domenica 14 febbraio 2010

6 Nations: Francia impeccabile

Stade de France , Paris St.Denis: France 33 - 10 Ireland

In questa edizione del Sei Nazioni c'è una squadra che si può permettere di subire le iniziative avversarie nella prima fase, di concedere cambi anticipati in tempi di attenta pianificazione delle energie, di provocare gli avversari con dichiarazion pre partita mai sentite prima ("imbroglioni"), rincarando la dose a fine partita (Clerc: "sorprendente quanto facile sia stata questa vittoria"): i Galletti offrono la sensazione di essere in pieno controllo.
Prima di tutto delle loro notevoli risorse, sia nell'ossatura della squadra che nel panorama pressocchè inesauribile dei rincalzi. Conferme negative invece dall'Irlanda: il gioco "conservativo" o meglio poco produttivo mostrato con l'Italia non era noia, è una involuzione bella e buona (o sono gli altri ad essere migliorati difensivamente, e loro ad essere rimasti seduti sugli allori? Vedi Scozia, Inghilterra, Italia stessa); i celebrati 12 risultati utili consecutivi sono arrivati a una fine molto netta e senza appello.

La cronaca

I primi quindici minuti filano via al ritmo sostenuto, fisico imposto dagli ospiti: premono i francesi nella loro metà campo in virtù del misurato piede tattico di O'Gara, sostenuto da una difesa attenta e in pieno controllo delle rimesse laterali, iniziato subito senza fasi di studio (tre rimesse rubate in fila ai Bleus): cercano di imporsi d'autorità.
La risposta dei padroni di casa è tranquilla: nessun affanno, nessun ripiego nel tatticismo temporeggiatore, nessuna falla o nervosismo anche quando la pressione irlandese li riduce negli ultimi cinque metri. Gli irlandesi diranno poi che in tale fase han visto gli avversari sulle ginocchia e bastava insistere, ma tra il dire e il fare ... Tant'è che con tutta la pressione e la precisione nel gioco tattico degli ospiti, la riposta sono un paio di ripartenze di Poitrenaud dalla sua area di meta, quasi irridenti nella loro follia, un autentico "noi possiamo, non ci fate paura" che inizia a definire i binari sui quali scorrerà la partita.
Oltre alla confidenza esagerata, ai limiti dello strafottente, due sono i caposaldi tattici francesi: la mischia chiusa come da previsioni e la disciplina ferrea: alla fine solo un penalty sarà concesso a O'Gara nel range piazzabile, per un fallo che (giustamente) solo Barnes rileva nell'emisfero Boreale; anche questo è un bel segnale di controllo.
La marea irlandese si schianta sulla diga foranea francese, gli ospiti insistono a tenere gli avversari schiacciati nei loro 22m e quasi riescono a passare non con la forza ma con un trick: D'Arcy al 16' "evade" dalla linea e salta con un pallonetto Poitrenaud ultimo uomo, ma il rimbalzo lo tradisce.
E' inopinatamente il canto del cigno irlandese. Un minuto dopo l'immenso Harinordoquy s'invola in profondità e negli sviluppi Healy strattona Parra prima che riceva un offload pericoloso: Barnes è lì a cinque metri (l'arbitro buono è quello che corre) e sbatte fuori il pilone irlandese. Tre a zero sul calcio di punizione che ne risulta.
L'inerzia della gara si rovescia nonostante continui il dominio irlandese in rimessa. Dopo pochi minuti l'unico errore arbitrale della partita: Barnes crede nella "good faith" di Flannery che rifila un calcione chiaramente deliberato sulle tibie di Palisson, forse non vuole ammazzare la partita riducendo gli ospiti in tredici, sta di fatto che l'avventura della giovane ala Briviste termina qui ma Flannery verrà citato post partita per la prova televisiva.
Nessun problema, tanto a Palisson subentra Malzieu non certo l'ultimo arrivato; i francesi sopportano questo e altri cheating irlandesi, resi meno frequenti dall'attenzione dell'arbitro: il "fattore Barnes" rende estremamente fluida e pochissimo spezzettata la gara.
Entro i dieci minuti dall'espusione temporanea i francesi incassano il "postulato De Rossi": una espulsione vale dieci punti. Mandano in meta Servat, che cala sul palo sfruttando il mismatch in peso con Earls che tenta inutilmente di tenerlo; l'origine è una iniziativa del solito Imanol alla terza mischia rifatta sui 5 metri avversari; è dieci a zero.
Gli irlandesi tornano in quindici ma la gara non cambia più, anche se O'Gara mette a segno la sua unica punizione per un blocco nel calcio di avvio ('sto Barnes non è avanti, è davanti: tagliafuori della difesa sui calci, è uno dei temi oggetto di attenzione negli esperimenti arbitrali del Super14). Dieci a tre, ma l'inerzia è tutta per i francesi: mischia a 10 metri, Parra a Trinh Duc, veloce salto del primo centro, la difesa abbocca raddoppiando sul temuto Bastareaud che fa da decoy e Jauzion segna la meta quasi intonso: diciassette a tre dopo al trasformazione di Parra.
Tutti ottimi e concentrati i francesi, con Poitrenaud con licenza di folleggiare e Harinordoquy favoloso. Parra si mette in luce confermando quanto di buono aveva fatto vedere al Murrayfield: presente, veloce, scelte giuste, un pizzico di imprevedibilità, leadership; anche Trinh Duc è superbo, come al solito affidabilissimo e senza frilli.
Alla fine del primo tempo gli irlandesi si riaffacciano nei 22m avversari ma vengono ributtati sulla battigia: era l'occasione di riaprire al gara che si trasforma in una pietra tombale, si rimane sul 17-3 all'intervallo.

Alla ripresa la musica non cambia: c'è una quasi meta di Malzieu, spinto fuori all'ultimo passo da Heaslip; festa rimandata, al 60' Poitrenaud finalizza una bella carica di Bastareaud che "rompe" O'Driscoll e apre per la meta dell'estremo sull'angolo sinistro. Dopo 5 minuti la tardiva replica irlandese: O'Driscoll riceve un offload da Ferris, apre la difesa e lancia in meta David Wallace; la trasformazione di O'Gara fa 27-10 ma la sensazione non è che la partita sia riaperta: il ocntrollo teritoriale è saldamente in mano francese. Parra, meritato Man of the Match, colpisce un palo su punizione ma si rifà dopo pochi minuti centrando un drop tagliagambe, bissato da un altro di Michalak entrato a rilevare Jauzion al centro.
Il Sei Nazioni 2010 ha trovato una potenziale leadership con un netto e inequivocabile passaggio di consegne.

Tutti i francesi sono da lodare per come sono rimasti aderenti e disciplinati al loro piano di gioco; è la vera svolta di questa edizione. Impressionante, per un italiano almeno, assistere al netto dominio di una squadra che ha perso cinque sue rimesse laterali su nove, che ha fallito il 10% dei placcaggi (12 su 111), che riesce a chiudere 17-3 un primo tempo in cui è stata messa sotto nel possesso e nel territorio: lucidità, sostegno, ognuno a svolgere il suo compito senza distrazioni; se sai farlo, provochi un sacco di errori avversari (19 contro 10), se poi hai dei finalizzatori, una terza linea e una mediana rapida e inesorabile, alla fine vinci. Semplice no? ;)
Irlanda monodimensionale, prevedible, ancorata alle sue storiche aree di predomino (rimessa laterale, gioco tattico) ma incapace di concretizzare contro squadre attente e concentrate nella fase difensiva. Come nel secondo tempo con l'Italia.
Nessun irlandese da segnalare sul piano individuale, nè per reparto: superati dietro, nella mediana, divelti in terza linea e dominati in prima; il solito tanto di cappello alla seconda linea di O'Connell e Cullen, ma stavolta non basta.


France:
Clement Poitrenaud; Vincent Clerc, Mathieu Bastareaud, Yannick Jauzion, Alexis Palisson; Francois Trinh-Duc, Morgan Parra; Imanol Harinordoquy, Fulgence Ouedraogo, Thierry Dusautoir (capt); Pascal Pape, Lionel Nallet; Nicolas Mas, William Servat, Thomas Domingo
Replacements: Dimitri Szarzewski, Sylvain Marconnet, Julien Pierre, Julien Bonnaire, Frederic Michalak, David Marty, Julien Malzieu

Ireland:
Rob Kearney; Tommy Bowe, Brian O'Driscoll (capt), Gordon D'Arcy, Keith Earls; Ronan O'Gara, Tomas O'Leary; Jamie Heaslip, David Wallace, Stephen Ferris; Paul O'Connell, Leo Cullen; John Hayes, Jerry Flannery, Cian Healy
Replacements: Rory Best, Tom Court, Donnacha Ryan, Sean O'Brien, Eoin Reddan, Jonathan Sexton, Paddy Wallace

Nessun commento:

Recent Posts


Latest Rugby Headlines


Championships

Rugby Values

rugbyboots.net

rugbyboots
We take a look at all the rugby boots on the market, show you the best for your position, the conditions and whether it is rugby union or rugby league you need the boots for.

Rugby news from Scrum.com

Rugby World News

Premiership News

SuperSport.com News

Eurosport - France

SudOuest.fr - rugby

Il Rugby in Italia (via RugbyCS)