mercoledì 19 giugno 2013

Dramma e futuro gallese

A dare un'occhiata ai media gallesi in questi giorni, si sa con logico anticipo quali saranno gli argomenti a tenere banco nelle pagine sportive: il tour dei Lions, tutti gli ultimi aggiornamenti a proposito, cos'ha in mente Warren Gatland per il primo Test Match contro l'Australia... Quindi il calendario della Premier League perché nella stagione alle porte saranno due le squadre impegnate nel massimo campionato di calcio d'Oltremanica, il collaudato Swansea e la matricola Cardiff City. E di nuovo B&I Lions. Però da qualche ora c'è dell'altro.

Leggere per credere: "It was a heroic effort, with the extraordinary running ability of Jordan Williams evoking memories of 1970s rugby great Phil Bennett at his glittering best". E' uno dei passaggi che il Western Mail riserva nell'articolo sulla vittoria del Galles nella JWC che si sta disputando in Francia in semifinale contro il Sud Africa per 18-17 e che proietta l'Under 20 (nella foto la terza linea Ellis Jenkins) in finale contro i pari età dell'Inghilterra, capace di domare la Nuova Zelanda per 33-21. Appuntamento a Vannes, Bretagna, domenica sera per la finale. 

Solo nello scorso week-end, lontano dai lidi australi, era in atto in grave dramma dopo la sconfitta della nazionale maggiore in Estremo Oriente, quel 23-8 rifilato dal Giappone ad una formazione certo priva dei suoi elementi preziosi, ma che nello stesso tempo puntava su nuovi innesti chiamati a dimostrare di valere una considerazione dai piani alti. Nomi noti, intendiamoci: a comandare il gruppo la seconda linea Bradley Davies, Dan Biggar all'apertura con Lloyd Williams compagno in cabina di regia. Quindi tra i trequarti Liam ed Owen Williams, il ritorno di Tom Prydie, Craig Mitchell in panchina per gli avanti, così come Andrew Coombs e ancora Tavis Knoyle e Rhys Patchell, che conosciamo ormai anche a queste latitudini attraverso il Pro12 - e molti di loro sono stati chiamati in nazionale nel corso della gestione Gatland. 

Graham Price, ex pilone con 41 caps con la maglia dei dragoni tra il 1975 e il 1983, uno dei volti della Golden Age del rugby gallese, appreso quanto successo in Giappone, così se n'è uscito: "Ciò che l'agenzia di confine dovrebbe fare è di rifiutare il loro rientro in Gran Bretagna. Ti aspetteresti che le nostre regioni battano il Giappone, anche se il Galles fosse senza un gran numero di giocatori, siamo i campioni europei. Mi ricordo quando nel 1975 vincemmo con uno scarto di più di 50 punti e nessuno dei loro si presentò alla cena dopo il match. Il presidente giapponese ci disse che li aveva spediti a casa in maniera disonorevole e  così mi sento oggi. Andiamo! Siamo i campioni europei e non accadrebbe di vedere una Nuova Zelanda con le proprie terze linee perdere contro il Giappone". 

Tra gli Under 20 gallesi risalta Rhodri Williams, il mediano degli Scarlets classe '93 che già nel corso del campionato celtico 2011/12 aveva collezionato 19 presenze, debuttando pure in Heineken Cup nella vittoria sul Castres e venendo riproposto contro i Northamptons Saints. Quanto al Jordan Williams menzionato nell'articolo, vi avevamo avvisato a tempo debito e questa volta abbiamo anche le immagini per testimoniare che è uno a cui piace correre per il campo. 

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