Junior World Cup: partiti
Sono partiti oggi i Mondiali Junior (Under20) in Sudafrica.
Dodici nazionali, un titolo mondiale in palio - si fa per dire: da quando è stato introdotto nel 2008 è sempre stato vinto dalla Nuova Zelanda - e, per quanto ci riguarda, un dodicesimo posto da evitare, perché vale la retrocessione nel Junior World Rugby Trophy, cioè la "serie A".
Eh si, ci sono anche gli Azzurrini, per la seconda edizione in fila dopo quella nel Veneto, quella dello choc di vedere i nostri giovani uscire da lunghi periodi Accademici senza saper letteralmente reggere i soli ritmi delle altre oltre i 50 minuti; alla fine comunque la permanenza al top fu conseguita, strappandola all'ultima partita a Tonga. Se coach Cavinato ha dovuto aspettare di arrivare a Calvisano per dimostrare quel che vale ancora, adesso per nemesi tocca a Craig Green, responsabile di quella Accademia che aveva fornito al primo dei ragazzi ... se non altro poco preparati atleticamente. Qui si vedrà chi aveva ragione, o meglio se la lezione è servita a qualcosa.
All'inizio nella fase a gironi ovviamente non c'è da attendersi granché: la prima è andata via pesante, abbiam perso 64-5 con l'Inghilterra, squadra tre volte finalista in quattro edizioni. Gli italiani segnano per primo con Leonardo Sarto ma poi la difesa inglese serra i ranghi e non offre più varchi, nel mentre la superiorità in fase di attacco si fa sentire nonostante la fisicità dei nostri, con sette mete. Così come si fa sentire l'uscita all'inizio di Michele Campagnaro, infortunato al ginocchio. (Qui gli highlights).
Nelle prossime giornate ce la vedremo coi padroni di casa del Sudafrica, poi la tortura del girone finirà con il match contro l'Irlanda; a quel punto inizierà il vero torneo dei nostri con le semifinali per il nono posto e, in caso di sconfitta, il playoff che attribuirà l'undicesima piazza, il nostro risultato della scorsa edizione e reale obiettivo Azzurro. A leggere i nomi delle partecipanti non sarà facile: nel girone A (il nostro è il B) con la Nuova Zelanda ci stanno Galles, Samoa e Fiji, mentre in quello C con Australia, Francia e Argentina c'è la Scozia.
Gli altri risultati della prima giornata sono secondo copione: Galles - Fiji 44-18, Australia-Scozia 67-12, Nuova Zelanda-Samoa 63-0. Sono in corso due partite aperte, almeno nei primi tempi: Sudafrica-Irlanda coi Trifogli in vantaggio e Francia-Argentina, dova avanti sono i Galletti.
Update: finale Sudafrica 19 - 23 Irlanda, game plan perfetto degli irlandesi, che mettono sotto pressione i sudafricani nei punti di incontro, rallentando ogni palla esattamente come fanno i loro fratelli maggiori e finalizzando un paio di cariche in meta contro una sola degli avversari; solo il punto di bonus difensivo ai padroni di casa, che recuperano ma vengono risuperati. Riesce invece il recupero dei Pumitas: finale Francia 15-18 Argentina.
Dodici nazionali, un titolo mondiale in palio - si fa per dire: da quando è stato introdotto nel 2008 è sempre stato vinto dalla Nuova Zelanda - e, per quanto ci riguarda, un dodicesimo posto da evitare, perché vale la retrocessione nel Junior World Rugby Trophy, cioè la "serie A".
Eh si, ci sono anche gli Azzurrini, per la seconda edizione in fila dopo quella nel Veneto, quella dello choc di vedere i nostri giovani uscire da lunghi periodi Accademici senza saper letteralmente reggere i soli ritmi delle altre oltre i 50 minuti; alla fine comunque la permanenza al top fu conseguita, strappandola all'ultima partita a Tonga. Se coach Cavinato ha dovuto aspettare di arrivare a Calvisano per dimostrare quel che vale ancora, adesso per nemesi tocca a Craig Green, responsabile di quella Accademia che aveva fornito al primo dei ragazzi ... se non altro poco preparati atleticamente. Qui si vedrà chi aveva ragione, o meglio se la lezione è servita a qualcosa.
All'inizio nella fase a gironi ovviamente non c'è da attendersi granché: la prima è andata via pesante, abbiam perso 64-5 con l'Inghilterra, squadra tre volte finalista in quattro edizioni. Gli italiani segnano per primo con Leonardo Sarto ma poi la difesa inglese serra i ranghi e non offre più varchi, nel mentre la superiorità in fase di attacco si fa sentire nonostante la fisicità dei nostri, con sette mete. Così come si fa sentire l'uscita all'inizio di Michele Campagnaro, infortunato al ginocchio. (Qui gli highlights).
Nelle prossime giornate ce la vedremo coi padroni di casa del Sudafrica, poi la tortura del girone finirà con il match contro l'Irlanda; a quel punto inizierà il vero torneo dei nostri con le semifinali per il nono posto e, in caso di sconfitta, il playoff che attribuirà l'undicesima piazza, il nostro risultato della scorsa edizione e reale obiettivo Azzurro. A leggere i nomi delle partecipanti non sarà facile: nel girone A (il nostro è il B) con la Nuova Zelanda ci stanno Galles, Samoa e Fiji, mentre in quello C con Australia, Francia e Argentina c'è la Scozia.
Gli altri risultati della prima giornata sono secondo copione: Galles - Fiji 44-18, Australia-Scozia 67-12, Nuova Zelanda-Samoa 63-0. Sono in corso due partite aperte, almeno nei primi tempi: Sudafrica-Irlanda coi Trifogli in vantaggio e Francia-Argentina, dova avanti sono i Galletti.
Update: finale Sudafrica 19 - 23 Irlanda, game plan perfetto degli irlandesi, che mettono sotto pressione i sudafricani nei punti di incontro, rallentando ogni palla esattamente come fanno i loro fratelli maggiori e finalizzando un paio di cariche in meta contro una sola degli avversari; solo il punto di bonus difensivo ai padroni di casa, che recuperano ma vengono risuperati. Riesce invece il recupero dei Pumitas: finale Francia 15-18 Argentina.
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