Premier e Top: keep calm e vediamo chi retrocede
La Premier inglese si appresta a chiudere la stagione regolare: i primi tre posti ormai sono stati assicurati ad Harlequins, Tigers e Saracens, mentre Saints e Chiefs si giocano l'ultima piazza per i playoff, con i Northampton che arrivano dalla vittoria nello scontro diretto e un punto di vantaggio. Gli Sharks sono già sesti inattaccabili nella pratica, quindi anche la lucrativa partecipazione alla prossima Heineken Cup è già definita. Oltre al quarto posto, in alto rimane solo più qualche ansia riguardante chi tra i primi tre occuperà le due poltrone più alte, che comportano avere le semifinali in casa.
E' piuttosto in fondo alla classifica che gli affari si fanno interessanti: i London Wasps sono penultimi con 32 punti, i Newcastle Falcons chiudono con 28 e si daranno battaglia diretta a Wycombe per decretare chi scenderà in Championship.
Lo scenario più semplice è quello per cui se i Wasps vincono, i Falcons retrocedono. Mentre se gli ospiti dal nord riusciranno ad imporsi vincendo di 24 punti sui rivali o meglio, marcando una meta di bonus, saranno i londinesi a lasciare la Premier. Fin qui quello che può dire il campo, poi c'è il resto.
Potrebbe infatti accadere che i Wasps si salvino sulla carta ma senza la copertura finanziaria per potersi iscrivere al prossimo campionato Pro inglese, in seguito a guai societari: quindi lascerebbero i piani alti comunque. A tal proposito è arrivata la notizia che una cordata sarebbe pronta, guidata da Ken Moss che prestò servizio nel club tra il 1985 e il 1990. Si è fatto avanti con un'offerta di 2 milioni di sterline per rilevare il gruppo ed impedire che finisca in amministrazione controllata e, soprattutto, in una categoria non Pro, penalizzato di 15 punti.
O ancora, potrebbe succedere che i Wasps si perdano, ma sia loro e/o i Falcons potrebbero salvarsi, qualora il Bristol non riuscisse ad ottenere la promozione. Nel quartetto delle pretendenti un posto al sole proveniente dai SemiPro della Championship che comprende Bedford Blues, London Welsh e Cornish Pirates, il Bristol è l'unica realtà ad avere i requisiti per stare in Premier, primo fra tutti un impianto in grado di ospitare almeno 10.500 spettatori - il Memorial Ground arriva a 12.000. In linea teorica, tanto il Bedford quanto i Welsh potrebbero avanzare pretese in caso di vittoria del campionato, affidandosi a qualche accordo con strutture diverse dalle loro per garantire sufficienti posti al pubblico nelle partite casalinghe - e questo sarebbe il meno - ma l'accordo andrebbe raggiunto in tempi molto stretti e di più, con tutte le tutte le garanzie del caso. Quanto ai Pirati della Cornovaglia, già l'anno scorso si chiamarono fuori anticipatamente: la dimensione SemiPro è quella giusta per le loro forze economiche, in caso di vittoria la proprietà attuale non intende né cedere il passo (a chi?) né farne nessuno più lungo della gamba. La finale della Championship si disputerà il 30 maggio: mica finisce tutto questo fine settimana.
Dove invece il concetto "keep calm" non trova assolutamente casa è la Francia: lì, sopratutto nel Sud Ouest, il rugby è preda di passioni identitarie e quasi calcistiche, quindi l'ingresso nei playoff e ancor di più il "mantien" viene presentato sulla stampa con toni da apocalisse catartica.
I turni regolari mancanti nel campionato più lungo del mondo sono ancora due ma già dal weekend prossimo molto potrebbe chiarirsi. Innanzitutto in alto, dove avremo il derby - spareggio tra Racing Métro e Stade Francais con due punti a separare sesta e settima in classifica. Una lotta per l'ultimo posto utile playoff che potrebbe coinvolgere anche Castres o Montpellier, attualmente quarta e quinta, mentre Tolone terza è per ora più tranquilla. Sono già definite le due semi-finaliste dirette Tolosa e Clermont peraltro massacrata nella semifinale di Heineken Cup (almeno quattro titolari sono destinati a perdersi il resto della stagione), mentre come in Inghilterra è ancora aperta la lotta per chi disputerà il barrage (i quarti di finale) in casa. Fattore che nella identitaria Francia del Sud può risultare decisivo.
In fondo, a parte il già retrocesso Lyon è piena bagarre: questa stagione il livello salvezza è quasi dieci punti più alto del solito, causa diverse "grandi" incappate in una stagione post mondiale problematica e risvegliatesi nel finale con l'acqua alla gola. Se Perpignan, Biarritz e forse anche la penultima Bayonne (confronto casalingo con Agen cui basta un punto) cercheranno nel weekend gli ultimi punti sicurezza, lo scontro diretto potenzialmente decisivo sarà Bordeaux-Brive - così si comprende come mai in semifinale di Euro Challenge la settimana passata si sian visti dei Coujoux rassegnati e distratti.
Come in Inghilterra, è invece ancora presto per capire chi guadagnerà la seconda promozione nel Top14 a fianco del FC Grenoble: c'è ancora un ultimo turno (il 12 maggio) per decidere quattro qualificate ai playoff, che se la giocheranno nel mese di maggio. E' un florilegio di fresche ex Top14, a parte il gradito riaffacciarsi in alto del Pau: Dax già qualificato come i vicini pirenaici, per La Rochelle e Mont de Marsan potrebbe essere una formalità dopo la sconfitta dell'ultima pretendente Carcassonne in casa col Narbonne, sabato scorso.
Tutti nomi, sia up che down, validi ovviamente salvo intervento dell'occhiuto DNACG, l'ente della Lega delle società Pro LNR deputato alle verifiche finanziarie: chi non ha le risorse non entra, e l'iscrizione all'esclusivo club dei club scade ogni anno. Buona visione, sia di Premier che del Top.
E' piuttosto in fondo alla classifica che gli affari si fanno interessanti: i London Wasps sono penultimi con 32 punti, i Newcastle Falcons chiudono con 28 e si daranno battaglia diretta a Wycombe per decretare chi scenderà in Championship.
Lo scenario più semplice è quello per cui se i Wasps vincono, i Falcons retrocedono. Mentre se gli ospiti dal nord riusciranno ad imporsi vincendo di 24 punti sui rivali o meglio, marcando una meta di bonus, saranno i londinesi a lasciare la Premier. Fin qui quello che può dire il campo, poi c'è il resto.
Potrebbe infatti accadere che i Wasps si salvino sulla carta ma senza la copertura finanziaria per potersi iscrivere al prossimo campionato Pro inglese, in seguito a guai societari: quindi lascerebbero i piani alti comunque. A tal proposito è arrivata la notizia che una cordata sarebbe pronta, guidata da Ken Moss che prestò servizio nel club tra il 1985 e il 1990. Si è fatto avanti con un'offerta di 2 milioni di sterline per rilevare il gruppo ed impedire che finisca in amministrazione controllata e, soprattutto, in una categoria non Pro, penalizzato di 15 punti.
O ancora, potrebbe succedere che i Wasps si perdano, ma sia loro e/o i Falcons potrebbero salvarsi, qualora il Bristol non riuscisse ad ottenere la promozione. Nel quartetto delle pretendenti un posto al sole proveniente dai SemiPro della Championship che comprende Bedford Blues, London Welsh e Cornish Pirates, il Bristol è l'unica realtà ad avere i requisiti per stare in Premier, primo fra tutti un impianto in grado di ospitare almeno 10.500 spettatori - il Memorial Ground arriva a 12.000. In linea teorica, tanto il Bedford quanto i Welsh potrebbero avanzare pretese in caso di vittoria del campionato, affidandosi a qualche accordo con strutture diverse dalle loro per garantire sufficienti posti al pubblico nelle partite casalinghe - e questo sarebbe il meno - ma l'accordo andrebbe raggiunto in tempi molto stretti e di più, con tutte le tutte le garanzie del caso. Quanto ai Pirati della Cornovaglia, già l'anno scorso si chiamarono fuori anticipatamente: la dimensione SemiPro è quella giusta per le loro forze economiche, in caso di vittoria la proprietà attuale non intende né cedere il passo (a chi?) né farne nessuno più lungo della gamba. La finale della Championship si disputerà il 30 maggio: mica finisce tutto questo fine settimana.
Dove invece il concetto "keep calm" non trova assolutamente casa è la Francia: lì, sopratutto nel Sud Ouest, il rugby è preda di passioni identitarie e quasi calcistiche, quindi l'ingresso nei playoff e ancor di più il "mantien" viene presentato sulla stampa con toni da apocalisse catartica.
I turni regolari mancanti nel campionato più lungo del mondo sono ancora due ma già dal weekend prossimo molto potrebbe chiarirsi. Innanzitutto in alto, dove avremo il derby - spareggio tra Racing Métro e Stade Francais con due punti a separare sesta e settima in classifica. Una lotta per l'ultimo posto utile playoff che potrebbe coinvolgere anche Castres o Montpellier, attualmente quarta e quinta, mentre Tolone terza è per ora più tranquilla. Sono già definite le due semi-finaliste dirette Tolosa e Clermont peraltro massacrata nella semifinale di Heineken Cup (almeno quattro titolari sono destinati a perdersi il resto della stagione), mentre come in Inghilterra è ancora aperta la lotta per chi disputerà il barrage (i quarti di finale) in casa. Fattore che nella identitaria Francia del Sud può risultare decisivo.
In fondo, a parte il già retrocesso Lyon è piena bagarre: questa stagione il livello salvezza è quasi dieci punti più alto del solito, causa diverse "grandi" incappate in una stagione post mondiale problematica e risvegliatesi nel finale con l'acqua alla gola. Se Perpignan, Biarritz e forse anche la penultima Bayonne (confronto casalingo con Agen cui basta un punto) cercheranno nel weekend gli ultimi punti sicurezza, lo scontro diretto potenzialmente decisivo sarà Bordeaux-Brive - così si comprende come mai in semifinale di Euro Challenge la settimana passata si sian visti dei Coujoux rassegnati e distratti.
Come in Inghilterra, è invece ancora presto per capire chi guadagnerà la seconda promozione nel Top14 a fianco del FC Grenoble: c'è ancora un ultimo turno (il 12 maggio) per decidere quattro qualificate ai playoff, che se la giocheranno nel mese di maggio. E' un florilegio di fresche ex Top14, a parte il gradito riaffacciarsi in alto del Pau: Dax già qualificato come i vicini pirenaici, per La Rochelle e Mont de Marsan potrebbe essere una formalità dopo la sconfitta dell'ultima pretendente Carcassonne in casa col Narbonne, sabato scorso.
Tutti nomi, sia up che down, validi ovviamente salvo intervento dell'occhiuto DNACG, l'ente della Lega delle società Pro LNR deputato alle verifiche finanziarie: chi non ha le risorse non entra, e l'iscrizione all'esclusivo club dei club scade ogni anno. Buona visione, sia di Premier che del Top.








IRB.com News

England
Australia
Nuova Zelanda
Francia
Sud Africa
Galles
Argentina
Irlanda
Italia
Scozia


Nessun commento:
Posta un commento