domenica 9 settembre 2007

I dragoni sono ancora spenti

Sarà che il Galles non vestiva la classica tenuta rossa; sarà che la prima partita è un po’ come il primo giorno di scuola e anche il secchione pensa ancora ai pomeriggi estivi a far nulla; sarà che comunque il Canada è formazione tosta di terza fascia, nonostante gli errori tipici di chi deve farsi le ossa. Certo è che questi gallesi sono i fantasmi di quelli che due anni sbaragliarono il 6 Nations con un grand slam che pareva portare i dragoni agli antichi fasti. Non bastano gli applausi dei tifosi all’ingresso del beniamino Dwayne Peel a fare il carattere di un XV che ha le gambe più molli del sottoscritto dopo una sgambata di un’ora.
Hook piazza tre punizioni mettendo in riga gli avversari, ma ai nove punti dal piede del mediano d’apertura gallese i canadesi rispondono che con due mete, una su intercetto a pochi metri dalla propria area calda. La prima frazione di partita si conclude sul 12-9 per il Canada. Sorpresa delle sorprese in questa prima domenica mondiale. Maul e ruck mal organizzate, avanti lenti e trequarti compassati. Oggi Dio non si è divertito a vedere il primo tempo del Galles. E nemmeno l’inizio del secondo. Meno di cinque minuti e il Canada torna a segnare una meta con un la più classica delle azioni degli avanti: raccogli e vai finché il fortunato di turno trova il buco per schiacciare l’ovale a terra. 17-9, è notte fonda per i gallesi. Per i boscaioli è invece festa. Gareth Jenkins spedisce così in panchina Hook e Morgan inserendo i cuori di Stephen Jones e Gareth Thomas, uno che per la nazionale ha sacrificato i denti. Ed è infatti di Jones il passaggio a Parker per la prima welsh try. Poi ci pensano i canadesi con un pasticciaccio sotto i propri pali: prendila tu che non la prendo io, ma alla fine guarda guarda che la prende lo spilungone gallese. E’ il 23-17 che segna definitivamente il cambio di rotta del match. Finisce 42-17, grazie alla doppietta di Shane Williams e alla meta di Colin Charvis. Il Galles si aggiudica il punto di bonus per aver segnato più di quattro mete. Ma si ritrova anche con qualche punto interrogativo di troppo. Quando si tratterà di dover affrontare nazionali più forti dei canadesi (Australia e Fiji), come saprà comportarsi?

3 commenti:

Abr ha detto...

Come Napoleone quando c'era aira crisi, al 45': "avanti la Vecchia Guardia!".
Stephen Jenkins Gareth Thomas e non dimentichiamo Charvis, han portato leadership, non solo competenze in campo (leggere il decalogo di Woodward).
Grave bocciatura per Hook, vedremo se sapranno riciclarlo e rimotivarlo. Mi domando se l'allenatore gallese sa quello che fa.

Anonimo ha detto...

Ma insomma...
Va bene che siamo Italiani e bisogna portare acqua al proprio mulino, ma buttare giu' cosi il Galles e lisciare l'Italia in questo modo non mi sembra il caso eh...
Ok, il Galles non e' quello di due anni fa, ma ha vinto oppure no? Poi sembra che mettere in campo le 'vecchie guardie' sia un'eresia... devo nominare il cognome 'Maldini'?
Invece, nel commento dell'Italia si dice che 'qualcosa riusciamo un po alla volta a metterlo insieme pure noi': ma dico, abbiamo visto la stessa partita?
Non lo dico per essere anti italiano, anzi: a me la squadra piace molto, e anzi ha dimostrato di essere molto piu' forte anche del mio amato Galles. E proprio per questo so che puo' fare bene. E so anche che gli All Blacks sono un avversario (quasi) invincibile.. ma Sabato pomeriggio l'Italia ha fatto davvero ridere, dovete ammetterlo.
Ora. Vi bacchetto, ma perche' mi esalto del fatto che qualcuno in Italia finalmente parli di rugby: cercate pero' di ettere i puntini sulle 'i'...

ringo ha detto...

Caro Lennon, io la partita dell'Italia non l'ho vista e quindi non dico nulla a riguardo.
Sul Galles:
1) ha vinto, è vero. Ma aveva contro il Canada e finire sotto il primo tempo senza lottare è un brutto segnale. In particolare mi è rimasto impresso un errore di Popham che riparte a cinque metri dalla propria linea di meta sul lato chiuso e scaraventa la palla al compagno alla sua sinistra senza nemmeno cercare di evitare l'avversario con una finta per creare lo spazio al compagno che, infatti, viene placcato e portato fuori: da possesso gallese a rimessa canadese;
2) la vecchia guardia non è MAI una vergogna perché è quasi SEMPRE quella che dà la carica. Al punto che io non capisco perché Jenkins abbia tenuto in panchina Charvis per la mischia, Jones per la geometria, Thomas... Beh, Gareth Thomas è il rugbista gallese per eccellenza, quindi io lo manderei in campo anche con la febbre a cavallo e un braccio rotto;
3) la sostituzione di Hook è una bocciatura, perché se non è riuscito a fare la differenza contro il Canada, contro l'Australia si fa pappare. E' un bel giocatore, ma forse Jenkins non è l'uomo giusto al posto giusto. Fossi nella WRU, piuttosto mi taglio le vene, ma chiamerei sulla panchina l'altro Grateh...

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