domenica 17 giugno 2012

Azzurrini al playout retrocessione

No way come preventivabile per gli Azzurrini, sconfitti poco fa a Capetown sul campo della UWC - partecipante al Varsity Shield - dalla Scozia nei playoff per il nono posto della Junior World Cup. Gli Under20 italiani sono stati sconfitti dai pari età scozzesi con un netto 34-17, fatto di cinque mete contro due. Doppiette per il nr.8 Mitch Eadie e l'ala Jamie Farndale; del centro Giulio Bisegni e dell'estremo David Odiete le mete italiane. I nostri sono l'unica squadra di questo Mondiale Junior ad aver sempre subìto quattro mete o più in ogni partita disputata.
Sarà quindi come un anno fa in casa con Tonga, sfida per non retrocedere venerdì prossimo, contro Samoa o Fiji impegnate ora nell'altro playoff: mentre scriviamo sta sorprendentemente prevalendo Samoa, 29-15 a 10 minuti dalla fine.

Update: è finale Samoa 29-20 Fiji. Samoa va con la Scozia alla finale per il 9' posto mentre l'Italia incontrerà nella finale per l'11' posto i tosti figiani, che pure nel girone avevano battuto i samoani. La 12' classificata non parteciperà ai Mondiali Junior in Francia l'anno prossimo.


Le altre semifinali man mano che evolvono, in live update dai twitter #irb #jwc:
h.16.30: Francia 19-17 Australia, epico finale in cui prevalgono i Gallettini grazie a un drop vincente del rimpiazzo Thomas Laranjeira.

Ora si attende l'esito di Inghilterra- Irlanda per definire chi disputerà alla Francia il 5' posto e chi sfida l'Australia per  il 7'. Inizierà alle 17.00, così come Galles-Nuova Zelanda, semifinale per raggiungere la finalissima, seguita da Sudafrica-Argentina, clou casalingo della giornata di semifinali. 


h.17.45: alla fine primo tempo Irlanda 17-0 Inghilterra. Un irlandese si è appena beccato un cartellino giallo.
Da Galles 6-6- Nuova Zelanda, prima della fine del tempo meta di Jimmy Tupou, per il 13 -6 dei neozelandesi alla fine della prima frazione.
h.18.00: al 50' Irlanda 17 - 5 Inghilterra, con capitano inglese C.Walker mandato in panca puniti; Nuova Zelanda 20-6 Galles.
h18.15: a un quarto d'ora della ripresa giocato, Nuova Zelanda 25-6 Galles, meta del nr.8 Jordan Taufua. Irlanda-Inghilterra 20-5; successivamente altro giallo per un inglese, M.Yarde.
h.18.40: Irlanda 27-12: meta di J.Coghlan cui risponde quella dell'inglese H.Slade.
Jr.All Blacks 30-6 dopo la meta di Ofa Tu'ungafasi.

Risultati fnali: Nuova Zelanda 30-6 Galles: vendetta è compiuta per la prima sconfitta nella storia dei Junior All Blacks, che vanno alla ennesima finale. Alle 19.15 inizia la semifinale per designare l'altra finalista tra Sudafrica e Argentina.
Irlanda 27-12 Inghilterra: anche qui ribaltato il risultato dello scontro nella fase a gironi, saranno i trifoglini a sfidare i francesi per il quinto posto, mentre gli inglesi, finalisti della scorsa edizione, vanno mestamente alla finale per la settima piazza con l'altra massima delusa, l'Australia.


Al 22' Sudafrica 10-0 Argentina: meta del centro Jan Serfontein.
Alla fine del primo tempo è 22-0: mete dell'hooker Mark Pretorius e di Raymond Rhule.
Primi punti argentini al 45', un piazzato del flyhalf Sebastian Poet: 22-3.
Oll'ora di gioco è 32-3, dopo la seconda meta di Rhule. A Pollard all'apertura subentra Jantjies e segna: 35-3.

Finale: Sudafrica 35-3 Argentina. Nulla ma proprio nulla da fare per i Pumitas, che comunque si consoleranno disputando la finalina per il terzo posto al Galles, mentre la finale sarà la largamente anticipata Sudafrica-Nuova Zelanda.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ma dove c...annamo !!!?
escuse moi il francesismo
ironduke

Alessandro Cossu ha detto...

Lungi da me la ricerca di scuse per la sconfitta, ma mi pare che l'otto scozzese abbia segnato la prima meta entrando di lato nel raggruppamento, mentre un'altra meta scozzese era viziata da un chiaro avanti. L'arbitro argentino non mi è sembrato proprio un fulmine di guerra.

Abr ha detto...

Già.
Se c'è un singolo elemento sulla base del quale dire che l'attuale dirigenza Fir ha cannato e dopo il 2000 sta facendo perdere terreno al movimento italiano nel Mondo, è esattamente questo: le performance della U20.

Dicono che le Accademie sono "appena partite"? Se fosse vero allora han perso tempo; nella realtà in fase iniziale, se il modello fosse ben pensato ed eseguito, i progressi dovrebbero essere più grandi.
Invece siamo fermi, se andrà bene, al risultato dell'anno scorso, cioè salvarci con una sola vittoria.
Senza dire la verità: che siamo l'unica nazione con Accademia unica e centralizzata. Roba da Fiji.

Abr ha detto...

Si si, ci sta Alessandro. Sarebbe controprova ulteriore che a livello Irb contiamo pochissimo nonostante i proclami e i posti - pensione per uno solo.

In ogni caso poi, di mete alla fine ne abbiam prese cinque. Notare, la Scozia ha perso tutte le sue partite nella Pool facendo e subendo pochi punti e raccogliendo 2 bonus. Non sono abituati a farne 5 si direbbe, quindi magari due son regalate, ma rimangono tante ...

Alessandro Cossu ha detto...

Non posso che darti ragione, ABR; capisco anche il motivo del tuo "interesse" a seguire la U20, le cui prestazioni, purtroppo, non sembrano offrire argomenti a sostegno dell'accademia centralizzata. Ciononostante, ti voglio fare una domanda: posto che lo scopo dell'accademia dovrebbe essere quello di tirar fuori una o piú squadre per il futuro (obbiettivo fallito, direi), a me pare che di giocatori molto interessanti dall'accademia ne vengono fuori. Non vivendo in Italia, non sono in grado di dire se questi giocatori siano il risultato del lavoro nei singoli club o dell'accademia: cosa mi dici, al proposito? Hanno qulache merito gli allenatori federali o no?
Mi piacerebbe anche che una volta scriveste di Guidi e della nazionale emergenti, che - a mio modestissimo parere - è stata ingiustamente attaccata per la sconfitta con la Romania. Romania che ha annichilito l'Argentina (il punteggio finale di ROM-ARG è bugiardo: i rumeni hanno cannato due mete fatte per frenesia). Buso, Bacchetti, Iannone, Palazzani, Chiesa e il pacchetto sono ottimi giocatori e hanno mostrato una tenuta mentale molto superiore a quella di molti giocatori della Nazionale maggiore. Che poi certe scelte di Guidi (Chiesa all'apertura, in primis) siano opinabili, non ci piove; ma non mi sembra cosí schifoso il lavoro che ha fatto. Aspetto trepidante un vostro contributo, da par vostro, s'intende, senza strilli da pallonaro fazioso. La dirigenza FIR sarà pure inadeguata, ma il livello medio dei commenti che si leggono in giro su molti siti italiani è deprimente. Con rinnovata stima, Ale

gsp ha detto...

Ed invece a me questa U20 sembra una squadra molto poco 'italiana' (facendo il verso a stanis la rochelle). i 3/4 mi sono sembrati svegli e partecipi in attacco, contenti nel 'throwing the ball around'. con un 10 che fa il 10, ali e centri che fanno il mestiere, indipendentemente da chi giochi. anche le skills non mi sono sembrate malaccio, mentre in passato erano davvero una tragedia. una squadra che ha piu' fiducia nei 3/4 che negli avanti, che per noi non e' normale. grazie coach green.

quasi tutto il resto e' stato pero' un disastro. non c'e' una squadra, non c'e' commitment, non c'e' urgency. un po' meno grazie a coach green.

e se retrocediamo ce lo siamo meritati.

l'arbitro, sara' che sono molto tifoso della nazionale, ma nessuno degli arbitri di questo fine settimana m'e' sembrato all'altezza. e nella mia paranoia, penso che ci sia davvero un disegno. come dice Munari, potrebbe essere una conseguenza delle nostre scelte di politiche internazionali. se fosse cosi' non ci sarebbe davvero molto da fare...

Abr ha detto...

Ale, e ci mancherebbe che non venissero fuori alcuni dall'accademia: non possono arrivare da nessun'altra parte se non dall'estero ! (come Ambrosini, 20 anni).

Il problema dell'Accademia è che i ragazzi MEDIAMENTE NON GIOCANO ABBASTANZA. Adesso partecipano alla A, ma trovo inconcepibile che sia stato cancellato il campionato di categoria. Per non dire della cancellazione/accorpamento delle altre nazionali Under: tutti assieme appassionatamente, quindi meno opportunità di giocare ...
Non funziona. Nessun paese ha un modello così centralizzato, e così CARO: stiamo parlando di qualche milione di euro!!! Un rapporto prezzo-prestazioni infimo. Con 1 milione alle migliori quattro società come vivaio, una al nord(est) una al nord(ovest), una al centro e una al sud, si otterrebbe molto, molto di più e molto più in fretta.

L?Accademia centrale dovrebbe essere luogo di approfondimento, non di isolamento. Più ragazzi (e TECNICI, e ARBITRI) per meno tempo.

Quanto a Guidi e ai suoi, come detto avevo scelto di seguire gli U20 e come noto, focus means defocus. Complimenti a lui e alla sua nazionale: sconfitti alla fine ma dalla nazionale di casa, nel rugby conta, eccome.
Ecco vedi: più che di coach - Green vs. Guidi - stiamo comunque parlando di ragazzi con regolare esperienza di campionato, magari non di altissimo livello ma adatta ai ritmi dei competitori. Quel che manca alla U20.

Abr ha detto...

Gsp, alla fine prendono sempre almeno 5 mete a partita e non ne han mai segnato più di due.

"non c'e' una squadra, non c'e' commitment, non c'e' urgency", scrivi: hai detto niente, il rugby è sport DI SQUADRA, non di reparti tipo football americano (dove però anche lì, se un reparto non va, la squadra alla fine non vince).
La miaidea, sopra esposta, è che non abbiano sufficiente esperienza di campo vero. Si, forse aprono di più del solito nostrano (m apoi le mete le facciamo di intercetto: ok), perchè qualcuno glie l'ha spiegato alla lavagna. Accademici.

Sugli arbitri, ottima chiave di lettura cui non ero arrivato, pur nella mia perversione. Nonci avevo pensato perché siamo in territorio neutro (Sudafrica ha votato Lapasset mi pare) e l'argentino dovrebbe essere "dei nostri", ma non tutti gli arbitri lo sono.

ale ha detto...

mi inserisco nel discorso accademie, che non è una ma sono tre più una (tre zonali u16 e tirrenia u20). Pure a me non piace il lavoro fatto all'interno, ma io le vedo in questa maniera: teoricamente sono un modo per far emergere e impegnare già da giovani u16 dei giocatori che voglio/hanno le potenzialità per diventare professionisti. Emergere in che senso? nel senso che i ragazzi che entrano nell'accademia si impegnano in maniera professionale al rugby, possibilità che nella maggior parte dei club d'appartenenza non sarebbe possibile (fare solo tre allenamenti alla settimana per un giocatore di u18/20 è sconfortante). il mio intervento è per dare una chiave di lettura che spesso nn viene colta nelle discussioni ma secondo me è un aspetto importante. Non tutti abitano a Padova, Viadana o a Treviso epochi sono disposti a trasferirvici o a pellegrinare a proprie spese solo per giocare a rugby...

Forse la Federazione (mah) ha pensato anche in quest'ottica le accademie ma naturalmente l'ha fatto nel modo più sbrigativo e facile dal suo punto di vista, nel classico stile delle istituzioni centralizzate e centralizzanti.

Abr ha detto...

Ale, non tutti abitano a Pd, Viadana, Parma, Roma e dintorni, l'Aquila e dintorni, Udine, Rovigo etc.etc.etc. (posti dove mi risulta ci siano buoni vivai, e altri ancora ce ne sarebbero), ma ancora meno abitano vicino a Tirrenia (Pi), Mogliano e la terza ...

Il punto è esattamente quello che stai dicendo, Ale: come si fa a chiedere a un 16enne di "commettere" la vita al rugby? Cosa sta succedendo? Che il reclutamento sta diventando "clientelare" nel senso neutro del termine (solo chi conosce molto bene si fida). E tanta roba buona, che sarebbe disposta a giocare ma stando a casa o vicino (per studiare alla scuola scelta dai genitori, ad esempio) non ci sta. E molla.
D'altronde, ci sarà un motivo per cui nazioni grandi come la nostra (Inghilterra, Francia, la tanto nominata Argentina) o pià piccole (Galles, Irlanda) si guardano bene da far Accademia Unica? Che è, siamo i più intelligenti di tutti, noi?

Dico, ma ve lo immaginate se tutti i 16enni portati per il calcio fossero tenuti a trasferirsi in convento a Coverciano dal lune al vene?

Ribadisco, per me un punto di insegnamento centrale servirebbe, ma per formare i formatori (e gli arbitri) stile Coverciano e come luogo dove far clinics periodici e brevi a masse le più vaste possibile di giovani.

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