venerdì 2 ottobre 2009

Rugby League, l'Italia decolla a Padova

Ospitiamo molto volentieri la presentazione dell'impegno della rinata nazionale italiana di rugby league in un torneo importante, da parte di un esperto in materia.

Rugby League … Ovvero l’Altro Lato del Rugby
Di Matteo Visonà - Firl

Il prossimo 17 di Ottobre l’Italia del XIII farà il suo ingresso nel Rugby League europeo che conta, scontrandosi per la prima volta contro la Scozia nel match d’apertura dell’European Cup … ai rugbisti "classic" ricorderà un altro esordio nazionale … e speriamo vada come allora.
Match a Padova, ore 15.00, Stadio Plebiscito, ingresso libero.

La storia - Quello che porta la nostra nazionale sino a questo traguardo è un percorso iniziato parecchi decenni fa in un’altra nazione un po’ più a nord. Nel 1895 ventidue club dell’Inghilterra del Nord fondarono infatti la Northern Rugby Football Union in contrapposizione alla RFU. Il motivo del cosiddetto scisma è sempre il solito: soldi. Le squadre del nord, formate per lo più da operai e dalla classe medio-bassa, erano state accusate dalle sorelle del sud di professionismo, avevano infatti iniziato a pagare i propri giocatori sottoforma di indennizzi per il tempo che dedicavano al rugby, mentre le squadre formate da giocatori appartenenti ai ceti più abbienti mantenevano un rigoroso dilettantismo, durato poi tra ipocrisie e infringimenti per ben cento anni, fino alle soglie deglianni '90.
A portare il RL nell’Australasia, dove è largamente diffuso, furono i neozelandesi che ne vennero a contatto durante una tournee in Gran Bretagna. Di lì a pochi anni nacquero le due federazioni Australiana e Neozelandese. Nel 1907 gli All Golds (così si chiamano anche oggi, nonostante vestano di nero) disputarono dei match nel Regno Unito utilizzando le regole del XIII.

Le regole - I due Codici, così ci si riferisce parlando di Union e League, iniziarono a differire proprio dal 1907,
anno nel quale vennero tolti i flanker e le mischie diventarono no-contest.
Le differenze tra quelli che alcuni definiscono due sport diversi sono abbastanza e allo stesso tempo troppo poche per avvalorare questa tesi.
Le prima grande differenza è, ovviamente, la mancanza di due giocatori e le numerazioni. La seconda è la mancata contestazione della palla, ovvero sia dopo un placcaggio (a terra) non si formano ruck, la difesa si allontana di dieci metri e il placcato tallona all’indietro la palla al mediano di mischia che la rimette in gioco. Non esistono quindi le maul, nè le mischie ordinate e nemmeno le touche.
La squadra attaccante ha a disposizione 6 fasi per raggiungere la meta, dopo l’ultima fase solitamente si esegue un lungo calcio di rinvio (il "punt" del football americano, figlio diretto del RL) per ridare il possesso agli avversari facendoli partire il più lontano possibile.
Se la vostra reazione è "che palle senza le mischie" dovreste provare a vedere qualche spezzone di match australe: ad esempio QUI, QUI e QUI.
Il Rugby a XIII ha dato origine anche a due varianti: il Touch e una versione ridotta a 9 giocatori, appunto il Nine.

Campionati e Coppa del Mondo - I due campionati più importanti sono la Super League (12 team inglesi, 1 gallese e 1 francese) e la National Rugby League (15 team australiani e 1 neozelandese).
La RL World Cup, la cui prima edizione è nel 1954 in Francia, è stata dominio quasi esclusivo dell’Australia: ben 9 delle 13 edizioni sono state vinte dai Kangaroos, 3 dalla Gran Bretagna e una sola, l'ultima, dalla Nuova Zelanda . La cadenza è quadriennale, l'ultima edizione si è giocata nel 2008 in Australia ed è stata inopinatamente vinta dai neozelandesi: grande la delusione per quello che ora viene considerato l'inizio dell'annus horribilis per lo sport dei quel Paese, proseguito con la perdita delle Ashes nel cricket con gli Inglesi e "coronato" dall'ultimo posto nel TriNations di rugby union quest'anno. La prossima edizione sarà in Inghilterra nel 2013, un anno dopo il previsto per non confliggere con l’edizione delle olimpiadi del 2012, appunto, in Inghilterra.

Il RL in Italia - In tutta questa evoluzione l’Italia mette il naso la prima volta negli anni ’50 nelle città di Torino, Milano, Treviso e Venezia.
Nel 1951 la nazionale fece il suo esordio contro la Francia a Cahors perdendo 17 - 29; nel 1960 prima a Padova (37 - 15) e poi a Treviso ebbe l’occasione (mai più ripetuta) di giocare contro l'Australia, 22 - 67 nella Marca. Poi più il nulla.
Nel 1995 la resurrezione grazie agli sforzi di Mick Pezzano e John Benigni, due australiani di origine italiana: si forma la Italian Rugby League e una compagine nazionale formata da soli italo-australiani. Della partita fu anche l’allora giovanissimo Terry Campese, figlio del ben noto David Campese e attuale uomo simbolo della nazionale australiana.
La compagine così formata affronterà altre nazionali quali Marocco, Libano, Francia, USA, Canada e Grecia. Il miglior piazzamento fu un secondo posto nel torneo Emerging Nations che la portò ad un passo per le qualificazioni al mondiale del 2000. C’è da considerare che tutte le formazioni sino a qui elencate, Italia compresa, erano formate da oriundi australiani. Solo in questi ultimi anni le varie compagini cominciano a presentare una presenza indigena più corposa.
Negli ultimi anni, il Simone Franchini’s Memorial Nine Tournament (RL a nove) mette a confronto squadre provenienti da tutto il mondo con alcune selezioni italiane e assieme all’Italian League alla seconda edizione, ha permesso di creare un piccolo movimento che ha coinvolto circa 80 giocatori di formazione italiana provenienti per lo più dallo Union. Nel 2008 l’Italian Rugby League ha lasciato il posto alla Federazione Italiana Rugby League presieduta da Tiziano Franchini, gemello di Simone, uno dei primi giocatori di Union italiani ad essersi interessato al League sino al punto da essersi trasferito in Australia per giocarci ad alti livelli, deceduto nel 2005 e al quale è dedicato il memorial. Quest’anno il primo giocatore italiano (di passaporto e di formazione) Matthew Sands (padovano con padre statunitense) è stato reclutato dal Lyon XIII squadra militante in seconda divisione francese.
Nel 2008 l’Italia è riuscita a conquistare l’European Shield contro Rep. Ceca e Germania, bissando il titolo anche nel 2009, mentre ha perso contro il Marocco. Questi risultati e soprattutto la rinuncia della Russia a competere hanno permesso alla nostra nazionale di poter fare un ulteriore passo avanti e di potersi confrontare con Scozia, Libano, Irlanda, Galles e Serbia nell'European Cup che per i nostri inizia a Padova il 17 ottobre.
I convocati e le loro squadre:

1 Dominic Brambani - Hinterland Storm

2 Edoardo Lerna - Woodrush RU

3 Angelo Ricci - Queensbury

4 Jonathan Marcinzack - West Bowling

5 Marco Ferrazzano - Unattached

6 Jason Dubas Fisher - Leeds Akkies

7 Cyril Armani - Avignon

8 Alex D’aprile - Cumbria amateur

9 Filippo Maserati - Piemonte XIII

10 Matthew Sands - Lyon

11 Mauro Di Maggio - Mastini XIII

12 Paul Stanica - Nafit XIII

13 Fabio Berzieri - Mastini XIII

14 Daniele Pasqualini - Mastini XIII

15 Giovanni Franchi - MAstini XIII

16 Filippo Veronese - La Rocca XIII

17 Filippo Righetto - Mastini XIII

18 Claudio Forte - Nafit XIII

19 Pier Luigi Gentile - Piemonte XIII

20 Matteo Foschi - Mastini XIII

21 Nicolino Facco - Nafit XIII

22 Aidan Guerra - Melbourne Storm

23 Chris Borgese - Redcliffe Dolphins

24 Mark Dalla Cort - Unattached

25 Anthony Severin - Paris

26 Paul Franze - Gateshead Thunder

27 Daniele Gnata - Nafit XIII

28 Ludovico Torreggiani - Nafit XIII

29 Andrea Zacchia - La Rocca XIII

30 Franco Kmet - West Tigers.

4 commenti:

tagus ha detto...

nel '60 a pd contro gli australiani all' ala sinista x la nazionale italiana giocò mio padre.gli pare di ricordare che quei 22 punti di scarto rappresentarono la vittoria più stretta degli aussies in tutto il tour europeo,ma non potrebbe giurarci.
quel che ricorda per certo è che passò tutta la partita a placcare tanto che sul treno per rientrare a torino non riusciva ad alzare le braccia per mettere la borsa sulla cappelliera.
mio tramite manda il suo in bocca al lupo ai ragazzi del XIII

Porcorosso ha detto...

Ciao Tagus
E' un piacere leggere il tuo commento. Sarebbe un piacere poter avere un tuo contatto per poterti/vi aggiornare sulle nostre attività ed eventualmente invitarvi a partecipare. Qui trovi il mio io.porcorosso@yahoo.it
Ancora grazie mille ad ABR e RINGO!!!
Saluti PR

Abr ha detto...

il piacere è tutto nostro, in particolare di abr essendo originario di lande particolarmente legate al rugby league (no, niente Australia purtroppo), sia di dare spazio alle iniziative firl che leggere storie di heritage come quella di tagus.

tagus ha detto...

grazie abr e grazie porcorosso.ti mando il mio contatto via mail

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