Treviso ha voglia di ruggire
Zamax ci racconta la partita tra Benetton Treviso - London Wasps vinta dai biancoverdi per 32-15 ieri sera a Monigo in occasione della prima uscita stagionale dei Leoni (foto courtesy of Benetton Rugby).
Alla sua prima uscita stagionale Benetton Treviso sconfigge gli Wasps con un punteggio rotondo ma meritato. La determinazione, la voglia di giocare una partita “vera” da parte dei trevigiani scavano poco a poco la differenza fra le due squadre, con gli inglesi che non sono sembrati mentalmente pronti a sostenere un impatto agonistico del genere. Nella primissima parte del match il gioco attendista degli Wasps è sembrato più pulito e ordinato di quello dei trevigiani e a volte anche più ficcante e pericoloso, ma a lungo andare sotto la pressione dei biancoverdi, si è rivelato accademico ed inconsistente. Provare gli schemi senza farsi troppo male, questi parevano gli intenti. Quindi il risultato va preso con le molle ma non crediamo proprio comunque, che nello staff degli Wasps si respirasse un'aria di soddisfazione a fine partita.
Serata provvidenzialmente fresca a Treviso, almeno rispetto al caldo umido di queste settimane. Partita che prevedeva due interruzioni a metà di ciascuno dei due tempi, vista la stagione e la condizione fisica delle squadre, con possibilità di sostituzioni volanti. Buonissima presenza di pubblico, tremila spettatori circa, incoraggiati forse anche dalla inattesa frescura e dai prezzi ultrapopolari e tutti assiepati sotto la tribuna coperta. I giocatori del Benetton sono scesi in campo con una maglia completamente verde dal look piuttosto old-fashioned, gli Wasps invece in celestino con inserti gialli.
Parte male il Benetton. Un errato calcio di liberazione di Di Bernardo concede una touche in attacco per gli inglesi. Azione tambureggiante degli avanti con Vunipola che schiaccia in meta presso la bandierina di destra. Stephen Jones trasforma e porta i londinesi in vantaggio per 7-0 al 3'. Al 6' Treviso accorcia le distanze. Gli inglesi giocano alla mano dentro i propri 22 ma commettono un in-avanti sotto la pressione trevigiana. Un fallo sulla mischia susseguente concede al Benetton un calcio piazzato dalla linea dei 22, quasi in posizione centrale, che Di Bernardo trasforma facilmente. E siamo sul 3-7. All'11' il buon lavoro delle terze linee trevigiane in mezzo al campo permette a Brendan Williams di penetrare tra le linee della difesa inglese, che si rifugia in un'azione fallosa. Di Bernardo però sbaglia il calcio piazzato da circa 35 metri da posizione centrale.
Al 13' il Benetton si mangia una meta già fatta. Sono ancora le terze linee trevigiane a mettersi in mostra nella parte centrale del campo ma tutto sembra vanificato da un brutto passaggio per Loamanu che è costretto ad arretrare. La difesa inglese monta un po' disordinatamente, l'ala è abile a spiare il varco giusto e penetrare di potenza tra le linee avversarie; ormai solo a qualche metro dalla linea di meta pecca di eccessiva generosità, passando l'ovale a Derbyshire che viene placcato. Loamanu riconquista in qualche modo palla ma commette un in-avanti. Al 17' la voglia dei trevigiani di giocare l'ovale alla mano da tutte le zone del campo non costa per poco un intercetto di Wallace nei propri 22.
Al 18' un fallo in mischia trevigiano concede a Jones un calcio piazzato da circa 27 metri che l'apertura gallese trasforma facilmente, portando il punteggio sul 10-3 in favore degli Wasps. Frenesia contro concretezza, sembra un copione già scritto. Questa volta però non sarà così. Al 23' il Benetton perde l'ovale in attacco a neanche venti metri dalla linea di meta. La mediana degli Wasps è abile ad innescare un immediato contrattacco con la palla che arriva a Varndell che corre velocissimo ed imperiale lungo l'out di sinsitra. Ma Williams è bravissimo a placcarlo a 15 metri dalla linea di meta.
Nei minuti successivi la squadra di casa si distingue per continuità nel possesso, provando sia col gioco alla mano sia con le maul, con molta pazienza, arrivando a pochi metri dalla linea di meta. Lo sforzo è infruttuoso ma comincia ad usurare le difese degli inglesi, che comunque si rivelano pericolosi le poche volte che mettono il naso nell'area dei 22 trevigiani. Al 31' Brendan Williams tenta il contrattacco dopo un calcio di liberazione inglese ma pasticcia, dando agli Wasps la possibilità d'installarsi in attacco. Al 34' Stephen Jones, dentro i 22 trevigiani, alza un calcetto sulla sinistra per Varndell che riesce a schiaffeggiare l'ovale all'interno verso il secondo centro Mayor: Treviso si salva ma è in affanno. E' ancora il potente n. 8 Vunipola a mettersi in mostra.
Al 34' Mitrea mostra il cartellino giallo a Cittadini, entrato da poco in campo. Treviso è in 14 ma riesce ad uscire dalla pressione inglese conquistando l'ovale e contrattaccando con la coppia Williams-Loamanu. Il tongano-giapponese – ottima prova la sua, a parte il “regalo” sopramenzionato – rompe un placcaggio e fila via sulla sua corsia di sinistra, permettendo al Benetton di entrare nei 22 inglesi. Siamo al 38' e i trevigiani si rendono protagonisti di un'azione prolungata a più fasi, con percussioni furibonde degli avanti. Alla fine è il mediano di apertura Di Bernardo a finalizzarla, schiacciando l'ovale proprio in mezzo ai pali. Si accende un parapiglia, dovuto più al furore agonistico che a qualche scorrettezza, si spegne tutto in pochi secondi. Mitrea catechizza i capitani Wentzel – molto applaudito l'ex della Benetton dai tifosi trevigiani – e Bernabò e tutto finisce lì. Lo stesso Di Bernardo trasforma la propria meta portando il punteggio in parità sul 10-10. E' la fine della prima frazione di gioco.
I primi minuti della ripresa vedono il predominio sterile degli inglesi. Nick Robinson, subentrato a Stephen Jones, cerca di vivacizzare le manovre degli Wasps con dei calci di spostamento. Ma così un po' alla volta il gioco si fa rotto. All'11' il Benetton riesce finalmente ad impostare una fase d'attacco ordinata, fornita di adeguato sostegno, che trova la difesa inglese al pascolo. Dean Budd – il lock neozelandese entrato in campo indiavolato nel secondo tempo – penetra tra le maglie della difesa inglese e scarica per Sgarbi presso la linea dei 22. Il corazziere trevigiano ha via libera e resiste alla sua maniera, di forza, al placcaggio dell'ultimo difensore, schiacciando in meta alla destra dei pali. Di Bernardo trasforma e porta Treviso in vantaggio per 17-10. Lo stesso mediano italo-argentino – oggi in grande spolvero – è protagonista poco dopo di un applauditissimo calcio di liberazione che sposta l'asse del gioco in avanti di una cinquantina di metri.
E' il momento in cui Treviso prende visibilmente il sopravvento sull'avversario. Adesso è Sgarbi soprattutto a cercar di sgretolare quel che resta di una difesa londinese sempre più fallosa. Al 15' Di Bernardo trasforma un calcio piazzato da 25 metri in posizione centrale, portando il punteggio sul 20-10, dopo di che esce dal campo insieme a Semenzato per lasciar spazio alla mediana giovane Ambrosini e Gori. Al 16' una maul trevigiana scompagina la difesa inglese ma nella foga oltrepassa la linea di touch. Al 18' Ambrosini sbaglia un calcio piazzato da circa quaranta metri in posizione centrale. Ma l'estremo inglese commette una vera e propria gaffe nella presa dell'ovale e concede al Benetton una mischia a 5 in attacco davanti ai pali. I trevigiani stazionato a lungo dentro i 22 inglesi fino a che Luke McLean, subentrato a Williams, esegue un calcetto alla sua sinistra che fila rasoterra dentro l'area di meta: Toniolatti, anche lui entrato nel secondo tempo, è bravo a schiacciare l'ovale prima che questo oltrepassi la linea di pallone morto. Ambrosini non trasforma. Il punteggio al 23' è Treviso-Wasps 25-10.
Al 28' una lunghissima azione corale dei trevigiani, sessanta metri di campo percorsi ad ampi zig-zag, permette a Derbyshire di andare in meta alla destra dei pali, dopo aver ricevuto l'ovale dell'ultimo passaggio da Zanni. Ambrosini trasforma per il 32-10. Ormai è quasi garbage-time e Nitoglia, subentrato nel secondo tempo al posto di Loamanu, pure lui applauditissimo, si distingue in diverse azioni di contrattacco. Al 36' un fallo trevigiano permette a Robinson di trovare una touche a 5 metri dalla linea di meta sulla sinistra del fronte d'attacco. Sul raggruppamento susseguente alla touche Taulafo perfora come un ariete una difesa trevigiana un po' disattenta e schiaccia in meta. Robinson non trasforma. Il risultato finale è di 32-15 a favore del Benetton.
BENETTON TREVISO: Williams; Loamanu, La Grange, Sgarbi, Iannone; Di Bernardo, Semenzato; Filippucci, Derbyshire, Favaro; Bernabò, Minto; Fernandez Rouyet, Sbaraglini, De Marchi. Entrati nel corso della partita: Muccignat, Maistri, Ceccato, Cittadini, Budd, Zanni, Gori, Ambrosini, Nitoglia,Toniolatti, McLean. All. Smith.
LONDON WASPS: Bell; Varndell, Mayor, Thomas, Wallace; St. Jones, Berry; Vunipola, Everard, Sa. Jones; Cannon, Wentzel; McIntyre, Rhys Thomas, Payne. Entrati nel corso della partita: Taulafo, Thiede, Lindsay, Davies, Palmer, Johnson, Simpson, N. Robinson, Masi,Wade, W. Robinson. All.Young.
ARBITRO: Mitrea della Federazione Italiana Rugby.
MARCATORI: pt 3' Vunipola meta tr. St. Jones; 6' Di Bernardo p.; 18' St. Jones p.; 40' Di Bernardo meta tr. Di Bernardo; st 11' Sgarbi meta tr. Di Bernardo; 15' Di Bernardo p.; 23' Toniolatti meta; 28' Derbyshire meta tr. Ambrosini; 36' Taulafo meta.
Alla sua prima uscita stagionale Benetton Treviso sconfigge gli Wasps con un punteggio rotondo ma meritato. La determinazione, la voglia di giocare una partita “vera” da parte dei trevigiani scavano poco a poco la differenza fra le due squadre, con gli inglesi che non sono sembrati mentalmente pronti a sostenere un impatto agonistico del genere. Nella primissima parte del match il gioco attendista degli Wasps è sembrato più pulito e ordinato di quello dei trevigiani e a volte anche più ficcante e pericoloso, ma a lungo andare sotto la pressione dei biancoverdi, si è rivelato accademico ed inconsistente. Provare gli schemi senza farsi troppo male, questi parevano gli intenti. Quindi il risultato va preso con le molle ma non crediamo proprio comunque, che nello staff degli Wasps si respirasse un'aria di soddisfazione a fine partita.
Serata provvidenzialmente fresca a Treviso, almeno rispetto al caldo umido di queste settimane. Partita che prevedeva due interruzioni a metà di ciascuno dei due tempi, vista la stagione e la condizione fisica delle squadre, con possibilità di sostituzioni volanti. Buonissima presenza di pubblico, tremila spettatori circa, incoraggiati forse anche dalla inattesa frescura e dai prezzi ultrapopolari e tutti assiepati sotto la tribuna coperta. I giocatori del Benetton sono scesi in campo con una maglia completamente verde dal look piuttosto old-fashioned, gli Wasps invece in celestino con inserti gialli.
Parte male il Benetton. Un errato calcio di liberazione di Di Bernardo concede una touche in attacco per gli inglesi. Azione tambureggiante degli avanti con Vunipola che schiaccia in meta presso la bandierina di destra. Stephen Jones trasforma e porta i londinesi in vantaggio per 7-0 al 3'. Al 6' Treviso accorcia le distanze. Gli inglesi giocano alla mano dentro i propri 22 ma commettono un in-avanti sotto la pressione trevigiana. Un fallo sulla mischia susseguente concede al Benetton un calcio piazzato dalla linea dei 22, quasi in posizione centrale, che Di Bernardo trasforma facilmente. E siamo sul 3-7. All'11' il buon lavoro delle terze linee trevigiane in mezzo al campo permette a Brendan Williams di penetrare tra le linee della difesa inglese, che si rifugia in un'azione fallosa. Di Bernardo però sbaglia il calcio piazzato da circa 35 metri da posizione centrale.
Al 13' il Benetton si mangia una meta già fatta. Sono ancora le terze linee trevigiane a mettersi in mostra nella parte centrale del campo ma tutto sembra vanificato da un brutto passaggio per Loamanu che è costretto ad arretrare. La difesa inglese monta un po' disordinatamente, l'ala è abile a spiare il varco giusto e penetrare di potenza tra le linee avversarie; ormai solo a qualche metro dalla linea di meta pecca di eccessiva generosità, passando l'ovale a Derbyshire che viene placcato. Loamanu riconquista in qualche modo palla ma commette un in-avanti. Al 17' la voglia dei trevigiani di giocare l'ovale alla mano da tutte le zone del campo non costa per poco un intercetto di Wallace nei propri 22.
Al 18' un fallo in mischia trevigiano concede a Jones un calcio piazzato da circa 27 metri che l'apertura gallese trasforma facilmente, portando il punteggio sul 10-3 in favore degli Wasps. Frenesia contro concretezza, sembra un copione già scritto. Questa volta però non sarà così. Al 23' il Benetton perde l'ovale in attacco a neanche venti metri dalla linea di meta. La mediana degli Wasps è abile ad innescare un immediato contrattacco con la palla che arriva a Varndell che corre velocissimo ed imperiale lungo l'out di sinsitra. Ma Williams è bravissimo a placcarlo a 15 metri dalla linea di meta.
Nei minuti successivi la squadra di casa si distingue per continuità nel possesso, provando sia col gioco alla mano sia con le maul, con molta pazienza, arrivando a pochi metri dalla linea di meta. Lo sforzo è infruttuoso ma comincia ad usurare le difese degli inglesi, che comunque si rivelano pericolosi le poche volte che mettono il naso nell'area dei 22 trevigiani. Al 31' Brendan Williams tenta il contrattacco dopo un calcio di liberazione inglese ma pasticcia, dando agli Wasps la possibilità d'installarsi in attacco. Al 34' Stephen Jones, dentro i 22 trevigiani, alza un calcetto sulla sinistra per Varndell che riesce a schiaffeggiare l'ovale all'interno verso il secondo centro Mayor: Treviso si salva ma è in affanno. E' ancora il potente n. 8 Vunipola a mettersi in mostra.
Al 34' Mitrea mostra il cartellino giallo a Cittadini, entrato da poco in campo. Treviso è in 14 ma riesce ad uscire dalla pressione inglese conquistando l'ovale e contrattaccando con la coppia Williams-Loamanu. Il tongano-giapponese – ottima prova la sua, a parte il “regalo” sopramenzionato – rompe un placcaggio e fila via sulla sua corsia di sinistra, permettendo al Benetton di entrare nei 22 inglesi. Siamo al 38' e i trevigiani si rendono protagonisti di un'azione prolungata a più fasi, con percussioni furibonde degli avanti. Alla fine è il mediano di apertura Di Bernardo a finalizzarla, schiacciando l'ovale proprio in mezzo ai pali. Si accende un parapiglia, dovuto più al furore agonistico che a qualche scorrettezza, si spegne tutto in pochi secondi. Mitrea catechizza i capitani Wentzel – molto applaudito l'ex della Benetton dai tifosi trevigiani – e Bernabò e tutto finisce lì. Lo stesso Di Bernardo trasforma la propria meta portando il punteggio in parità sul 10-10. E' la fine della prima frazione di gioco.
I primi minuti della ripresa vedono il predominio sterile degli inglesi. Nick Robinson, subentrato a Stephen Jones, cerca di vivacizzare le manovre degli Wasps con dei calci di spostamento. Ma così un po' alla volta il gioco si fa rotto. All'11' il Benetton riesce finalmente ad impostare una fase d'attacco ordinata, fornita di adeguato sostegno, che trova la difesa inglese al pascolo. Dean Budd – il lock neozelandese entrato in campo indiavolato nel secondo tempo – penetra tra le maglie della difesa inglese e scarica per Sgarbi presso la linea dei 22. Il corazziere trevigiano ha via libera e resiste alla sua maniera, di forza, al placcaggio dell'ultimo difensore, schiacciando in meta alla destra dei pali. Di Bernardo trasforma e porta Treviso in vantaggio per 17-10. Lo stesso mediano italo-argentino – oggi in grande spolvero – è protagonista poco dopo di un applauditissimo calcio di liberazione che sposta l'asse del gioco in avanti di una cinquantina di metri.
E' il momento in cui Treviso prende visibilmente il sopravvento sull'avversario. Adesso è Sgarbi soprattutto a cercar di sgretolare quel che resta di una difesa londinese sempre più fallosa. Al 15' Di Bernardo trasforma un calcio piazzato da 25 metri in posizione centrale, portando il punteggio sul 20-10, dopo di che esce dal campo insieme a Semenzato per lasciar spazio alla mediana giovane Ambrosini e Gori. Al 16' una maul trevigiana scompagina la difesa inglese ma nella foga oltrepassa la linea di touch. Al 18' Ambrosini sbaglia un calcio piazzato da circa quaranta metri in posizione centrale. Ma l'estremo inglese commette una vera e propria gaffe nella presa dell'ovale e concede al Benetton una mischia a 5 in attacco davanti ai pali. I trevigiani stazionato a lungo dentro i 22 inglesi fino a che Luke McLean, subentrato a Williams, esegue un calcetto alla sua sinistra che fila rasoterra dentro l'area di meta: Toniolatti, anche lui entrato nel secondo tempo, è bravo a schiacciare l'ovale prima che questo oltrepassi la linea di pallone morto. Ambrosini non trasforma. Il punteggio al 23' è Treviso-Wasps 25-10.
Al 28' una lunghissima azione corale dei trevigiani, sessanta metri di campo percorsi ad ampi zig-zag, permette a Derbyshire di andare in meta alla destra dei pali, dopo aver ricevuto l'ovale dell'ultimo passaggio da Zanni. Ambrosini trasforma per il 32-10. Ormai è quasi garbage-time e Nitoglia, subentrato nel secondo tempo al posto di Loamanu, pure lui applauditissimo, si distingue in diverse azioni di contrattacco. Al 36' un fallo trevigiano permette a Robinson di trovare una touche a 5 metri dalla linea di meta sulla sinistra del fronte d'attacco. Sul raggruppamento susseguente alla touche Taulafo perfora come un ariete una difesa trevigiana un po' disattenta e schiaccia in meta. Robinson non trasforma. Il risultato finale è di 32-15 a favore del Benetton.
BENETTON TREVISO: Williams; Loamanu, La Grange, Sgarbi, Iannone; Di Bernardo, Semenzato; Filippucci, Derbyshire, Favaro; Bernabò, Minto; Fernandez Rouyet, Sbaraglini, De Marchi. Entrati nel corso della partita: Muccignat, Maistri, Ceccato, Cittadini, Budd, Zanni, Gori, Ambrosini, Nitoglia,Toniolatti, McLean. All. Smith.
LONDON WASPS: Bell; Varndell, Mayor, Thomas, Wallace; St. Jones, Berry; Vunipola, Everard, Sa. Jones; Cannon, Wentzel; McIntyre, Rhys Thomas, Payne. Entrati nel corso della partita: Taulafo, Thiede, Lindsay, Davies, Palmer, Johnson, Simpson, N. Robinson, Masi,Wade, W. Robinson. All.Young.
ARBITRO: Mitrea della Federazione Italiana Rugby.
MARCATORI: pt 3' Vunipola meta tr. St. Jones; 6' Di Bernardo p.; 18' St. Jones p.; 40' Di Bernardo meta tr. Di Bernardo; st 11' Sgarbi meta tr. Di Bernardo; 15' Di Bernardo p.; 23' Toniolatti meta; 28' Derbyshire meta tr. Ambrosini; 36' Taulafo meta.
13 commenti:
Individualità nuove, prime impressioni?
Di Loamanu ci hai detto, forse è l'alona fisica di livello che mancava a Tv; di Budd anche - indiavolato: di fatto segnava un sacco di mete in NPC.
Ambrosini? Da sgrezzare, oltre che poco preciso al piede? E LaGrange?
Ah dimenticavo, per i tifosi Wasps che ci seguono: in 3.000 a Monigo d'agosto, il brand delle Vespette tira sempre che è un piacere.
Più o meno era lo stesso numero di spettatori che quasi in contemporanea erano spersi nel Lotus Versfeld, per l'esordio dei Blue Bulls in Currie Cup (.... mioddio ...).
Su Loamanu ho pensato la stessa cosa. Budd è entrato nella ripresa e mi ha colpito per l'intraprendenza e per la corsa. Ho citato questi due perché pur giocando solo una parte della partita sono già riusciti a dare una palpabile idea delle loro caratteristiche e potenzialità.
Ambrosini è stato piuttosto brillante in regia ma la partita si era ormai incanalata in un certo modo, con i londinesi in netta difficoltà, per cui è difficile dare giudizi più precisi.
La Grange ha giocato il primo tempo. Partita, direi, diligente. Non si è visto molto.
De Marchi ha fatto la sua partita. Tutto sommato, a soffrire di più è stata sicuramente la prima linea inglese.
Favaro si è segnalato con alcuni placcaggi nel momento di maggior difficoltà del Benetton,verso la fine del primo tempo, quando è andato sotto di un uomo per il cartellino giallo a Cittadini.
La prima partita a Monigo è un successo incredibile prima sugli spalti, quasi da non crederci, dopo in campo con i nuovi arrivati che sembrano dei leoni da sempre. Come detto dal buon Zamax bene Loamanu e Budd, La Grange in mezzo al campo non si e mai tirato indietro anzi gli italiani che gli stanno vicini devono stare molto attenti perché anche a lui viene molto spontaneo il riciclo, dove si sentivano placcaggi forti e rumore di ossa si guardava e c'era Favaro, Ambrosini che dire, se gli andava liscio quel passaggio al piede a Nitoglia sarebbe uscito in un tripudio.....comunque bene la prima adesso vediamo venerdi il resto della truppa....
bene bene
La Grange si è rotto , una bella tegola subito...
Zamax come hai visto la mischia con le nuove regole?
ehhh l'età ... ora però la depth della Benetton mette abbastanza al riparo da infortuni e assenze/infortuni Azzurri.
Le nuove regole: entreranno in vigore coll'inizio dei campionati, sono già state applicate in amichevole?
Più ancora dei tre tempi in mischia, sarebbe interessante rilevare quanto ci mette l'ovale ad uscire dalle ruck ....
In tutta sincerità non ci ho fatto assolutamente caso. Davvero hanno giocato la mischia coi tre tempi? Può anche essere, perché quando passi tutto il tempo a prender appunti in realtà vedi mezza partita...
Sui tre tempi - sulla carta e fino a prova contraria - io sono favorevole. Mi è sempre parso che quel "pause" fosse il prodotto di una benintenzionata ma controproducente sovra-regolamentazione, che caricava e allungava artificiosamente la tensione in mischia prima dell'impatto. Forse in certe cose la natura si regola meglio da sé.
P.S. Guardando il filmato della partita sul sito della Benetton, mi sembra di capire che sia Minto, partito titolare e rientrato in campo col n.24 nella girandola un po' folle delle sostituzioni, e non "l'indiavolato" Budd a offrire a Sgarbi l'ovale della meta. (Aveva ragione il mio nipote dodicenne, cui avevo chiesto lumi, e al quale molto saggiamente non avevo creduto...)
Uff... Preciso: Minto è partito sin dal'inizio col n. 24. La numerazione, diciamo così, era piuttosto fantasiosa...
A questo punto spero di non essere stato rapito dagli alieni per dire che giocavano con mischia a tre tempi, mi sembrava di sentire "set" ma in quella bolgia.... a questo punto...dalle ruck direi una buona velocità da entrambi sia Mozza che Ugo, credo che le prime quattro partite di campionato abbiano accelerato la preparazione...
Giusto per la precisione l'assist a Sgarbi l'ha fatto Minto e non Budd...
mi scuso... nn avevo letto tutti i commenti...
Posta un commento