venerdì 8 marzo 2013

Inghilterra - Italia: take Care! Brunel ne cambia sei


Coach Stuart Lancaster ha pronto il XV dell'Inghilterra che domenica pomeriggio, a Twickenham, ospiterà gli Azzurri di Jacques Brunel nella penultima giornata di 6 Nations 2013 che assume contorni interessantissimi: i padroni di casa saranno in campo consci del risultato tra Scozia e Galles di sabato pomeriggio e se i gallesi non dovessero vincere potrebbero chiudere definitivamente il discorso sul titolo del torneo, prima di concentrare totalmente l'attenzione sul Grand Slam - e Triple Crown incorporato. Al contrario, se il Galles dovesse portare a casa un successo dal Murrayfield, l'Inghilterra saprà che sabato prossimo al Millennium Stadium sarà giornata da all in! Di mezzo, ecco la truppa italiana che per bocca di alcuni suoi protagonisti avverte: gli inglesi non sono imbattibili, sarà una battaglia, non gliela daremo vinta. Kick off alle 16 ora italiana, diretta su Sky Sport 2, dirige l'irlandese George Clancy (nella foto, un'azione della partita dello scorso anno, nell'Olimpico innevato, vinta dagli inglesi per 19-15). 

Lancaster opta per alcuni cambi soprattutto tra linea mediana e back row. Ecco infatti partire titolari sia Danny Care che Toby Flood al posto rispettivamente di Ben Youngs (in panchina) e Owen Farrell, acciaccato. Non due giovinotti, ma veterani del gruppo. Il suggerimento è, tra gli altri, take Care: il mediano dei Quins è noto per le sue accelerazioni, per attaccare la linea dei pick & go e trascinarsi dietro il resto della squadra mentre va di serpentina dai free kick. A proteggerlo nei raggruppamenti Lancaster ci mette il capitano Chris Robshaw e altri due mastini come Jamie Haskell e Tom Wood. Anche la front row ha un volto nuovo dal primo minuto, quello del pilone Mako Vunipola, mentre è un ritorno da titolare quello di Tom Youngs. Non si sposta Dan Cole. Per quanto riguarda il pack, chiudono in seconda linea i già collaudati Joe Launchbury e Geoff Parling
Resta com'è il reparto dei trequarti, con la coppia di centri Brad Barritt e Manu Tuilagi, con Mike Brown e Chris Ashton sulle corsie e Andy Goode a fullback

In panchina sono pronti i cambi Dylan Hartley, David Wilson e Joe Marler per la prima linea, Courtney Lawes come lock e fetcher e c'è il rientro di Tom Croft, giudicato fit to play un paio di giorni fa e quindi pronto a tastare il campo dopo l'infortunio al collo che ha rischiato di obbligarlo ad appendere le scarpe al chiodo. Con Youngs per la cabina di regia c'è l'elettrico Freddie Burns, chiude la lista dei convocati la matricola del team per il 2013, Billy Twelevetrees.

England: 15 A. Goode, 14 C. Ashton, 13 M. Tuilagi, 12 B. Barritt, 11 M. Brown; 10 T. Flood, 9 D. Care; 1 M. Vunipola, 2 T. Youngs, 3 D. Cole; 4 J. Launchbury, 5 G. Parling; 6 J. Haskell, 7 C. Robshaw (captain), 8 T. Wood.
Replacements: 16 D. Hartley, 17 D. Wilson, 18 J. Marler, 19 C. Lawes, 20 T. Croft, 21 B. Youngs, 22 F. Burns, 23 B. Twelvetrees. 

Arrivato anche il XV italiano, dove si notano sei cambi, uno già pronosticato dal momento in cui si è appreso che Sergio Parisse poteva tornare a giocare, vista la sospensione della squalifica, ed il capitano è a Numero 8 al posto di Vosawai e in una terza linea dove parte titolare anche Robert Barbieri, con Simone Favaro in panchina. Non si schioda Alessandro Zanni (47° Test Match consecutivo). In seconda linea, invece, a fianco di Quintin Geldenhuys compare il suo ex compagno di squadra agli Aironi, Joshua Furno, con Francesco Minto tra i cambi, e in prima linea il cap centenario Andrea Lo Cicero cede il posto ad Alberto De Marchi, in compagnia di Leonardo Ghiraldini e Martin Castrogiovanni
Rifatta in parte la mediana, dove torna Luciano Orquera con Edoardo Gori a scrum half. Tra i trequarti, aggiustamenti tra i centri dove resta Gonzalo Canale con però i compiti di outside, mentre la maglietta numero 12 tocca a Gonzalo Garcia e Tommaso Benvenuti passa ad utility back. Chiude il solito triangolo allargato con Andrea Masi estremo e Luke McLean e Giovanbattista Venditti alle ali. 

In panchina anche Davide Giazzon per il tallonaggio, Lorenzo Cittadini, Antonio Pavanello e Tobias Botes come mediano. Progetto apertura: c'è n'è una sola nella rosa, proteggetela. 

Italia: 15 A. Masi, 14 G. Venditti, 13 G. Canale, 12 G. Garcia, 11 L. McLean; 10 L. Orquera, 9 E. Gori; 1 A. De Marchi, 2 L. Ghiraldini, 3 M. Castrogiovanni; 4 Q. Geldenhuys, 5 J. Furno; 6. R. Barbieri, 7 A. Zanni, 8 S. Parisse (captain).
Replacements: 16 D. Giazzon, 17 A. Lo Cicero, 18 L. Cittadini, 19 A. Pavanello, 20 F. Minto, 21 S. Favaro, 22 T. Botes, 23 T. Benvenuti.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

che dici sarà "na spremuta de sangue !??"ironduke

Abr ha detto...

He ... A Twickenham in effetti lo è sempre stata. Persino sotto Mallett.

Però stavolta arriviamo abbacchiati, speriamo che prevalga il "primo non prenderle", condito da un po' di sani calci lunghi e pedalare.

Chiaro però che con quel centro campo d'altri tempi Orquera-Garcia-Canale, sarà un invito a nozze per Tuilagi e Barritt, Ashton che incrocia e Brown che s'infila.

Keep cool e risparmiamoci per l'Irlanda.

ringo ha detto...

Se poi davvero il Galles dovesse perdere (Phil Vickery ha pronostica un 18-16 per la Scozia, d'altronde è uno stock up English... :D ) per Lancaster 1) prendi il 6N; 2) vai a Cardiff e di fronte ci sono gallesi incazzati che venderanno ancora più cara la pelle per levare la ciliegina dalla torta (tipo l'Irlanda l'ultima volta dell'Inghilterra campione con Martin Johnson). Ovviamente, il Galles vincerà di un paio di punti al Murrayfield con un calcio dalla distanza di Halfpenny.

Abr ha detto...

... 'spetta a dirlo, 'sta Scozia sa fare le cose giuste e la prima è, in casa non passa lo straniero ...

(in fondo anche 'sti gallesi poi. adesso che saranno diventati mai ... dopotutto ne han vinto una dopo otto perse, e l'Italia non fa testo ...).

Stefano Franceschi "Il Nero" ha detto...

Ma perchè io penso che questa formazione di Brunel sia la più adatta alla circostanza di tutto il Sei Nazioni? Ho questa sensazione.

ringo ha detto...

Socio, lasciami almeno sperare, su, costa nulla.

Abr ha detto...

Si Socio, ma come tutto quello chenon costa nulla, vale anche ... pochino; speranza no cost, è la medesima posizione mentale che bisogna nutrire nei confronti di questi Azzurri.

Abr ha detto...

@IlNero: mah, ipotizzo che la tua positività possa avere come ragione un traslato della situazione dell'Eccellenza: lì è l'esperienza quella che sta chiaramente pagando.

Il problema che mi rende pessimista è il mismatch fisico, a partire da in mezzo al campo: Barritt e Tuilagi, che beninteso con Sgarbi fuori sarebbe stato presente anche con Benvenuti.

La mia soluzione-tampone sarebbe ovvia: Masi al centro, finalmente al suo posto. In fondo lascerei il ns. vero estremo McLean, l'Alex Goode de'noantri: per me basta e avanza, gli inglesi terranno il possesso.

Masi peraltro salirà regolarmente in linea, per coprire Orquera che si sposta all'ala in fase di non possesso. Risultato: kilometri in più, possibilità di "buchi" e opportunità per Brown - Goode al largo (anche per Ashton, che se le cerca più verso il centro).
Rischio goleada delle ali e dei centri imsomma.

Barbieri con Zanni aumenta la stszza in trincea, ma Lancaster risponde inserendo Haskell assieme a Robshaw. Anche Wood adattato otto è perfetta risposta a Parisse. Sagace il Cumbrian ...

La prima linea: per me meglio DeMarchi di LoCicero ad autonomia sempre più limitata e forse più adatto a fare l'impact player (se non fosse un emo - tivo), ma a proposito di esperienza, davanti avrà Cole, colui che a Leicester ha fatto le scarpe a Castro. Quest'ultimo con Vunipola poi, la vedo dura ...
C'è CLANCY ad arbitrare poi !!!!! Previsione burrasca in mischia.

Senza dimenticare poi la "engine room": Furno lo vedo leggerino, buono da contrapporre a Lawes più che a Lanchbury ...

Insomma, preconizzo tutta una serie di mismatch che mi spingono al pessimismo della ragione. Più l'effetto Twickenham, dove non siamo mai riusciti a brillare. L'unico aspetto positivo è che dovremmo arrivare ben umili.

Opinioni, per carità, la speranza è sempre l'ultima a morire anche per me.

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