sabato 17 ottobre 2009

Italiane in coppa, qualcosa sta cambiando?

Il titolo NON si riferisce solo alle prestazioni delle due italiane in Heineken Cup, queste ultime a nostro avviso non possono esser liquidate solo sulla base del mero punteggio, meritano una analisi. Anche per porre le basi di una risposta ragionata, nella nostra infinita insignificanza, alle considerazioni a caldo rilasciate dal presidente Dondi a Sky al termine di Viadana - Leicester, udite da queste sbalordite orecchie.
Il titolo vale anche per le nostre impegnate in Amlin Euro Challenge: Petrarca parzialmente a parte e in attesa domani della prova del Parma a Leeds, qualcosa è cambiato, ma decisamente in peggio. E' a nostro avviso una risposta indiretta al presidente della Fir e alle politiche da essa propalate, ma andiamo con ordine.


Viadana 11- 46 Leicester Tigers: sette mete subite contro una, hat trick di Scott Hamilton, partita aperta solo mezz'ora. Inutile perdersi troppo nella cronaca: la squadra padana riesce a rimanere al livello degli avversari per una decina di minuti attorno al 20' minuto, quando riesce a rallentare il ritmo e a premere con efficacia gli avversari, sino a pervenire al pareggio 8-8, raggiunto con una meta di Caino Robertson lanciato da un bel calcio di Pierre Hola.
Dopo è evidente il mismatch con la seconda squadra d'Europa nel ranking Erc, pur ampiamente rimaneggiata; quando questi partono col loro ritmo a fissare punti con Castro e le terze Croft, Moody e Crane, per poi allargare veloci a destra e sinistra verso Johne Murphy, il giovane Twelvetrees o Hamilton stesso, anche se manca Geordan Murphy per Viadana non ce n'è. Emergono non solo le differenze individuali tutte a nostro sfavore, ma anche i limiti assoluti della compagine lombarda.
Ciò detto ci sono degli aspetti positivi che vanno sottolineati. Innanzitutto la squadra lombarda è riuscita a negare per un'ora l'obiettivo vero dei Tigers, che non era la mera vittoria quanto il bonus. L'ha sottolineato coach Cockerill, evidenziando la buona prestazione difensiva, fisica ma ordinata dei viadanesi.
Mancano due cose per conquistarsi il primo scalino, quello del rispetto in casa, che significa imporre agli avversari di sudarsi la vittoria e non pensare di venire giù per il punto di bonus: imparare a reggere ritmi più alti (quando i Tigers acceleravano, i nostri fatalmente da una parte o dall'altra si scoprivano) e avere la freddezza di capitalizzare tutte le opportunità (troppi errori al piede, in rimessa e cattive scelte, ad esempio i momenti delle sostituzioni; come si può a sostituire tallonatore e saltatori quando ti giochi una touch a 5m dalla meta?). Certo, la strada è ancora lunga ma una decina di minuti su cui iniziare a costruire c'è.

Munster 41 - 10 Benetton Treviso: al quindicesimo meta di Brendan Williams, al venticinquesimo meta di Vilk, 10 a zero e due mete al Thomond Park. E uno pensa, ah i trevigiani, contrariamente alle altre italiane, hanno quel paio di individualità in grado di capitalizzare gli episodi favorevoli.
Nulla di più sbagliato: le individualità ci sono ma non certo al livello di chi c'è di fronte - Munster per nulla rimaneggiato, in pratica il pack B&I Lions - O'Connell, O' Callaghan, Quinlan, Wallace, Leamy - con la mediana O'Leary O'Gara dell'Irlanda dominatrice del 6nazioni e trequarti con Keith Earls e poi i "Barbarians" Jean De Villiers, Lifeimi Mafi, Doug Howlett e Paul Warwick.
Quello che distingue Treviso dalla storica maglia bianca con striscia blu è l'efficacia difensiva, la dominanza della mischia chiusa e la capacità di ripartire in fasi multiple sia con gli avanti che coi trequarti.
Al punto che, dopo due mete subite e almeno tre umilianti rollate in mischia, Munster sostituisce il pilone Horan dopo un quarto d'ora di gara, e non crediamo la mischia irlandese stesse cedendo per gli infortuni! Purtroppo per Benetton, al dominio in mischia e all'efficacia nelle ruck sia difensive che offensive, stavolta non si accompagna il controllo della rimessa laterale come accadde col Perpignan al settimana scorsa.
E' su questa (O'Callaghan meritato man of the match) e sulle rolling maul che ne conseguono che Munster si rifà un po' alla volta dallo choc e inizia a costruire quello che nel corso della gara si rivelerà dirompente per Treviso; altrimenti le sarebbe rimasto affidarsi alle testate dei ball carrier, tattica dispendiosa più per chi la fa che per chi la subisce; data la giornata patetica di O'Gara al piede (6 punti, 3 trasformazioni su sette), il primo team d'Europa nel ranking Erc che perde in casa una volta in dieci anni avrebbe rischiato sul serio, con un pizzico di fortuna per Treviso che pure oggi non s'è vista per nulla.
Benetton regge per un tempo, prende una meta da Warwick alla mezz'ora, poi un uno due che chiude il primo tempo 17-10 da Dowling e Leamy (e a proposito di fortuna, se la seconda meta fosse stata negata dal Tmo per in avanti, nessuno avrebbe potuto scandalizzarsi).
la partita non sarebbe chiusa, siamo ancora sottobreak: alla ripresa del gioco Goosen prova un drop che riesce appena stretto ma nel giro di quindici minuti il lavorio costante ai fianchi in rimessa di Munster porta all'inevitabile crollo: al 53' la meta di Fogarty direttamente su rimessa, al 65' Wallace, al 70' la seconda di Dowling viziata da un chiaro in avanti di O'Connell e al 77' la prima meta di Jean De Villiers in Europa. C'è stato un solo momento attorno al settantesimo, dopo l'ingresso di Fraser Waters, in cui Treviso ha fatto vedere ancora delle belle iniziative d'attacco senza limitarsi al mero tentar reggere in difesa, ma senza fortuna.


Succoso episodio nelle premesse dell'ultima meta: l'azione partiva da O'Gara in contropiede assistito, questi apre male ma avanzano lo stesso, lui incrocia dietro e gli ripassano la palla; questo campione oggi inguardabile, tanto fuoriclasse quanto str...zo (concordiamo con Castrogiovanni in questo), invece di rilanciare verso l'autostrada incustodita al largo prova a umiliare gli avversari, convergendo al centro per dribblare tutta la difesa schierata in mezzo manco fosse Gio Aplon, la stella sudafricana del rugby Sevens e di Western Province. Quando i benettoniani gli arrotano la maglietta fino alle ascelle ho provato quasi la medesima soddisfazione che mi diede vederlo subire quel placcaggio "alla sudafricana" da Jaque Fourie nella tournèe dei Lions (rivisto tel quel oggi in Western Province - Bulls, Schalk Burger su DuPreez, vedere filmato: i due Boks dopo si sono fatti l'occhiolino, O'Gara ha mangiato minestrina per un mese).
L'episodio va citato al di là dell'aneddoto perchè significativo: l'atteggiamento di quel labile campionissimo ha rivelato tutta la rabbia dei Munsteriani nel sentitisi sfidati in casa loro coi loro mezzi, mischia e ruck.

Questa partita la dice lunga sullo stato dell'arte in Benetton; i progressi sono notevoli, hanno fatto decisamente un bel salto di qualità, sono in grado di giocare ai ritmi europei, verrebbe da dire con Ferrini che non sembrano manco italiani ...
C'è ancora da lavorare però; innanzitutto perchè le altre, segnatamente le celtiche e le inglesi cresceranno nell'inverno, e poi serve un pizzico di solidità mentale in più per i momenti bui.
Se con Perpignan si sono conquistati il pieno rispetto casalingo e anche fuori (Muster s'è schierata al gran completo per loro) e se sono in grado di impensierire chiunque per mezz'ora-cinquanta minuti, il passo successivo dev'essere non solo la resistenza nel tempo ma il tener duro anche quando da 10 a zero si passa al 10 a 30. Manca ancora la capacità di reagire routinariamente, freddamente, insistendo ad applicare il game plan anche nei momenti avversi senza abbattersi: questa è la prossima area di miglioramento.
Anche perchè, che sorpresa sarà mai se Munster passa a condurre? Al Thomond Park ha vinto solo Leinster e per un pelo gli All Blacks negli ultimi dieci anni.
Ah a proposito, vista la classifica delle pool? Se nel girone 3 Viadana sta a zero, in quello 1 è prima Munster con 6 punti, segue Usap a 5 poi Saints e Benetton con 4: è il girone più aperto di tutti, chi l'avrebbe mai detto alla vigilia? Un anno fa di questi tempi non girava così ...

Detto tutto questo, ci rimane un sassolino nella scarpa.
Caro presidente Dondi, per la sua storia illustre e le innumerevoli benemerenze non saremmo degni di criticarla, ma per amore di questo sport ci permettiamo di farlo lo stesso - tanto lei non ci legge. Alla fine della partita di Viadana, dopo aver lodato il bicchiere mezzo pieno di una prestazione decorosa dei mantovani, ha illustrato la parte mezza vuota dichiarando: "del resto anche la Benetton mi dicono sia andata avanti di dieci punti, ma poi s'è fatta schiacciare dal Munster. Speriamo che con la Celtic i nostri imparino a giocare per ottanta minuti contro squadre forti".
Ecco presidente, forse s'è espresso male e noi capiamo tutto, anche il tifo o gli asti personali, ma troviamo non sbagliato, peggio, sciocco mettere sullo stesso piano la sconfitta di Treviso con quella di Viadana, per poter tirare fuori la panacea federale celtica.
Ma che ci azzecca, presidente? Lo sa cos'è il Thomond Park? Venir ivi travolti dalla numero uno d'Europa, schiumante dopo esser stata a faccia sotto per un tempo intero, è una mezza impresa che esalta il rugby italiano; mentre la sconfitta di Viadana in casa, ammettiamo, è stata solo un mezzo passettino avanti nell'abituale quadro di inferiorità. Ci spiace contraddirla ma è evidente non si tratti di casi paragonabili. Forse la infastidisce che la Benetton sfiori le imprese pur senza aspettare di sciacquare i panni nel gaelico, presidente?

Del resto basterebbe considerare cosa succede nell'altra coppa per comprendere gli effetti catastrofici delle strategie federali sul rugby italiano, perciosiacchè siamo ben felici che una squadra sia riuscita sinora a sottrarsi al kiss of death federale.
Infatti nella Amlin Euro Challenge male e ancora male le italiane.

Una grossa differenza con la passata edizione di Challenge Cup: allora tre su quattro delle nostre rappresentative, complice la valenza dei secondi posti, se la sono giocata sino alla fine; quest'anno a giudicare dall'inizio non ci siamo proprio.
In attesa di sapere di Parma a Leeds, parziale eccezione la fa solo il Petrarca che come già detto almeno si batte: ha perso anche ieri a Montauban per 27-10 ma conducendo all'inizio e senza concedere bonus, come erroneamente afferma rugby365 - tre mete a una, non l'avrebbero ottenuto manco con le regole francesi.
Malissimo le altre due pure in casa: Roma 0 - 57 Wasps, Rovigo 11 - 76 Castres. Nove mete a zero (punti) nel primo caso, con doppiette per il lock Dan Leo e il nr.8 Ward-Smith ex Bristol; undici a una al Battaglini, manco i Tarnais fossero i Cheetahs! Con tanto di hat trick per Joe Tekori e doppietta per il centro Audrin.
Umiliazioni che a Bucarest non succedono più: gli Oaks han vinto la prima contro Parma e han fatto sudare fino alla fine Bourgoin finalista della scorsa edizione, guadagnando il bonus; non capitano quest'anno nemmeno agli spagnoli, l'Olympus Madrid ha perso "solo" 5-38 con Worcester finalista 2008.
Dato che tre su quattro sono le stesse dell'edizione precedente - almeno di nome, cosa sta succedendo ai nostri? La risposta è semplice, sono i primi effetti delle scelte Federali, che hanno amplificato invece di mitigare gli effetti della crisi economica. I club italiani privati di ogni prospettiva e quindi mollati dagli sponsor, si sono ridimensionati verso il basso e faticano troppo ad essere competitivi nell'Europa "di mezzo". Così la Fir potrà dire, avete visto servono le franchigie. Complimenti Fir, due passi indietro per farne poi, forse, uno avanti.
Forse gli arretrati siamo noi e non comprendiamo che oggi per sviluppare il movimento, per essere competitivi nell'Europa, i club sul territorio non servono: basta la nazionale e riempire San Siro una volta al secolo per attirare i giovani, il resto lo fa la Tv...

UPDATE 18/10: Leeds 37 - Parma 13: 4 mete a una e bonus lasciato guadagnare agli ultimi della Premiership. Ciononostante Overmach esegue un ottimo primo tempo, reagendo alla meta iniziale del pilone Hardy con due penalty di Irving e una meta trasformata di Mariani: 8-13 all'intervallo. Nel secondo tempo buio completo dei padani, mentre Carnegie dilaga con le mete di Barrow, Clark e Welding.

8 commenti:

Zamax ha detto...

Non c'è sport più di "terroir" (per dirla alla francese) del Rugby. Dovremmo cercare con pragmatismo e realismo di irrobustire le piantine più fragili (ma le uniche) del nostro giardinetto, e invece quelle le abbandoniamo, e facciamo la guerra a quelle che resistono da sole alle intemperie. Mah! Il tutto per una visione astratta delle cose, megalomane e miserabile allo stesso tempo: una nazionale, due franchigie, e dietro, il vuoto. In una nazione di 60 milioni di abitanti! Costoro hanno la mentalità dei pianificatori con la mania dell'industria pesante cui le piccole capitali del rugby fanno schifo, come se in gran parte in Inghilterra o in Francia non fosse così! E invece il nostro rugby è quello, e dovrebbe essere quello fino ad un suo augurabile sviluppo; Rovigo, L'Aquila, Catania...
Per il resto, ottima prova dei trevigiani. Quello che mi auguravo: una bella resistenza, fino al momento ...del crollo. Mi viene in mente un paragone con le grandi battaglie del tempo antico. Gli storici dicono che il grande numero dei morti - che può soprendere il lettore moderno - non avveniva nel momento dello scontro, ma al momento della rotta, ossia quando le sorti della battaglia erano già decise. Il Benetton ha cercato - coi suoi mezzi - di giocare alla pari coi "Monsters" e ci è riuscito per metà partita, poi quando l'equilibrio si è rotto è stato molto difficile limitare i danni. Ma una prova d'orgoglio e una prova ambiziosa di buon augurio.

Abr ha detto...

La tua analisi sulla gestione politica del rugby in Italia è del tutto condivisa, Zamax. L'errore prospettico è trascurare le differenze tra una nazione come l'Irlanda (che è una regione secondo i ns. standard) e un grande Paese come l'Italia.
Mi domando come mai non s'informino sulle modalità "niste" adottate dal Galles, o se insensatamente temano piuttosto la fine australiana per il ns. rugby (assurdo, qui non ci sono sport diretti concorrenti tipo league o afl come laggiù, il calcio è calcio ovunque).

Benetton ottima in una prospettiva di evoluzione iniziata quest'estate, sei più in assoluto per il livello dove vorrebbe essere.
E' un processo di crescita che dev'essere continuato: l'impression è che abbiano acquisito il ritmo, almeno per un'ora, ma che gli manchi la forza prima di tutto mentale per reggere al rovescio della fortuna.
Non ha senso razionale rovesciarsi in rotta, seguendo il tuo esempio, alla prima sortita dalal capitale nemica assediata. Si sono vivi e forti, e allora? Siamo al THomond Park mica nel Super10 ...
Bisogna imparare a reggere e ad arretrare con ordine. La battaglia di Canne fu vinta con una magistale ritirata, i Buls sono in finale Currie Cup "punendo" le indiscipline dei più ricchi di iniziative in campo.
Serve un ulteriore passettino in avanti insomma, ma ci basti guardare la classifica della Poool 1 e siamo già moderatamente soddisfatti così

GiorgioXT ha detto...

Una piccola nota su Munster-Benetton , la partita è andata così anche perchè Goosen dopo il colpo che ha preso ha reso al 60% ad essere ottimisti, e non c'erano nè Picone nè Marcato a poter prendere in mano la squadra: tre mete sono arrivate da errori marchiani di TV! vedremo al ritorno , e magari sotto l'acqua...

Venendo ad un discorso generale, non dobbiamo dimenticarci che questi sono i budget francesi

Les budgets 2009-2010

Stade Français : 21 M Eur (+ 3 M Eur)
Clermont : 18,9 M Eur (+ 1,9 M Eur)
Toulouse : 17 M Eur (=)
Toulon : 16,5 M Eur (+ 2,5 M Eur)
Brive : 16 M Eur (+ 3 M Eur)
Racing Métro 92 : 16 M Eur
Biarritz : 14 M Eur (+ 0,5 M Eur)
Perpignan : 13 M Eur (+ 1 M Eur)
Montpellier : 12,8 M Eur (+ 1,3 M Eur)
Bayonne : 12 M Eur (+ 0,5 M Eur)
Castres : 11 M Eur (=)
Montauban : 10,2 M Eur (+0,7 M Eur)
Bourgoin : 10 M Eur (+ 0,2 M Eur)
Albi : 8 M Eur

Fra parentesi gli incrementi sulla stagione passata.

Ma dobbiamo anche considerare che non bastano i soldi per far bene, amici Francesi di Montauban hanno riso increduli alla notizia che il Petrarca spende sotto il milione di euro per la squadra.

Questa è la dimostrazione che il cuore e l'anima servono, e tanto.
E si perderanno completamente con le franchigie per la Challenge Cup che vogliono Dondi e Ascione.

Abr ha detto...

Beh è difficile distinguere tra errori propri ed errori "forzati" dagli avversari. E quando tu chiamassi un Picone, loro ti fanno entrare uno Stringer .. cmq concordo, in casa ce la rivediamo, anche se più avanza la stagione, melgio sarà per loro come ogni anno, temo.

Ribadisco, la cosa più difficile, lo scalinoulteirore da imparare non è prevalere inizialmente su avversari più forti, è fare come i Cheetahs che riescono a tener botta, risalire e vincere nononstante le mazzate tonanti prese da una squadra decisamente più forte sulla carta.
E' una questione di fisico e di mente, entrambe allenate.

Sul resto già, proprio così. Una domanda Giorgio: il budget di Treviso, 5 mill?

GiorgioXT ha detto...

La scorsa stagione sui 3,8 -4,5 , non credo aumentato di molto in questa , penso che benetton sia sotto i 5 milioni di euro.

I dati francesi sono da "L'Equipe" e casomai sono sbagliati per difetto: Tolosa con il proprio stadio e i proventi HC passa e non di poco i 20 milioni €,
I Budget delle Irlandesi sono più difficili da trovare, ma si parte dai 6-7,5 M€ del Connacht a Leinster e Munster più del doppio.

Abr ha detto...

Tnxs Giorgio, impressive. Ovvio che non si fanno nozze coi fichi secchi.

Altrettanto ovvio che tagliare le prospettive europee ai club come ha fatto la fir ha accentuato l'effetto scaccia sponsor in un momento economicamente delicato come questo, in cui serviva avvicinare qualche grande società (tipo Benetton, Mps e pochi altri) in previsione delel difficoltaà delle peccole medie metalmeccaniche tipo Overmach etc.
Invece nada, anziil contrario.

Anche in altri sport vanno avanti solo quelli con le spalle ben larghe: Armani, Seragnoli e Mps nel basket, Benetton e pochi altri nel volley etc.etc.

Anonimo ha detto...

Vado completamente OT oltretutto per bieca pubblicità.
Ma oggi ho notato una cosa curiosa su planet rugby che riguarda un po' il nostro rugby e ne ho scritto:
http://wp.me/pykke-6y
scusate ancora l'OT
P.S. lasciate perdere i post di argomento "POLITICO" Non vi piacerebbero! ;-)

Abr ha detto...

Si forthose, avevo appena notato anch'io quella nomination e soprattutto quel terzo posto in classifica per ora di Parisse come best nr.8 di tutti i tempi.
Ovviamente ho votato ... per Zinzan Brooke, e con tutto il rispetto.

Sul resto, qui si fa "politica" costantemente, anche in questo stesso post, già dal nome del blog se vogliamo :)

Fuor di battuta, ognuno di noi ci ha le sue idee, in linea di principio rispettabili; ci rendiamo d'altro canto conto che in questi tempi di mancanza di rispetto (è più facile insultare che pensare, o identificare un nemico invece di "fare"), ognuno prediliga leggere conferme piuttosto che critiche e si tenda quindi a stare "ognuno dalla sua parte".
Ma noi siamo di altra generazione, ben altro abbiamo visto purtroppo e non ci spaventiamo :)

Grazie per il link, ho commentato uno dei tuoi post "politici", così impari :D

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