Punto rugbymercato - III. le scozzesi
Il mercato delle franchigie Pro scozzesi merita attenzione ques'tanno. Ci avevano abituato nel recente passato a tanti movimenti in uscita, soprattutto indirizzati a un paio di club inglesi e a qualche arrivo mirato; quest'anno continuano i Go South importanti - tra tutti il biondone Richie Gray - ma limitati nelle quantità rispetto agli anni precedenti; di più, per la prima volta ci sono arrivi consistenti, almeno per una delle due.
Partiamo dalla capitale Edinburgh: la semifinalista di Coppa Europa ci ha preso gusto, sulla base della affermazione condivisa con la Federazione SRU che i giocatori scozzesi vanno certamente privilegiati rispetto agli stranieri ma solo a parità di capacità e prestazioni, altrimenti nulla osta a cercare specialisti più abili, mettendoli in concorrenza coi giovani e i senatori reparto per reparto. Ecco il quadro di mercato per come ce lo presenta itsrugby.fr:
Per un trio di uscite importanti ma non esiziali - il lock Esteban Lozada e certo, la coppia di mediani esperti Michael Blair e Phil Godman, ma stiamo parlando di due trentenni - e una serie di rilasci in cui spicca il ritiro di Chris Paterson, abbiamo degli arrivi impressionanti, inusuali per la Scozia, una serie che copre tutti i ruoli.
WP Nel è uno dei piloni destri più rinomati dell'Emisfero Australe, ha segnato tre mete in questo SuperXV; farà coppia col gallese John Yapp a sinistra, sarà una bella alternanza con Geoff Cross e Alan Jacobsen. In seconda linea arriva il solito lungagnone sudafricano, Izak Van der Westhuizen titolare dei Cheetahs (la franchigia più aperta al mercato di tutto il Sudafrica), assieme a un inglesino alto 2,03m e pesante 117kg, tal Perry Parker. In terza linea a completare il reparto di David Denton e Ross Rennie arriva Dimitri Basilaia, un ruvido georgiano abituato alle bassezze dei campionati francesi, mentre in mediana avranno il gallese Richie Rees destinato a far coppia (di piccoli ma veloci) con Greig Laidlaw. Arrivi anche al centro: Greig Tonks, 22enne cresciuto a Leicester ma poco utilizzato nei Saints dov'è da un paio di stagioni, quest'anno vanta una meta in dieci minuti di presenza in Heineken Cup. Arriva piuttosto Ben Atiga, 28enne di lungo corso a Auckland. Per non farsi mancare nulla han prelevato anche una giovane ala, Mike Penn cresciuto nel Worcester e autore quest'anno di 4 mete in Championship. Arriva nel reparto dove i Gunners "acquistano" un equiparato immediatamente convocato in nazionale, quel Tim Visser da anni leader della classifica dei marcatori di mete della Lega.
Una bella campagna acquisti, completa, brillante nei due piloni, che rafforza la franchigia, allungandone la panchina e togliendola dall'impasse della stagione appena conclusa, dove non fu in grado di gestire ambedue le competizioni. Sale il livello della competizione in una sfida oramai classica con la Benetton.
Sul versante di Glasgow, non si ritrova la medesima situazione: è uno scenario più simile al già visto, se ne vanno i pezzi pregiati e a sostituirli come accadde l'anno scorso ci penserà il vivaio, almeno sperano. Sul piatto buono della bilancia, arriva qualche "chioccia", cioè esperti specialisti come se ne son visti recentemente anche in Italia, mentre le uscite dopotutto non sono numerose come nel passato.
Due addii che fanno male, Richie Gray e John Beattie, più il primo dati i suoi 22 anni ma anche il secondo ne ha solo 26, sia pure infarciti di infortuni. Pensando alla nazionale, il primo non sarà distante dalla frontiera fermandosi al Sale, mentre il secondo è perso sulle rive del Mediterraneo. Quanto a David Lemi arrivato da un anno dai Wasps, non era ancora riuscito a mettersi in moto qui.
Lato arrivi, Sean Lamont raggiunge il fratello Rory; Angus McDonald, nonostante il nome che più Scottish non si potrebbe, è un esperto trequarti 30enne dalla Nuova Zelanda, cresciuto ad Auckland e da quattro stagioni in Giappone. Sempre per la terza linea da Tonga arriva l'esperto Vili Ma'afu, cresciuto nel North Harbour, 10 volte titolare nel SuperRugby di due stagioni fa. Han tutti e tre l'aria di chiocce per tirar su pulcini; eccezione la fa Tim Swinson, 25enne da Newcastle, che comunque non ha le dimensioni di Gray (è "solo" 1,93m). Rimangono comunque John Barclay, Chris Cusiter, Stuart Hogg, Alastair Kellog, il canadese DTH Van der Merwe e il duo all'apertura Ruaridh Jackson e Duncan Weir, ma l'impressione è che abbiano perduto qualche atout, raccorciandosi. Dopotutto però lo si diceva anche l'anno scorso all'uscita di Dan Parks, e invece han prodotto una delle loro migliori stagioni. Occhio alle scozzesi nella prossima stagione.
Partiamo dalla capitale Edinburgh: la semifinalista di Coppa Europa ci ha preso gusto, sulla base della affermazione condivisa con la Federazione SRU che i giocatori scozzesi vanno certamente privilegiati rispetto agli stranieri ma solo a parità di capacità e prestazioni, altrimenti nulla osta a cercare specialisti più abili, mettendoli in concorrenza coi giovani e i senatori reparto per reparto. Ecco il quadro di mercato per come ce lo presenta itsrugby.fr:
Edinburgh Rugby |
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Per un trio di uscite importanti ma non esiziali - il lock Esteban Lozada e certo, la coppia di mediani esperti Michael Blair e Phil Godman, ma stiamo parlando di due trentenni - e una serie di rilasci in cui spicca il ritiro di Chris Paterson, abbiamo degli arrivi impressionanti, inusuali per la Scozia, una serie che copre tutti i ruoli.
WP Nel è uno dei piloni destri più rinomati dell'Emisfero Australe, ha segnato tre mete in questo SuperXV; farà coppia col gallese John Yapp a sinistra, sarà una bella alternanza con Geoff Cross e Alan Jacobsen. In seconda linea arriva il solito lungagnone sudafricano, Izak Van der Westhuizen titolare dei Cheetahs (la franchigia più aperta al mercato di tutto il Sudafrica), assieme a un inglesino alto 2,03m e pesante 117kg, tal Perry Parker. In terza linea a completare il reparto di David Denton e Ross Rennie arriva Dimitri Basilaia, un ruvido georgiano abituato alle bassezze dei campionati francesi, mentre in mediana avranno il gallese Richie Rees destinato a far coppia (di piccoli ma veloci) con Greig Laidlaw. Arrivi anche al centro: Greig Tonks, 22enne cresciuto a Leicester ma poco utilizzato nei Saints dov'è da un paio di stagioni, quest'anno vanta una meta in dieci minuti di presenza in Heineken Cup. Arriva piuttosto Ben Atiga, 28enne di lungo corso a Auckland. Per non farsi mancare nulla han prelevato anche una giovane ala, Mike Penn cresciuto nel Worcester e autore quest'anno di 4 mete in Championship. Arriva nel reparto dove i Gunners "acquistano" un equiparato immediatamente convocato in nazionale, quel Tim Visser da anni leader della classifica dei marcatori di mete della Lega.
Una bella campagna acquisti, completa, brillante nei due piloni, che rafforza la franchigia, allungandone la panchina e togliendola dall'impasse della stagione appena conclusa, dove non fu in grado di gestire ambedue le competizioni. Sale il livello della competizione in una sfida oramai classica con la Benetton.
Sul versante di Glasgow, non si ritrova la medesima situazione: è uno scenario più simile al già visto, se ne vanno i pezzi pregiati e a sostituirli come accadde l'anno scorso ci penserà il vivaio, almeno sperano. Sul piatto buono della bilancia, arriva qualche "chioccia", cioè esperti specialisti come se ne son visti recentemente anche in Italia, mentre le uscite dopotutto non sono numerose come nel passato.
Glasgow Warriors |
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Due addii che fanno male, Richie Gray e John Beattie, più il primo dati i suoi 22 anni ma anche il secondo ne ha solo 26, sia pure infarciti di infortuni. Pensando alla nazionale, il primo non sarà distante dalla frontiera fermandosi al Sale, mentre il secondo è perso sulle rive del Mediterraneo. Quanto a David Lemi arrivato da un anno dai Wasps, non era ancora riuscito a mettersi in moto qui.
Lato arrivi, Sean Lamont raggiunge il fratello Rory; Angus McDonald, nonostante il nome che più Scottish non si potrebbe, è un esperto trequarti 30enne dalla Nuova Zelanda, cresciuto ad Auckland e da quattro stagioni in Giappone. Sempre per la terza linea da Tonga arriva l'esperto Vili Ma'afu, cresciuto nel North Harbour, 10 volte titolare nel SuperRugby di due stagioni fa. Han tutti e tre l'aria di chiocce per tirar su pulcini; eccezione la fa Tim Swinson, 25enne da Newcastle, che comunque non ha le dimensioni di Gray (è "solo" 1,93m). Rimangono comunque John Barclay, Chris Cusiter, Stuart Hogg, Alastair Kellog, il canadese DTH Van der Merwe e il duo all'apertura Ruaridh Jackson e Duncan Weir, ma l'impressione è che abbiano perduto qualche atout, raccorciandosi. Dopotutto però lo si diceva anche l'anno scorso all'uscita di Dan Parks, e invece han prodotto una delle loro migliori stagioni. Occhio alle scozzesi nella prossima stagione.
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