Stade forte coi forti, Tolosa torna grande
La decima tornata del Top14 è terminata da pochi minuti.
Nessuna sorpresa nei risultati ma molto gioco ed agonismo in tutti i campi. Partendo dall'alto, prendi ad esempio la vittoria di Tolone, con 24 punti tutti firmati Jonny Wilkinson: ancora una volta lo Stade Francais si conferma squadra forte contro quelli forti. Se ne frega del power display di pochi giorni fa, confida su se stessa, gioca e fa sudare freddo i padroni di casa. Prima ne limita le cavalcate, subendo però la potenza del pack provenzale (18-6 all'ora di gioco, piazzati di Wilko, uno del mediano Dupuy e un drop del giovane apertura Plisson - Contepomi è schierato primo centro - per i parigini); all'ora di gioco l'ingresso di Jerome Porical offre un piazzatore Stadiste più preciso (18-9). A dieci minuti dalla fine, mentre Tolone prova ad assicurarsi il risultato, il patatrac: la palla sfugge a Bastareaud durante un placcaggio a 5 metri dalla meta, l'estremo parigino 21enne Hugo Bonneval se la calcia avanti un paio di volte con perizia e va a marcare una meta da novanta metri solitaria. Con la trasformazione fa 18-19, brividi al Mayol, è la prima volta in stagione che un'ospite è avanti e rischia di vincere. Nessun problema, la ricetta è sempre quella, pressione con gli avanti e alla prima azione arriva il fallo che Wilko piazza pur tutto spostato sulla destra. Poco dopo ne capitalizza un altro, per il suo ottavo piazzato in fila. Ininfluente il giallo beccato da un incolpevole Delon Armitage, franato addosso a un parigino che attendeva la palla in arrivo, in quando spinto da un avversario.
Clermont si a in casa che fuori insiste con i suoi passettini avveduti a punteggio basso ma con ben tre mete marcate, dal possente triangolo allargato Sivivatu-Nalaga-Buttin (ventenne estremo 1,90m per 90kg). Agen prova a rovinare la festa marcando meta delle'stremo 21enne Mathieu Lamoulie nell'ultimo quarto, togliendo così il bonus offensivo e assicurandosi quello difensivo.
Con quel bonus Agen pareggia i punti con Bordeaux, uscita sconfitta da Bayonne e la supera per la differenza punti, lasciandola al penultimo posto: ci ha pensato Benjamin Boyet con la collaborazione finale di un altro estremo, Scott Spedding in meta al 70' per togliere il bonus agli avversari.
Torniamo a seguire la classifica dall'alto: la vittoria in casa del Tolosa contro un Racing francamente un po' rinunciatario (nulla a che vedere con i cugini dello Stade, avendo veduto le due partite). A parte il primo quarto: i parigini vanno in meta per primi, grazie a un bel break sulla sinistra dell'ala Julien Saubade, i cui sviluppi vengono ben giostrati dal giovin mediano Machenaud con la collaborazione del lock Francois Van der Merwe che segna.
La cosa fa incavolare i tolosani: quasi immediatamente Luke McAlister inventa una meta, calciando deliziosamente per se stesso in una sguarnita profondità parigina; poi tocc asubito all'alal Yoann Huget finalizzare un bella azione collettiva alla mano accelerata dal centro Gael Flickou e approfondita dall'uomo in più in linea, il flanker Nyanga. A quel punto i parigini tirano i remi in barca, nel secondo tempo il controllo della gara dei tolosani è quasi totale, va in meta meritatamente Flickou e poi manco a dirlo Clerc.
A Castres partitone a viso aperto che riconcilia col rugby: 38-36 il finale col Perpignan, tre mete per parte con doppietta dell'ala catalana Daniel Planté e 25 punti e una meta per il mediano di casa Rory Kockott. Un Usap finalmente non Hook-dipendente (che pure segna 18 punti) tiene regolarmente il fiato sul collo ai padroni di casa, che provano regolarmente a staccare l'avversario e si trovano sempre raggiunti. Fino a dieci minuti dalla fine, quando il mediano ospite David Melè centra il drop del vantaggio 35-36. E' Kockott a sistemare le cose con un penalty centrato al 79'.
Nel frattempo Grenoble si conferma squadra da piani alti battendo in casa il Biarritz, nonostante le due mete dei baschi - tardive - contro una; lo stesso il Montpellier, che senza soverchi problemi si libera del Mont de Marsan con quatto mete contro quella "lasciata" o meglio fortemente voluta dagli ospiti in tempo di recupero e in superiorità numerica. Le mete dei mediterranei sono due doppiette, del centro Timoci Nagusa e dell'ala 20enne Yohann Artru.
Nessuna sorpresa nei risultati ma molto gioco ed agonismo in tutti i campi. Partendo dall'alto, prendi ad esempio la vittoria di Tolone, con 24 punti tutti firmati Jonny Wilkinson: ancora una volta lo Stade Francais si conferma squadra forte contro quelli forti. Se ne frega del power display di pochi giorni fa, confida su se stessa, gioca e fa sudare freddo i padroni di casa. Prima ne limita le cavalcate, subendo però la potenza del pack provenzale (18-6 all'ora di gioco, piazzati di Wilko, uno del mediano Dupuy e un drop del giovane apertura Plisson - Contepomi è schierato primo centro - per i parigini); all'ora di gioco l'ingresso di Jerome Porical offre un piazzatore Stadiste più preciso (18-9). A dieci minuti dalla fine, mentre Tolone prova ad assicurarsi il risultato, il patatrac: la palla sfugge a Bastareaud durante un placcaggio a 5 metri dalla meta, l'estremo parigino 21enne Hugo Bonneval se la calcia avanti un paio di volte con perizia e va a marcare una meta da novanta metri solitaria. Con la trasformazione fa 18-19, brividi al Mayol, è la prima volta in stagione che un'ospite è avanti e rischia di vincere. Nessun problema, la ricetta è sempre quella, pressione con gli avanti e alla prima azione arriva il fallo che Wilko piazza pur tutto spostato sulla destra. Poco dopo ne capitalizza un altro, per il suo ottavo piazzato in fila. Ininfluente il giallo beccato da un incolpevole Delon Armitage, franato addosso a un parigino che attendeva la palla in arrivo, in quando spinto da un avversario.
Clermont si a in casa che fuori insiste con i suoi passettini avveduti a punteggio basso ma con ben tre mete marcate, dal possente triangolo allargato Sivivatu-Nalaga-Buttin (ventenne estremo 1,90m per 90kg). Agen prova a rovinare la festa marcando meta delle'stremo 21enne Mathieu Lamoulie nell'ultimo quarto, togliendo così il bonus offensivo e assicurandosi quello difensivo.
Con quel bonus Agen pareggia i punti con Bordeaux, uscita sconfitta da Bayonne e la supera per la differenza punti, lasciandola al penultimo posto: ci ha pensato Benjamin Boyet con la collaborazione finale di un altro estremo, Scott Spedding in meta al 70' per togliere il bonus agli avversari.
Torniamo a seguire la classifica dall'alto: la vittoria in casa del Tolosa contro un Racing francamente un po' rinunciatario (nulla a che vedere con i cugini dello Stade, avendo veduto le due partite). A parte il primo quarto: i parigini vanno in meta per primi, grazie a un bel break sulla sinistra dell'ala Julien Saubade, i cui sviluppi vengono ben giostrati dal giovin mediano Machenaud con la collaborazione del lock Francois Van der Merwe che segna.
La cosa fa incavolare i tolosani: quasi immediatamente Luke McAlister inventa una meta, calciando deliziosamente per se stesso in una sguarnita profondità parigina; poi tocc asubito all'alal Yoann Huget finalizzare un bella azione collettiva alla mano accelerata dal centro Gael Flickou e approfondita dall'uomo in più in linea, il flanker Nyanga. A quel punto i parigini tirano i remi in barca, nel secondo tempo il controllo della gara dei tolosani è quasi totale, va in meta meritatamente Flickou e poi manco a dirlo Clerc.
A Castres partitone a viso aperto che riconcilia col rugby: 38-36 il finale col Perpignan, tre mete per parte con doppietta dell'ala catalana Daniel Planté e 25 punti e una meta per il mediano di casa Rory Kockott. Un Usap finalmente non Hook-dipendente (che pure segna 18 punti) tiene regolarmente il fiato sul collo ai padroni di casa, che provano regolarmente a staccare l'avversario e si trovano sempre raggiunti. Fino a dieci minuti dalla fine, quando il mediano ospite David Melè centra il drop del vantaggio 35-36. E' Kockott a sistemare le cose con un penalty centrato al 79'.
Nel frattempo Grenoble si conferma squadra da piani alti battendo in casa il Biarritz, nonostante le due mete dei baschi - tardive - contro una; lo stesso il Montpellier, che senza soverchi problemi si libera del Mont de Marsan con quatto mete contro quella "lasciata" o meglio fortemente voluta dagli ospiti in tempo di recupero e in superiorità numerica. Le mete dei mediterranei sono due doppiette, del centro Timoci Nagusa e dell'ala 20enne Yohann Artru.
Pts = punti; bo = Bonus Offensivo ; bd = Bonus Difensivo ; J = parite giocate ; G = vinte; N = pari ; P = perdute ; p. = punti segnati ; c. = punti subiti ; Diff. = Differenza punti
Nessun commento:
Posta un commento