecento contro epoca fascista da noi), ma il gap col loro movimento si allarga invece che ridursi. E son "latini", non anglosassoni.

In estrema sintesi, i miei perchè.
Loro han saputo trarre vantaggio dal salto al Pro, trasformando una passione locale (SudOuest; più Parigi, ok, ma lì tra otto milioni di abitanti c'è tutto) in un business che cresce e si autoalimenta. Fondamento: i club. Con una Lega attenta e forte. E una Federazione che pensa in grande, non alle politichette sottoscala.

Da noi invece s'è cercato, a suon di "Gosplan Quinquennali" centralisti, di espandere artificiosamente un fenomeno locale prima di renderlo tale, squilibrandolo per raggiungere obiettivi Nazionali anzitempo, ottenendo solo di sradicarlo di dov'era, senza affermarlo dove l'han portato.

Abr ha detto...

Aggiungendo che il tessuto economico della provincia profonda francese è nettamente più debole che in certe parti d'Italia. Castres Brive etc. son paragonabili a delle Umbrie, delle Toscane profonde, delle Marche dell'interno.

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