martedì 4 settembre 2012

...e al Top rimasero in due ...

Non esistono squadroni che passino ovunque nel Top14, non è facile per nessuno da nessuna parte. Anche se poi alla fine ai playoff arrivano più o meno sempre quelle.
Si registra una sola vittoria in esterna nel terzo turno e due sono i club rimasti con solo vittorie in carniere. Uno contraddice quanto detto sopra, ha trovato tre vittorie tutte in esterna: che sia l'anno di Tolone questo, dopo l'esperienza - e la rabbia - accumulata nelle due finali - per il Bouclier e la Euro Challenge - raggiunte nella stagione scorsa?
Per intanto coi provenzali godono i baschi del Biarritz, andati a riprendersi il "loro" posto in Heineken Cup vincendo la Euro Challenge dopo una stagione da incubo: si confermano ed escono vincenti nella prima prova vera, il turno con Tolosa. Tra le inseguitrici, riemerge Clermont che in campionato in casa non perde da tre anni e rifila un terrificante cappotto da sette mete (a quattro) al malconcio Perpignan, delusione numero uno della stagione per adesso. Procedono bene la solida Castres, Montpellier nonostante gli argentini lontani - lezione appresa l'anno scorso coi mondiali; anche il Racing procede, anche se talora traballante e senza l'ombra di italiani per adesso, e anche Grenoble: la chiamano "sorpresa" ma ogni anno ce n'è una, si tratta di metter più fieno in cascina che possono, fin che possono.
Cedono il passo Bordeaux, Bayonne che pare una Ferrari col freno a mano costantemente tirato e l'enigmatico Stade Francais. Deludenti assieme alla matricola Mont de Marsan sono come detto l'Usap e Agen, dove il carismatico géneral (managerPatrick Sella incolpa la malasorte: brutto segno, contro quella non ci sono contromisure, puoi solo aspettar che passi.
La foto di copertina spetta a Cameron Treloar, esperto lock australiano dell'UBB passato anche da Calvisano e Prato, realizzatore finale a Parigi di una meta corale all'ultimo minuto lunga 100 metri. Peraltro pleonastica.

Il tema polemico generale sempre più montante nel campionato - e sapete come in Francia non se le mandino a dire - è quello arbitrale: cartellini gialli come se piovesse, quarantasei fischi in una sola partita, la mischia ancora problematica nonostante il cambio di regole. Al punto che Midi Olympique titola cubitale: "a che gioco giocano gli arbitri?" e il presidente del sindacato giocatori chiama il capo arbitri per un incontro, al grido di: "siamo stufi di subire la vostra incompetenza"! Dov'è quello che gli arbitraggi sono insindacabili nel rugby? Robe che manco nel calcio. In particolare Messieur Provate punta il dito sulla gestione arbitrale della mischia, troppo inintelleggibile e cangiante: gira gira, cambiano le regole di ingaggio ma sempre lì siamo.

- Nell'anticipo di venerdì sera, un pimpante Grenoble regola un titubante Stade Francais per 26-12: due mete e il piede di Valentin Courrent contro quello di Jerome Porical. Risultato in bilico solo a cavallo dell'intervallo, nel secondo tempo la meta iniziale dell'anziano centro Rida Jahouer, a dieci dalla fine scappa alla difesa guidata da Parisse l'ala 21enne Lucas Dupont e la frittata è irrimediabilmente fatta. Torna Contepomi nella mediana parigina in coppia con Fillol, sostituiti poi dalla coppia sinora partente Dupuy-Warwick.

- La vittoria in esterna nel posticipo di sabato sera non è clamorosa: Tolone passa sul campo del fanalino di cosa Mont de Marsan con un 15-29, tre mete e 14 punti di Wilkinson contro il piede dell'apertura di casa Thibault Duvallet. Quel che impressiona è il nuovo cinismo dei provenzali: tre trasferte tre vittorie, qui con tre mete a zero, giusto quel che serve per il bonus offensivo. Laporte più che non Saint'Andrè sta dando un'anima combattiva al club, impersonificata da Steffon Armitage e dal duo Bakkies Botha - Simon Shaw (un giallo). Certo però, che roster: una occhiata alla panchina stavolta, esce il mediano Nicolas Durand ed entra Fredrick Michalak, Gehtyn Jenkins rimpiazza Andrew Sheridan ...  I Montois che se la son vista sinora con Biarritz, Tolosa e Tolone, attendono tempi migliori. nel mentre a Tolone come se non bastasse torna l'utility  - e che utility - back Rudi Wulff, con un triennale in tasca.

- Per certi versi clamorosa è la vittoria di Biarritz che pure in casa si difende più che bene, contro la sua bestia nera Tolosa. Finale 22-17, chiave è la meta di Damien Traille  primo centro alla mezz'ora, sostenuta dai piazzati del 21enne Jean Pascal Barraque all'apertura, in coppia mediana con l'altro enfant du pays Lesgorgues in assenza di Yachvili. Lionel Beauxis all'apertura tolosana con Luke Burgess in mediana, sbaglia diversi piazzati ma all'ora di gioco sono vicini, 16-12. Barraque li tiene a distanza fino al 22-12, quando Clerc marca meta al 77', peraltro non trasformata per poter tentare qualcosa nell'ultimo possesso. Guai per il nr.8 Lakafia mentre stava tornando ai livelli che l'avevano portato in nazionale: frattura di una costola.

- L'altro risultatone di giornata è la strapazzata che Clermont, sinora così così, rifila a Perpignan: 53-31, partitona da 11 mete: sette da una parte con doppietta di Julien Bonnaire, quattro dall'altra, doppietta del centro tongano Sione Piukala. Notare, la regola del bonus offensivo alla francese (tre mete in più dell'avversaria) impedisce in ogni caso a una perdente di incamerarlo. Che è successo? Prestazione notevole di Morgan Parra tanto per cominciare, in regia e dalla piazzola, ma soprattutto limiti per infortuni e casini dell'Usap: assenti Hook, Marty e Planté, nel primo quarto si infortunano Mas e altri due, e a quel punto scoprono con orrore che il pilone Shuster non è iscritto nel modo giusto a referto e non può giocare. Una giornata pazza che potrebbe risollevare lo spirito un po' abbacchiato degli Alverni.

- Le altre: il sempre solido Castres , soprattutto in casa, batte il mollo Bayonne da trasferta per 31-10, tre mete (i giovane Dulin estremo e l'esperto Martial ala, il lock uruguagio Cap d'Ortega) contro una immediata al secondo minuto del flanker Jean-Jo Marmouyet. Rory Kockott sempre più titolare.
Anche Montpellier liquida il perplesso Agen di Sella per 32-15, primo bonus offensivo stagionale grazie alle mete del pilone della nutrita colonia georgiana nell'Herault Jgenti, del neo arrivato centro Matt Carraro, dell'alona Timoci Nagusa e del mediano Julien Tomas, rientrato nel secondo tempo a fianco di Trinh-Duc dopo la supplenza nei primi turni dell'esperto Paillaugue. Per Agen manco a dirlo, tutti i punti sono di Conrad Barnard.
Infine il Racing batte il sempre pericoloso Bordeaux per 18-7, giocando  in modo molto applicato e cinico. La meta finale di Treloar l'abbiamo raccontata, per i parigini viene tutto dal piede del giovane estremo Gaetan Germain, schierato assieme alla mediana inedita Machenaud (ex Agen) - Dambielle (ex LaRochelle). Estebanez è al centro assieme a Chavancy - della serie, chi sente la mancanza di Steyn?  E il figiano Vakatawa col giovane Jané è alle ali - della serie, possiamo permetterci di centellinare Mirco B. - per non dire dei neo arrivati Ducalcon davanti a destra e Brugnault a sinistra  - della serie LoCicero se ripiji.  A proposito, Sebastien Chabal ha segnato la prima meta con Lyon, in ProD2. 

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho ancora visto nulla dello scorso week end ma domani guardero' Biarritz registrata. Gli arbitri stanno fischiando molto in francia, vero continuo a non capire se sia la volonta' di "educare" i giocatori a non cercare astuzie o malizie o altro.

Sulla mischia, mi ero basato nelle mie analisi su 3 partite di cui 2 secondo me benino ed 1 malissimo, continuo a pensare che sia la strada giusta nelle partite da me viste molti dei fischi erano per early enagement ed e' qua che devono tutti lavorare ma per primi i giocatori...il cercare di rubare il decimo di secondo all'arbitro non e' tollerato perche' non c'e' piu' l'engagement ma il set che tecnicamente sono due chiamate diverse. Se le squadre recepiranno questo cambiamento e lo accetteranno continuo a pensare che siamo sulla strada giusta.

Naoto

Abr ha detto...

Se la questione dei troppi fischi e cartellini in Francia fosse il classico "colpiscine dieci per educarne cento" che dici, Naoto, allora avrebbe ragione il sindacalista dei giocatori a lagnarsi pubblicamente.
C'è un problema più diffuso a mio avviso, da quel poco o tanto che ho visto: un mix di quel che dici tu, di escalation nella fisicità nel gioco (non solo potenza ma anche e soprattutto velocità), di ignoranza o malizia nei giocatori e di inconsistenza degli arbritri. Agitare aggiungendo nuove regole ed ecco il patatrac servito. Quarantasei fischi in una partita vuol dire più di uno ogni due minuti, il che aggiunto a palle fuori ed errori, genera una spezzatino peggio del football americano.

Sulla mischia anch'io ho salutato la novità come positiva, poi ho visto una mischia forte, quella della Benetton, trovarsi veramente in crisi, sfasata rispetto ai tre comandi. Un sacci di ingaggi anticipati e di crolli al contatto, non dopo in spinta, segno di spinte storte, di tiramenti verso il basso, di mancati legamenti etc.etc.
Tutti e sei gli uomini davanti della Benetton in crisi, non solo i primi tre.
L'impressione mia è che manchi qualcosa. Come se quel "pause" di prima ci fosse lo stesso, sostituito da un "...". Da cio si deduce che in realtà si tratta la nuova sequenza come quella vecchia, il che sarebbe sbagliato. Mi auguro sia solo questione di tempo, di adeguamento.

Anonimo ha detto...

Abr hai perfettamente ragione. Il "pause" non è morto!
Gli arbitri dovrebbero chiamare "set" immediatamente dopo il "touch", quasi tutto d'un fiato, senza alcuna pausa, appunto! Altrimenti non è cambiato proprio nulla.

Uscendo un po' dal tema del post...
Bene la regola dei 5 secondi per usare il pallone, mi pare. Prevedibilmente, niente di così traumatico come volevano far credere alcuni. Ho visto fischiare fallo sono in una partita nel weekend, forse agli Wasps.

E che mi dite della meta annullata agli Wasps con il TMO per un passaggio in avanti di mezz'ora prima? (vabbè io simpatizzo per i Quins, però...)
Lì l'arbitro deve essere molto preciso nell'indicare qual è l'esatta questione che intende far controllare al replay, altrimenti diventa un casino.

Vanni

Anonimo ha detto...

Il pause e' vero c'e' ancora perche' gli arbitri temporeggiano ma secondo e il punto fondamentale e' che il "set" non e' "engage" sono due comani tecnicamente diversi e questo e' quello che secondo me non e' ancora stato del tutto recepito. Gli early engagment, si gli arbitri temporeggaino ancora troppo ma qui serve che anche le squadre recepiscano il cambiamento e la smettano di cercare di mangiare il decimo di secondo sulla chiamata ed e' qui che forse le pene potrebbero diventare piu' severe (giallo sugli early engagement?)?Potrebbe essere un'indicazione IRB se si continuasse su qesta strada. Che poi sono onesto ho visto partite in cui le squadre dopo le prime 2-3 mischie si sono adatate ed hanno recepito il set come un comando diverso dall'engage e non cercavano in maniera maniacale di battere sul tempo l'arbitro. Siamo all'inizio io penso che se la IRB magari prima dei TM facesse ancora magior chiarezza specificando bene come il set sia diverso dall'engage e come questo debba venir inerpretato da abitro e squadre siamo sulla strada giusta.

Naoto

Abr ha detto...

Tnxs Vanni.
La regola dei 5 sec? L'ho scirtto, per me è solo un reminder, un post it per arbitri e mediani, che di solito son gente sveglia. Se l'arbitro avverte, solo uno scemo ci casca, oppure in caso di palla non più giocabile, errori, malintesi etc.etc. Casi marginali insomma.

Sull'estensione dello spaziotempo per il Tmo: non sono contrario, se l'arbitro chiama il Tmo è evidentemente perché "non è sicuro" di quel che ha visto o non visto, quindi mi sta bene che non sia del tutto preciso.
Si svilupperà anche qui col tempo una fraseologia standard, credo, tipo "controllami dall'ultimo passaggio" o "dall'ultima ruck/rimessa laterale" etc.etc.

Abr ha detto...

In mischia ordinata l'arbitro temporeggiava anche prima, tra "pause" ed "engage", e quando non era rapido e/o costante, era il casino massimo.

Ora quindi uno step è stato eliminato comunque, ma la situazione non migliora. Il motivo lo dici chiaro Naoto: ogni mischia tenta di anticipare al massimo.
Lo stesso alla partenza delle gare di velocità, ma affibbiare un giallo per ingaggio anticipato mi parrebbe rimedio perggiore del male da curare.
Lo potrei accettare solo se ci fosse una tecnologia infallibile che rileva l'anticipo, esattamente come allo start delle gare veloci, dove ora se anticipi sei direttamente fuori. Invece nel rugby anticipano tutt'e due spesso e volentieri.

Concordo che "set" sia diverso da "engage", ma non se n'esce: o si inizia a spingere da legati alla League e come un tempo, ma allora la mischia non vale più niente e come nel League smetteranno prima o poi di spingere, oppure si accetta the race e le inevitabili aree grigie.
Anche nel football americano si esaspera il timing e si cade nell'anticipo.

Anonimo ha detto...

Abr mi sono espresso male perche' velocemente, il giallo per l'early set lo potresi affibiare alla terza volta che una squadra fa un early ebagement...dai un paio di occasioni per aggiustarsi ma se insistono erche' soffrono di "ingaggio precoce" punisci.

Sul set e la mischia, non vedo la mischia nell'union smettere di spingere, mi illudero' forse ma dubio che i pacchetti mischia inizierebbero a giocare no contest.

Abr ha detto...

Quindi saresti favorevole alla spinta solo dopo che le prime linee si sono legate? Funzionrebbe?
A quel punto il comando "set" potrebbe essere sostituito dall'introduzione (DRITTA) della palla da parte del mediano (vantaggio giustificato per aver "vinto" una mischia, un po' come nel football americano è il qb che dà il via all'azione), i tallonatori tallonerebbero e tutto funzionerebbe senza troppi fischietti e troppe punizioni, come una volta ...

Anonimo ha detto...

Abr si sarei favrevole al ritorno al passato per ridare dignita' alla mischia.
Cosi' com'e' stata negli ultimi anni era una battaglia d'ingaggio e basta ed una battaglia a mangiare il tempo all'arbitro.

Come giustmaente sottolinei io penso che rimetterebbe in gioco anche l'introduzione corretta dell'ovale (ormai vedrai un'introduzione come dio comanda ogni 50 miscie se va bene) i tallonatori avrebbero un senso ad essere chiamati csi' e magari l'arbitro potrebbe essere anche in grado di tenere d'occhi che le terze non si sleghino 10 minuti prima.

Funzionerebe?Beh questa e' la domanda da 1 milione di dollari...

Abr ha detto...

La domanda da un milione e forse di più è perchè mai non si torni a far così: soluzione semplice e sperimentata. A prime linee legate, decide il mediano quando introdurre e l'arbitro vigila che spingano (sul serio) solo quando la palla è sotto.
Le terze? Così devono rimanere in spinta o meglio a puntellare i piloni, altro che staccarsi prima! Altrimenti rischiano che la mischia venga fatta ruotare.
Ricordo ancora con terrore la prima volta che una intera mischia mi rotolò sopra, avendo gli avversari scardinato i miei colleghi sul lato opposto al mio ...

Anonimo ha detto...

Abr secondo me si sta andando in quella direzione...o cosi' voglio credere...penso cosi' perche' se no avrebbero semplicemento tolto il pause lasciando il comando engage mentre con il set hanno secondo me danto un'indicazione di dove potrebbero esserci successivi sviluppi.

Abr ha detto...

Mah non lo so, sono scettico, magari ci sbagliamo entrambi e sarebbe un caos ma effettivamente parrebbe un output logico, easy e risolutivo.
A volte penso ci sia più "politica", magari nord-sud, e molto crear problemi per poi ergersi a gestori del problema creato - è la storia della burocrazia mondiale - che voglia di trovar soluzioni, in certe scelte regolamentari.

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