I Test Match di giugno
Finita la stagione boreale - finale del Top14 a parte - e sospesa quella australe, domani martedì 5 a Newcastle, seconda città del New South Wales (500.000 abitanti nell'area del maggior porto per il carbone del Mondo), avremo con Australia-Scozia il kickoff dei Test Match, che ripartono dopo la sospensione per il Mondiale dell'anno scorso. A seguire abbiamo infatti avuto solo un piccolo giretto in dicembre (Galles-Australia 18-24) e il solito antipasto Barbarians, quest'anno peraltro abbastanza freddino.
Saranno i prossimi tre weekend in giugno (più domani) di incroci tra nazionali del Nord e del Sud ma non solo: il programma si fa più variegato rispetto agli anni passati, prevede "escursioni" Est-Ovest che escludono solo il Giappone (e la povera Tonga) tra le prime 17 del ranking Irb. La nazionale del Sol Levante ora allenata da Eddie Jones ha peraltro appena concluso nel mese di maggio il suo ennesimo trionfale-easy Asian 5 Nations contro Hong Kong, Corea, Kazakhstan e Emirati Arabi, dove ovviamente non ne ha vinta una - con meno di 44 punti di scarto positivo. E nel mese inizia da detentrice del titolo, la più impegnativa Pacific Nations Cup con Fiji, Samoa e Tonga.
"Vittima" delle nuove rotte dei Test è la Churchill Cup, da quest'anno rimossa dai calendari; questo è un elemento positivo, reintroduce i team americani nel giro che conta senza la mediazione di nazionali A tipo Saxons, Jaguars o la nostra.
Tra gli aspetti meno positivi c'è un'aria po' statica e ripetitiva nel nuovo format: forse nell'ansia di ripetere i fasti dei tour di altre epoche, un po' stile Lions, avremo Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica ad ospitare per tre volte sempre la stessa Britannica, rispettivamente Galles, Irlanda e Inghilterra. A variare il menu c'è solo lo "straordinario" di domani gentilmente offerto alla Scozia dall'Australia; i Navy Blues se ne andranno poi in vacanza nel Pacifico a sfidare Fiji e Samoa (e non Tonga) che così intercaleranno la Pacific Cup.
L'altro aspetto un po' così riguarda le "latine" Francia e Italia: accomunate alla Georgia, son state spedite non più a Sud ma a Ovest, andranno a visitare Canada e Usa; nelle Americhe anche l'Argentina accoglierà le cugine latine ma solo "a metà": i Pumas iniziano la preparazione al The Rugby Championship erede del Trinations ... senza giocatori (la massima parte impegnati o a leccarsi le ferite in Francia), per cui coach Santiano Phelan sfiderà Azzurri e Bleus schierando formazioni più Jaguars o Pampas che Pumas, per capirci.
Tant'è, fino all'anno scorso ci lagnavamo (Nick Mallett si lagnava) che l'Italia era sempre e solo contro le più forti, adesso la cosa si ribalta, si parte in discesa. Quindi occhio al freno: perdere con un Canada 13' nel ranking o con gli Usa 17' non sarebbe bello ai fini della classifica mondiale Azzurra. Vista in positivo, è la perfetta opportunità offerta con eccellente timing a Jaques Brunel di cominciare ad abbozzare la sua nazionale vera, assieme a quello che più attendono i tifosi, il suo gioco, nel mentre valuta e mette alla prova questo e quello, senza troppi rischi si subir di cappotti ma anche senza troppo relax. Una giusta via di mezzo.
Qui sotto il calendario completo dei Test di giugno.
I Test Match del primo anno post Mondiale iniziano domani, si diceva, con Australia - Scozia. Le formazioni annunciate sono in linea con l'andamento generale e con lo stadio iniziale del quadriennio: abbastanza sperimentali ma non troppo, come si conviene all'inizio dei progetti traguardati a Londra 2015.
Nei Wallabies David Pocock eredita dall'infortunato Horwill i gradi di capitano; 10 giocatori arrivano dai Reds e da Western Force, già a riposo da una settimana. Niente Quade Cooper: "too soon" per reintrodurlo dopo solo due partite in stagione, ha detto coach Robbie Deans nel rilasciarlo. Col mediano Will Genia all'apertura va Berrick Barnes. Sono presenti cinque debuttanti nel mix tra tried and trusted ed esperimenti scelti dal coach, tra i quali l'ex neozelandese nazionale Under20 Mike Harris (nella foto), second five eight piazzatore dei Reds nella tradizione Wallabies dei Matt Giteau, qualificato in quanto "oriundo" (la nonna) - bella parola abolita in Europa a favore della fantomatica "formazione", parolone che sta producendo almeno in Francia una nuova "tratta" di ragazzini figiani e georgiani.
Australia: 15 Luke Morahan, 14 Digby Ioane, 13 Anthony Faingaa, 12 Mike Harris, 11 Joseph Tomane, 10 Berrick Barnes, 9 Will Genia, 8 Scott Higginbotham, 7 David Pocock (c), 6 Dave Dennis, 5 Nathan Sharpe, 4 Sitaleki Timani, 3 Dan Palmer, 2 Stephen Moore, 1 James Slipper
Replacements : Saia Fainga'a , Ben Alexander, Rob Simmons, Michael Hooper, Nick Phipps, Pat McCabe, Adam Ashley Cooper
Coach Andy Robinson ha la possibilità di testare nel giro del Pacifico ben cinque giovanotti di belle speranze, oltre a quelli già presenti nel fallimentare Sei Nazioni. Si tratta ovviamente di Stuart Hogg e Matt Scott dietro, più il pilone Ryan Grant e i panchinati utility back Tom Brown e lock Tom Ryder. Tra i giovani il coach può permettersi di lasciare a casa David Denton, rimpiazzato da John Barclay che si sposta dal sei all'otto. Ritorna Joe Ansbro e qualche altra vecchia conoscenza.
Scotland: 15 Stuart Hogg; 14 Joe Ansbro , 13 Nick De Luca , 12 Matt Scott , 11 Sean Lamont ; 10 Greig Laidlaw , 9 Mike Blair ; 1 Ryan Grant , 2 Ross Ford ( capt), 3 Euan Murray ; 4 Alastair Kellock , 5 Richie Gray ; 6 Alasdair Strokosch , 7 Ross Rennie , 8 John Barclay .
Replacements: Scott Lawson , Jon Welsh , Tom Ryder , Richie Vernon , Chris Cusiter , Duncan Weir , Tom Brown
Saranno i prossimi tre weekend in giugno (più domani) di incroci tra nazionali del Nord e del Sud ma non solo: il programma si fa più variegato rispetto agli anni passati, prevede "escursioni" Est-Ovest che escludono solo il Giappone (e la povera Tonga) tra le prime 17 del ranking Irb. La nazionale del Sol Levante ora allenata da Eddie Jones ha peraltro appena concluso nel mese di maggio il suo ennesimo trionfale-easy Asian 5 Nations contro Hong Kong, Corea, Kazakhstan e Emirati Arabi, dove ovviamente non ne ha vinta una - con meno di 44 punti di scarto positivo. E nel mese inizia da detentrice del titolo, la più impegnativa Pacific Nations Cup con Fiji, Samoa e Tonga.
"Vittima" delle nuove rotte dei Test è la Churchill Cup, da quest'anno rimossa dai calendari; questo è un elemento positivo, reintroduce i team americani nel giro che conta senza la mediazione di nazionali A tipo Saxons, Jaguars o la nostra.
Tra gli aspetti meno positivi c'è un'aria po' statica e ripetitiva nel nuovo format: forse nell'ansia di ripetere i fasti dei tour di altre epoche, un po' stile Lions, avremo Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica ad ospitare per tre volte sempre la stessa Britannica, rispettivamente Galles, Irlanda e Inghilterra. A variare il menu c'è solo lo "straordinario" di domani gentilmente offerto alla Scozia dall'Australia; i Navy Blues se ne andranno poi in vacanza nel Pacifico a sfidare Fiji e Samoa (e non Tonga) che così intercaleranno la Pacific Cup.
L'altro aspetto un po' così riguarda le "latine" Francia e Italia: accomunate alla Georgia, son state spedite non più a Sud ma a Ovest, andranno a visitare Canada e Usa; nelle Americhe anche l'Argentina accoglierà le cugine latine ma solo "a metà": i Pumas iniziano la preparazione al The Rugby Championship erede del Trinations ... senza giocatori (la massima parte impegnati o a leccarsi le ferite in Francia), per cui coach Santiano Phelan sfiderà Azzurri e Bleus schierando formazioni più Jaguars o Pampas che Pumas, per capirci.
Tant'è, fino all'anno scorso ci lagnavamo (Nick Mallett si lagnava) che l'Italia era sempre e solo contro le più forti, adesso la cosa si ribalta, si parte in discesa. Quindi occhio al freno: perdere con un Canada 13' nel ranking o con gli Usa 17' non sarebbe bello ai fini della classifica mondiale Azzurra. Vista in positivo, è la perfetta opportunità offerta con eccellente timing a Jaques Brunel di cominciare ad abbozzare la sua nazionale vera, assieme a quello che più attendono i tifosi, il suo gioco, nel mentre valuta e mette alla prova questo e quello, senza troppi rischi si subir di cappotti ma anche senza troppo relax. Una giusta via di mezzo.
Qui sotto il calendario completo dei Test di giugno.
Mar 5 giugno 2012 | ||||||||||||
Australia | Scozia | stat | ||||||||||
Sab 9 giugno 2012 | ||||||||||||
Nuova Zelanda | Irlanda | stat | ||||||||||
Australia | Galles | stat | ||||||||||
Africa du Sud | Inghilterra | stat | ||||||||||
Argentina | Italia | stat | ||||||||||
Canada | Stati Uniti | stat | ||||||||||
Ven 15 giugno 2012 | ||||||||||||
Canada | Italia | stat | ||||||||||
Sab 16 giugno 2012 | ||||||||||||
Nuova Zelanda | Irlanda | stat | ||||||||||
Australia | Galles | stat | ||||||||||
Africa del Sud | Inghilterra | stat | ||||||||||
Argentina | Francia | stat | ||||||||||
Stati Uniti | Georgia | stat | ||||||||||
Figi | Scozia | stat | ||||||||||
Sab 23 giugno 2012 | ||||||||||||
Nuova Zelanda | Irlanda | stat | ||||||||||
Australia | Galles | stat | ||||||||||
Africa del Sud | Inghilterra | stat | ||||||||||
Argentina | Francia | stat | ||||||||||
Stati Uniti | Italia | stat | ||||||||||
Samoa | Scozia | stat | ||||||||||
Canada | Georgia | stat |
I Test Match del primo anno post Mondiale iniziano domani, si diceva, con Australia - Scozia. Le formazioni annunciate sono in linea con l'andamento generale e con lo stadio iniziale del quadriennio: abbastanza sperimentali ma non troppo, come si conviene all'inizio dei progetti traguardati a Londra 2015.
Nei Wallabies David Pocock eredita dall'infortunato Horwill i gradi di capitano; 10 giocatori arrivano dai Reds e da Western Force, già a riposo da una settimana. Niente Quade Cooper: "too soon" per reintrodurlo dopo solo due partite in stagione, ha detto coach Robbie Deans nel rilasciarlo. Col mediano Will Genia all'apertura va Berrick Barnes. Sono presenti cinque debuttanti nel mix tra tried and trusted ed esperimenti scelti dal coach, tra i quali l'ex neozelandese nazionale Under20 Mike Harris (nella foto), second five eight piazzatore dei Reds nella tradizione Wallabies dei Matt Giteau, qualificato in quanto "oriundo" (la nonna) - bella parola abolita in Europa a favore della fantomatica "formazione", parolone che sta producendo almeno in Francia una nuova "tratta" di ragazzini figiani e georgiani.
Australia: 15 Luke Morahan, 14 Digby Ioane, 13 Anthony Faingaa, 12 Mike Harris, 11 Joseph Tomane, 10 Berrick Barnes, 9 Will Genia, 8 Scott Higginbotham, 7 David Pocock (c), 6 Dave Dennis, 5 Nathan Sharpe, 4 Sitaleki Timani, 3 Dan Palmer, 2 Stephen Moore, 1 James Slipper
Replacements : Saia Fainga'a , Ben Alexander, Rob Simmons, Michael Hooper, Nick Phipps, Pat McCabe, Adam Ashley Cooper
Coach Andy Robinson ha la possibilità di testare nel giro del Pacifico ben cinque giovanotti di belle speranze, oltre a quelli già presenti nel fallimentare Sei Nazioni. Si tratta ovviamente di Stuart Hogg e Matt Scott dietro, più il pilone Ryan Grant e i panchinati utility back Tom Brown e lock Tom Ryder. Tra i giovani il coach può permettersi di lasciare a casa David Denton, rimpiazzato da John Barclay che si sposta dal sei all'otto. Ritorna Joe Ansbro e qualche altra vecchia conoscenza.
Scotland: 15 Stuart Hogg; 14 Joe Ansbro , 13 Nick De Luca , 12 Matt Scott , 11 Sean Lamont ; 10 Greig Laidlaw , 9 Mike Blair ; 1 Ryan Grant , 2 Ross Ford ( capt), 3 Euan Murray ; 4 Alastair Kellock , 5 Richie Gray ; 6 Alasdair Strokosch , 7 Ross Rennie , 8 John Barclay .
Replacements: Scott Lawson , Jon Welsh , Tom Ryder , Richie Vernon , Chris Cusiter , Duncan Weir , Tom Brown
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