martedì 6 ottobre 2009

Colpi proibiti: 12 settimane di squalifica per Azam

La Rugby Football Union non ha fatto sconti ad Olivier Azam, il tallonatore di Gloucester e della nazionale francese che una settimana fa ha rifilato un calcione a Steve Borthwick durante il match contro i Saracens in Premiership: 12 settimane di squalifica, dopo una riunione di quattro ore in quel di Bristol.
Fino al prossimo 29 dicembre non potrà mettere piede in campo. Nel 2002 si era beccato una sospensione di cinque settimane, diventate poi tre l'anno scorso per aver riservato lo stesso trattamento al gallese Jamie Roberts durante la finale di EDF Energy Cup. Insomma, un tipo che non si è mai fatto mancare niente Azam. "Me ne stavo a terra quando ho visto arrivare il piede sul mio occhio", ricorda ancora Borthwick che dovrebbe rientrare il 15 ottobre, in vista dell'incontro tra i suoi Saracens e il Tolone di Jonny Wilkinson di Challenge Cup. E, soprattutto, dovrebbe tornare a disposizione di Martin Johnson per i test di novembre dell'Inghilterra.
La seconda linea inglese (che è anche il capitano della nazionale) è stato sottoposto nei giorni scorsi ad una serie di accertamenti presso la clinica Moorfields di Moorgate, specializzata negli interventi alla vista. "Quando mi hanno visitato, mi hanno aperto l'occhio e visto che la pupilla era molto piccola. Perché, ho domandato. E mi hanno risposto di stare tranquillo, 'succede negli incidenti d'auto'".
A proposito di problemi con la vista, singolare quanto accaduto ad un'altra seconda linea, il gallese Luke Charteris, dei Dragons di Newport. Anche lui papabile tra i 32 uomini che Gatland dovrebbe convocare in vista dei test match autunnali: due settimane fa ha perso temporaneamente la vista. Colpa anche di un brutto infortunio all'occhio durante la trasferta con i Dragons a Leinster: sangue dall'occhio destro dopo aver ricevuto una pallonata in faccia.
Ma l'allarme pare rientrato, tanto che la conferma arriva dal coach di Newport, Paul Tunner, che augura al suo giocatore di poter tornare in ottima forma in vista delle partite del Galles (in programma ci sono pure gli All Blacks).

2 commenti:

Abr ha detto...

Interessante la storia di Charteris. Da qualche parte (Australia mi pare) han determinato ch el'infortunio più frequente e più rischioso perchè sottostimato nel rugby sono i traumi alla testa: nessuno è in grado di capire "a vista" se uno è in grado di riprendere a giocare subito o rischia.
Così i giocatori di alto livello passano la vita sportiva a prender colpi e a non sapere se avranno ocnseguenze.
Lo studio raccomanda l'uso del caschetto che pare riduca i rischi, anche se nessuno ha saputo spiegare bene perchè.
Alla luce dei traumi alla testa, altro provvedimento che pare verrà caldeggiato dagli ingleis post bloodgate: i cambi temporanei non solo in caso di sangue. Come nel RL.

ringo ha detto...

Prendi soltanto il caso di Gareth Thomas, che aveva lasciato per un po' il campo proprio a causa di un trauma alla testa. Pareva deciso a mollare tutto, poi è tornato.

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