domenica 2 novembre 2008

Punto campionati latini

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Top 14 - Nona giornata:

Ven 31 Ott. 2008
MontaubanToulon(B)42-20

Sab. 1 Nov. 2008
Stade ToulousainBrive
21-15(B)
CastresMontpellier(B)26-31

DaxBourgoin
32-10

Mont de MarsanUSAP
7-31(B)
ClermontStade Français
22-6

BiarritzBayonne(B)12-14


Tolosa vincente (meta del 22enne Manu Ahoteiloa schierato all'ala, punti di Brive come al solito tutti di Andy Goode, un drop incluso) raggiunge in testa lo Stade Francais perdente male a Clermont ora quinta: meta di Mignoni, drop di Baby, conversione e 4 punizioni di Brock James. Gonzo Canale titolare dalla parte vincente, Sergio Parisse e Mauro Bergamasco dall'altra, con Mirco subentrato all'ala chiusa.
Perpignan
non si fa problemi con Mont de Marsan rifilando 5 mete per un terzo posto in classifica dopo un inizio esitante. La sinora più regolare Bayonne mantiene il quarto posto prevalendo su Biarritz nel derby dei Paesi Baschi, ribaltando nel secondo tempo il risultato con una meta del sudafricano Sam Gerber e una punizione dell'apertura Manny Edmonds. Montauban approfitta della crisi nera in cui si dibatte Tolone e Montpellier risbatte Castres al penultimo posto, calando due mete nell'ultimo quarto per ribaltare il risultato. Infine Dax accumula punti preziosi contro la diretta concorrente Bourgoin.
Prossima settimana sosta per il Test contro l'Argentina - una specie di derby o quasi.

Super10 - Sesta giornata
Sab. 1 Nov. 2008
CalvisanoPetrarca Rugby
19-3
Benetton Rugby TrevisoOvermach Rugby Parma
9-27
Gran Rugby ParmaVenezia Mestre Rugby(B)26-15
Rugby RovigoCasa Montepaschi Viadana
24-23(B)
Rugby Roma OlimpicAlmaviva Capitolina
14-13(B)

Ultima giornata prima di un mese intero di sosta per i test match e tante sono le sorprese.
A cominciare dal Benetton schiacciato in casa dall'Overmach (tre mete italiane a zero: Travagli, Pavan, Rubini) che riscatta la sconfitta di Rovigo.
UPDATE 4/11: dall'inviato Zamax riceviamo:
"Strana partita quella tra Benetton e Overmach. Il primo quarto d’ora è stato un monologo biancoverde, ma ha fruttato solo tre miseri punti. La difesa parmense, sempre sul filo del fuorigioco (mugugni dal pubblico), appena l’ovale usciva dai raggruppamenti saliva velocissima e aggressiva e i trevigiani in affanno sceglievano di giocare in orizzontale alla mano, anche per più fasi ma senza cavare un ragno dal buco.
Cosicché all’Overmach è bastato recuperare due palle trovando sbilanciata la squadra trevigiana e superare due volte la propria metà campo per segnare due mete dopo belle azioni concertate dai trequarti. In queste ripartenze la squadra di Cavinato eccelle e lo si è già visto. Ma i trevigiani non hanno fatto scelte intelligenti, secondo me. Visti i risultati del primo tempo avrebbero dovuto giocare intorno alla mischia, con pazienza ed in verticale, come dimostravano anche certi break efficaci del pilone Costanzo. Ma niente. Hanno continuato a far girare l’ovale da destra a sinistra e da sinistra a destra, prendendosi un’altra sberla tale e quale quelle del primo tempo. Non che non ce la potessero fare lo stesso, perché le occasioni ci sono state, ma al momento buono non erano mai “cattivi” e decisi. Ultima annotazione: dei 27 punti della squadra parmense - guidata da un allenatore trevigiano - ben 22 sono stati segnati da giocatori nati nella marca trevigiana, tra i quali il man-of-the-match Mazzariol".

Rovigo prosegue imperterrito nella striscia vincente che l'ha portato al quarto posto, prevalendo anche sull'altra grande Viadana in una gara molto combattuta: alla meta dell'argentino Sanchez risponde subito per l'Arix quella del flanker Phil Murphy ex London Irish; Rovigo ritorna davanti grazie al ventenne Bacchetti, cui risponde la meta di Samuele Pace e il primo tempo finisce con un punto di vantaggio dei padroni di casa per merito dei calci di Stefan Basson, l'estremo sudafricano ex Bulls oggi in comproprietà coi Boland Kavaliers; il secondo tempo è uno scambio di calci "alla pari" tra lui e l'estremo dell'Arix, lo scozzese Garrie Law, distribuiti in modo da far oscillare il risultato per tutta la partita.
Calvisano regola il Petrarca ed è quinto in solitaria (meta del prop McKenzie) e l'Olimpic vince per un punto il derby romano: tre a tre a fine primo tempo, nel secondo si scatena la Capitolina a riprova dei progressi segnalati nell'ultima partita contro Benetton, coi calci del neozelandese Manawatu e la meta del pilone Martino Marcelo, ma i calci di Jaco Van Schalkwyk dei Golden Lions tengono l'Olimpic in partita fino alla meta nel finale del pilone Ulises Gamboa. Roma2 lanciata al sesto posto, Roma1 staccatissima fanalino di coda. Infine il Gran vince in casa con Venezia (4 mete a una, dell'intramontabile Perziano) ma rimane penultimo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si può avere la quasi totalità della supremazia territoriale, la quasi totalità della supremazia nel possesso, essere superiore pure in touche e perdere di brutto e pure meritatamente? Si può.
Strana partita quella tra Benetton e Overmach. Il primo quarto d’ora è stato un monologo biancoverde, ma ha fruttato solo tre miseri punti. La difesa parmense, sempre sul filo del fuorigioco (mugugni dal pubblico, difficile da giudicare, ma dopo un po’ bisogna pur regolarsi sul metro arbitrale, giusto o sbagliato che sia), appena l’ovale usciva dai raggruppamenti, saliva velocissima e aggressiva, e i trevigiani in affanno sceglievano di giocare in orizzontale alla mano, anche per più fasi, ma senza cavare un ragno dal buco. Cosicché all’Overmach è bastato recuperare due palle trovando sbilanciata la squadra trevigiana e superare – si può dire letteralmente – due volte la propria metà campo per segnare due mete dopo belle azioni concertate dai trequarti nelle praterie semivuote della metà campo biancoverde. In queste ripartenze la squadra di Cavinato eccelle, bisogna dire. E lo si è già visto. Ma i trevigiani non hanno fatto scelte intelligenti, secondo me. Visti i risultati del primo tempo avrebbero dovuto giocare intorno alla mischia, con pazienza ed in verticale, come dimostravano anche certi break efficaci del pilone Costanzo. Ma niente. Hanno continuato a far girare l’ovale da destra a sinistra e da sinistra a destra, prendendosi un’altra sberla tale e quale quelle del primo tempo. Non che non ce la potessero fare lo stesso, perché le occasioni ci sono state, ma al momento buono non erano mai “cattivi” e decisi. Ultima annotazione: dei 27 punti della squadra parmense - guidata da un allenatore trevigiano - ben 22 sono stati segnati da giocatori nati nella marca trevigiana, tra i quali il man-of-the-match Mazzariol: clamoroso!

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