martedì 23 ottobre 2012

Canterbury ai tempi supplementari

Tempo di semifinali anche per il torneo NPC che assegna la ITM Cup. Anche qui come in Sudafrica, una vittoria casalinga apparentemente scontata, in realtà molto combattuta fino ai supplementari, parola raramente sentita nel rugby (nell'NPC bisogna tornare al 1992 per trovarne uno); l'altra semi è una mezza, solo mezza sorpresa "corsara".

- Il Canterbury leader di tutte le statistiche di attacco e difesa ha bisogno dei tempi supplementari per aver ragione in casa del Taranaki. Così dopo il 27 pari dei tempi regolamentari, alla fine passano con un netto 51-27, cinque mete a quattro - ma erano due contro quattro a fine del tempo regolamentare - con doppietta per il notorio pilone Wyatt Crockett. 17 i punti per Tom Taylor schierato second five eight, che ha tenuto in piedi la squadra di casa coi suoi piazzati per tutto il secondo tempo. Ne segna poi altri nove il first five eight designato Tyler Bleyendaal. Oggi non ha timbrato il cartellino il 21enne estremo di casa Johnny McNicholl, primo marcatore di mete del torneo (10).
La gara è stata una fiera rincorsa senza mai mollare l'osso da parte degli Ambers&Blacks fin che ne hanno avuta di birra, cioè fino ai supplementari.
Che non fosse giornata facile per i campioni in carica è illustrato dalla meta immediata del nostro conoscente Jimmy Marshall (un anno agli Aironi), che iniziò come vice Beauden Barrett quando questi fu richiamato dagli All Blacks; adesso, liberato da compiti extra, si è riscoperto ottimo utlity back (estremo, primo centro, apertura se serve), una flessibilità che gli ha fatto guadagnare il primo contratto nel SuperRugby, l'anno prossimo ai Blues, ai servigi di Sir John Kirwan.
Dopo la meta di Marshall i padroni di casa recuperano e passano in vantaggio entro il primo quarto, con la prima meta di Crockett e una del flanker Matt Todd, il vice McCaw in casa 'Saders. Taranaki non si arrende, recupera sul 12-10, subisce i penalty di Tayor ma li riprende con una meta del capitano Jason Eaton, chiudendo il primo tempo in equilibrio, 18-17 e due mete per parte.
Nel secondo tempo sembra che l'equilibrio venga rotto ancora dal piede di Taylor che martella i pali con tre piazzati consecutivi. Sul 27-17 pare fatta per i padroni di casa stra-favoriti,e invece arrivano le mete all'ora di gioco del flanker Chris Walker e poi al 73' del subentrato ala Seta Tamanyula, lanciato da un break di Barrett. Qualche minuto prima, Taranaki aveva mancato una meta di poco. Notare, nessuna di queste mete è stata trasformata, sennò per somma gioia degli scommettitori, in finale ci sarebbe il Taranaki.
Si va così ai supplementari dove gli indispettiti Cantabrians piazzano 24 punti unanswered con tre mete, giusto così per chiarire il concetto di lesa maestà. Ma quanti sudori freddi a Chirstchurch, era da un po' che non trasudavano più così ...
Canterbury guadagna la finale in casa per difendere il titolo come da copione, ma non è certo andata come speravano nè come potevano - e potevamo - immaginare. Massimo rispetto per il Taranaki che glie l'ha fatta veramente sudare fredda. La squadra di Jason Eaton, Andre Taylor, Jimmy Marshall e Beauden Barret si è resa protagonista di uno splendido campionato, tranne un singolo passo falso al 12' turno, quando perse inopinatamente il Ranfurly Shield e uno dei primi due posti con semifinale in casa; questa prestazione in casa dei grandi favoriti li riscatta alla grande, anche se purtroppo a futura memoria rimarrà un punteggio del tutto bugiardo.

- Meno epica ma altrettanto inattesa sotto certi profili la vittoria di Auckland in casa di Wellington che aveva guidato il torneo per larghe parti, per 22-33. Sono tre mete contro quattro, con doppietta del centro tongano Malakei Fekitoa, 20 anni e partita importante per il miglior marcatore della lega (davanti a Tom Taylor) Gareth Anscombe, autore di 13 punti.
Gara a punteggio basso nel primo tempo, condotta sempre dagli ospiti col piede di Anscombe, nel finale c'è la meta di Ross Filipo, lock di casa ex Bayonne e Wasps che chiude il punteggio sul 8-9. Nel secondo marcano ancora i Lions con l'altro lock Mark Reddish e pare delinearsi la fuga per i padroni di casa. La squadra del Nord li riprende al 50' sul 15-14, con meta del pilone Puliasi Manu; altra accelerazione del team di casa all'ora di gioco con la marcatura del nr.8 Ardie Savea, porta i Lions al vantaggio 22-14 con venti minuti da giocare. La meta e lo svantaggio però vengono "coperti" immediatamente da un intercetto di Fekitoa, che bissa al 70' lanciato da un veloce free kick del mediano con qualche trascorso All Blacks Alby Mathewson (a volte i calci liberi servono). La meta segna il ritorno in vantaggio di Auckland e la sua vittoria, vantaggio corroborato nel finale dal compagno di reparto Parkes, lanciato anche lui dal mediano.
Auckand fa un po' come Western Province: anche qui la squadra più titolata del Paese torna alla finale, l'ultima volta fu nel 2007. Certo che all'AMI Stadium di Christchurch, rifare il Taranaki mettendoci un pizzico di precisione e fiato in più non sarà semplice, ora che i campioni in carica han sviluppato gli anticorpi.

- Mica finisce qui: l'NPC è divisa in due gironi, ci sono anche i playoff tra le prime quattro della divisione inferiore (chiamata con sforzo di fantasia e originalità tipicamente Kiwi, Championship) per decidere chi scambierà il posto in Premiership con la retrocessa Hawke's Bay.
E' stata una duplice vittoria casalinga nelle semifinali che han visto la qualificazione di tutte e tre le  squadre dell'Isola Meridionale (non male; del resto accade lo stesso in Premiership, dove l'unica squadra presente dell'Isola Sud è Canterbury ...). L'unica del Nord è però la dominatrice della Divisione, le Counties Manukau, le quali battono nettamente il Southland per 48-23, sei mete a due con doppietta del centro samoano Raynold Lee-Io.
L'altra semi tutta al Sud vede prevalere a Dunedin Otago su Tasman per 41-34. Sono quattro mete a tre, una del mediano giapponese Fumiaki Tanaka. Partita molto combattuta, con i Mako's avanti dal 20' sino al 65'. Con una ultima meta al 70' gli ospiti si rifanno sotto di un punto ma la trasformazione fallita impedisce il sorpasso ed è il canto del cigno. Due penalty kick di Glenn Dickson (21 punti) chiudono la gara per i Razorbacks. Finale promozione a Pukekohe la settimana prossima. 

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