Griquas tengono la testa
Terza giornata di Currie Cup, con i ranghi delle top depauperati dei nazionali (Bulls e Sharks, ma qualche decisivo tasselo manca anche a Cheetahs e Western Province).
Ne approfittano i Griquas (*) di Kimberley, Northern Cape, per provare la fuga inanellando la terza vittoria in fila. Stavolta sistemano Boland con un fantasmagorico 80 -7: dodici mete, dieci delle quali trasformate, con tripletta dell'ala forte Bjorn Basson (22 anni), doppiette del flanker Kitshoff e del lock Lombaard, singoli del pilone Buckle (in foto), del nr.8 Mokuena, del centro Geel, dell'ala Dewald Pretorius e dell'apertura Oliver.
Anche la promossa Leopard soffre e perde malamente in casa per 19-40 coi Golden Lions: padroni di casa avanti fino a pochi minuti dalla fine del primo tempo quando la meta di Walter Venter manda davanti gli ospiti. I Leopardi recuperano e tornano in vantaggio fino all'espulsione definitiva di Japie; nei 20 minuti finali rimediano tre mete, tra cui quella finale di Earl Rose.
I Cheetahs senza Juan Smith e Broussow continuano a perdere ma almeno raccattano il primo punto in casa di Western Province: 19-13 finale, alla meta del figiano Nakeveluki rispondono con quella del tallonatore Strauss, ma sono 4 i penalty segnati da De Waal contro l'unico di Potgieter.
Contribuiscono alla fuga dei Griquas i Natal Sharks battendo i Bulls per 19-13: i giocatori di Durban aprono le operazioni con un drop del centro Swanepoel e le chiudono con la meta del subentrato tallonatore Skipper Badenhorst; tardiva la meta Bulls del flanker Dewald Potgieter capitano della nazionale A.
(*) Il Griqualand West Griquas è una delle quattro più vecchie squadre sudafricane ( fondata nel 1886).
Il nome deriva dai "Basterds" o Griquas, insediati attorno a Kimberley nel Northern Cape (dove sta il nr.2 nella cartina). Si chiamavano così un tempo con orgoglio i sanguemisto insediati ai margini della Provincia del Cap, originati principalmente dalla fusione di Khoi-Khoi (Ottentotti) con Boeri eredi degli olandesi primi colonizzatori del Capo, caratterizzati dal colorito più chiaro e di lingua Afrikaans cioè (circa) olandese.
Un tipico esempio di aspetto Griqua è quello di Nelson Mandela; lui però non ha mai ammesso pubblicamente le sue origini, pur essendo nativo del Griqualand East (dove sta il nr.4 nella cartina), l'area tra Eastern Cape e Natal attorno alla città di Kokstad - dal nome del capo Adam Kok III che nel 1861 guidò 2000 Griquas da ovest a est verso la costa oltre i Drakensberg (Monti del Drago).
Mandela non ha mai ammesso le sue origini "miste" (che spiegherebbero i fondamenti della sua politica di coesistenza) forse perchè in epoca di apartheid i Griquas formavano un gruppo definto "Coloured" privilegiato e distinto dai neri; successivamente, in epoca di neorazzismo al contrario, il sangue misto è considerato poco positivamente.
Onore quindi alla antica squadra di rugby che contribuisce a mantenere identità e memoria dei "Bastardi".
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