martedì 20 ottobre 2009

Test match autunnali, l'Inghilterra conta i feriti


Martin Johnson dovrà mettersi presto attorno ad un tavolo assieme agli altri suoi strateghi per capire con che soldati scendere sul campo di battaglia di novembre, perché ogni fine settimana si ritrova in mano la lista degli indisponibili per infortuni. Gli ultimi due, in ordine di tempo, sono due pezzi grossi dalla fanteria pesante: Phil Vickery e Andrew Sheridan. Durante la partita vinta dai suoi Sale Sharks sui Cardiff Blues in Heineken Cup, il pilone dei Lions ha subito un brutto infortunio alla spalla che lo terrà fuori dai test match in programma tra poche settimane e potrebbe addirittura saltare l'inizio del Six Nations.
Il fatto è accaduto durante una mischia. Il gigante 29enne ha dovuto ricevere anche dell'ossigeno in campo mentre i medici cercavano di portare le prime cure. Domani sarà già sottoposto ad un'operazione, mentre la società inglese ha fatto sapere che la riabilitazione durerà almeno quattro mesi per via della spalla dislocata. Da Oltremanica aggiungono che molto probabilmente non disputerà né il match di esordio del Six Nations 2010 contro il Galles a Twickenham, in programma il 6 febbraio. E potrebbe saltare quello di una settimana dopo, a Roma contro l'Italia.
Per Vickery, invece, si è resa necessaria un'operazione per un infortunio al collo. La quarta in tutta la sua carriera e altri tre mesi di fermo. L'equipe medica dei London Wasps nei giorni scorsi aveva proceduto al monitoraggio delle condizioni fisiche del pilone in seguito ai dolori dopo la partita contro il Racing Metro.
Facendo il punto della situazione, Johnson ha una lunga lista di giocatori fuori uso. L'estremo Delon Armitage, il centro Riki Flutey, il tallonatore Mears e la terza linea Tom Rees. Un guaio per ogni reparto. Vanno aggiunti anche il nome dell'apertura Danny Cipriani che ha una una tibia fratturata e dell'ennesimo avanti, Luke Narraway.

UPDATE AUSTRALE - by Abr
Mentre il Socio ci parla dell'infermeria inglese, e' opportuna una sbirciatina down under in vista dei prossimi test.

- da Casa Sudafrica: attualmente distratti dalle fasi finali della Currie Cup, i nazionali in tour europeo verranno annunciati solo il 31 ottobre, dopo la finale.
Quello degli Springboks sara' un "old fashioned tour" come l'ha definito DeVilliers: due partite "non test" contro Leicester e Saracens, poi tre test match contro Francia, Italia e Irlanda.
Dopotutto sono gli altri a dover dimostrare qualcosa e non certo i numeri uno.

- da Casa Australia: a proposito di infortuni, Stirling Mortlock non sarà disponibile almeno per i primi due test, con Nuova Zelanda (1l 31 ottobre a Hong Kong) e Inghilterra, tornerà forse per l'Irlanda e la Scozia. In mezzo ci sara' anche il tempo per una midweek fixture coi Cardiff Blues.
Interessanti le due cose dette in questi giorni da coach Robbie Deans, la prima delle quali già "suggerita" da queste immodeste colonne dopo ogni partita dei Wallabies nel TriNations - gli interessati verifichino selezionando il tag "3N".
Ha detto che la corazzata Potemkin è una ..... ehmm, che vede bene Berrick Barnes all'apertura, mentre Matt Giteau "ha giocato le migliori partite della sua carriera al nr.12". Nonostante Barnes giochi centro nei Reds e Giteau gioca(sse) apertura nei Force. Standing Ovation, forse finalmente il coach riesce a metter mano a un limite tecnico e anche caratteriale nel team preesistente al suo arrivo, infatti oltre a Barnes apertura ha nominando capitano Rocky Elsom.
I selezionati australiani per l'Europa:
Trequarti - James O'Connor, Lachie Turner, Drew Mitchell, Peter Hynes, Digby Ioane, Rob Horne, Adam Ashley-Cooper, Stirling Mortlock, Ryan Cross, Berrick Barnes (vice capitano), Kurtley Beale, Quade Cooper, Matt Giteau, Will Genia, Luke Burgess, Richard Kingi.
Avanti - Richard Brown, Wycliff Palu, David Pocock, George Smith, Rocky Elsom (capitano), Matt Hodgson, David Dennis, Mitchell Chapman, Dean Mumm, Mark Chisholm, James Horwill, Benn Robinson, Ben Alexander, Pek Cowan, Sekope Kepu, Salesi Ma'afu, Matt Dunning, Stephen Moore, Tatafu Polota-Nau.

La seconda cosa importante detta da Deans è che serve un campionato interstatale australiano serio, sulla falsariga della Currie Cup o del NPC. [Interessante lo dica mentre da noi si va a smantellare il campionato nazionale, scusate l'insistenza quasi ossessiva sull'argomento].
Perche' senza campionato di livello, constata Deans, nuovi talenti non possono mettersi facilmente in luce e as a result certi "senatori di interesse nazionale" vivono senza il pepe della competizione, con la certezza che verranno nuovamente messi a contratto dalla Federazione. Chissa' se O'Neill, l'attivissimo patron della ARU, la finira' di tramar geopolitica, Elv etc.etc. e si dedichera' ad accontentare questa esigenza del suo coach.
Lo fara' probabilmente dopo il 20, quando la SANZAR (NON) prendera' la decisione su dove collocare la XV franchigia del SuperRugby australe. In lizza Melbourne e Porth Elizabeth, Sfa: la prima e' favorita dalla logica, logistica e anche dai media, la seconda e' la candidatura sinora piu' seria e solida. Il fatto e' che la decisione va presa all'unanimita', quindi presumibilmente si dovra' ricorrere a un arbitrato.

- da Casa Nuova Zelanda le notizie sono due.
La prima, giro di valzer nel coaching team: Graham Henry e i due assistant coach Steven Hansen e Wayne Smith si scambiano ruoli. Hansen lascia gli avanti a Henry e prende dallo stesso il ruolo di offense coordinator, mentre Smith lascia l'attacco e diventa defense coordinator (per usare il gergo Nfl). Sotto c'è la necessità di "attenzionare" punti critici come la rimessa laterale e attitudini d'attacco troppo ripetitive e prevedibili. A sentire capitan McCaw il cambiamento è gradito ai giocatori, il che la dice lunga su come la vedano internamente: la crisi non ha giocatori o tecnici colpevoli, è semplicemente ora di rinfrescare il libro degli schemi.
Gli All Blacks saranno impegnati già il 31 ottobre a Hong Kong contro l'Australia, in un test senza significato se non marketing in quanto la Bledisloe Cup è già assegnata, dopodichè s'imbarcheranno nel giretto novembrino impegnativo anzichenò che toccherà Galles, Italia, Inghilterra, Francia e dulcis in fundo per non farsi mancare niente, i Barbarians.
La seconda notizia, ieri hanno nominato i 32 All Blacks per il tour in Europa.
Novità attese i prodotti freschi dal campionato Npc, Zac Guildford di Hawke's Bay (e anche stavolta il vecchio RightRugby ha fatto centro con largo anticipo) e Mike Delany di Bay of Plenty, leader NPC rispettivamente per mete e punti segnati. Sorpresona è l'ala Ben Smith di Otago (in foto), mentre già convocato l'utility back Tamati Ellison. Tornano Boric da North Harbour, il mediano Ellis e Corey Flinn di Canterbury. Fuori Rokocoko e Hosea Gear, in infermeria Weepu, Toeava, Kahui, Ross, Evans, Ali Williams, Mealamu, Masaga.

Avanti: John Afoa (Auckland), Anthony Boric (North Harbour), Wyatt Crockett (Canterbury), Tom Donnelly (Otago), Jason Eaton (Taranaki), Corey Flynn (Canterbury) Owen Franks (Canterbury), Andrew Hore (Taranaki), Jerome Kaino (Auckland), Tanerau Latimer (Bay of Plenty), Richie McCaw (Canterbury, captain), Liam Messam (Waikato), Kieran Read (Canterbury), Rodney So'oialo (Wellington), Adam Thompson (Otago), Brad Thorn (Canterbury), Neemia Tialata (Wellington), Tony Woodcock (North Harbour).
Trequarti: Daniel Carter (Canterbury ), Jimmy Cowan (Southland), Mike Delany (Bay of Plenty) Stephen Donald (Waikato), Andy Ellis (Canterbury) Tamati Ellison (Wellington), Zac Guildford (Hawke's Bay) Cory Jane (Wellington), Brendon Leonard (Waikato), Luke McAlister (North Harbour), Mils Muliaina (Waikato), Ma'a Nonu (Wellington), Sitiveni Sivivatu (Waikato), Ben Smith (Otago) Conrad Smith (Wellington).

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