Recap francese
Una panoramica delle ultime battute della stagione di rugby più lunga del mondo, quella francese, che ha celebrato nel weekend le semifinali e la seconda promozione in Top14.
Venerdì 29 Maggio 2009 - Bordeaux | ||||
Stade Toulousain | 9-19 | Clermont |
Toulouse : 15 Maxime Médard, 14 Maleli Kunavore, 13 Florian Fritz, 12 Yannick Jauzion, 11 Vincent Clerc, 10 Jean-Baptiste Elissalde, 9 Byron Kelleher, 8 Thierry Dusautoir, 7 Shaun Sowerby, 6 Gregory Lamboley (c), 5 Patricio Albacete, 4 Fabien Pelous, 3 Benoit Lecouls, 2 William Servat, 1 Daan Human.
Repl.: Yohann Montes, Jean-Baptiste Poux, Alberto Basualdo,Yanick Nyanga, Romain Millo-Chlusky, Frédéric Michalak.
Clermont: 15 Anthony Floch, 14 Aurelien Rougerie (c), 13 Benoit Baby, 12 Gonzalo Canale, 11 Napolioni Nalaga, 10 Brock James, 9 Pierre Mignoni, 8 Julien Bonnaire, 7 Alexandre Audebert, 6 Jame Cudmore, 5 Thibault Privat, 4 Julien Pierrs, 3 Martin Scelzo, 2 Mario Ledesma,1 Thomas Domingo.
Repl.: 16 Benoit Cabello, 17 Davit Zirakashvili, 18 Laurent Emmanuelli, 19 Loic Jacquet, 20 Jamie Cudmore, 21 Pierre Manuel Garcia, 22 John Senio, 23 Seremaia Baï
Miglior difesa della stagione contro il miglior attacco, inclusivo del metaman Nalaga del capocannoniere Brock James
I primi dieci minuti recano il marchio proprio dall'apertura di Clermont: prima James segna un penalty, poi una meta da manuale, lanciando se stesso infilandosi tra i difensori di una ruck, poi chippando sopra a Medard e raccogliendo al volo il suo calcetto per involarsi a segnare.
Dieci a zero, break che sarà la differenza finale; il resto della gara sarà caratterizzato da calci di punizione con l'imprecisione di Elissalde e le bombe dalla lunga di Baby.
Tolosa raggiunge in mezzora il 9-13 con Elissalde, inclusivo anche di un paio di errori al piede. Nel secondo tempo c'e' un'altra punizione monstre di Baby, Tolosa non sa reagire efficacemente e la minaccia piu' seria per gli Alverni arriva dal proprio flanker Cudmore che si fa appioppare un giallo; i rossoneri in superiorità numerica ci provano e ci riprovano ma il bilancio è che Elissalde sbaglia un penalty e James invece lo segna.
Clermont si prende la rivincita dell'anno scorso e guadagna la decima finale dove ha semrpe perso, la terza in fila, chissa' che non sia finalmente la volta buona. Ha prevalso non con gli arrembaggi di Nalaga e Floch supportati da Rougerie, Baby e Canale, ma con l'ordine, il desire e la fame di vincere; per quanto riguarda i tolosani, la loro gara è stata in sintonia col resto della stagione, un po' fiacca nei momenti decisivi.
Anche secondo l'allenatore Novès ha vinto il migliore, Tolosa non aveva i mezzi per fermare gli Alverni, dice; forse intendeva che il loro focus era limitare gli avvversari ma e' mancata la determinazione per preoccuparli. Malinconico quindi l'addio alle gare di capitan Fabien Pelous, l'uomo più capped di Francia.
Sabato 30 Maggio 2009 - Lyon | ||||
USAP Perpignan | 25-21 | Stade Français |
Perpignan: 15 Jerome Porical, 14 Farid Sid, 13 David Marty, 12 Maxime Mermoz, 11 Julien Candelon, 10 Gavin Hume, 9 Nicols Durand, 8 Jean Pierre Pérez, 7 Damien Chouly, 6 Gregory Le Corvec, 5 Olivier Olibeau, 4 Rimas Alvarez Kairelis, 3 Nicolas Mas (cap), 2 Marius Tincu, 1 Perry Freshwater.
Repl.: 16 Guilhem Guirado, 17 Kisi Pulu, 18 Bozzi, 19 Guillaume Vilaceca, 20 David Mélé, 21 Jen-Phillope Grandclaude, 22 Philp Burger, 23 Gerrie Britz.
Perpinyà, lo spicchio catalano in terra di Francia da sempre devoto al rugby in tutti i suoi aspetti (ha anche una squadra nel campionato d'elite anglo europeo SuperLeague a XIII), raggiunge la finale del Top14 dopo 55 anni e sei titoli nel passato oramai remoto, legittimando il primo posto in regular season. Fondamentalmente sono un bell'amalgama di giovani talenti - Jérôme Porical, Maxime Mermoz, Damien Chouly - e di validi esperti - Nicolas Mas, Nicolas Durand, David Marty, Julien Candelon; ce l'hanno fatta grazie alla confidenza e all'autocontrollo, col collettivo, sapendo reagire ai tanti infortuni nel corso dell'anno: dal caso Dan Carter (presente sugli spalti a Lyon) al fatto che l'apertura odierna Gavin Hume fosse il settimo a ricoprire quel delicato ruolo in questa stagione.
Han vinto contro uno Stade sulla carta più forte ma monodimensionale nella tattica di gioco, che han guardato dall'alto al basso per tutta la gara, outscored 3 mete a due. Anche sul piano individuale l'estremo Porical coi suoi 18 punti ha tenuto testa alle macchine da piazzato e drop Hernandez (oggi a zero) e Beauxis (16 punti).
La gara parte tesa come si conviene e molto fallosa nei punti di contatto, con entrambe le squadre protese a rallentare il gioco avversario: 14 calci di punizione nei primi venti minuti di gioco la dicono lunga sul clima. Tensione anche tra i calciatori: Porical e Beauxis sbaglieranno 7 calci. Segna per primo Porical, presto pareggiato da un classico drop di Beauxis.
Il break arriva al 24', quando l'ala sang et or Candelon s'invola da metacampo con un bel taglio e trova all'esterno il sostegno di Porical che riceve e segna. Contrariamente agli avversari, gli arbitri non si accorgono che ha pestato in corsa la linea dell'out; tant'è, dieci a tre e palla al centro, il primo tempo si chiude sul 13-6.
Nel secondo tempo i catalani sono ancora più fluidi e spregiudicati dei parigini, rigidi nel loro gioco tattico tutto conquista territoriale, il centro Mermoz raccoglie un up&under di James sulla testa di Mirco Bergamasco e va a marcare indisturbato. La barca parigina è mantenuta a galla dallo sforzo individuale di Beauxis: prima marca una meta individuale con 40 metri di galoppata, poi segna un penalty che riduce il gap a 20-14. Pochi minuti dopo ancora Candelon si lancia sotto un calcio, stavolta di Marty, lo prende in tuffo e segna la meta rotolando sino alla linea.
Siamo entrati nell'ultimo quarto di gara, lo Stade è a costretto a muovere palla invece dei soli calcioni alti i di Hernandez; la tardiva pressione dei parigini procura a dieci minuti dalla fine una grande meta all'angolo di Parisse subentrato dalla panca. Il tempo ci sarebbe ma la difesa dell'USAP riesce a reggere e guadagna così l'inedita finale contro Clermont.
Va in finale un team che non puo' vantare il miglior attacco ne' la miglior difesa o le migliori individualita' per ruolo, per reparto e nemmeno le capacita' piu' spiccate nel punto di contesa; Perpignan quest'anno ha semplicemente saputo trovare quello che i calciofili definirebbero "il miglior amalgama".
Lato Stade Francais, club dai 13 titoli complessivi (secondo dopo i 17 di Tolosa), dei quali cinque tra il '98 e il 2007 (finale vincente contro Clermont), siamo al secondo anno con un pugno di mosche in mano sia in patria che in Europa.
Il pilone Rodrigo Roncero mette il dito nella piaga, indicando indirettamente i colpevoli: "abbiamo molte gran belle individualità ma non siamo più una squadra". Belli senz'anima, l'opposto degli avversari. Secondo Midi Olympique la bibbia del rugby transalpino, tre sono le concause: un coaching team disallienato (McKenzie e Dominici in primis), i colpi di coda del modello mediatico Max Guazzinì tutto lustrini e paillettes (quando ti esponi cosi', o vinci o sei la macchietta di D&G) e l'aspetto finanziario. Di fatto dopo anni di "casting" internazionale senza risparmio (vedi Mark Gasnier quest'anno), è stato richiesto un contributo ai giocatori per l'ultimo ritiro: 300€ a testa, apparentemente nulla di che, ma è un segnale che pesa.
Dom. 31 Maggio 2009 - Montpellier - Finale 2' posto ProD2 | |||||||||
Albi | 14-12 | Oyonnax |
Nel secondo tempo Albi domina il territorio grazie alla mischia, Manca raddrizza la mira e ne piazza due in fila ma la squadra dell'Ain non si arrende e Montagnat accorcia sull'11-9. Il pack di Albi riprende a macinare terreno e avversari, al 75' il mediano subentrato Boulogne può piazzare il 14-9; ma non è finita, Montagnat segna due minuti dopo, siamo 14-12.
Una opportunità finale per Oyonnax un po' stiracchiata da sessanta metri affidata all'apertura di rilievo Bouillot rimane corta, riportando in paradiso la squadra del capolougo del dipartimento del Tarn, lo stesso di Castres.
A proposito dell'evocato Dax, due notizie che lo riguardano: venerdì prossimo la Federazione deciderà il destino di Bourgoin, rimasto "corto" di due milioni di euro rispetto agli impegni finanziari previsti. Se per questo i finalisti di Challenge Cup venissero relegati in ProD2, il team dei fratelli Lievremont verrebbe ripescato in Top14 per la seconda volta in fila.
Le buone notizie per la cittadina delle Lande non sono finite: il suo Lycèe Borda ha vinto il campionato mondiale di rugby per scuole superiori a Fukuoka, Giappone, sconfiggendo nei quarti il team neozelandese favorito (news via Midi Olympique).
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