Premiership e Top 14 delocalisè
Mentre da noi si torna indietro al semipro e ai pochi spettatori intimi (fidanzate, genitori, juniores, qualche pensionato), in quei Paesi Occidentali dove sport di squadra e quindi anche rugby coincide con club, gli stadi di casa a volte non bastano più per accogliere tutto il pubblico potenziale e quindi far più cassa (cosa buona e giusta dati i tempi che corrono); ragion per cui chi può permetterselo ogni tanto delocalizza le partite di casa in più capienti strutture calcistiche limitrofe.
Avviene con regolarità, guarda caso, non solo per le Coppe ma anche nei due campionati nazionali maggiori d'Europa cioè quelli Francese e Inglese.
[Inciso: chissà se, ai fini della propaganda e della diffusione di uno sport, creare un paio di "Accademie Federali" per qualche decina di giovani raccomandati, valga di più che portare una bella partita ricca di campioni nello stadio di una grande città prossima ...
La risposta esatta non sarebbe manco da cercar lontano, basterebbe contare i biglietti venduti a San Siro per la prossima visita degli All Blacks; ma lasciamo le considerazioni sarcastiche sui capintesta del rugby italico e torniamo al rugby giocato (altrove) che è meglio].
Partiamo coi francesi.
Top14, sesta giornata: sempre rinforzata al massimo la legge dell'anno, la vittoria delle formazioni in casa (sette su sette stavolta); attribuiti un bonus offensivo (Stade Francais alla riscossa?) e quattro difensivi ( il solito per Albi, poi Brive, Bayonne e Tolone).
Due le partite delocalisè nel turno: davanti a 15.000 persone allo stadio di Grenoble (si chiama Des Alpes come quello della dirimpettaia Torino), Bourgoin batte la capolista Perpignan con un netto 17-6: è la prima vittoria in sei gare di casa giocate fuori casa (da Saint Etienne a Ginevra passando per Lione); anche Biarritz vince il derby con Bayonne per 12-6 allo stadio di San Sebastian casa della Real Sociedad (in foto), davanti a 29.000 spettatori (più della prima Bayonne-Stade all'Anoeta) ed è la quarta volta su cinque che i rossi baschi vincono giocando "in casa" in Spagna.
- Per i Berjallens la meta di Senio mediano isolano arrivato da Clermont e le 4 penalità di Boyet dopo il drop iniziale di Gavin Hume sono la terza vittoria casalinga e un messaggio a chi li vedeva già fuori dal Top14; dopo il drop l'Usap non è più stato in partita e non riesce a portarsi via manco un punto di bonus.
- Il derby basco vede l'iniziativa in mano a Baiona grazie ai suoi avanti e le ripartenze dei trequarti del Biarritz. Sei pari a fine primo tempo, la svolta della gara è al 47' con l'espulsione definitiva del lock dei rossi di Biarritz Taele - ex Overmach Parma - per un placcaggio alto su Ehorga: Biarritz reagisce facendosi più concreta e attenta, mentre Baiona diventa velleitaria, le fasi d'attacco di Gower e compagni si moltiplicano senza costrutto e solo la giornata un po' così del mediano calciatore Courrent del Biarritz (4 su 9 al piede) impedisce al punteggio di esser più rotondo. Fatto sta che Baiona col miglior attacco del Top14 per mete fatte e col miglior marcatore del Top14 - il giovane Benjamin Fall con quattro essai - non riesce a raccattare nemmeno il bonus.
Se si parla di attacco allora c'entra lo Stade Francais. La squadra che segna più punti del campionato (190 segnati ma 174 subiti, la peggior difesa del Top14), appena cambiato coaching team conquista con un convincente 44-18 su Castres uno dei rari bonus offensivi "alla francese"(tre mete più degli avversari), interrompendo i sogni dei Tarnais sinora imbattuti.
Quattro mete a zero, una di Mirco Bergamasco, schierato stabilmente ala forte titolare, mentre il fratello Mauro entra al 60'; 24 punti di Noel Oelschig, mediano capocannoniere del torneo con 77 punti segnati, colui che dopo lo sbarco a Parigi di Dupuy da Leicester era previsto dover fare un passo indietro.
Primo tempo testa a testa, 16-15 con una meta di Marconnet per lo Stade e un drop finale di McIntyre apertura ospite; alla ripresa la mazzata di Mirco che va in meta alla ripresa del gioco, aprendo le dighe per quelle successive di Haskell e Arias, il tutto condito dalla indisciplina degli ospiti. Alla fine il patron Guazzini scende in campo a congratularsi coi giocatori e col nuovo coach Delmas, sulla carta "consulente tecnico" e semplice portatore di borracce per problemi regolamentari.
Imprese della giornata:
- la terza vittoria in fila per Montauban che rifila un 23-20 nonostante qualche patema nel finale al Brive, e chi l'avrebbe mai detto per il team del Tarn in crisi finanziaria, saccheggiato nell'estate dai vicini di Castres? Brive domina, va in meta tre volte contro una dell'ala Dalla Riva, una con Orquera e due con l'ala forte Waqaseduadua proveniente da North Harbour. Ma non basta, l'MTG ci mette più anima, l'apertura Rosalen centra cinque punizioni e un drop.
- Anche il 21-20 di Montpellier su Toulon non è male come impresa: la squadra di casa perdeva coi lanciatissimi provenzali per 9- 20 a dieci minuti dal termine (per i tolonesi 10 punti di Jonny Wilkinson, mete del lock Skeate e del grande JM Fernandez Llobe arrivato da Sale col coach Saint Andrè); segna l'ala di casa Kuzbik e si fanno sotto a 4 punti, l'equipe di Ouedraogo viene spinta avanti dal pubblico. Ultima azione: grabber del giovanissimo mediano di casa Paillaugue l'anno scorso a far esperienza ad Auch, la palla sfugge a Jamie Robinson l'ex centro di Cardiff e viene recuperata in meta dall'estremodi casa Thiery, l'anno scorso a Biarritz. E' quanto basta per la seconda sconfitta in fila all'ultimo minuto per Tolone.
Le sfide incrociate tra nobili e neopromosse:
- Tolosa impiega ben 50 minuti ad aver ragione in casa di Albi, mai vittoriosa sinora in 5 gare disputate ma con 3 bonus conquistati. 11 punti e meta decisiva per Elissalde, 8 punti per Michalak entrato nel secondo tempo. Deludenti i casalinghi con Fritz apertura a fare esperienza e il giovanissimo Lamerat al centro con Jauzion estremo. I tolosani hanno la miglior difesa del campionato (82 punti subiti in sei giornate) ma sinora han vinto solo in casa. La meta di Borges tiene avanti Albi per un po', poi l'ultimo calcio di Stewart gli porta il bonus.
- Clermont batte il Racing Mètro 30-22. I casalinghi guidano: prima le mete di Fofana e Domingo, con due punizioni di Merthens e un drop di Fortassin per i parigini. All'inizio del secondo tempo il team di Berbizier con LoCicero e Dellapè titolari passa a condurre 12-16 con la meta di Saubade; risupereranno nuovamennte Clermont al 70' con una punizione di Merthens (in mezzo il secondo drop di Fortassin e tre calci piazzati da Brock James); ulteriori tre punizioni di Brock James negli ultimi dieci minuti guadagnano la vittoria agli Alverni e l'ultima spoglia la squadra di Lorenzetti anche del bonus. I quali appaiono forti e solidi con Chabal etc., ma gli manca ancora un certo quid. Che si chiama Francois Steyn? Su quegli schermi dal 20 settembre.
La classifica: Clermont 20, Tolosa 19, Perpignano 17, Tolone 16, Biarritz 15, Castres (due partite in meno), Brive e Montauban (una partita in meno) 13 punti; Stade Francais, Montpellier e Bourgoin 12, Baiona 11; in fondo Racing 10, Albi (una partita in meno) 3 punti.
Arriviamo agli inglesi:
Anche qui solo un paio di vittorie esterne stentatissime e un pareggio; attribuiti un solo bonus offensivo (Irish) e tre difensivi (Bath, Quins e Saints). E cominciano male le due protagoniste in negativo degli scandali estivi, Quins e Bath.
Dopo le due partite londinesi in sequenza a Twickenham alla prima giornata di Guinness Premiership, seguite da più di 60.000 spettatori, nella seconda i Saracens delocalizzano a Wembley, dove ritrovano 45.000 spettatori.
Una premessa; va sottolineato, in questa partita e in generale in questa primissime fasi di Premiership, il rifiuto arbitrale e dei giocatori a chiarire la fase di contesa secondo le "nuove" regole che nuove poi non sarebbero. E allora è pieno di gente che si sdraia su placcati e placcatori, che non rotola mai via, che mette le mani senza alzarsi etc.etc. Vien da dire, ammazza 'a zozzeria aò: tutto pulito, sano e trasparente come la cucina inglese. E Martin Johnson coach della nazionale s'inquieta se gli cacciano via due giocatori a partita?!
Saracens - Saints termina 19-16, ma a due minuti dalla fine il tv match officer nega una meta al pilone Toga'hui di Northampton: ai Saints stavolta non riesce del tutto il recupero come nella prima giornata. Dal 16-3 del primo tempo (un drop e due punizioni di Glen Jackson più una meta di Noah Cato per i Sarries, un calcio di Geraghty per i Saints), i Santi serrano sotto grazie alla meta del centro John Clarke, ma la loro notevole agggressività viene assorbita quanto basta dalla difesa dei cosiddetti "Safracens" che per certi versi ricorda quella degli Springboks.
Due le vittorie esterne e un pareggio, ma potevano essere tre pari:
- i Wasps vanno a vincere a Bath 15-17, di fronte a più di 11.000 spettatori. 10-17 nel primo tempo, alla meta iniziale di Claaassens e alla punizione di Ryan Davis per Bath rispondono le Vespette con tre mete: nuovamente due per Varndell e una dell'ala forte Lemi arrivato da Bristol. Nel finale coi Wasps in 14 c'è meta di Ben Skirving flanker ex Saracens per Bath, ma Davis fallisce la trasformazione del pareggio. Grande prestazione del ventunenne mediano Wasps Joe Simpson convocato nei Saxons (la nazionale A) e pessima prova al piede per Cipriani (1 su 4); per Bath, altro che attendere l'arrivo di Luke Watson: se non rientra l'altro sudafricano Butch James al più presto, non va bene.
- L'altra vittoria esterna è di Leicester con gli Harlequins per 9-15 davanti ai quasi 10.000 spettatori del The Stoop. Tre a tre nel primo tempo, ulteriori due punizioni di Nick Evans contro altrettante di Jeremy Staunton, mediano d'apertura irlandese ex Wasps, per il 9-9 sino a dieci minuti dalla fine; poi due calci in fila di Staunton fissano il risultato per le Tigri. Partita ricca di corse - Monye da una parte, Geordan Murphy, Scott Hamilton e il ventenne Lowe dall'altra - ma nessuno riesce a concretizzare.
- Sale strappa il pareggio in casa Newcastle: 16-16, recuperando nel secondo tempo: 3 penalty per Jimmy Gopperth e una meta per il centro Rob Vickerman ex Leeds nel primo tempo; rispondono gli Sharks con la meta di Mark Cueto e tre punizioni di Lee Thomas oggi schierato all'apertura. Secondo pareggio su due partite per i Falcons.
La partita "minore" si fa per dire (10.000 spettatori): nell'anticipo Worcester liquida Leeds 27-7. In meta per prima l'ala irlandese Jonny Hepworth per gli ospiti, superati da 17 punti di Willie Walker( con un drop) e dalle mete di Alex Grove centro scozzese ventunenne e dell'ala Garvey dei Warriors.
Il "giallo": gli Irish liquidano Gloucester 40 -10, guadagnando l'unico bonus offensivo della giornata grazie alla indisciplina degli ospiti che gli procura 4 i cartellini gialli. Duello iniziale al piede tra Nicky Robinson e Ryan Lamb, meta di Delon Armitage che poi si infortunerà seriamente e di Tagicakibau, con le punizioni di Lamb gli Exiles chiudono il primo tempo 23-3. Al 60' l'ala ventenne Sharples appena rientrato da un giallo prova a riaprire la partita con una meta, ma i suoi finiranno in 12: al 70' fuori Qera e Capdeville, poi capitan Delve (in foto); in mezzo una meta tecnica e la seconda di Tagicakibau .
In classifica, Wasps e Saracens a 8 punti, Irish e Sale 6; Worcester, Leicester e Northampton 5, Newcastle e Gloucester 4, Leeds 2, Harlequins e Bath 1.
4 commenti:
Solo per segnalare che, nello Stade Français, la meta "italiana" è stata segnata da Mirco Bergamasco, non da Mauro.
Complimenti per il blog.
Tnxs anonimo, correggo l'errore, sbagliato alla fonte (it's rugby).
In effetti Mauro è entrato al 60'.
Grazie per i complimenti, contiuna a venirci a trovare e commentare se ti va.
Certo, certo, lo farò. Andate avanti così e grazie per tutto. PS: se mi posso permettere, modificate il post e cancellate i commenti con cui segnalo l'errore.
Ho modificato e NON cancello il commento: errare è umano, segnalare errori è cortesia ... :)
Posta un commento