giovedì 1 ottobre 2009

Doppi turni Super10

Lo scorso weekend la terza giornata, ieri sera la quarta del Super10, concentriamo in un post gli accadimenti peraltro ravvicinati. Quattro vittorie interne e una (per un punto) esterna nel terzo turno, con due bonus offensivi e altrettanti difensivi; due invece le vittorie esterne in notturna nel quarto turno (una però in un derby cittadino), ancora una volta con due bonus offensivi e due difensivi.

Chi esce bene dal doppio turno:

Overmach Rugby Parma: nel weekend batte per un pelo in casa la Benetton 13-12, tutti i punti segnati dall'ala sudafricana Ricardo Robuschi contro quattro calci dell'altra ala sudafricana Marius Goosen. Trevigiani avanti al 74', punizione finale di Robuschi. In notturna ieri sera vince molto piu' nettamente il derby col Plusvalore Gran per 15-36 e bonus offensivo: parte meglio il Gran con una meta, Irving tiene le distanze e poi tre mete in dodici minuti chiudono la gara. Ora e' seconda a pari punti con la Benetton prima.
Petrarca Padova: batte nettamente l'Aquila col bonus, 46-27: sette mete, ben tre della diciannovenne ala Costantino Ricciardi; nella serata di ieri vince il dervy col Venezia per 36-3 con una ulteriore meta per Ricciardi, accumulando il secondo bonus. Attualmente terza in classifica con 14 punti.
Consiag i Cavalieri Prato: bell'uno-due per la penalizzata neopromossa: prima batte in casa nientepopodimeno che il Viadana per 21-10, con due drop e una meta di Kris Burton e una meta trasformata e un calcio di Rima Wakarua, contro le due mete di Ferraro e Sole; poi va a vincere a l'Aquila per 20-29, grazie al piazzato del sorpasso e alla meta del solito Wakarua che ribalta il 20-19 a cinque minuti dalla fine. I toscani salgono a 5 punti, lasciando l'ultimo posto agli abruzzesi.

Chi ne esce so and so:

Benetton: incassa la sconfitta per un pelo a Parma, poi vince il derby col Rovigo per 17-12: più forte nel primo tempo, meta tecnica nel secondo, nel finale regge in tredici il ritorno dei rodigini col solito Basson molto pericoloso. Sono ancora in testa ma raggiunti dall'Overmach.

Rovigo stessa: prima della sconfitta a Treviso era andata a vincere per un pelo a Roma: 26-27, come al solito rischiando nel secondo tempo. 3-18 nel primo tempo (due penalty di Bustos, mete di Bacchetti e Van Der Merwe), un drop e i penalty di Bustos tengono dietro Futura Park che recupera con la meta di d'Apice, i calci di Maximiliano Freschi e la meta finale trasformata di John Gagiano. I rodigini sono ora quarti con 12 punti.
Viadana: sconfitti a Prato, han vinto nel serale con Olimpic Roma per 29 -10 e bonus offensivo, con le mete decisive di Law e Ferraro. Sono quinti a 11 punti.

Venezia Mestre, batte in casa il Gran Parma per 30-19, con 4 mete di cui due di Max Perziano e "soli" dieci punti di Pilat, ma poi cade a Padova. Attualmente e' tranquilla sesta a 7 punti.

Chi ne esce male:

Gran Rugby Parma, perde a Venezia e il derby in notturna. Ora e' ottava su dieci a 5 punti, in piena zona critica (ne retrocedera' solo una anche quest'anno) .

Rugby Roma Olimpic: due sconfitte, una sola vittoria in quattro gare, penultimo posto in classifica con 5 punti al pari di Gran Parma e Cavalieri Prato; segnali non confortanti in arrivo da Roma, del resto si potrebbe far meglio con le risorse a disposizione ma non certo in modo netto.
l'Aquila: batosta a Padova, sconfitta in casa dai piu' pimpanti Pratesi: problemi di personalita' anche in casa per una delle squadre piu' attive nel mercato estivo. Forse problemi di amalgama, per parlar e come fanno i giornalisti sportivi. Certo servirebbe un cambio di marcia.

Nel frattempo domani venerdi' due ottobre c'e' la sessione del Consiglio Federale che deve ratificare il lavoro delle due commissioni nominate a valle del famoso 18 luglio per verificare le credenziali, finanziarie e "tecniche", delle due franchigie prescelte per rappresentare l'Italia in Magners Celtic League a partire dalla prossima stagione.
Novita', fughe di notizie, segnali? Qual'e' l'orientamento? Bah, alcuni hanno usato i canali che possono (politici e giornalistici) per lanciare messaggi in codice, ma in generale dopo il luglio di passione si e' lavorato molto sottotraccia.
La prima serie di rumors concerne la situazione finanziaria dei Pretoriani: sembra emergere sempre piu' chiaramente la natura strettamente dipendente dal supporto pubblico di tale iniziativa formalmente privata. Come piu' volte ribadito qui, chi di appoggio politico ferisce ...
Non si riuscirebbe infatti a trovar traccia di documenti veri, concreti, espliciti, menzionanti "schei", supporto sonante e non pie intenzioni da parte di Comune, Provincia e Regione a suo tempo schieratesi a favore del rugby della Capitale. Senza il Pubblico, oramai e' conclamato, la famosa cordata di palazzinari italo-spagnoli non sarebbe in grado di sostenere la dimensione finanziaria richiesta.
Un altro rumor aleggiante tra i tanti e' a nostro avviso più rivelatore: sarebbe partita una letterina dalla Fir alle due franchigie designate, da restituire firmata entro 48 ore, in cui la commissione tecnica capitanata dal Checchinato richiede la totale disponibilita' alle richieste della Federazione sui fatti tecnici della franchigia, in particolare per quanto concerne nomina e revoca di allenatori e direttori sportivi.
Tanto per portarsi avanti col lavoro, non si sa mai, copia della stessa sarebbe stata recapitata anche alla direzione Benetton, accompagnata da apposito cesto ove depositare la testa di Vittorio Munari non appena spiccata: della serie, poi non dite che non ve l'avevamo detto.
Fossero veri entrambi i rumors, gli scenari potenziali per la riunione del due ottobre potrebbero addirittura superare quelli del 18 luglio come assurdita'. Del tipo:
- Pretoriani bocciati per le fonti finanziarie incerte, Benetton richiesta di un prendere-o-lasciare, firmando il licenziamento di Munari e il sub judice di Mario Smith;
- Benetton non firma ("noi i padroni in casa nostra", ha sempre detto il presidente Zatta) e quindi Pretoriani ripescati mediante proroghina ad hoc per integrare la documentazione, tanto a Roma un tozzo de pane e 'na firmetta senza impegno nun se negano a nessuno.
- Ah, dimenticavo, con Dondi che se n'esce alla fine a mo' di beffa finale con un già sentito: "Ho votato Benetton, ma dovrebbero farsi l'esame di coscienza sul come mai non ce l'hanno fatta. E se i Pretoriani restano senza soldi, allora tolgo il 6Nazioni dal Flaminio".
Come avrete capito, qui si propende per l'idea che la Fir stia ora come in luglio tentando, coi suoi modini tra il furbetto e il contadinesco, di allestire i suoi paracadute multipli per far atterrare il giocattolino Celtico dove ha deciso da tempo, a Roma e a Viadana-Parma - notizia ufficiale l'adesione al progetto Aironi da parte degli ex "Duchi" Overmach, Modena e Calvisano; carramba che sorpresa neh?
Quanto alla Benetton, parrebbe che intenda quasi cristianamente bere l'amaro calice fino in fondo, al fine di dimostrare a tutti quanto di "sportivo" ci sia realmente nella decisione federale. Attendendo alla fine eventuale pronunciamento dei veri padroni del terrazzo, la League Celtica, che dovendo incassare verifichera', lei si da bravo appaltatore poco invischiato nei giochini di sponda, la vera solidità e solvibilità dei candidati "fornitori".
Sempre che alla Benetton-Dogi interessi ancora andarci in Celtic; fossi in loro, in queste condizioni di direzione del rugby nel BelPaese me ne starei sghiscio e lascerei passà 'a nuttata, cosa che tra l'altro potrebbe significare non solo un bel risparmio ma anche ottimi incassi per la vendita di un bel po' di cartellini nazionali, messi all'asta con un po' di "arte" tra italo-celtiche e franco-inglesi.
C'e' ancora comunque un anno di tempo, la telenovela e' solo alle puntate di lancio.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

che bello l'autunno. Ricominciano le mie telenovele preferite! :-)

Nicola ha detto...

"Voi ci metteti i soldi, ma comandiamo noi". Mica male la tagline della FIR, eh? Mi sento in imbarazzo per loro. Ma poi, vorrei capire: ma Munari cos'ha fatto per essere odiato fino a questo punto? L'uomo ha il suo carattere, come tutti del resto (ce l'ha anche Cavinato, però lui è "istituzionalizzato", eh?). Ha portato mentalità vincente dovunque sia andato. E'questa la sua colpa? O il problema sta nel fatto che una volta ha detto che la FIR manda in giro per il mondo gente che non sa dire tre parole in Inglese? Dai, tutto questo è incredibile!

GiorgioXT ha detto...

Non è questione di caratteri o di antipatie , ma semplicemente di potere.
Treviso non può entrare nelle franchigie della Celtic, perchè questo cambierebbe in modo irrimediabile il progetto che è stato pensato in FIR.

Nicola ha detto...

Già... "Potere" di rendersi ridicoli, se mi è permesso ironizzare su una catastrofe. Potere del quale la FIR ha ormai abusato.

Abr ha detto...

Già forthose, i palinsesti per il nuovo anno :)

Su munari ha risposto Giorgioxt, nicola.

Il paradosso è che la Fir reclama potere totale sulla base dei soldi: in particolare del contributo che daranno per ogni giocatore di interesse nazionale in lista e pare, anche per coach e ds (ma di questo non sono certo).
Come dire, ti pago le spese e tu fai quello che ti dico io.

Spero tanto di sbagliarmi, che quello che ho scritot nel post vanga smentito dai fatti. Ma temo di no.

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