London Wasps, a long time ago
Sei volte campioni d'Inghilterra (1990, 1997, 2003, 2004, 2005, 2008), due di Heineken Cup (2004, 2007). E' il passato. "Sì, siamo contenti e orgogliosi della nostra tradizione, ma non siamo quella squadra. Dobbiamo costruire la nostra tradizione e storia, cominciando a compiere lunghi passi da questa stagione", ha proseguito Young. Lo scorso autunno, di fronte ai risultati negativi che avevano caratterizzato la prima parte di campionato del club, c'era chi era pronto a scommettere su un ritorno nei piani medio/alti della classifica dopo il mese di novembre, secondo appunto la tradizione, i precedenti. Così non è stato, osserva oggi il manager. Perché? Perché se una volta i Wasps potevano contare sul rientro a pieno regime dei giocatori di livello internazionale, oggi non è più così. "Dobbiamo migliorare su molte cose rispetto all'anno scorso. Ma credo che potremo farcela: abbiamo un buon gruppo". E c'è determinazione. Con l'augurio di non fare troppi conti con gli infortuni, ma d'altronde fanno parte del gioco.
Non solo determinazione, non solo l'addio al campo di vecchie glorie come Joe Worsley, ritirato e Ricky Flutey, tornato al League; per una partenza che spiace di un giovane più che promettente come il gallese apertura della nazionale Junior Tom Prydie, ci sono gli investimenti nel rinnovamento, a colmare le partenze di Dominic Waldouck (Saints), dei piloni Jeremy Castex (Usap) e Ben Broster (Biarritz): in estate sono arrivati sia il duo nazionale James Haskell che Tom Palmer e pure l'azzurro Andrea Masi. E ancora l'apertura gallese Stephen Jones, Il tallonatore Rhys Thomas e il grosso nr.8 sudafricano Ashley Johnson; in prima linea ci metterà il volto Fabio Staibano, altro ex Airone volato a Londra prima dell'aquilano. C'è un po' d'Italia alla periferia ovest di Londra, insomma.
A febbraio Steve Hayes, proprietario dei Wasps così come della società di calcio di League Two Wycombe Wanderers, era finito in manette per frode informatica secondo il Computer Misuse Act varato nel 1990 dal Parlamento britannico. Le società sportive erano peraltro già in crisi per la decisione della Contea di non acconsentire alla costruzione di uno stadio più capiente. Dopo l'arresto a salvare le Vespette è intervenuta una cordata guidata dall'ex giocatore Ken Moss. Long time ago: ora i Wasps ripartono.
2 commenti:
sono tifoso dei wasps e devo dirti che mai come quest anno gli acquisti sono stati mirati ..abbiamo wade ,simpson ,e il n 8 che sono giovani promettenti ,gli italiani faranno un grande campionato haskell e palmer ritornano all ovile a dispetto dello scorso campionato penso che ci divertiremo . Ibanez ,the centurion ,incontrato a twickneham 2 anni fa mi disse vedendomi con la maglia dei wasps "sii orgoglioso di questa maglia è un grandissimo club " detto da Lui...
ironduke
Vero, l'impressione è che nel club ci siano da sempre gran risorse e capacità di identificarle, ultimamente un po' frustrate da vicissitudini varie sopra dette.
Ora potrebbe essere che la zavorra è mollata, la campagna "radical change" (rafforzamento è una parola grossa, visto che è basata più su "espertoni" che su giovani) comunque non mi dispiace.
Posta un commento