Richiamo all'ordine
Coach Martin Johnson lo aveva detto subito dopo la partita con la Georgia, mettendo in conto che o la sua Inghilterra migliorerà nelle prossime uscite o la trasferta neozelandese per il Mondiale durerà ancora poco. Parole da allenatore alle quali si sono aggiunte quella da anziano di Simon Shaw che si rivolge, con i suoi gradi, alle nuove leve.
Se sul campo si commettono così tanti errori, fa sapere Shaw, è perché i giovani non hanno pazienza. "Sono il più vecchio in squadra", specificando che in cuor suo non si sente così. "E penso che quello che stiamo provando è un po' di impazienza". Da qui tutti i problemi degli inglesi nell'approccio e nella gestione della partita che hanno di fronte.
Lo sforzo maggiore è cercare di arrivare sui livelli di inizio Six Nations e il team, assicura la seconda linea, si sta impegnando per riuscirci. Nelle scorse ore, Johnson ha chiamato tutti a raccolta per una nuova lezione in materia di disciplina e ripassare le lezioni precedenti. Sabato a Dunedin arriva la Romania e a distanza di una settimana ci sarà il match contro lo Scozia che domenica si giocherà le chance di passare il turno contro l'Argentina.
Quattro anni, un meeting simile a quello tenuto ieri era stato venne organizzato in seguito al 36-0 subito con il Sud Africa nella fase a gironi, prima di rivedersi in finale. Intanto dal ritiro arrivano indicazioni su quello che dovrebbe essere il XV schierato contro i rumeni.
Johnson non vuole badare a sconti, optando per una formazione titolare con un tasso sufficiente d'esperienza e nella quale dovrebbe rientrare anche il capitano Mike Tindall, messosi in mostra più che altro per vicende che non riguardano il rugby giocato, ma una ragazza bionda che gli ha tenuto compagnia in un locale a Queenstown. La sua consorte Zara Phillips lo sta raggiungendo in Nuova Zelanda e probabilmente lo vedrà in campo da qui a tre giorni, dopo il turno di riposo contro i georgiani.
Con lui rientrerebbero Jonny Wilkinson e Mark Cueto, recuperato da qualche acciacco fisico. E' dato per debuttante David Wilson, pilone da Bath classe '85, con Steve Thompson a fargli compagnia in prima linea. James Haskell non si schioda da Numero 8, con Nick Easter bloccato da problemi alla schiena.
L'importante è che poi tutti facciano i bravi in campi.
Se sul campo si commettono così tanti errori, fa sapere Shaw, è perché i giovani non hanno pazienza. "Sono il più vecchio in squadra", specificando che in cuor suo non si sente così. "E penso che quello che stiamo provando è un po' di impazienza". Da qui tutti i problemi degli inglesi nell'approccio e nella gestione della partita che hanno di fronte.
Lo sforzo maggiore è cercare di arrivare sui livelli di inizio Six Nations e il team, assicura la seconda linea, si sta impegnando per riuscirci. Nelle scorse ore, Johnson ha chiamato tutti a raccolta per una nuova lezione in materia di disciplina e ripassare le lezioni precedenti. Sabato a Dunedin arriva la Romania e a distanza di una settimana ci sarà il match contro lo Scozia che domenica si giocherà le chance di passare il turno contro l'Argentina.
Quattro anni, un meeting simile a quello tenuto ieri era stato venne organizzato in seguito al 36-0 subito con il Sud Africa nella fase a gironi, prima di rivedersi in finale. Intanto dal ritiro arrivano indicazioni su quello che dovrebbe essere il XV schierato contro i rumeni.
Johnson non vuole badare a sconti, optando per una formazione titolare con un tasso sufficiente d'esperienza e nella quale dovrebbe rientrare anche il capitano Mike Tindall, messosi in mostra più che altro per vicende che non riguardano il rugby giocato, ma una ragazza bionda che gli ha tenuto compagnia in un locale a Queenstown. La sua consorte Zara Phillips lo sta raggiungendo in Nuova Zelanda e probabilmente lo vedrà in campo da qui a tre giorni, dopo il turno di riposo contro i georgiani.
Con lui rientrerebbero Jonny Wilkinson e Mark Cueto, recuperato da qualche acciacco fisico. E' dato per debuttante David Wilson, pilone da Bath classe '85, con Steve Thompson a fargli compagnia in prima linea. James Haskell non si schioda da Numero 8, con Nick Easter bloccato da problemi alla schiena.
L'importante è che poi tutti facciano i bravi in campi.
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