sabato 6 aprile 2013

Perpignan su Tolosa a tutta forza

Ricche di mete, a viso aperto, molto divertenti, combattute, alla fine sbilanciate e ... vincono quelli in maglietta azzurra: la sintesi delle due gare in contemporanea del venerdì sera per i quarti di finale della Amlin Euro Challenge. Partiamo con la sfida tutta francese tra i "poli" del profondo Sud Ouest.




EURO CHALLENGE - QUARTI DI FINALE

05/04/2013  |  Stade Aimé Giral  |  Arbitro A. Rolland


USAP

  8'  S. Taofifenua  40'  F. Sid

  48'  S. Vahaamahina

30 - 19

STADE TOULOUSAIN

59'  E. Maka  


Nella fortezza catalana gremita, i Sang et Or in versione azzurrina mostrano come la motivazione e il cuore possano dare quel quid di coraggio e sacrificio in più che serve: superano la corazzata (un po' rabberciata a dire il vero) Tolosa con tre mete contro una.  Perpignan ha una marcia in più dei tolosani, lo fa vedere sin dall'inizio gara, va in meta già al settimo minuto imponendo il ritmo. Dopo i primi tre punti piazzati da James Hook, è il pilone Sébastien Taofifenua preferito a Taumalolo in panca, a finalizzare di forza una percussione profonda catalana operata mediante maul. Ritmo e controllo delle fasi statiche, la ricetta catalana per domare i tolosani che fan fatica a trovare un bandolo cui aggrapparsi. Lo trovano nella disciplina: lentamente, con calma e sagacia ma in un quarto d'ora, recuperano il 10-0 a suon di punizioni piazzate da Lionel Beauxis, in mediana con Luke Burgess e al 25' dopo uno, due, tre, quattro penalty centrati è vantaggio rovesciato 10-12. Alla mezz'ora l'apertura tolosana fallisce il quinto calcio dopo averne messo tra i pali uno da metà campo. I padroni di casa non si perdono d'animo, si ricompattano e insistono nella ricetta tutta forza e ritmo, ben sapendo che in una partita massimamente fisica alla francese, vince chi più tiene l'avversario lontano dai pali. Il mediano Cazenave e Hook gestiscono in velocità il gran dispiego di portatori di palla, tra i quali fa a tempo a distinguersi Nicolas Mas, prima di dover uscire già al quarto d'ora per infortunio muscolare, ma la mischia ordinata col sostituto Kisi Pulo non ne risente.
La partita è combattuttissima ed aperta, ricca di rovesciamenti di fronte, non si può dire chi prevarrà anche se ai catalani spesso riesce d'arrivar per primi sugli ovali contesi. Questa determinazione risolve la gara a cavallo dell'intervallo: due mete decisive al 38' e 47'. La prima di Farid Sid Man of the Match, che finalizza con un paio di perfetti movimenti interno-esterno la pressione del pack arrivata ai 5 metri con Guirado e poi allargata velocemente. La seconda è abbastanza simile: dopo alcune lunghe e defatiganti fasi da una parte e dall'altra, concluse per i tolosani da un tentativo di drop finito largo di Beauxis, una percussione del grosso numero sei catalano Daniel Leo apre la difesa e il successivo allargamento trova la corsa del lock Vahamahina  in posizione di centro, che con la mole resiste al disperato tentativo di atterramento dell'ultimo uomo Medard e marca la meta decisiva.
Col Tolosa non ci si può mai permettere di pensare che la questione sia chiusa anzitempo: la faccia di coach Guy Novés in panca è tutta un programma, già nell'intervallo era andato giù "rispettosamente duro" sull'arbitraggio di Rolland (non invidiamo i francesi, se lo beccano regolarmente perché sa la lingua); dal 24-12 e dopo il giro di cambi, tra i quali si segnala l'ingresso di Jannick Jauzion al posto di Matanavou per i neri tolosani, vecchio ma illuminante nelle decisioni di gioco (del resto dall'altra parte a proposito d'età c'è Gavin Hume estremo, per non dire di Henry Tuilagi al nr.8), all'ora di gioco Tolosa apre una breccia grazie a un offload inventato da Jauzion a metà campo, libera Fickou sulla destra e manda in meta il grosso numero cinque Edwin Maka: 24-19, partita aperta. Nonostante l'espulsione di Leo al 65' che rifila una manata a un avversario in una fase particolarmente rude di un confronto sempre tosto sul piano fisico,  i tolosani non riescono a  conquistare territorio e arrivare a tiro. Lo fa invece Perpignan, che mette Hook in condizione di tornare in posizione di sicurezza con due piazzati al 71' e 78'.
A parità di determinazione, per una volta ha vinto il coraggio sul cinismo; Tolosa lascia un palcoscenico di coppa forse non troppo sentito in una fase di sofferenza a livello di disponibilità di risorse (anche se possiede la panca più lunga e qualitativa di ambo gli Emisferi), mentre Perpignan mantiene viva la speranza di una seconda via d'accesso alla Heineken Cup.

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