venerdì 11 maggio 2012

Pro12: gli Ospreys lasciano stancare Munster e vanno in finale

Sono gli Ospreys i primi finalisti del Pro12 grazie alla vittoria sul Munster al Liberty Stadium di Swansea per 45-10. Match nel quale gli ospiti creano maggiore volume di gioco nel corso degli ottanta minuti ma in modo sterile (quantità, non qualità), eccetto che per la prima parte, quando sono loro ad aprire le danze. I gallesi concedono ben poco, difendono bene e quando hanno l'occasione di ferire non se la lasciano sfuggire, costringendo quelli di Limerick a molti turnover (Alun-Wyn Jones conduce i suoi nella battaglia nei punti d'incontro) che vanificano la fatica espressa nel portarsi in attacco. Arbitra l'irlandese Alain Rolland.

Partono con decisione gli ospiti, dopo un minuto potrebbero anche aprire le marcature con un piazzato ma Ian Keatley opta per la rimessa laterale. Scelta che consente comunque al Munster di insediarsi nei 22 gallesi e di cominciare a costruire l'azione offensiva, finché nella linea dei trequarti al largo non si infila con ottimo timing e angolo di corsa Keith Earls, che serve l'apertura la quale va a marcare meta al 3', trasformandola. Gli Ospreys non perdono il morale, si compattano e soprattutto si svegliano, rispondendo al 10' con la corsa di Shane Williams lungo la linea laterale che l'ala però calpesta dopo essersi ormai immesso nell'autostrada che lo porta all'area di meta. E' il preludio comunque alla meta dei gallesi, che parte da una touche rubata: si riversano nei 22 irlandesi, Dan Biggar (nella foto, 25 punti a referto per lui) serve Ryan Jones che a sua volta ricicla per Biggar che segna. Non trasforma ma gli Ospreys si portano sull'8-7, visto che all'8' l'apertura di casa aveva già infilato tra i pali un calcio di punizione. 
Munster ha maggiore possesso ma gli Ospreys difendono bene e coprono tutti gli spazi, mettendo pressione sui giocatori del Munster che sanno creare superiorità come Simon Zebo e andando a caccia di ovali nelle ruck con R. Jones e Joe Bearman. Intanto le furie rosse perdono l'estremo Johne Murphy, al suo posto entra Ronan O'Gara con conseguente riposizionamento di Earls a full back e Keatley al centro. Keatley tiene la responsabilità dei piazzati, la sfida con Biggar continua e al 22' il risultato dice 13-10 per i padroni di casa, che rischiano due minuti più tardi quando Zebo va di grabber, non viene immediatamente raccolto mentre danza nell'area di meta: l'ala platinata Hanno Dirksen raccoglie alla fine l'ovale, va di slalom, palla a R. Jones che prova ad allontanarla ma va a vuoto, ci pensa allora Adam Jones che la butta di piede in rimessa laterale e si dà una sistemata ai riccioli, come fa dopo una mischia vinta. A proposito, i gallesi puntano forte sul pack, in un paio di frangenti vanno sotto ma hanno l'ingaggio dalla loro. 
Gli irlandesi continuano a muovere palla ma vanno a sbattere, e quando ormai è tempo di andare negli spogliatoi il mediano Kahn Fotuali'i marca la doppietta per la formazione di Swansea: è un coast-to-coast innescato dall'estremo Richard Fussell che trova Bearman a sostegno all'interno, il quale a sua volta passa al mediano per il 23-10 con il quale si chiude il primo tempo. 

Con la ripresa l'inerzia dell'incontro non cambia: al 42' Zebo perde palla in avanti placcato dal pilone Paul James (eletto Man of the match) dopo essere stato servito da Keatley nei 22 avversari. Gli Ospreys continunano a difendere diligentemente non concedendo calci di punizione e senza correr grandi rischi, piuttosto al 49' allungano dalla piazzola con Biggar dopo una serie di mischie in mezzo al campo. Trascorrono altri cinque minuti e chiudono la pratica, staccando il biglietto per la finale: pressione su O'Gara, possesso che passa di mano, Andrew Bishop contrattacca, quindi la palla torna al largo dove ci sono Fussell e Dirksen contro due prime linee, Dirksen non ha problemi a correre a segnare la terza meta per i suoi: è il 31-10. 
La seconda linea Mick O'Driscoll e soci hanno il fiatone, i gallesi invece ormai hanno l'abbrivio dalla loro e non incontrano resistenza quando Bishop segna la quarta meta sotto i pali all'ingresso dell'ultimo quarto. 

Gli ultimi dieci minuti servono solo a sottolineare lo sbandamento degli irlandesi, che pasticciano su un calcio dalla base di Rhys Webb entrato in mediana per Fotuali'i, consentendo ai segugi di braccarli. Il pubblico riserva grandi applausi per Ryan e Alun-Wyn Jones mentre lasciano il campo. Al 71' Rolland fischia un tenuto a terra a O'Gara, gli Ospreys hanno la sesta innestata e vanno per la cinquina con Webb dopo un'altra azione cominciata con un penalty battuto veloce davanti ai propri 22: Munster è sulle gambe, tutto facile mentre i padroni di casa vanno di off load. Alla festa manca solo S. Williams che ci prova in tutti i modi a farsi trovare libero.
Al 75' Ryan Benvington arriva corto di centimetri da una driving maul, quindi Ian Evans si inventa un riciclo dietro alla schiena, l'ovale esce verso Williams che non riesce a controllarlo nel migliore dei modi. Per il folletto, prima di appendere le scarpette al chiodo c'è ancora una sfida da portare a termine, la finale contro la vincente tra Leinster-Glasgow. Nel caso capitasse contro i Warriors, sarebbe l'ultima volta di fronte ai tifosi del Liberty Stadium.
Campioni in carica eliminati, senza premi di consolazione (si fa per dire) in Europa: è veramente la fine di un ciclo nel centro-sud irlandese. Eliminati peraltro dai campioni dell'edizione precedente. Ora sta a Leinster, finalista in entrambe le ultime citate finali, a provare ad esserci nella terza consecutiva. Nella sua strada, verso il nuovo tentativo di double fallito l'anno scorso (nel migliore dei modi: con la Heineken Cup), una scozzese e infine gli irlandesi del nord. 

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