SuperXV reprise: Chiefs avanti tutta, Crusaders no - Updated
Riprende il SuperXV dopo il mese dei Test Match con le ultime tre giornate della stagione regolare, con gran parte dei nazionali in campo per gli ultimi importanti sforzi pre-semifinali e pre-Championship.
Due gli anticipi del venerdì: a Dunedin i Chiefs si confermano in testa alla classifica e per primi guadagnano matematicamente i playoff, sconfiggendo gli Highlanders per 21-27.
Cinici i gialloneri di Waikato: lasciano sfogare i padroni di casa che col mediano All Blacks Aaron Smith e gli sfondamenti dell'altro AB Adam Thompson muovono palla in modo pulito, lineare ed efficiente, ma già dal loro primo possesso dell'ovale, recuperato da Liam Messam, un break centrale aperto da SB Williams porta in meta il cugino Tim Nanai-Williams. L'iniziativa torna agli Highlanders per tutto il primo tempo, alla mezz'ora il gap è chiuso sul 9-10 dopo tre punizioni centrate da Chris Noakes, ma ancora una volta i cinici Chiefs sono più efficaci: stavolya yocca all'ex, l'estremo Robbie Robinson (in foto) raggiungere la meta al 37'. Aaron Cruden porta il vantaggio alla sosta su un tranquillo 9-18, che diventa 9-21 all'inizio del secondo. Gli Highlanders arrivano alla meta col tallonatore AB Andrew Hore che carica diretto su una punizione guadagnata. I Chiefs gestiscono il vantaggio fino alla meta che a 5 minuti dalla fine premia gli sforzi di un altro Tutto Nero, l'ala Hosea Gear. Troppo tardi per vincere, ma Mike Delany riesce almeno a trasformare per il punto di bonus difensivo. Cosa che all'estremo sud tiene viva una speranziella ancorchè remota per una wild card.
A Melbourne i Reds alla caccia dei playoff rovinano l'ultima partita in casa di Stirling Mortlock, uno dei monumenti Wallabies, battendo i Rebels 17-32, quattro mete a due. Primo tempo dominato dagli ospiti, chiuso 3-24 con le mete dell'ala 18enne Chris Feauai-Sautia (alla prima titolarizzazione, due mete in due partite), poi l'altra ala 20enne Dominic Shipplerley, alla settima meta. La terza la marca il lock Adam Wallace-Harrison ed è la sua prima nel SuperRugby. Tutte trasformate da Mike Harris. Nel secondo c'è il risveglio dei padroni di casa, in meta prima dell'ora di gioco con Kurtley Beale tornato estremo (James O'Connor è recuperato e va all'apertura). La seconda meta Rebels è marcata da Lachlan Mitchell e al 70' il massimo avvicinamento è 17-27. La meta del bonus offensivo Reds è segnata al 73' dal subentrato Nick Frisby.
Sabato il programma della 16' e terz'ultima giornata del SuperRugby prevede per prima lungo i fusi orari Crusaders-Hurricanes. che potrebbe risultare decisiva per una wild card. Difatti il team di Wellington, sinora molto impressive a livello di statistiche (nettamente il miglior attacco di tutto il SuperRugby), lo diviene anche nei risultati: va a vincere per un punto a Christchurch 22-23 e si mantiene in corsa per una wildcard e toglie ai 'Saders la possibilità di contrastare ai Chiefs la leadership della Conference. Sono due mete a una, doppietta di Conrad Smith contro una del compagno di linea All Blacks Zac Guildford, 17 punti al piede per Tom Taylor che si rivede all'apertura dei Crociati, contro i 13 di Beauden Barrett dall'altra parte. E proprio il ragazzino fresco di esordio AB a risolvere la partita per i suoi con una punizione al 73', al quinto cambio di comando nel punteggio in una gara molto aperta. A cinque minuti dalla fine Taylor falliva una opportunità di tornare al comando, così come il suo rimpiazzo Tyler Bleyendaal mancava la punizione dell'Avemaria da metà campo a tempo scaduto.
L'esito della gara tiene viva per i 'Canes la possibilità playoff anche se riposeranno il prossimo turno (son 4 punti garantiti) e non complica più di tanto la strada ai 'Saders, che se la vedranno a Hamilton coi Chiefs già qualificati, per poi ricevere i Force nell'ultima giornata; il risultato complica invece la strada delle sudafricane alla caccia di posti wild card, in particolare agli Sharks terzi nella Conference.
Nessun problema per i Brumbies a recuperare il primo posto della Conference Australiana: devono solo tener botta nel secondo tempo in casa dei Western Force dopo aver dominato il primo, per vincere 17-28 col bonus offensivo. Sono infatti quattro mete contro tre del team di Perth, con doppietta per l'ala di casa Nick Cummins. Il primo tempo s'era chiuso 0-22 col bonus già guadagnato; nel secondo tempo Force marca tre mete e Cummins sfiora l'hat trick ma il gap è troppo vasto. Un altro addio ai fan di casa rovinato: quello di Nathan Sharpe, ancora protagonista ai recenti Test Match.
Più tardi gli Stormers faticano a passare in casa i Lions orfani di coach neozelandese John Mitchell, sospeso dal club dopo le accuse dei giocatori di aver oltrepassato i limiti dell'allenatore esigente con loro; lo rimpiazza il vice ex Boks Johan Ackermann. Comunque i Capetonians vincono 27-17, tre mete a due. Avanti nel primo tempo 13-3 grazie alla meta di Gio Aplon, a inizio del secondo tempo vengono quasi raggiunti dalla meta del nr.8 e capitano dei Lions. il barbuto Josh Strauss.Fino al 70' si rimane sul filo del 13-10, poi arriva la meta di un altro famoso barbuto, il canadese Jebb Sinclair subentrato da poco in terza linea al zimbabwese Armand. L'ala Van den Heever stacca ulteriormente i padroni di casa al 75', all'ultimo minuto gli ospiti accorciano le distanze con il lock Van der Merwe. Elton Jantjies trasforma ma una punizione centrata poco prima da Peter Grant impedisce ai Lions di cogliere il bonus.
Passeggiatona di salute per i Bulls in casa coi Cheethas resa solo in parte dal punteggio, 40-24, sei mete a quattro con doppietta per un pilone Cheetahs col gusto della meta prossimamente in Europa JP Nel. Basti pensare che lo score era 26-0 a fine del primo tempo con bonus assicurato, 40-0 fino all'ora di gioco. Poi i Cheetahs si svegliano e decidono, vista l'impossibilità di raggiungere il bonus difensivo, di approfittare dell'inevitabile rilassamento dei Pretoriani per farsi in venti minuti quello offensivo, marcando quattro mete con un parziale di 0-24. Robe che capitano in Currie e Vodacom Cup da quelle parti, ma anche nel SuperRugby ogni tanto.
La classifica: Brumbies primi della Conference australiana con nove punti di vantaggio, in calendario hanno una visita a Sidney e la chiusura in casa coi Bulls; Chiefs primi certificati tra le neozelandesi, Stormers davanti in Sudafrica con 4 punti di vantaggio sui Bulls, e in prospettiva un giro dai Cheetahs e i Rebels in casa. Le wild card al momento sono per i Bulls a 54 punti, Crusaders a 52 e Hurricanes a 49, incalzati da Sharks, Reds e Highlanders tutte a 45 punti. Il prossimo turno la settimana prossima è il penultimo e partite come Sharks-Bulls, Chiefs-Crusaders e Reds-Highlanders dovrebbero fornire qualche risposta definitiva.
Due gli anticipi del venerdì: a Dunedin i Chiefs si confermano in testa alla classifica e per primi guadagnano matematicamente i playoff, sconfiggendo gli Highlanders per 21-27.
Cinici i gialloneri di Waikato: lasciano sfogare i padroni di casa che col mediano All Blacks Aaron Smith e gli sfondamenti dell'altro AB Adam Thompson muovono palla in modo pulito, lineare ed efficiente, ma già dal loro primo possesso dell'ovale, recuperato da Liam Messam, un break centrale aperto da SB Williams porta in meta il cugino Tim Nanai-Williams. L'iniziativa torna agli Highlanders per tutto il primo tempo, alla mezz'ora il gap è chiuso sul 9-10 dopo tre punizioni centrate da Chris Noakes, ma ancora una volta i cinici Chiefs sono più efficaci: stavolya yocca all'ex, l'estremo Robbie Robinson (in foto) raggiungere la meta al 37'. Aaron Cruden porta il vantaggio alla sosta su un tranquillo 9-18, che diventa 9-21 all'inizio del secondo. Gli Highlanders arrivano alla meta col tallonatore AB Andrew Hore che carica diretto su una punizione guadagnata. I Chiefs gestiscono il vantaggio fino alla meta che a 5 minuti dalla fine premia gli sforzi di un altro Tutto Nero, l'ala Hosea Gear. Troppo tardi per vincere, ma Mike Delany riesce almeno a trasformare per il punto di bonus difensivo. Cosa che all'estremo sud tiene viva una speranziella ancorchè remota per una wild card.
A Melbourne i Reds alla caccia dei playoff rovinano l'ultima partita in casa di Stirling Mortlock, uno dei monumenti Wallabies, battendo i Rebels 17-32, quattro mete a due. Primo tempo dominato dagli ospiti, chiuso 3-24 con le mete dell'ala 18enne Chris Feauai-Sautia (alla prima titolarizzazione, due mete in due partite), poi l'altra ala 20enne Dominic Shipplerley, alla settima meta. La terza la marca il lock Adam Wallace-Harrison ed è la sua prima nel SuperRugby. Tutte trasformate da Mike Harris. Nel secondo c'è il risveglio dei padroni di casa, in meta prima dell'ora di gioco con Kurtley Beale tornato estremo (James O'Connor è recuperato e va all'apertura). La seconda meta Rebels è marcata da Lachlan Mitchell e al 70' il massimo avvicinamento è 17-27. La meta del bonus offensivo Reds è segnata al 73' dal subentrato Nick Frisby.
Sabato il programma della 16' e terz'ultima giornata del SuperRugby prevede per prima lungo i fusi orari Crusaders-Hurricanes. che potrebbe risultare decisiva per una wild card. Difatti il team di Wellington, sinora molto impressive a livello di statistiche (nettamente il miglior attacco di tutto il SuperRugby), lo diviene anche nei risultati: va a vincere per un punto a Christchurch 22-23 e si mantiene in corsa per una wildcard e toglie ai 'Saders la possibilità di contrastare ai Chiefs la leadership della Conference. Sono due mete a una, doppietta di Conrad Smith contro una del compagno di linea All Blacks Zac Guildford, 17 punti al piede per Tom Taylor che si rivede all'apertura dei Crociati, contro i 13 di Beauden Barrett dall'altra parte. E proprio il ragazzino fresco di esordio AB a risolvere la partita per i suoi con una punizione al 73', al quinto cambio di comando nel punteggio in una gara molto aperta. A cinque minuti dalla fine Taylor falliva una opportunità di tornare al comando, così come il suo rimpiazzo Tyler Bleyendaal mancava la punizione dell'Avemaria da metà campo a tempo scaduto.
L'esito della gara tiene viva per i 'Canes la possibilità playoff anche se riposeranno il prossimo turno (son 4 punti garantiti) e non complica più di tanto la strada ai 'Saders, che se la vedranno a Hamilton coi Chiefs già qualificati, per poi ricevere i Force nell'ultima giornata; il risultato complica invece la strada delle sudafricane alla caccia di posti wild card, in particolare agli Sharks terzi nella Conference.
Nessun problema per i Brumbies a recuperare il primo posto della Conference Australiana: devono solo tener botta nel secondo tempo in casa dei Western Force dopo aver dominato il primo, per vincere 17-28 col bonus offensivo. Sono infatti quattro mete contro tre del team di Perth, con doppietta per l'ala di casa Nick Cummins. Il primo tempo s'era chiuso 0-22 col bonus già guadagnato; nel secondo tempo Force marca tre mete e Cummins sfiora l'hat trick ma il gap è troppo vasto. Un altro addio ai fan di casa rovinato: quello di Nathan Sharpe, ancora protagonista ai recenti Test Match.
Più tardi gli Stormers faticano a passare in casa i Lions orfani di coach neozelandese John Mitchell, sospeso dal club dopo le accuse dei giocatori di aver oltrepassato i limiti dell'allenatore esigente con loro; lo rimpiazza il vice ex Boks Johan Ackermann. Comunque i Capetonians vincono 27-17, tre mete a due. Avanti nel primo tempo 13-3 grazie alla meta di Gio Aplon, a inizio del secondo tempo vengono quasi raggiunti dalla meta del nr.8 e capitano dei Lions. il barbuto Josh Strauss.Fino al 70' si rimane sul filo del 13-10, poi arriva la meta di un altro famoso barbuto, il canadese Jebb Sinclair subentrato da poco in terza linea al zimbabwese Armand. L'ala Van den Heever stacca ulteriormente i padroni di casa al 75', all'ultimo minuto gli ospiti accorciano le distanze con il lock Van der Merwe. Elton Jantjies trasforma ma una punizione centrata poco prima da Peter Grant impedisce ai Lions di cogliere il bonus.
Passeggiatona di salute per i Bulls in casa coi Cheethas resa solo in parte dal punteggio, 40-24, sei mete a quattro con doppietta per un pilone Cheetahs col gusto della meta prossimamente in Europa JP Nel. Basti pensare che lo score era 26-0 a fine del primo tempo con bonus assicurato, 40-0 fino all'ora di gioco. Poi i Cheetahs si svegliano e decidono, vista l'impossibilità di raggiungere il bonus difensivo, di approfittare dell'inevitabile rilassamento dei Pretoriani per farsi in venti minuti quello offensivo, marcando quattro mete con un parziale di 0-24. Robe che capitano in Currie e Vodacom Cup da quelle parti, ma anche nel SuperRugby ogni tanto.
La classifica: Brumbies primi della Conference australiana con nove punti di vantaggio, in calendario hanno una visita a Sidney e la chiusura in casa coi Bulls; Chiefs primi certificati tra le neozelandesi, Stormers davanti in Sudafrica con 4 punti di vantaggio sui Bulls, e in prospettiva un giro dai Cheetahs e i Rebels in casa. Le wild card al momento sono per i Bulls a 54 punti, Crusaders a 52 e Hurricanes a 49, incalzati da Sharks, Reds e Highlanders tutte a 45 punti. Il prossimo turno la settimana prossima è il penultimo e partite come Sharks-Bulls, Chiefs-Crusaders e Reds-Highlanders dovrebbero fornire qualche risposta definitiva.
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