venerdì 13 aprile 2012

Aironi in campo: allo Zaffanella e in tribunale

Una cosa alla volta, cominciando con il rugby giocato: domenica pomeriggio gli Aironi ospitano allo Zaffanella gli Scarlets per il 20° turno di Pro12. Calcio d'inizio alle 15.05, immagini in diretta su BBC Wales, mentre RaiSport le manderà in differita alle 22.35, forse per fare una cortesia agli ospiti: in compenso, live coverage senza canone da parte di Right Rugby a partire dalle 14.30. Partita dal sapore particolare: da una parte i mantovani che potrebbero essere alla loro penultima prestazione in Celtic di fronte al proprio pubblico (che si attende numeroso dopo il tam tam su internet), dall'altra i gallesi che devono rincorrere la zona playoff, trovandosi al sesto posto in classifica, con 51 punti, a sei lunghezze dai Glasgow Warriors che sono al momento quarti. Arbitra l'irlandese John Lacey.

La formazione scelta da coach Rowland Phillips prevede il ritorno di Tito Tebaldi (non ha ancora saltato una sfida di campionato, nella foto all'andata finita 32-9 per gli Scarlets) ad estremo, dato che sia Andrea Masi sia Ruggero Trevisan sono fermi ai box per infortunio. Per Tebaldi sono 45 i cap con gli Aironi. Il triangolo allargato si completa con Sinoti Sinoti e Giulio Toniolatti, mentre il resto della linea dei trequarti si chiude con la coppia di centri Gilberto Pavan e Matteo Pratichetti. In mediana, spazio al neozelandese Tyson Keats in cabina di regia assieme a Luciano Orquera, ad un punto dai 100 stagionali. 
Nel reparto avanti, Josh Sole (fresco papà) si posizione Numero 8, coadiuvato in terza linea da Nicola Cattina e Simone Favaro. La notizia è che è tornato disponibile Nick Williams, dopo un altro infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per parecchio tempo: si accomoda in panchina, assieme all'altro rientrante nel gruppo dei convocati Tommaso D'Apice. La seconda linea è quella formata da Quintin Geldenhuys e il capitano Marco Bortolami, mentre la front row prevede Fabio Ongaro al tallonaggio con Matias Aguero e Lorenzo Romano piloni. 
A chiudere la lista oltre a Williams e D'Apice tra le sostituzioni ci sono Alberto De Marchi e Totò Perugini per la prima linea, Joshua Furno e Filippo Ferrarini tra seconda e terza. Infine pronti ad entrare anche Naas Olivier e Giovanbattista Venditti.

Aironi: 15 Tito Tebaldi; 14 Giulio Toniolatti, 13 Gilberto Pavan, 12 Matteo Pratichetti, 11 Sinoti Sinoti; 10 Luciano Orquera, 9 Tyson Keats; 8 Josh Sole, 7 Simone Favaro, 6 Nicola Cattina; 5 Marco Bortolami (cap), 4 Quintin Geldenhuys; 3 Lorenzo Romano, 2 Fabio Ongaro, 1 Matias Aguero. 
A disp.: 16 Tommaso D’Apice, 17 Alberto De Marchi, 18 Salvatore Perugini, 19 Joshua Furno, 20 Nick Williams, 21 Filippo Ferrarini, 22 Naas Olivier, 23 Giovanbattista Venditti.

Gli ospiti si presentano con un capitano onorario: è il centro Jonathan "Jon" Davies, premiato per l'impegno mostrato in questi anni. Arriva dall'Academy della franchigia che lo ha pescato nella regione alla quale fa riferimento, dal Withland RFC. Il trequarti, uno dei punti di forza del nuovo Galles fresco campione di 6 Nations con Grand Slam allegato, 24 anni la settimana scorsa, ha appena prolungato il contratto con Llanelli per tutta la stagione 2013/14. A proposito di internazionali, c'è Rhys Priestland all'apertura, Aaron Shingler in seconda linea, Josh Turnbull in terza assieme a Ben Morgan, il Numero 8 dell'Inghilterra di Stuart Lancaster. Scende in campo anche il giovane estremo Liam Williams, autore della meta a Brive che per poco non portava gli Scarlets in semifinale Euro Challenge; con lui nel triangolo allargato il veterano scozzese Sean Lamont e l'altro a Brive, Andy Fenby. In panchina i veterani Matthew Rees e Stephen Jones, che ha appena smentito le voci che lo volevano giubilato in un ruolo tecnico dalla prossima stagione, annunciando di unirsi alla grande migrazione gallese e trasferendosi ai Wasps.  Mancherà George North: l'ala ha qualche guaio fisico e sarà testato prima del prossimo appuntamento, lo scontro diretto con il Munster. Piuttosto, tra le sostituzioni, il 19enne Rhodri Williams, una delle nuove leve sui quali gli Scarlets hanno lanciato la scommessa.

Scarlets: 15 Liam Williams, 14 Sean Lamont, 13 Nick Reynolds, 12 Jon Davies (capt), 11 Andy Fenby, 10 Rhys Priestland, 9 Gareth Davies, 1 Phil John, 2 Ken Owens, 3 Rhodri Jones, 4 Aaron Shingler, 5 Dominic Day, 6 Josh Turnbull, 7 Johnathan Edwards, 8 Ben Morgan. 
Replacements: 16 Matthew Rees, 17 Peter Edwards, 18 Simon Gardiner, 19 Mat Gilbert, 20 Kieran Murphy, 21 Rhodri Williams, 22 Stephen Jones, 23 Viliame Iongi.

Dal terreno di gioco, a quello di battaglia: dopo una tre giorni di riunioni  - prima il consiglio del Viadana, poi ieri l'assemblea dei soci Aironi, seguita da un direttivo - il dado parrebbe tratto: la franchigia, forte del sostegno multi partisan della politica locale con tanto di interrogazione parlamentare e del supporto dei tifosi, ha annunciato la decisione di presentare ricorso contro la revoca della licenza di partecipante al Pro12 da parte della Fir.
Si va alla battaglia legale, come previsto e nella logica dei fatti: "Gli Aironi hanno deciso di contestare il provvedimento federale nelle competenti sedi giudiziarie, onde ottenerne l'annullamento con ogni statuizione conseguente anche in tema risarcitorio. Ciò anche allo scopo di tutelare i rilevanti investimenti fatti da tutti i soggetti, pubblici e privati, per supportare un'iniziativa sportiva che è stata accolta dal territorio e dal pubblico con grande entusiasmo, passione e partecipazione, ribadendo l'impegno di sostenere questa esperienza quanto meno sino alla stagione 2013-2014", si legge nel comunicato rilasciato nel pomeriggio.
Tradotto: il seguito, i lavoratori, staff e atleti, le decine di milioni investiti da Soci e sponsor, più 4 milioni dalla Regione in ammodernamenti del campo di gioco, meritano un maggior rispetto e non si possono cancellare con uno scarno comunicato di revoca unilaterale.
Notare quel "nelle competenti sedi giudiziarie" e il "tema risarcitorio": parrebbe implicare un ricorso non solo per le canoniche vie della giustizia sportiva, bensì alla magistratura ordinaria! Il Corriere lo afferma esplicitamente nel riportare la notizia. Sarebbe roba grossa.

Il punto su cui farà leva Viadana è che non è venuta meno la affidabilità economica della franchigia:  "Si osserva che la Federazione, con il provvedimento adottato, non ha tenuto nel minimo conto la articolata situazione di fatto esposta a più riprese dagli Aironi, limitandosi, senza sostanzialmente darne giustificazione, a ritenere che fosse venuta meno la affidabilità economica degli Aironi. Trattasi di affermazione contraria alla realtà, che si confida verrà smentita in sede giudiziaria, quando occhi obiettivi e non di parte esamineranno la vicenda".
La motivazione - espressa in un legalese di altro livello rispetto ai bandi di gara Fir, evidentemente stesi da bidelli -  non pare campata in aria, sempre che sia vero che la situazione economica è sotto controllo - fatto peraltro confermato dalla regolarità nel pagamento degli stipendi. Se è vero che la Fir avrebbe il solito "insindacabile giudizio" nel dare o revocare le licenze, pare che nel famoso Capitolato Celtico segreto (o meglio, non pubblico), il caso di revoca richieda il verificarsi di una situazione di oggettiva crisi finanziaria. Cosa che alla data a Viadana non c'è.

Sin qui siamo nell'ordine delle cose ampiamente previste (ricorso alla magistratura ordinaria a parte). La vera bomba nucleare legale arriva col proseguo: "Convinti come sono del loro buon diritto a continuare a partecipare alla Celtic League in conformità agli impegni contrattuali assunti, gli Aironi precisano che non presenteranno una nuova candidatura per la prossima stagione e diffideranno la FIR dal dare seguito alla manifestata volontà di indire un nuovo bando per la candidatura di una nuova franchigia. Gli Aironi rivendicano con forza il loro diritto a partecipare alla Celtic League, quanto meno sino alla stagione 2013-2014". Seguono i ringraziamenti per il sostegno dimostrato fino ad ora per "la Regione Lombardia, il Comune di Viadana, la Provincia di Mantova, le Autorità, gli Sponsor, i Sostenitori e gli innumerevoli tifosi".
Niente candidatura al nuovo bando e diffida alla Fir a darne seguito: significa nessun piano B, nessuno spazio di trattativa. In questo modo,  niente accomodamenti: se vince Melegari, la Fir perde (anche la faccia) o viceversa. Una bella metamorfosi per il presidente, accusato da più parti di esser stato sinora troppo accomodante, ai limiti dell'ingenuità, poco imprenditore-con-le-palle.
Se non altro, questo irrigidimento totale chiarisce i prequels della telenovela: a quanto pare, ora che il "padrino viadanese" interno alla Fir non c'è più per ammessa perdita di credibilità, dopo due anni spesi, parole sue, "a mantenere allineati gli Aironi" (cioè a spacciare a Viadana le mezze promesse di Dondi), ora si va ai materassi. Sarebbe una gran bella spallata. Potenzialmente letale per molti.

Update serale: la Fir è sorpresa
Lavorano anche il venerdì sera in Fir: a  stretto giro di posta arriva il comunicato di reazione federale.
Sorpresa, prendono atto, sottolineano la "ponderatezza" (sic) delle decisioni prese in Consiglio federale. Decisioni, afferma il comunicato, prese dopo la richiesta degli Aironi di "consistenti aiuti" alla Fir, "ulteriori" (sic) rispetto a quanto stabilito, a causa di "una situazione economico-finanziaria di dichiarata criticità" dovuta a "un perdurante disavanzo derivante da minori entrate".
Aldilà di questa fuffa (uno che ti chiede un prestito avrà i suoi motivi, no? E si aspetta un si o un no, non un colpo alla nuca di sorpresa, stile esecuzione russa), il  comunicato si chiude rivelando il supposto punto di forza federale: si afferma che i diritti di partecipazione al campionato celtico appartengono in esclusiva alla Fir - e questo si sapeva già - e si aggiunge che quindi essa può designare chi gli pare e piace. E' mia, posso darla a chi mi va (la licenza), "quindi" posso anche toglierla quando mi pare, indipendentemente dai danni che il fatto può  provocare. Francamente un po' debole: i divorzi non funzionano esattamente così. O si trattava solo di un rimorchio senza impegno del venerdì sera, in discoteca?   

11 commenti:

ivanot ha detto...

Credo sia giusto così, facciamo una figuraccia da cialtroni che difficilmente sarà ripetibile....oppure no!!!! W il rugby giocato...

Abr ha detto...

Noo, i celti ne han fatte di peggio, figure da accattoni. Non possono permettersi di perderci anche se solo briciole abbiam portato sinora (si cianciava di Fiat sponsor del torneo), e abbiam detto tutto.

E' un problema interno il nostro. Forse senza volerlo, ora c'è la dinamite che può far saltare per aria un sistema che era diventato troppo arrogante. Sempre che Melegari qualche carta in mano ce l'abbia per davvero.
Riguardo al passato (capitolato) ma soprattutto per il futuro (i mean, uno sponsor grosso).

Nick ha detto...

"E' mia, posso darla (la licenza) a chi voglio, "quindi" posso anche toglierla quando mi pare, indipendentemente dai danni che provoco. Francamente un po' debole."
Esatto, è quello che laggiù pensano fin dall'inizio; in filigrana si può leggere sempre, negli ultimi due anni, questa non troppo velata minaccia, peraltro spalleggiata da un blocco d'opinione stile Nord Corea pronto a darle fiato. Cioè, ci metto dù sordi, quinni er giocattolo è mio. Questo è un modo di fare che va oltre Melegari, è lo stile B****a. E'lo stile che nun me và.

Gsp ha detto...

@nick, 'posso toglierla quando voglio' non e' ne' legittima, ne' la verita'. 'posso togliere la licenza quando il concessionario non ha i soldi pattuiti' e' una sintesi piu' veritiera della situazione. O divento' sono nord coreano?

Se vedo che melegari ha fatto un mare di cazzate, ha sbagliato strategia, ha fatto la vittima, s'e' fidato di persone e collaboratori poco competenti. Ha fatto il gattino quando doveva fare la tigre e la tigre quando doveva fare il gattino, sono nord coreano?

La fir ha sbagliato come sempre a fare le cose in ritardo, quando doveva risolvere la situazione a gennaio, come ha sbaglaito a comunicare e decidere regole in ritardo ed a costringere benetton a fare il mercato a maggio. O mi fa sudcoreano? O cerchiobottista?

Abr ha detto...

Non è nord o sudcorea. E' che certe decisioni si prendono su base documentale, non sui sentito dire.
Se tu ritiri la concessione al concessionario, sarà meglio tu abbia delle solide motivazioni documentate, altrimenti gli paghi i danni.

Lasciamo stare le personalità al confronto, perché di fronte a Melegari che pure avrà le sue colpe, abbiamo dei gran soloni ...
Andiamo ai fatti e alle procedure, perché non stiamo giocando alle figurine: doveva essere 'na cosa stile DNACG in Francia (ma là c'è una Lega dei Club, non il conflitto di interessi federale): richiesta FORMALE dei libri e garanzie, contabili al lavoro, valutazione sul bilancio preventivo 2013/14 e decisione. Gli Aironi chiedono un aiutino? Gli si dice si - sulla base dei "servigi" resi, oppure NO e poi gli si dà un warning ufficiale, un mese per mettersi in regola, pena il ritiro della licenza. Non si ritira così!

Qui invece si ragiona come al bar sulla base dei pour parler, poi si chiama un bidello e gli si fa stendere un bando di gara d'appalto. Questa non è una federazione, è un dopolavoro.

Gsp ha detto...

Ed infatti parliamone, pero' valutiamo tutte le dimensioni del problema.

E' uno scadalo che il bidello scrive l'accordo, che il bilancio e' segreto, e che le stesse persone sono in carica da anni, votate anche da melegari.

Ma e' sbagliata la decisione i ritirare la licenza ad una squadra che aveva problemi di bilancio l'anno scorso, quest'anno e l'anno prox? Secondo me no. Bastano 3 stagioni a capire che la situazione economica degli aironi non e' sostenibile.

La battaglia del rinnovamento e' importante e facciamola sul rinnovamento. Ma che rinnovamento e' dare un paio di mln in piu' ad un struttura societaria che ha gia' dimostrato di non poter raggiungere i target? Che facciamo, rewards for failure?

E se diamo altri 2 mln, a gennaio gli aironi hanno di nuovo problemi e falliscono che facciamo? Scriviamo un post sul bidello che dormiva e non vigilava sui requisiti economici?

Gsp ha detto...

Leggevo su un altro forum che la licenza era solo per due anni. Non ci credo, ma ci sarebbe da indagare.

Abr ha detto...

Mah, mi par di ricordare che l'iscrizione fosse per 4 anni ma "condizionata" da verifiche annuali o appunto biennali.
Cmq. la fir nel suo comunicato non afferma che era arrivato il momento della verifica in classe, ma che: "vuolsi così colà ove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare".

Abr ha detto...

La decisione di togliere la licenza potrebbbe anche NON essere sbagliata, sulla base di quel che si sa aumma aumma da gennaio. Però solo le società segrete, per usare un eufemismo di mafiose, decidono sulla base degli aumma aumma: sbagliato anzi sbagliatissimo è stato il metodo fir.

Nella civiltà del diritto, la PROCEDURA FA la Giustizia. La "decisione giusta" a prescindere dalle condizioni e da come ci arrivi, dicesi paternalismo.

Come detto, dovevano chiedere i libri contabili - anche alla Benetton - mettere al lavoro i ragionieri, fissare una deadline per mettersi in regola e solo dopo togliere eventualmente la licenza.
Non decidere sulla base di chiacchiere, mediante chiacchiere. Adesso Melegari ha buon gioco a dire: "in crisi io? Ma dove sta scritto?".
Anche un praticante al primo anno in uno studio di avvocato poteva consigliar la fir più appropriatamente. Che bovidi!

Questo non significa far di Melegari un santarello: lui ha accettato quel che la Benetton dall'alto della sua potenza ha potuto rifiutare: la contiguità col Sistema, la logica standard del rapporto con Ente Pubblico in Italia. Ti serve un "referente interno" - Barzoni - e devi eseguire gli ordini, in cambio dell'appalto e delle varianti in corso d'opera. Così Melegati ha fatto.
A un certo punto, gli serviva una "banale" variante in corso d'opera, ma stavolta il giochino è inopinatamente saltato. Non per colpa sua, ripeto: il comportamento era perfettamente compatibile con l'approccio sinora tenuto in piedi da questa gestione fir.
Il referente come sempre s'è messo in moto, ha probabilmente scoperto che non c'è na lira (40 milioni di budget fir, si legge in rete: buuuum, confondono budget con cash), e s'è dimesso.

Parli di "rinnovamento". Ecco, io credo/spero che questa sia una opportunità.
Se la Fir perde cadrebbe il Palazzo d'Inverno. La conseguenza è che vincono gli Aironi? Sopportabile, anche perchè significherebbe giocoforza il loro dimostrare d'aver trovato appoggi finanziari fuori della fir.

Abr ha detto...

Ma tanto nun capita, che perda la fir: ricorrere alla giustizia civile significa ANNI di contenzioso.
Certo che se fli Aironi hanno un bravo avvocato, capace di invocare sospensive cautelative, la Celtic la farà solo la Benetton per qualche anno.

ivanot ha detto...

Concordo anche se in ritardo.

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