domenica 12 agosto 2012

Currie Cup, si ricomincia dai Lions

E' iniziata nel weekend la Absa Currie Cup Premier Division, quella "vera" che assegna il titolo.
Un inizio, va detto preliminarmente, coi fatti che alimentano le polemiche relative al più antico torneo a squadre del Mondo, vittima designata del calendario affollato: circa 4.000 sparuti individui eran difatti spersi nel Lotus Versfeld all'esordio dei Blue Bulls nell'anticipo di venerdì; del resto il SuperXV è finito da una settimana e la prossima già inizia il Championship, c'è troppo rugby nell'autunno-inverno australe. Di più, in questa Currie Cup si vedranno col binocolo non solo gli Springboks ma anche molti degli altri "super rugbisti" sudafricani, spremuti da fusi orari e rudezze nei playoff del SuperXV. E adesso tocca persino gli allenatori: Plumtree  coach degli Shark ha chiesto e ottenuto dalla federazione provinciale un "riposo indefinito", la squadra di Currie Cup sarà guidata dagli assistenti.

La nuova formula del torneo ha mantenuto nella serie "eccellente", la Premier Division, solo le sei migliori rappresentative delle 14 province: MTN Golden Lions di Johannesburg campioni in carica, Vodacom Blue Bulls di Pretoria, Sharks di Durban, DHL Western Province di Città del Capo, Toyota Free State Cheetahs di Bloemfontein, GWK Griquas di Kimberley; saranno quindi dieci turni andata e ritorno che discrimineranno le due che si sfideranno nel playout salvezza dalle quattro che andranno alle semifinali: nessuna zona tranquilla di "media classifica"e poche partite, quindi ogni singolo passo falso costerà caro.

Nel torneo verrà testato, oltre ai nuovi poteri del TMO già in prova nella First Division, anche un nuovo protocollo anti concussion (commozione cerebrale): il giocatore che riceva colpi ritenuti pericolosi dovrà uscire su invito dell'arbitro o del medico, per sostenere un test standardizzato chiamato Pitch Side Concussion Assessment (PSCA); i cinque minuti necessari per il test saranno gestiti come un blood reversal ma per troncare rischi di simulazione, il nuovo entrato non potrà calciare ai pali. Nel caso il test risulti positivo e la sostituzione divenga permanente, a quel punto il sostituto assumerà "piene facoltà" di gioco.

Venerdì i Bulls han prevalso sui Griquas per 35-20, con due mete per parte e super prestazione al piede da 25 punti del giovane apertura Louis Fouché, qualche scampolo di partita nel SuperXV, che ha saputo punire sette volte le indiscipline avversarie forzate dagli abrasivi avanti di casa. E' stato comunque un recupero: gli ospiti "skipperati" all'apertura dall'ex, il 22enne Francois Brummer, avevan chiuso avanti il primo tempo sul 9-13.  I pochi spettatori si spiegano anche con le formazioni: i padroni di casa presentano solo Dewald Potgieter e Akona Ndungane dei titolari nel SuperXV, par quasi una Vodacom Cup.

Sabato i Golden Lions escono vincenti dalla prima tappa della difesa del titolo, schiantando i vicini, antichi e forse prossimi "soci" nel Super Rugby Cheetahs (eh si, facile che riformino spintaneamente i Cats, per dar spazio ai Southern Kings) con un netto 43-20 fatto dalle canoniche quattro mete a due. Per i Cheetash è doppietta dell'ala dei Junior Boks campioni del Mondo Raymond Rhule, all'esordio in Currie Cup e con ottanta minuti di Vodacom Cup come intero bagaglio esperienziale. I Lions agevolati dal riposo prolungato fan le cose "serie", chi hanno schierano: coppia mediana Mike Bondesio - Butch James (21 punti) e poi Van der Merwe,  Minnie,  Mapoe, Waylon Murray etc.etc. Per i Cheetahs torna Sarel Pretorius in mediana dopo l'esperienza nei Waratahs.

Gli Sharks bissano la recente vittoria in semifinale di Super Rugby a Città del Capo andando a battere Western Province per 23-25,  segnando tre mete (doppietta del tallonatore "coperto" da Bismark, Craig Burden e del centro 20enne Paul Jordaan, titolare nella finale del SuperXV), contro le due degli ottimi semifinalisti Tiaan Liebenberg e Deon Fourie. Sotto alla mezz'ora per 13-0, gli Sharks recuperano il 13 pari al 44', poi è continua alternanza al comando fino all'ultimo penalty centrato al 75' da Riaan Vijoen (in foto), l'ex Cheetahs oggi all'apertura ma sovente estremo nel SuperRugby.


Il settimo turno della First Division, giro di boa della regular season della seconda serie del campionato delle Province sudafricane, ha confermato la supremazia di Eastern Province, che ha sconfitto in casa i rampanti Leopards per 20-12 (una meta, dell'ala samoana Paul Perez al secondo anno in Sudafrica dopo qualche stagione col Taranaki).
Le partite del sabato registrano tutte vittorie esterne. A partire dai risorti campioni in carica Kavaliers che passano sul campo dei derelitti Bulldogs di Gareth Krause per 32-39 con cinque mete a quattro: è un gran recupero dal 32-18 del 50', con sorpasso finale al 70'. Anche i Pumas stravincono in casa dei Griffons in crisi (terza sconfitta in fila) per 34-67: è partitona alla sudafricana con dieci mete contro cinque, tripletta per il centro Jaco Joncker, doppiette dell'ala Bezuidenhout, del flanker 21enne Uzair Cassiem e del centro di casa Werner Griesel. Infine vittoria in trasferta anche per gli Eagles sul campo del fanalino di coda Valke: finale 22-47, sei mete a tre con doppietta del centro Nic Hanekom

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