Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

Guinness Premiership: Northampton Saints 17 - 13 Leicester Tigers

Bella partita nel freddo pomeriggio delle Midlands, in una giornata di Guinness segnata da rinvii per le brutte condizioni atmosferiche: campi inagibili per via del termometro che è sceso sotto lo zero, situazione simile in partite di Premiership calcistica. Ma a Northampton, Saints e Leicester Tigers sono scesi in campo per un derby regionale (ora c'è da divertirsi con questo termine in Italia, abusiamone anche noi) che ha regalato emozioni, rugby un po' alla vecchia maniera un po' alla nuova e, udite udite, un Wayne Barnes che ha appreso qualche lezione in più sui passaggi in avanti, facendosi trovare al posto giusto al momento giusto, per quanto certe misure adottate abbiano lasciato pensare. Ma non ha di certo inciso sull'incontro.
Formazioni in campo:
Northampton Saints: B Foden; P Diggin J Clarke, J Downey (C Mayor 77), S Lamont; S Myler, L Dickson (B Reihana 72); T Smith (S Tonga'uiha 53), D Hartley, E Murray; I Fernandez Lobbe (capt), J Kruger, M Easter, S Gray, M Hopley
Leicester Tigers: G Murphy; J Murphy (S Hamilton 40), S Rabeni, A Mauger (capt), M Smith; T Flood, J Dupuy (B Youngs 62); B Stankovich (M Castrogiovanni 55), G Chuter, J White, M Wentzel (M Corry 55), B Kay, T Croft, B Herring (C Newby 62), B Deacon
13.582 spettatori, record stagionale per i padroni di casa che tra le mura amiche sono imbattibili. Lo hanno appreso anche le tigri che ultimamente arrivano a fine partita in affanno, con le unghie spuntate. D'altra parte, la Guinness Premiership rimane un campionate che racchiude tante storie al suo interno: ad esempio i Wasps che vincono sugli Harlequins una settimana fa, quegli stessi Harlequins che stanno facendo molto bene in Heineken Cup e che hanno le carte in tavola per diventare i London Irish di un anno fa, con questi battuti in semifinale solo da Tolosa. In Inghilterra ci sono squadre più forti delle altre, ma a tutte è concesso di vincere contro la rivale di turno. I Saints lo hanno dimostrato ed ora respirano in classifica, con 23 punti in 12 incontri e l'ottava posizione. Man of the match l'estremo di casa Foden che dà il via alla prima meta dell'incontro, in un'azione conclusa dall'ala Diggin, alla sua ottava meta stagionale. Il ragazzo si ripete al 23' e Leicester riesce da accorciare solo con il piede di Flood. Negli spogliatoi si va con il risultato sul 10-6.
Nel secondo tempo è lecito attendersi un ruggito, ma Northampton tiene botta. Il match ora si gioca con i Saints da una parte che difendono, cercando di dare continuità alle loro fasi offensiva, mentre Leicester alza la testa per mirare all'area di meta, trovandosi di fronte un fortino ben costruito e dimostrando che, effettivamente, la vista è un po' appannata. Foden guida i suoi ancora un volta in meta, la terza della serata. Risponde a questo punto Flood: fa tutti lui i 7 punti che riagganciano Leicester quando meno di venti minuti alla fine. Gli ospiti però non ne hanno abbastanza per ribaltare la situazione o semplicemente accorciare ancora una volta la distanza. I Saints nascondo l'ovale e si godono la vittoria.
Capitolino a parte per Tobey Flood: Martin Johnson ha un bel grattacapo per la testa, perché deve capire chi possa prendere il posto di Wilkinson in mezzo al campo con l'Inghilterra. Ci sarebbe quel giovanotto mezzo caraibico, Danny Cipriani, che non sta brillando. Nella vittoria dei Wasps di una settimana fa sugli Harlequins, ha combinato qualche pasticcio che a livello internazionale si pagano cari. Flood alterna buona geometria nei calci a momenti di sonno pericolosissimi. E quando è sotto pressione perde facilmente la bussola. Son ragazzi, ma il tempo purtroppo per loro stringe con il 6 Nations alle porte e, non dimentichiamolo, un Lions Tour che attende questa estate. Ci sono maglie da conquistare e nervi da rinsaldare.