SuperXV round up (semi-)finale
Allora, dove eravamo rimasti? Distratti da un accumularsi di impegni deflagrati tutti assieme (no, niente ferie), ci siamo realmente persi un po' di eventi, ragion per cui facciamo un rapido punto, stavolta "per sentito dire".
Non avendo tempo per le chiacchiere ma solo per i fatti, ci riferiamo ovviamente alle calde battute finali del SuperXV.
Nella 18' e ultima giornata disputata nel weekend del 13/14 luglio, la gran sorpresa è arrivata dalla Conference australiana: i Reds han fatto il loro dovere vincendo col bonus per 32-16, cinque mete a due, la gara coi poco brillanti Waratahs di questa stagione; ai Brumbies, leader locali per quasi tutta la stagione, era sufficiente un solo punto per vincer la Conference e invece sono stati classica vittima del braccino corto: si sono fatti travolgere in casa dai fanalini di coda Auckland Blues alla quarta vittoria stagionale, che hanno poi ufficializzato John Kirwan prossimo allenatore al posto di Pat Lam. E' finita 16-30, tre mete a una, in tal modo i Brumbies si son fatti raggiungere dai Reds a 58 punti e superare in classifica per una vittoria in più. Onore comunque al team di Camberra, risorto da sottozero rispetto alal stagione precedente, senza contare su grandi acquisti ma sulla solidità allestita da Jake White.
A proposito di resurrezioni rispetto alla stagione precedente, dalle parti neozelandesi ci han provato fino alla fine gli Hurricanes, che appunto nel finale sono riusciti a prevalere sui capolista Chiefs per 28-25, mantenendo vive sino alla fine le speranze playoff. Che differenza coi Blues per la squadra di COnrad Smith, "vittima" di tante dipartite a fine stagione scorsa verso Auckland (Ma'a Nonu, Weepu etc.) per contrasti col coach! In casa del Waikato finisce quattro mete a tre, doppiette di Julian Savea e Beauden Barrett e cercatissima meta nel finale del tallonatore Dane Coles. La sconfitta costa il primato assoluto ai Chiefs e quindi il vantaggio di una eventuale finale in casa.
I Crusaders nel frattempo si confermano seconda forza (per adesso) neozelandese, raggiungendo la wild card a 61 punti, grazie alla scontata vittoria 38-24 sui Western Force con Sharpe all'ultima partita ma privi di Pocock.
Le tre partite sudafricane consacrano ben tre qualificate ai playoff del Paese Arcobaleno: gli Stormers mantengono la vetta della classifica vincendo sui Rebels 26-21, al loro solito modo (16-0 a fine primo tempo, poi difesa, ma rischiano sul 16-14 al 53'); i Bulls guadagnano con 59 punti la seconda piazza grazie alla vittoria sui Lions (34-20) e gli Sharks raggiungono gli stessi punti battendo i Cheetahs per 34-15 : il bonus procura un punto in più dei Brumbies e due più degli Hurricanes, quindi i Durbanites agguantano i playoff.
Nel weekend appena trascorso si sono disputati i barrage o quarti di finale tra le wild card Crusaders e Bulls e tra l'ultima qualificata Sharks contro la peggiore delle vincitrici di Conference, i Reds. Nel mentre Stormers e Chiefs , prima e seconda classificata assolute, attendevano a riposo le vincitrici dei barrage in casa per le semifinali.
A Christchurch la partita non ha storia: su dei Bulls invero un po' rassegnati o forse appagati, prevalgono 28-13 i determinatissimi e solidissimi Crusaders con Richie McCaw oramai fisso al nr.8 per l'infortunio a Kieran Read. Una sola meta dei 'Saders (Zac Guildford) contro due (Dewald Potgieter e Wynand Olivier) ma 6 sono le penalità centrate da Dan Carter. Disciplina è stato difatti il nome di questa gara: quando due supercorazzate entrano in collisione, prevale quella capace di mantenersi più "composta".
Sorpresona invece a Brisbane: forse esauriti da una rincorsa alla vetta durata tutto il campionato o forse perché ancora sorpresi dal gentile cadeau dei Brumbies che li ha portati inopinatamente ai playoff, i Reds si fanno passare nettamente in casa dagli Sharks per 17-30. Sono tre mete per i sudafricani tutte trasformate da Michalak, contro due; il francese schierato apertura aggiunge anche due punizioni e un drop. La partita è vinta grazie alla partenza a razzo degli ospiti, che al 22' guidavano 0-17 e poi sanno mantenere le distanze.
Le semifinali saranno quindi due derby: Chiefs-Crusaders ad Hamilton, Stormers-Sharks al Newlands. Probabili poche mete e pronostici molto aperti.
Non avendo tempo per le chiacchiere ma solo per i fatti, ci riferiamo ovviamente alle calde battute finali del SuperXV.
Nella 18' e ultima giornata disputata nel weekend del 13/14 luglio, la gran sorpresa è arrivata dalla Conference australiana: i Reds han fatto il loro dovere vincendo col bonus per 32-16, cinque mete a due, la gara coi poco brillanti Waratahs di questa stagione; ai Brumbies, leader locali per quasi tutta la stagione, era sufficiente un solo punto per vincer la Conference e invece sono stati classica vittima del braccino corto: si sono fatti travolgere in casa dai fanalini di coda Auckland Blues alla quarta vittoria stagionale, che hanno poi ufficializzato John Kirwan prossimo allenatore al posto di Pat Lam. E' finita 16-30, tre mete a una, in tal modo i Brumbies si son fatti raggiungere dai Reds a 58 punti e superare in classifica per una vittoria in più. Onore comunque al team di Camberra, risorto da sottozero rispetto alal stagione precedente, senza contare su grandi acquisti ma sulla solidità allestita da Jake White.
A proposito di resurrezioni rispetto alla stagione precedente, dalle parti neozelandesi ci han provato fino alla fine gli Hurricanes, che appunto nel finale sono riusciti a prevalere sui capolista Chiefs per 28-25, mantenendo vive sino alla fine le speranze playoff. Che differenza coi Blues per la squadra di COnrad Smith, "vittima" di tante dipartite a fine stagione scorsa verso Auckland (Ma'a Nonu, Weepu etc.) per contrasti col coach! In casa del Waikato finisce quattro mete a tre, doppiette di Julian Savea e Beauden Barrett e cercatissima meta nel finale del tallonatore Dane Coles. La sconfitta costa il primato assoluto ai Chiefs e quindi il vantaggio di una eventuale finale in casa.
I Crusaders nel frattempo si confermano seconda forza (per adesso) neozelandese, raggiungendo la wild card a 61 punti, grazie alla scontata vittoria 38-24 sui Western Force con Sharpe all'ultima partita ma privi di Pocock.
Le tre partite sudafricane consacrano ben tre qualificate ai playoff del Paese Arcobaleno: gli Stormers mantengono la vetta della classifica vincendo sui Rebels 26-21, al loro solito modo (16-0 a fine primo tempo, poi difesa, ma rischiano sul 16-14 al 53'); i Bulls guadagnano con 59 punti la seconda piazza grazie alla vittoria sui Lions (34-20) e gli Sharks raggiungono gli stessi punti battendo i Cheetahs per 34-15 : il bonus procura un punto in più dei Brumbies e due più degli Hurricanes, quindi i Durbanites agguantano i playoff.
Nel weekend appena trascorso si sono disputati i barrage o quarti di finale tra le wild card Crusaders e Bulls e tra l'ultima qualificata Sharks contro la peggiore delle vincitrici di Conference, i Reds. Nel mentre Stormers e Chiefs , prima e seconda classificata assolute, attendevano a riposo le vincitrici dei barrage in casa per le semifinali.
A Christchurch la partita non ha storia: su dei Bulls invero un po' rassegnati o forse appagati, prevalgono 28-13 i determinatissimi e solidissimi Crusaders con Richie McCaw oramai fisso al nr.8 per l'infortunio a Kieran Read. Una sola meta dei 'Saders (Zac Guildford) contro due (Dewald Potgieter e Wynand Olivier) ma 6 sono le penalità centrate da Dan Carter. Disciplina è stato difatti il nome di questa gara: quando due supercorazzate entrano in collisione, prevale quella capace di mantenersi più "composta".
Sorpresona invece a Brisbane: forse esauriti da una rincorsa alla vetta durata tutto il campionato o forse perché ancora sorpresi dal gentile cadeau dei Brumbies che li ha portati inopinatamente ai playoff, i Reds si fanno passare nettamente in casa dagli Sharks per 17-30. Sono tre mete per i sudafricani tutte trasformate da Michalak, contro due; il francese schierato apertura aggiunge anche due punizioni e un drop. La partita è vinta grazie alla partenza a razzo degli ospiti, che al 22' guidavano 0-17 e poi sanno mantenere le distanze.
Le semifinali saranno quindi due derby: Chiefs-Crusaders ad Hamilton, Stormers-Sharks al Newlands. Probabili poche mete e pronostici molto aperti.
13 commenti:
x qyuesta volta passi la prossima giustificazione scritta ;)
ironduke
pfiuuu allora è andata, credevo di dover venire accompagnato dai genitori ... ;)
Eddài, per una volta sola ci concediamo di far come gli altri, quelli famosi: commentiamo "per sentito dire" ... :)
Troppo emozionante quest' anno il SR, e troppi giovani troppo forti.
SA: Goosen, Engelbrecht, ebershon, Etsebeth, "Kruger", Oosthuizen, Coetzee, Malherbe, Kolysi, Steve "ginga" Kitshoff, CJ "traditore" stander, anche i giovannissimi, du Toit, Serfontain, Small-Smith, Adendorf, Liebenberg, Pollard (mah).
Delusioni: Sadie. Fron hero to zero.
NZ: Savea, Horrel, Retallik, Romano, Cruden non è piu' cosi' un novellino ma è esploso... Barret, Perenara, A. Smith, TKB, Robbie Robinson.
Delusioni: Rene Ranger... doveva esplodere quest' anno, invece nulla, spero lasci Auckland il prima possibile.
Ah spero che a Serfontein venga consegnata la maglia di Meisekind, mi auguro che resti per sempre in giappone.
Vero quel che dici sui tanti giovani interessantissimi, bell'elenco.
"Delusione" Sias Eberohn poco usato per l'eplosione di Goosen (finche non s'è rotto), si rifarà all'estero l'anno prossimo. Anche Sadie si rifarà l'anno prossimo, non aveva spazio nei Bulls.
In Nz finalmente Savea: lo si aspettava da un paio d'anni. Sparito invece Anscombe, sembrava l'astro nascente, del tutto superato da Barrett. Dici bene di Retallick, a breve vedremo consacraoto (AB) anche TKB. Robbir eran anni che faceva e disfaceva con gl iHighlanders, aveva bisogno di un palco più denso di protagonisti per btillare di più.
La vera delusione è Auckland tutta, e son felice per Wellington che senza un sacco di gente a partire da Ma'a Nonu doveva affondare e invece no.
E in Australia? A parte il mvp del torneo a Will Genia, che dire del giovanissimo flanker austro-sudafricano già "bruciato" da Deans?
Ma che t'ha fatto il povero Serfontein?
Io adoro, serfontein! ma spero che l' inutile quanto inamovibile Wynand Olivier resti in giappone.
Chi è il flanker Australiano? Quella australiana è la conference che seguo di meno. Ma è uno fra Gill e Hooper?
Tra i giovinotti Sud africani dimenticavo Joordan!
yes, mi riferivo a Hooper.
Non è l'unico giovane che cresce in quella conference. Del resto se pensi a quanti anni hanno "espertoni" come O'Connor, Pocock e Beale ...
Ah, adesso ho capito la storia Serfontein. Wynand dài, una onesta carriera di lavoratore là in mezzo ora giunta alla fine, merita un filo ci rispetto quel "Canale del Sud". "Vada in giappone", intendevi? O mi viene ora il dubbio, forse confondi con Peter Grant?
Strano elemento in effetti Grant, un Morné al quadrato; di fatto l'han chiamato per mancanza di meglio, a sentire i Capetonians ...
No Olivier no, spezza il gioco, nel senso che dopo di lui la palla non arriva MAI, che sia solido e affidabile è fuori discussione ma è anche dannatamente prevedibile e mediocre. Comunque a fine stagione Olivier va in giappone, sicuro al 100%.
Grant già ci è stato, non so se ritorna. Lui non è male, ma un è una apertura col piede. Ci vuole una running fly-half per mettere a frutto la potenza dei trequarti boeri! Goosen o Lambulance!
Sisi, Grant era già in Giappone ed è stato richiamato per il secondo anno in fila dagli Stormers. A proposito di giovani, si vede che Catrakilis protagonista in Currie Cup l'anno scorso, non dava tutte le garanzie.
Wynand è sempre stato un "situazionale", adatto a certi modi di giocare. Coi Boks non a caso è partito più dalla panca che dal primo minuto.
"Situazionale" come del resto gran parte dei centri Boks: ad esempio i due migliori e meglio assortiti, Jean de Villiers e Jacque Fourie.
Che poi, Sudafrica Bulls Skool e "palla che va oltre" i centri, la vedo dura .... In Sudafrica le ali devono andarsele a procurare le palle! Vedi JP Pietersen e Bryan Habana come si fiondano sotto i calci dell'apertura Morné/Grant.
Lambie: lo vedi flyhalf? Per me, Michalak in forma (come adesso) o meno, è un estremo alla Frans Steyn.
Nei Boks Junior, il flyhalf per la sua generazione lo faceva Elton Jantjies e Patrick risultò giocatore dell'anno come estremo, se non ricordo male.
A proposito, Michalak!
Ora torna in Francia, ma che giocatore!
Tutto diverso dall'apertura tutto piede alla Morne o Grant e anche dal "running flyhalf" (a proposito: "Flyhalf" ai primi del Novecento, fu il nome che appiopparono, in Galles mi pare, per un secondo mediano che correva invece che aprire e basta).
Peccato Fred abbia sprecato metà stagione in mediana (del resto in Francia comanda il mediano): non che ci giochi malaccio, solo ha tolto minuti al più che promettente Charl McLeod.
Quello che mi fa ridere di Freddy è che a Tolone lo aspettavano come numero 9!
Lambie è una apertura eccezionale, ricordo la finale di Currie Cup con WP, che effetivamente era solo Currie Cup, ma ha sprigionato una prestaione incredibile e anche quest' anno ha fatto ben 10 partite da apertura. Che sia un "footballer" fuori dal comune gli permette di essere impiegato con successo ovunque, se lo metti per esempio 12, e lo fai ambientare sarà letale pure lì (vabbuoh è piccolo, ma penso che hai capito cosa intendo) e dunque anche a estremo è un giocatore ecceionale. Tra l' altro a livello scolastisco lui giocava apertura, poi è iniziata la spola tra 10 e 15 che prosegue tutt' ora. E spero che Lambie continui a giocare a estremo per i Boks per ora, con taute come riserva che è grezzo ma ha grande potenziale.
Su Olivier non transigo, in qualunque squadra con qualunque game plan è mediocre, vuoi un line breaker che corre dritto e placca a e basta? ok, guarda Nonu, Jamie Roberts, Tuilagi, e confrontali con Olivier, sono grossi il doppio e molto più efficaci, molto più skillati, prendi anche Steyn, nei due test con l' inghilterra, quando doveva penetrare lo ha fatto (191 x 105 kg se ricordo bene) e quando è richiesta la classe tira fuori grabber e quick hands... Olivier non ha il fisico ne le skill per essere un buon 12 violento. Quello che voglio dire è: se uccidi il gioco almeno dammi altri vantaggi.
Poi oh
Continuo a veder Lambie prima estremo che apertura ma concordo con te sulla sua flessibilità di impiego e sul fatto che, crescendo, diventerà un protagonista.
Taute cresce bene ma avrai visto che ultimamente l'ex coach dei Lions mitchell l'ha migrato a centro, immagino per poter usare come estremo uno più "wise" nel gioco tattico.
Olivier è decisamente a un'altra tacca rispetto a tutti quelli che nomini: senza scomodar Nonu (peraltro scomparso con tutti i Blues quest'anno) bastava dir Fourie, inarrivabile per lui. Mai detto il contrario.
Ciò detto, non lo vedo così negativo: con tutti i suoi limiti da specialista non dirompente, ha sempre fatto il suo dovere e le sue mete.
Tra poco in Italia vedremo un centro sudafricano meno dotato ma speriamo sufficiente per la Celtic, Dopples LaGrange; faresti cambio con Wynand?
(Ricordo come veniva valutato Pedrie Wannenburg; un nr.8 non completo, un po' come Olivier al centro. Eppure per poco non trascina Ulster alla Heineken Cup).
Della serie, tutto è relativo, todo depende ... ;)
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