Questi sarebbero All Blacks di seconda scelta?
Steve Hansen ha svelato la formazione neozelandese che sabato sarà ospite degli Azzurri in quel di Roma, all'Olimpico. Finite le sessioni fotografiche, gli eventi e quant'altro per sponsorizzare il grande match dell'anno, è tempo di guardare in faccia il XV dei campioni del mondo arrivati al Nord per ribadire che dopo aver messo le mani sulla RWC, si sono levati un peso di dosso e provengono da un pianeta ancora dai più inesplorato.
Nei giorni scorsi si respirava una certa insoddisfazione perché era chiaro che Richie McCaw non sarebbe stato dell'incontro, in una logica di salvaguardia del capitano che era già stata esplicitata dallo staff tecnico degli All Blacks con il Championship in corso: il ragazzo ha lavorato a cottimo per anni, ne ha date tante e ne ha prese tante, pure per via di quel suo vizio di farsi sempre ritrovare nei posti sbagliati al momento giusto. Dunque McCaw non sarà in campo, ma guardando la lista dei titolari la Nuova Zelanda pesca quelle che nell'adagio attuale sarebbero considerate seconde scelte: certo, certo...
Quattordici cambi rispetto alla squadra che domenica ha battuto la Scozia, con una coppia di centri titolare come quella formata da Ma'a Nonu e Conrad Smith, mentre alle ali ci sono Julian Savea e Hosea Gear, con il classe '91 Beauden Barrett posizionato estremo. La panchina per il reparto trequarti propone Cory Jane - ed eventualmente Dan Carter, nel caso i neozelandesi volessero testarlo ancora nella posizione di centro. In cabina di regia ci sono Aaron Cruden, ma soprattutto Aaron Smith, il mediano che ha sfilato il posto a Piri Weepu questa estate e che negli schemi AB è una delle pedine per accelerare notevolmente il ritmo della gara.
Veniamo al reparto avanti, dove si posiziona il capitano di giornata: è Kieran Read, la terza linea che guiderà il gruppo per la prima volta - un tour boreale per testare tutto e di più, le motivazioni in particolare. A chiudere la back row con lui ci saranno Liam Messam e Sam Cane. Contro gli italiani c'è l'esperienza: quella di Ali Williams in seconda linea, al fianco di Brodie Retallick, più quella di Tony Woodcock e Keven Mealamu in prima, dove si schiera anche Charlie Faumuina. E' l'occasione del face to face dopo la figuraccia rimediata in quell'angolo di terreno a San Siro...
Tra i panchinari anche Ben Franks, Sam Whitelock e Victor Vito. Hansen ha detto ricordarsi il 20-6 milanese e ha messo in conto la fisicità della partita.
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett; 14 Hosea Gear, 13 Conrad Smith, 12 Ma'a Nonu, 11 Julian Savea; 10 Aaron Cruden, 9 Aaron Smith; 1 Tony Woodcock, 2 Keven Mealamu, 3 Charlie Faumuina; 4 Ali Williams, 5 Brodie Retallick; 6 Liam Messam, 7 Sam Cane, 8 Kieran Read (capt).
Replacements: 16 Dane Coles, 17 Wyatt Crockett, 18 Ben Franks, 19 Samuel Whitelock, 20 Victor Vito, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Daniel Carter, 23 Cory Jane.
Update:
Come risponde l'Italia? Arriva a stretto giro la "risposta" di Jaques Brunel e staff per la kermesse, chiedo scusa la gara-evento dell'Olimpico (sia detto a scanso di equivoci, per massimo rispetto di chi scenderà in campo a prendersi le botte). Ne cambiano otto rispetto alle Tonga ma con otto titolari e cinque riserve della Benetton, sempre "Azzurri-a-strisce" (biancoverdi) rimangono:
15 Andrea MASI (London Wasps, 70 caps), 14 Giovambattista VENDITTI (Zebre Rugby, 7 caps), 13 Tommaso BENVENUTI (Benetton Treviso, 21 caps), 12 Alberto SGARBI (Benetton Treviso, 21 caps), 11 Mirco BERGAMASCO (Racing-Metro Paris, 87 caps), 10 Luciano ORQUERA (Zebre Rugby, 27 caps), 9 Edoardo GORI (Benetton Treviso, 14 caps)*, 8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 89 caps) – capitano, 7 Simone FAVARO (Benetton Treviso, 14 caps), 6 Alessandro ZANNI (Benetton Treviso, 67 caps), 5 Francesco MINTO (Benetton Treviso, esordiente), 4 Antonio PAVANELLO (Benetton Treviso, 11 caps), 3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 89 caps), 2 Leonardo GHIRALDINI (Benetton Treviso, 46 caps), 1 Andrea LO CICERO (Racing-Metro Paris, 96 caps)
a disposizione: 16 Davide GIAZZON (Zebre Rugby, 3 caps), 17 Alberto DE MARCHI (Benetton Treviso, 3 caps), 18 Lorenzo CITTADINI (Benetton Treviso, 14 caps), 19 Quintin GELDENHUYS (Zebre Rugby, 31 caps), 20 Mauro BERGAMASCO (Zebre Rugby, 92 caps), 21 Robert BARBIERI (Benetton Treviso, 25 caps), 22 Tobias BOTES (Benetton Treviso, 6 caps), 23 Luke MCLEAN (Benetton Treviso, 39 caps)
Ovvio il ricambio alle ali: torna la coppia "titolare" (dal 6Nazioni scorso) Venditti-Bergamirco, al posto del non ancora convincente Iannone e del sempre più utility back Luke McLean, sistemato in panca -mi sa che soffriremo l'assenza della sua capacità tattica in fondo; anche se c'è una logica apparente: Cruden è meno tattico di Carter e senza Dagg pfiuuu, si respira un po' meglio tra gli Azzurri in fondo. Il resto dietro rimane fisso: i due centri trevigiani Sgarbi e Benvenuti, il running back Masi.
Rotazione completa invece in mediana, dove Orquera rileva a sorpresa Burton, mentre Gori anche se ha giocato molto meno di Botes, in panchina, era più plausibile al suo posto. Notare, in panca c'è posto per un solo mediano, per cui Botes coprirà ambedue i ruoli (Brunel forse continua a vederlo più come apertura: dopo la prova con Tonga del primo tempo, non mi sento di dargli tutti i torti).
Se Parisse e Zanni sono ovvie conferme tra i linebacker, Favaro scambia posto titolare-panca con Barbieri, ottenendo una terza linea un po' meno d'impatto ma più equilibrata nei ruoli, certo rimettendoci qualcosa in fase di penetrazione: ball carrier saran quindi Ghira, Zanni per quel che può e riesce, Parisse?
Cambio totale dei lock: servono più certezze in rimessa e per rendere più agevole il compito di Ghira., viene schierata la seconda linea Benetton con Pavanello e l'aggressivo Minto, quest'ultimo quasi una coppia di mastini ideale con Favaro. Rimesse a posto infine le gerarchie in prima linea, dove Cittadini è in panca e rientra il riposato Castrogiovanni con LoCicero e Ghiraldini.
In panca la prima linea per il finale è appunto Cittadini con De Marchi Alberto e Giazzon; Geldenhuys copre i lock, Barbieri come detto la terza linea ... ma c'è posto anche per Bergamauro: esperienza, garra - sovente poco lucida ora che l'età avanza (sorry per la lesa maestà, ma qui è così), canto del cigno in bellezza e chi più ne ha ...
La logica della gara d'attrito (subìto) che fa portare a Brunel due terze linee in panca, costa il posto alla apertura di rilievo: per cui si preferisce ovviamente coem rincalzo il mediano più versatile, al limite anche ala come del resto Gori stesso, Botes.
A livello di reparti, "quella volta" di San Siro (2009) c'era Crockett (ora in panca), Tialata poi Afoa con Flynn poi Hore e non erano ripieghi; anche stavolta c'è il numero uno dei numeri uno al Mondo, Woodcock, l'hooker più esperto a disposizione e un giovanottone potente, Faumuina, a troncar le gambe dell'espertone LoCicero. Vedremo. Stavolta si può cambiar tutta la prima linea: opportunità di vendetta nel finale per Crockett (di fatto dopo San Siro perse il posto in nazionale) con l'altro titolare Ben Franks e il "fresco" Coles da Wellington, contrapposti a Cittadini, titolare "in pectore" dopo il Man of the Match a casa sua a Brescia, assieme agli ancora meno internazionalmente scafati De Marchi e Giazzon.
Interessante e in qualche modo "potabile" la sfida in seconda linea: Retallick con l'antico Ali potrebbero essere un target raggiungibile per i nostri, se in giornata di grazia. In terza linea invece sarà dura come il ferro: lo sgusciante Messam, il giovane Cane che deve guadagnarsi il posto di McCaw del futuro, Read che non teme il confronto con nessuno, nemmeno con un incrocio tra Parisse e Harinordoquy o Steffon Armitage che s'allena con Masoe.
Peggio che mai al centro: Conrad Smith e Ma'a Nonu, chi li ferma? E Cruden addosso a Orquerino? Per non dire dell'altro Aaron, quando decide di infiltrarsi da dietro le ruck. Alle ali possono mettere chi vogliono il risultato non cambia, date le capacità degli altri di creare campi per il decollo, mentre il giovane Barrett in fondo è esperimento interessante e andrebbe in qualche modo "testato" tatticamente.
Davanti o dietro, aldilà delle fasi statiche e della disciplina, il quesito cui gli Azzurri verranno sottoposti è quello solito degli AB, il meno agevole possibile per una squadra come la nostra che quando fa le cose fatte bene, lo fa in modo ligio e composto. E' un quesito che bypassa quello classico se sia meglio puntare al possesso o al territorio per tenerli lontani: è la loro capacità di riconquista dell'ovale, cui segue ripartenza razzente da ogni punto del campo (anche al piede, mai usato come "disimpegno") che destabilizza l'avversario, sfruttando la intercambiabilità di tutti - avanti e trequarti, registi e (finalizz-)attori - e non dà tempo di rischierarsi né punti di riferimento.
Per cui diventa cruciale la battaglia sul punto di incontro - ma guarda un po'. Ca va sans dire, prerequisito indispensabile per "reggere" è il controllo delle fasi statiche, perlomeno su proprio lancio/introduzione. Sarebbe Deeee-fence nel senso "moderno" e non statico-antico del termine.
Chi ricorda quei settanta minuti dell'Argentina nel The Championship all'andata? Ecco, così bisognerebbe fare. Facile a dirsi ...
Nei giorni scorsi si respirava una certa insoddisfazione perché era chiaro che Richie McCaw non sarebbe stato dell'incontro, in una logica di salvaguardia del capitano che era già stata esplicitata dallo staff tecnico degli All Blacks con il Championship in corso: il ragazzo ha lavorato a cottimo per anni, ne ha date tante e ne ha prese tante, pure per via di quel suo vizio di farsi sempre ritrovare nei posti sbagliati al momento giusto. Dunque McCaw non sarà in campo, ma guardando la lista dei titolari la Nuova Zelanda pesca quelle che nell'adagio attuale sarebbero considerate seconde scelte: certo, certo...
Quattordici cambi rispetto alla squadra che domenica ha battuto la Scozia, con una coppia di centri titolare come quella formata da Ma'a Nonu e Conrad Smith, mentre alle ali ci sono Julian Savea e Hosea Gear, con il classe '91 Beauden Barrett posizionato estremo. La panchina per il reparto trequarti propone Cory Jane - ed eventualmente Dan Carter, nel caso i neozelandesi volessero testarlo ancora nella posizione di centro. In cabina di regia ci sono Aaron Cruden, ma soprattutto Aaron Smith, il mediano che ha sfilato il posto a Piri Weepu questa estate e che negli schemi AB è una delle pedine per accelerare notevolmente il ritmo della gara.
Veniamo al reparto avanti, dove si posiziona il capitano di giornata: è Kieran Read, la terza linea che guiderà il gruppo per la prima volta - un tour boreale per testare tutto e di più, le motivazioni in particolare. A chiudere la back row con lui ci saranno Liam Messam e Sam Cane. Contro gli italiani c'è l'esperienza: quella di Ali Williams in seconda linea, al fianco di Brodie Retallick, più quella di Tony Woodcock e Keven Mealamu in prima, dove si schiera anche Charlie Faumuina. E' l'occasione del face to face dopo la figuraccia rimediata in quell'angolo di terreno a San Siro...
Tra i panchinari anche Ben Franks, Sam Whitelock e Victor Vito. Hansen ha detto ricordarsi il 20-6 milanese e ha messo in conto la fisicità della partita.
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett; 14 Hosea Gear, 13 Conrad Smith, 12 Ma'a Nonu, 11 Julian Savea; 10 Aaron Cruden, 9 Aaron Smith; 1 Tony Woodcock, 2 Keven Mealamu, 3 Charlie Faumuina; 4 Ali Williams, 5 Brodie Retallick; 6 Liam Messam, 7 Sam Cane, 8 Kieran Read (capt).
Replacements: 16 Dane Coles, 17 Wyatt Crockett, 18 Ben Franks, 19 Samuel Whitelock, 20 Victor Vito, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Daniel Carter, 23 Cory Jane.
Update:
Come risponde l'Italia? Arriva a stretto giro la "risposta" di Jaques Brunel e staff per la kermesse, chiedo scusa la gara-evento dell'Olimpico (sia detto a scanso di equivoci, per massimo rispetto di chi scenderà in campo a prendersi le botte). Ne cambiano otto rispetto alle Tonga ma con otto titolari e cinque riserve della Benetton, sempre "Azzurri-a-strisce" (biancoverdi) rimangono:
15 Andrea MASI (London Wasps, 70 caps), 14 Giovambattista VENDITTI (Zebre Rugby, 7 caps), 13 Tommaso BENVENUTI (Benetton Treviso, 21 caps), 12 Alberto SGARBI (Benetton Treviso, 21 caps), 11 Mirco BERGAMASCO (Racing-Metro Paris, 87 caps), 10 Luciano ORQUERA (Zebre Rugby, 27 caps), 9 Edoardo GORI (Benetton Treviso, 14 caps)*, 8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 89 caps) – capitano, 7 Simone FAVARO (Benetton Treviso, 14 caps), 6 Alessandro ZANNI (Benetton Treviso, 67 caps), 5 Francesco MINTO (Benetton Treviso, esordiente), 4 Antonio PAVANELLO (Benetton Treviso, 11 caps), 3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 89 caps), 2 Leonardo GHIRALDINI (Benetton Treviso, 46 caps), 1 Andrea LO CICERO (Racing-Metro Paris, 96 caps)
a disposizione: 16 Davide GIAZZON (Zebre Rugby, 3 caps), 17 Alberto DE MARCHI (Benetton Treviso, 3 caps), 18 Lorenzo CITTADINI (Benetton Treviso, 14 caps), 19 Quintin GELDENHUYS (Zebre Rugby, 31 caps), 20 Mauro BERGAMASCO (Zebre Rugby, 92 caps), 21 Robert BARBIERI (Benetton Treviso, 25 caps), 22 Tobias BOTES (Benetton Treviso, 6 caps), 23 Luke MCLEAN (Benetton Treviso, 39 caps)
Ovvio il ricambio alle ali: torna la coppia "titolare" (dal 6Nazioni scorso) Venditti-Bergamirco, al posto del non ancora convincente Iannone e del sempre più utility back Luke McLean, sistemato in panca -mi sa che soffriremo l'assenza della sua capacità tattica in fondo; anche se c'è una logica apparente: Cruden è meno tattico di Carter e senza Dagg pfiuuu, si respira un po' meglio tra gli Azzurri in fondo. Il resto dietro rimane fisso: i due centri trevigiani Sgarbi e Benvenuti, il running back Masi.
Rotazione completa invece in mediana, dove Orquera rileva a sorpresa Burton, mentre Gori anche se ha giocato molto meno di Botes, in panchina, era più plausibile al suo posto. Notare, in panca c'è posto per un solo mediano, per cui Botes coprirà ambedue i ruoli (Brunel forse continua a vederlo più come apertura: dopo la prova con Tonga del primo tempo, non mi sento di dargli tutti i torti).
Se Parisse e Zanni sono ovvie conferme tra i linebacker, Favaro scambia posto titolare-panca con Barbieri, ottenendo una terza linea un po' meno d'impatto ma più equilibrata nei ruoli, certo rimettendoci qualcosa in fase di penetrazione: ball carrier saran quindi Ghira, Zanni per quel che può e riesce, Parisse?
Cambio totale dei lock: servono più certezze in rimessa e per rendere più agevole il compito di Ghira., viene schierata la seconda linea Benetton con Pavanello e l'aggressivo Minto, quest'ultimo quasi una coppia di mastini ideale con Favaro. Rimesse a posto infine le gerarchie in prima linea, dove Cittadini è in panca e rientra il riposato Castrogiovanni con LoCicero e Ghiraldini.
In panca la prima linea per il finale è appunto Cittadini con De Marchi Alberto e Giazzon; Geldenhuys copre i lock, Barbieri come detto la terza linea ... ma c'è posto anche per Bergamauro: esperienza, garra - sovente poco lucida ora che l'età avanza (sorry per la lesa maestà, ma qui è così), canto del cigno in bellezza e chi più ne ha ...
La logica della gara d'attrito (subìto) che fa portare a Brunel due terze linee in panca, costa il posto alla apertura di rilievo: per cui si preferisce ovviamente coem rincalzo il mediano più versatile, al limite anche ala come del resto Gori stesso, Botes.
A livello di reparti, "quella volta" di San Siro (2009) c'era Crockett (ora in panca), Tialata poi Afoa con Flynn poi Hore e non erano ripieghi; anche stavolta c'è il numero uno dei numeri uno al Mondo, Woodcock, l'hooker più esperto a disposizione e un giovanottone potente, Faumuina, a troncar le gambe dell'espertone LoCicero. Vedremo. Stavolta si può cambiar tutta la prima linea: opportunità di vendetta nel finale per Crockett (di fatto dopo San Siro perse il posto in nazionale) con l'altro titolare Ben Franks e il "fresco" Coles da Wellington, contrapposti a Cittadini, titolare "in pectore" dopo il Man of the Match a casa sua a Brescia, assieme agli ancora meno internazionalmente scafati De Marchi e Giazzon.
Interessante e in qualche modo "potabile" la sfida in seconda linea: Retallick con l'antico Ali potrebbero essere un target raggiungibile per i nostri, se in giornata di grazia. In terza linea invece sarà dura come il ferro: lo sgusciante Messam, il giovane Cane che deve guadagnarsi il posto di McCaw del futuro, Read che non teme il confronto con nessuno, nemmeno con un incrocio tra Parisse e Harinordoquy o Steffon Armitage che s'allena con Masoe.
Peggio che mai al centro: Conrad Smith e Ma'a Nonu, chi li ferma? E Cruden addosso a Orquerino? Per non dire dell'altro Aaron, quando decide di infiltrarsi da dietro le ruck. Alle ali possono mettere chi vogliono il risultato non cambia, date le capacità degli altri di creare campi per il decollo, mentre il giovane Barrett in fondo è esperimento interessante e andrebbe in qualche modo "testato" tatticamente.
Davanti o dietro, aldilà delle fasi statiche e della disciplina, il quesito cui gli Azzurri verranno sottoposti è quello solito degli AB, il meno agevole possibile per una squadra come la nostra che quando fa le cose fatte bene, lo fa in modo ligio e composto. E' un quesito che bypassa quello classico se sia meglio puntare al possesso o al territorio per tenerli lontani: è la loro capacità di riconquista dell'ovale, cui segue ripartenza razzente da ogni punto del campo (anche al piede, mai usato come "disimpegno") che destabilizza l'avversario, sfruttando la intercambiabilità di tutti - avanti e trequarti, registi e (finalizz-)attori - e non dà tempo di rischierarsi né punti di riferimento.
Per cui diventa cruciale la battaglia sul punto di incontro - ma guarda un po'. Ca va sans dire, prerequisito indispensabile per "reggere" è il controllo delle fasi statiche, perlomeno su proprio lancio/introduzione. Sarebbe Deeee-fence nel senso "moderno" e non statico-antico del termine.
Chi ricorda quei settanta minuti dell'Argentina nel The Championship all'andata? Ecco, così bisognerebbe fare. Facile a dirsi ...
15 commenti:
Della serie la stabilità: prima erano All Blacks serie B, ovviamente in spregio a noi, adesso invece "fan paura" ...
Certo che l'opinionismo non ha vergogna.
La realtà caro Ringo, è che sbagliamo noi: dovremmo smetterla di considerare questa partita come una gara di rugby - e mentre lo dico mi dichiaro spiaciuto per i protagonisti.
In realtà trattasi di KERMESSE mediatica, un circo con tanto di grancassa su cui picchiare più forte che si può.
All'insegna del classico "più gente c'è, più bestie si vendono".
Boh, magari c'è da augurarsi che ci facciano lo scalpo come a Marsiglia, che facciano come quei playmaker delle piccole università americane che a fine partita mostrano la palla all'avversario che sarà tra le prima scelte del prossimo draft NBA dicendogli: "Guarda, è fatta così" - e lo dico con dispiacere per i nostri ragazzi. Così almeno ci renderemmo conto che prime o seconde scelte, è la partita che conta.
Naa, tifare contro, mai. Il bersaglio è l'opinionismo fuorviante e "mestruato", mica chi scende in campo. Ci mancherebbe.
alla faccia del bicarbonato di sodio direbbe Totò sarà spettacolo ed io me lo godrò insieme a junior grande tifoso degli ABs ,pardon della nuova zelanda, 7 anni e gli piace vincere facile eh ? ;)
ho una idea del rugby troppo alta per poter seguire quei venditori di fumo degli opinionisti "l 'essenza del rugby è che si tratta in primis et ante omnia ,di uno stato mentale una manisfestazione dello spirito " JPR ironduke
se sbaglio mi corrigerete
Era solo una provocazione. Si tifa per gli Azzurri, ci mancherebbe. Soprattutto visto che saranno loro a scendere in campo.
Molto giusto ironduke, delel volte ci facciamo prendere dal genius loci.
vista anche la formazione azzurra, mi sa che brunel la pensa come voi e non come il tam tam mediatico. la partita "da vincere" e' la prossima.
la cintura e' allacciata, per sta partita speriamo che gli airbag funzionino bene :-D
PS mi piacerebbe vedere barrett a 10 nel caso in cui cruden cedesse il posto a partita in corso.
Domanda: Benvenuti in difesa mi pare alquanto lacunoso (ha sbagliato diversi placcaggi non impossibili contro Tonga); non sarebbe stato piú logico, anche da un punto di vista tattico, McLean estremo e Masi centro, in modo da difendere meglio il canale 12-13 e avere un estremo capace di calciare?
Interessante la mediana (se Orquera non si spacca).
Beh, con gli AB vogliono giocar tutti, vedi bergamauro: tanto è una kermesse, no? Hai mai visto qualcuno lamentarsi se si perde con loro?
E' come uscire con Paris Hilton, poi te la puoi menare per tutta la vita, a prescindere da cosa ci fai :)
ps.: vediamo cosa ci fa là in fondo, sono curioso.
Poi puoi postare anche il video su YouPorn et similia ;)
Già, pericolo massimo in zona centri e lì vicino: Cruden su Orquera, al ragazzo piace far "pick and go" che mutuato dal basket sarebbe il penetra e scarica (offload).
Mi sembra tanto la formazione del futuro a arte qualche vecchio espertone in mischia e la coppia di centri, che comunque durerà, tre ruoli chiave vengono dritti dritti dalla U20 che ha fatto i mondiali a Treviso, 15 9 7, questa è una delle differenze importanti...
vediamo di fare la nostra porca figura vah...
duepunte
Si, Hansen mica schiera gente a caso, ha un suo bel programma definito di evoluzione e test.
Noi faremo la nostra "porca figura" se riusciremo a far l'Argentina del The Championship in Nuova Zelanda: veementi ma disciplinati nei punti di incontro/scontro, per il più lungo tempo possibile.
Se Favaro sarà Man of The Match (e se controlleremo le fasi statiche), potremmo anche stargli vicini insomma. SE.
Poi quando sub-entrerà Bergamauro, back to the future e addio core. Spiace dirlo, ma il ragazzo sta bilanciando la ovvia perdita di velocità e potenza dovuta all'età, non con la lucida esperienza ma al contrario, con un eccesso di "garra" scomposta. Speriamo bene, sarei felice di venire smentito in campo e ne farei pubblica ammenda senza problemi.
domani ci sarà la fiera del subdue and penetrate e non è un canale di youporn ;) ironduke
:D
Speriamo che gli Azzurri siano di quelle all'antica, che dicevano nonono ... ;)
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