Boks back, All Blacks unchanged
Ah-ha, altro che prova generale! Per la partita di sabato prossimo al Newlands di CapeTown con gli All Blacks, dopo aver rimescolato le carte (ingannando gli sprovveduti commentatori come il sottoscritto), coach Peter DeVilliers si affida ai veterani. Per di piu', posizionati al loro posto. Della serie quando il gioco si fa duro ...
Prima di tutto Percy Mongomery (al suo centesimo cap!) altro che ala o mediano di rilievo, torna estremo al posto di Jantjes: piedi piu' "calibrati" e meno "avventure". E poi sono bastati venti minuti di Argentina a Fourie DuPreez per tornare mediano di mischia titolare, mandando l'ottimo (e coulored...) Januarie in panca.
Col rientro di Bryan Habana, di Schalk Burger, la conferma JP Pietersen e Juan Smith (50 caps), fanno otto quindicesimi della squadra mondiale. E sarebbero pure di piu' se Bakkies Botha infortunato non fosse sostituito dallo stangone Bekker in seconda linea, se capitan John Smit lungodegente non fosse rimpiazzato da Bismark DuPlessis; forse il coach avrebbbe schierato anche Jaque Fourie al centro almeno per un tempo, non avesse sbattuto la mascella sui Pumas.
Le mete segnate ai Pumas non bastano ne' a Van Niekerk ne' alla giovane ala Nokwe per trovar posto in panchina. Invece l'indisponibilita' di Fourie concede un'altra chance a Frans Steyn.
La formazione prescelta dal coach dei Boks pare preannunciare la solita difesa asfissiante e abbondante uso del piede (Jones, Montgomery), mirato al guadagno tattico di territorio piu' che all'up&under come farebbe Jantjes. Il fine e' di confinare gli All Blacks nella loro metacampo senza concedere ripartenze immediate. Tale tattica passa dalla capacita' di contestare efficacemente la rimessa laterale avversaria; la variante offensiva sui turnover saranno le percussioni di DeVilliers e delle ali, con Jacobs disponibile per gli offload.
Gli All Blacks per la prima volta in un anno non cambiano formazione da una partita alla seguente: scende in campo la squadra che ha battuto i Wallabies ad Auckland. Unica novita' l'utility back Isaia Toeava in panca, preferito al meno versatile Tuitavake.
Si presume che anche tatticamente non ci saranno variazioni: piede magico di Carter e sfondamenti di Ma'a Nonu, con le terze linee votate in primis al contenimento piu' che a portar palla.
Le due squadre paiono "marcarsi" a vicenda con molta attenzione.
Estremi gli esperti Muliaina e Montgomery; alle ali gli All Blacks scelgono nuovamente un centro, Kahui, contrapposto a JP Pietersen e Sivivatu alla chiusa -un altro leggerino - davanti a Bryan Habana. Al centro i portatori di palla Ma'a Nonu e DeVilliers, i piu' agili Conradi Smith e Jacobs.
In prima linea il peso di Mtawarira inizia a diventare un fattore, ma il trio veterano Kiwis Woodcock-Sommerville con Hore hooker si fa preferire per esperienza e equilibrio. A tale lieve supremazia potrebbe aggiungersi quella della cruciale seconda linea, dove l'esperto ma ultimamente fragile Ali Williams e il thug Thorn fronteggeranno un usurato Matfield e il lunghissimo ma inesperto Bekker; qui la partita si giochera' anche sul filo della disciplina (le tre punizioni prese in venti minuti contro l'Argentina o l'espulsione di Thorn al 5' contro l'Australia sono i rispettivi campanelli d'allarme).
In terza linea l'equilibrio e' massimo: Richie McCaw capitano fa reparto con Kaino e So'oialo nr.8, contrapposti a Juan Smith, Schalk Burger e Pierre Spies: se fossero tutti in piena forma, che scontro stellare sarebbe.
Sin qui le differenze tra le caratteristiche dei due team sono minime; l'unica parte di campo in cui sembrano nettamente diversi e' in mediana.
Il Tutto Nero Cowan ha ben impressionato contro gli australiani ma avra' il suo bel daffare a prendere le misure al solido ed espertissimo DuPreez ancorche' appena rientrato. Invece Butch James nemmeno ci provera' a contrapporsi al brillante Dan Carter: svolgera' diligente i suoi compiti difensivi da centro aggiunto che tappa il corridoio ultimamente piu' "frequentato" e pericoloso, quello tra i mediani, e calcera' in rimessa oltre che tra i pali. Unico problema la sua lentezza di calcio rispetto all'arrembaggio dei centri avversari.
Si preannuncia comunque uno scontro titanico. Fattore campo come al solito importante ma stavolta c'e' anche l'orgoglio neozelandese: vendicarsi degli Springboks quest'anno "corsari" nella loro sacred "House of Pain".
Le squadre annunciate:
New Zealand: Mils Muliaina, Richard Kahui, Conrad Smith, Ma'a Nonu, Sitiveni Sivivatu, Dan Carter, Jimmy Cowan, Rodney So'oialo, Richie McCaw (captain), Jerome Kaino, Ali Williams, Brad Thorn, Greg Somerville, Andrew Hore, Tony Woodcock.
Rimpiazzi: Keven Mealamu, John Afoa, Anthony Boric, Adam Thomson, Piri Weepu, Stephen Donald, Isaia Toeava.
South Africa: Percy Montgomery, JP Pietersen, Adrian Jacobs, Jean de Villiers, Bryan Habana, Butch James, Fourie du Preez, Pierre Spies, Juan Smith, Schalk Burger, Victor Matfield, Andries Bekker, CJ van der Linde, Bismarck du Plessis, Tendai Mtawarira
Rimpiazzi: Adriaan Strauss, Brian Mujati, Danie Rossouw, Luke Watson, Enrico Januarie, Francois Steyn, Conrad Jantjes
Arbitro: Matt Goddard (Australia); Touch judges: Wayne Barnes (England), James Leckie (Australia), TMO: Geoff Warren (England)
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