6 Nations, l'Italia quella e'
Buon ultimo come sempre arriva l'annuncio dell'Italia che in casa affrontera' la Scozia per il classico spareggio valido per il "Cucchiaio di Legno". Come ampiamente sospettabile, nessuna novita' rispetto al XV che ha "tenuto" contro l'Inghilterra (visto che si parla tanto di arbitri, anche a sproposito, anche grazie alla presenza "garantista" di Berdos, non va dimenticato).
Il pack è quello che si è risvegliato contro gli inglesi dopo l’opaca prestazione al debutto contro l’Irlanda. Perugini, Ghiraldini e Castrogiovanni in prima linea, sostenuti da Geldenhuys e Bortolami; Zanni al numero 8, Mauro Bergamasco e Sole schierati flanker. In mediana la coppia Tebaldi e Gower, mentre Garcia e Canale saranno i due centri. Triangolo allargato con McLean estremo, Masi a destra e Mirco Bergamasco a sinistra, chiamato anche al ruolo, pure questo confermato, di calciatore per gli Azzurri.
Unica eccezione nelle conferme il ritorno, in panchina, del ristabilito Carlo del Fava al posto di Bernabo'. Resto dei rincalzi invariato, con Ongaro, Aguero unico pilone, Derbyshire terza linea, Robertson ala, l'apertura Bocchino come si dice a "far esperienza" e il mediano Canavosio confermato in panchina nonostante la disponibilita' di Simon Picone, dirottato alla Nazionale A dove fara' reparto con Luciano Orquera.
A giudicare dalle dichiarazioni, i nostri hanno ben chiaro di che partita si trattera': non solo trequarti scozzesi a muover palla ma occhio ai loro avanti, a partire dalla pericolosa terza linea dei tre B's (Brown-Barcklay-Beattie piu' Strokosh in panchina): "Quei tre - ricorda il 23enne flanker del Petrarca Padova Paul Derbyshire, italianissimo nonostante il nome - sono molto utilizzati in tutti gli aspetti del gioco. Dovremo cercare di essere molto puliti nelle fasi d'attacco. Loro infatti metteranno molta pressione e cercheranno spesso di rubare palloni in ruck. Saranno presenti anche in attacco e lì dovremo essere pronti, aggressivi".
Anche a Orlandi allenatore degli avanti e' chiaro che, pur mancando il cecchino Paterson, dovremo tenerli lontani dalla nostra meta' campo, aggiungendo: ""(gli scozzesi sono) ottimi portatori di palla. Dovremo ripetere la prova difensiva mostrata già contro Irlanda e Inghilterra. Non cercano spesso la touche pur avendo buonissimi saltatori. Anche in mischia chiusa sono messi bene".
L'anno scorso coach Hadden chiese ai suoi di aspettare i nostri errori, quest'anno con Robinson non sara' cosi': crediamo che la pericolosita' della nuova Scozia nasca dalla obiquita' indefessa in attacco della sua terza linea, alla caccia costante del punto debole difensivo; cercheranno di prenderci in velocita', allargando improvvisamente e mettendo in moto Danielli e Lamont. Il ritorno di un estremo solido e polivalente come Hugo Southwell al posto di Paterson purtroppo offrira' ulteriori opzioni e imprevedibilita' (speriamo non piu' concretezza) alle incursioni del loro reparto arretrato. Arma finale scozzese potrebbe essere l'ingresso nell'ultimo quarto di Strockosh, per dare il colpo di grazia qualora le lingue dei nostri penzolassero fuori.
Nelle due partite che han giocato sinora gli scozzesi han tenuto il pallino del gioco almeno per un tempo, senza mai riuscire a sfondare coi francesi ed esaurendosi nel primo tempo coi gallesi, per venire alla fine superati per mancanza di "depth" e di benzina; vedremo se riusciremo a tenerli come han fatto i francesi, perche' di prenderli sul piano delle corse per il campo come han fatto i gallesi alla fine, noi non siamo in grado.
Gia', e gli Azzurri? Saranno li' conservativi a difendere massicci, con una terza linea e i centri sulla carta all'altezza degli avversari anche uno-contro-uno, con un occhio di riguardo alla rapidita' da ala di Max Evans (vedi meta contro il Galles). A proposito di ali, la "marcatura" pare perfetta: Mirco davanti allo scattoso Danielli, Masi al piu' solido Lamont, anche lui centro adattato; ma l'uno contro uno puo' risultare fuorviante dato gli scozzesi partono, ali e i centri, non solo uno-contro-uno come gli inglesi, ma con sovrapposizioni e tagli.
In mediana i nostri cedono molti punti in tutto e per tutto al duo Cusiter-Parks, soprattutto Tebaldi dovra' stare attento a non farsi fregare "alla O'Leary" anche nelle mischie ordinate. Idem coi piazzati: attenzione a sopravvalutare l'assenza di Paterson o la migliorata precisione di Mirco: dovremo sempre rispettare la massima disciplina nella nostra meta' campo; inoltre secondo me all'inizio gli scozzesi un falletto sufficientemente laterale nella loro meta' campo lo spenderanno, per mettere pressione sul nostro piazzatore e se passasse indenne ...
Quanto a Gower, sara' un peccato se dovra' rimanere in attesa dieci metri dietro: uno dei pochi mismatch su cui potremmo contare e' la relativa fragilita' difensiva di Parks anche nel finale con il Galles; targettarlo da parte del nostro apertura-comodino (1,75m per 90 kg) sarebbe funzionale anche per limitarne il gioco al piede.
Sulle fonti di gioco ce la giochiamo alla pari, sia in rimessa che in prima linea, ricordando che un anno fa gli scozzesi ebbero netto predominio davanti, con stesse prime linee di oggi contrapposte. Sara' interessante - e decisivo - vedere se e chi e come stavolta prendera' il sopravvento (carissimo arbitro Pearson, come sta oggi?).
Mostreremo come con l'Inghilterra la rinnovata dovizia di iniziativine d'attacco, velocine ma limitate massimo alla quarta fase - del resto questo e' quello che si puo' fare oggi e solo perche' siamo in casa, vigente il sacrosanto "primo non prenderne" Mallettiano - cercheremo piuttosto di approfittare di qualche opportunita' estemporanea (intercetti). Sicuramente non faremo gran possesso e alle brutte, se saremo inconsistenti sulle fonti di gioco saranno i piedi di McLean e Gower a doverli tener lontani. Il "sondaggino" qui a fianco nella nostra sidebar dice che i lettori sono massicciamente convinti della vittoria italiana (78%), addirittura oltre i tre punti (50%). Ricordiamo che l'ultima al Flaminio, unica vittoria di Mallett nel Sei Nazioni sinora, fu vinta per meno, col drop finale di Marcato, mentre sulla gara dell'anno scorso al Murrayfield stendiamo un pietoso velo: segno' la crisi tra Mallett e la squadra, la bocciatura di Marcato, e poi il drop di Parisse e numerose altre amenita'.
Italia: 15 Luke McLean (Benetton), 14 Andrea Masi (Racing Metro), 13 Gonzalo Canale (Clermont), 12 Gonzalo Garcia (Benetton), 11 Mirco Bergamasco (Stade Francais), 10 Craig Gower (Bayonne), 9 Tito Tebaldi (Parma), 8 Alessandro Zanni (Benetton), 7 Mauro Bergamasco (Stade Francais), 6 Josh Sole (Viadana), 5 Marco Bortolami (Gloucester), 4 Quintin Geldenhuys (Viadana), 3 Martin Castrogiovanni (Leicester), 2 Leonardo Ghiraldini (capt, Benetton), 1 Salvatore Perugini (Bayonne).
Rimpiazzi: 16 Fabio Ongaro (Saracens), 17 Matias Aguero (Saracens), 18 Carlo Del Fava (Viadana), 19 Paul Derbyshire (Petrarca), 20 Pablo Canavosio (Viadana), 21 Riccardo Bocchino (Rovigo), 22 Kaine Robertson (Viadana).
5 commenti:
Pubblicato da Abr in collaborazione concomitante con Ringo :)
Però è saltata la foto che avevo messo io... Agisci su commissione? :D
.. certi ricordi so'pericolosi .... eddai....
Speriamo che quel gran fetentone di Pearson non faccia scherzi (quanto lo odio, con quel suo sorriso idiota perennemente stampato sulla faccia!). Alé Azzurri!
Vero che sorride sempre :)
Saro' ottimista, ma rimango convinto che sia il meno peggio tra quelli che chiamo the Old Farts.
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