domenica 19 agosto 2012

Gli All Blacks vincenti senza puntare alla giugulare

Rugby Championship - Sydney
Australia 19 - 27 New Zealand

Il primo atto in assoluto del Rugby Championship se lo sono giocato Australia e Nuova Zelanda a Sydney e inizio più carico di di attesa non poteva esserci, visto che in palio c'era la Bledisloe Cup. Hanno vinto gli All Blacks, per 27-19  (qui gli highlights) e a differenza di quanto possa far intendere il risultato finale, la sensazione che ha accompagnato gli ottanta minuti di gara è che fossero gli ospiti a poter fare la differenza, nel bene per loro (com'è poi accaduto) e nel male. I campioni del mondo in carica non puntano alla giugulare dei Wallabies, non chiudono la pratica con uno scarto che li possa tenere lontani da spiacevoli sorprese: in compenso chiudono la saracinesca difensiva, respingono al mittente i tentativi di sfondare la linea degli avversari eccetto nel momento in cui, sul finire del primo tempo, il veterano Nathan Sharpe marca l'unica meta degli uomini di Robbie Deans, al 38', raccogliendo palla da una ruck sulla linea dell'area neozelandese dopo una percussione dell'ala Digby Ioane che sfugge alla presa di Sam Whitelock. Prima ci aveva provato il solito Will Genia, con uno dei suoi tagli marchio di fabbrica. Ma nel frattempo la truppa di Steve Hansen capitanata da Richie McCaw era riuscita a imbavagliare David Pocock (riservandogli pure un paio di placcaggi tosti che gli potrebbero costare la prossima giornata per guai ad un ginocchio) e a prendere il resto delle misure. 

Arbitra l'irlandese Alain Rolland in uno stadio pieno con tutte le pressioni del caso su Deans e un paio di assenze di non poco conto tra i padroni di casa come quelle di Quade Cooper e James O'Connor, oltre a quella del primo capitano James Horwill nel pacchetto di mischia. Gli All Blacks già nel primo tempo premono sull'acceleratore, mentre la ripresa è un affare al piede tra Dan Carter e Berrick Barnes. E se gli occhi tattici sono puntati sulla coppia di centri neozelandesi Sonny Bill Williams e Ma'a Nonu, è poi vero che i due danno il loro apporto all'azione offensiva dei compagni non tanto per i placcaggi ai quali resistono, quando per gli inserimenti nella linea di passaggio che costringono le guardie avversarie a convergere su di loro, mentre l'ovale alla fine naviga verso altri destinatari come possono esserlo Israel Dagg, Cory Jane e Hosea Gear. Dall'altra parte della barricata, oltre al Pocock messo nell'angolo ed ad una prima linea che riesce bene nel primo ingaggio, ma poi cede sulla spinta di Kevin Mealamu (bella la prestazione del veterano tallonatore che veste i panni del grillotalpa o del fetcher, come preferite), la prima frazione è segnata dagli errori nella trasmissione all'interno dei propri 22 e da una mancata confidenza. Serata da dimenticare per esempio per l'estremo Kurtley Beale, che si vede correre via lo scatenato Dagg in occasione della meta che rompe qualsiasi equilibrio all'11', con il punteggio di 3-3. Come detto sopra, Nonu e Williams si buttano all'interno, Adam Ashley Cooper presidia il loro eventuale canale di esplorazione, ma Carter ha nel mirino il suo fullback che a quel punto ha lo spazio per innescare tutta la sua velocità e arrivare fino in fondo per il 10-3. 
A parte il tentativo di reazione di Genia, gli All Blacks proseguono a macinare gioco e potrebbero già fare doppietta in un paio di occasioni, ma le azioni sfumano su assist che non si concretizzano al meglio. Tengono in compenso chiuse tutte le porte (Down Under è inverno, ma è un po' come se fosse Ferragosto con tutti i negozi del centro sbarrati) e sfruttano al meglio un altro errore gratuito degli australiani: palla che gira nei 22, Beale la perde in avanti, quindi mischia e azione offensiva degli ospiti che dall'angolo sinistro si sposta a quello destro, trasmissioni veloci di Williams e sopratutto di Dagg che serve il socio Jane che evita l'intervento in ritardo di Ioane e marca pesante al 32' per il 18-3. 
Sul finire della prima frazione, quando McCaw & Co. abbassano la guardia e nel contempo i Wallabies concordano che non può essere tutto così semplice per i neozelandesi, Sharpe riporta sotto i suoi e si va negli spogliatoi sul 18-10 per gli All Blacks. 

La ripresa è utile per tirare le fila, mentre Barnes (44', 49', 75')) e Carter (47', 62', 80', 82' e c'è anche un tentativo uscito corto dalla metà campo) spostano il punteggio dalla piazzola. C'è da sottolineare la prestazione di Aaron Smith: il mediano classe '91 degli Highlanders è ordinato e rapido, non si lascia assorbire nei breakdown e fa cose semplici. Si prende i complimenti di McCaw invece la seconda linea Luke Romano che presta servizio come assistente delle terza linea quando c'è da andare a caccia di palloni nelle ruck: si infila come sherpa per indicare la via al suo capitano e non è nemmeno un compito difficile, specie quando il ball carrier si ritrova isolato dal resto del gruppo. Dagg continua a timbrare il biglietto, sia nel gioco aereo quando c'è da recuperare palloni, sia andando a caccia di lepri come nel caso di Ashley-Cooper quando queste si trovano sotto pressione per un ovale in arrivo dal cielo e arrivano tre punti facili per Carter. Gli All Blacks portano a termine 122 placcaggi, sbagliandone sei, gli australiani di fermano a 65. Se il penalty di Barnes al decimo della ripresa riporta i padroni di casa a -5 (21-16), non si spaventano e portano avanti il proprio canovaccio. Sull'altro fronte, non si registrano particolari scosse che lascino presagire un finale imprevedibile e si legge una certa frustrazione sul volto del Numero 8 Scott Higginbotham, uno degli ultimi ad arrendersi. 

Gli All Blacks riprendono da dove avevano finito, con gli Aussie: vincendo come in occasione della semifinale Mondiale e tenendosi stretti per ora la Bledisloe Cup. Tra sette giorni la replica, all'Eden Park di Auckland. 

Nessun commento:

Recent Posts


Latest Rugby Headlines


Championships

Rugby Values

rugbyboots.net

rugbyboots
We take a look at all the rugby boots on the market, show you the best for your position, the conditions and whether it is rugby union or rugby league you need the boots for.

Rugby news from Scrum.com

Rugby World News

Premiership News

SuperSport.com News

Eurosport - France

SudOuest.fr - rugby

Il Rugby in Italia (via RugbyCS)