giovedì 23 febbraio 2012

Dieci minuti da Leoni, poi le polveri si bagnano per Treviso

Dieci minuti da assoluta protagonista, poi il ritorno dei padroni di casa prima di chiudere comunque in vantaggio il primo tempo, ma nel secondo tempo l'inerzia cambia decisamente. La Benetton Treviso perde 34-20 a Llanelli contro gli Scarlets che vanno sotto 10-0, con l'inizio sull'acceleratore dei Leoni biancoverdi, e finiscono garantendosi il punto di bonus offensivo. 

La squadra di coach Franco Smith monopolizza i primi minuti di partita, portando pressione, placcando bene e aprendo le danze dopo due minuti, quando Simon Picone prende palla dalla rimessa laterale, regge l'impatto portato dall'avversario e serve il lanciato Ludovico Nitoglia che scivola fino in area di meta sul campo reso bagnato dalla pioggia che fa da cornice. L'arbitro, l'italiano Stefano Pennè, chiede aiuto al TMO per prassi più che altro e così Willem De Waal può presentarsi alla piazzola per firmare il 7-0 veneto. Altri cinque minuti e Valerio Bernabò con le sue lunghe braccia intercetta il calcio dai propri 22 degli Scarlets e firma il 2-0 del Treviso che significa 14-0. Sono trascorsi solo sette minuti. 

Match che rimane in mano agli ospiti, per quanto gli Scarlets cerchino di cominciare a macinare gioco e tornano ad organizzarsi in difesa, ma al 21' De Waal ha l'occasione per allungare ulteriormente con un penalty va esce di poco: primo l'apertura gallese Aled Thomas aveva fallito pure lui. Llanelli prova ad accelerare, Brendan Williams riesce a fermare uno spedito Adam Warren dopo un contrattacco degli Scarlets quando è ormai nei 22 biancoverdi. Ma gli ultimi dieci minuti del primo tempo sono di proprietà degli Scarlets. Al 28' la terza linea Josh Turnbull è liberato dall'errore di Ignacio Rouyet e Pedro Di Santo che vanno a prendere lo stesso uomo, permettendo a Turnbull di esplorare il canale davanti a lui (foto). Al 37' è invece il pilone Deacon Manu a raccogliere e schiacciare da un raggruppamento sulla linea di meta, sotto gli occhi di Franco Sbaraglini che reagisce in ritardo: è il pareggio, 14-14. Il piazzato di De Waal consente comunque al Treviso di andare negli spogliatoi in vantaggio, ma dal peso molto più esiguo. 

Nella ripresa l'atteggiamento è opposto. Gli Scarlets si spostano in avanti e non portando a casa punti per l'imprecisione di Thomas. Ma al 15' arriva il sorpasso con lo stesso numero 10 che serve l'estremo Liam Williams, bravo a sfuggire a Dingo Williams e a Picone. Il computo delle mete ora è di 3-2 per la formazione gallese. Thomas intanto allunga dalla piazzola, mentre Gonzalo Garcia appena entrato al 64' si becca il cartellino giallo per un placcaggio senza palla all'interno di un raggruppamento. De Waal riesce comunque ad accorciare per il momentaneo 24-20 quando si entra negli ultimi dieci minuti: il discorso in teoria è ancora aperto, visto che il sin bin tocca anche ad Aaron Shingler, il flanker che due settimane fa aveva debuttato con il Galles contro la Scozia.

Nel giro di sostituzioni, il tallonatore Diego Vidal prende il posto di Manoa Vosawai in terza linea per una Benetton drammaticamente a corto di uomini. Treviso ci prova, ma al 76' la parola fine la scrive Liam Davies, entrato dalla panchina per sostituire il mediano Gareth Davies, uno dei migliori della serata: Liam finta un passaggio e invece punta la parte di campo presidiata da Augusto Allori ed Enrico Pavanello per andare a prendere il punto di bonus offensivo per gli Scarlets che così salgono a quota 40 punti in classifica e si prendono il quinto posto, in attesa che giochino Ulster e Cardiff Blues.

Davvero ottimi i primi dieci minuti dei Leoni che poi devono fare i conti anche con imprecisioni a cui porre rimedio, comprese cose basilari come la raccolta del pallone sul drop di ripartenza - e un paio di dormite difensive che costano care. Interessanti piuttosto due giocate da line out: la prima è quella che manda in meta Nitoglia, con il tempestivo inserimento di Picone che quando non opera da mediano è ormai una back row; la seconda con Sbaraglini che gioca sul primo uomo e l'ovale che passa infine velocemente nelle mani di Marco Filippucci per sfondare la linea avversaria. 

5 commenti:

Abr ha detto...

Cose purtroppo da mettere in conto quando tutta la squadra senza quasi eccezioni (Nitoglia, Brendan W.) è ribattezzata nazionale e non si può nemmeno contare su un paio di permit players dall'Eccellenza. E si è costretti a improvvisare. Al Parc Y Scarlets. Dura come il ferro, bravi per quei dieci minuti da Leoni (meglio dieci minuti da Leoni che ....etc.etc.).

ringo ha detto...

Eh già...

ivano ha detto...

La coperta è corta e si sa, ma c'è sempre un furbetto che la tira dalla propria parte!!! Ma quanto ci vuole a capire che vanno cambiate le regole????

ivanot ha detto...

Non dico niente su Garcia perché e come sparare sulla croce rossa!!!

Abr ha detto...

A quali regole ti riferisci, Ivano? Ad esempio quelle assurde e tutte italiane sugli stranieri schierabili sono temporaneamente sospese, mi risulta.

Piuttosto trovo assurdo che un recupero per neve in Eccellenza tolga un paio di rincalzi, utili in momenti come questo. In Italia vige l'ubi minor, maior cessat.

Il vero problema che ha azzoppato Benetton (non si dice "la" Benetton: altrimenti LA Fornero s'irrita) è il "prelievo" nazionale. Gli Scarlets anche loro contribuiscono molto al Galles, ma non con 13 atleti. Paradossalmente, Benetton dura dieci minuti per colpa ... degli Aironi.
Tant'è, è il momento dei sacrifici per il bene della Patria. A buon rendere, se tale sacrificio si accompagnerà a una crescita di peso politico. Sta ai Munari e Zatta darsi da fare.

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