venerdì 12 febbraio 2010

6 Nations: Italiani ricordate il 10-2--2008!

Annunciata la formazione dell'Italia per la sfida al Flaminio contro l'Inghilterra. Tutto come da attese per i titolari: Marco Bortolami (foto in action) sostituisce Del Fava in seconda linea (probabilmente sarebbe successo anche senza l'infortunio a Carlo), Andrea Masi all'ala aperta prende il posto di Kaine Robertson, per tamponare l'evidente mismatch fisico con l'ala contrapposta Ugo Monye.
Probabilmente Tebaldi salva il posto per via dell'infortunio (misterioso) di Picone. Gli altri sono tutti confermati per "merito" - la terza linea Sole, Bergamasco, Zanni; Geldenhuys, Gower all'apertura, i centri Canale e Garcia, Mirco B. all'ala, McLean estremo - o per speranza di riscatto, ci riferiamo a tutta la prima linea Perugini - Ghiraldini - Castrogiovanni.
Altre novità in panchina: Bernabò è seconda linea di rincalzo, Canavosio subentra mediano al posto di Picone, Roberston si accomoda al posto di trequarti lasciato libero da Masi, ma non era forse il caso di avere a disposizione un utility back di rincalzo più fisico e duttile d'impiego, tipo Sgarbi?
Il resto come a Dublino: Ongaro, Derbyshire, Bocchino, Aguero unico pilone (nemmeno tanto in forma da quanto visto lassù).

In contemporanea Martin Johnson ha finalizzato la formazione inglese ufficializzando la panchina: ci torna Toby Flood utility back in grado di coprire efficacemente tutti i ruoli dal numero 10 in su, ci sono ancora Hodgson mediano, Louis Deacon seconda linea e Steffon Armitage per la terza; dopodichè Johnson s'è coperto in prima linea confermando Thompson tallonatore e portandosi due piloni: Wilson titolare col Galles e Mullan di Worcester, che all'occorrenza fa anche il tallonatore.

One on one - La partita si preannuncia come una grande sfida fisica, a cominciare dalla terza linea, con Sole Mauro B. e Zanni chiamati a contrastare la fisicità, l'aggressività e l'esperienza di Haskell, Moody e Easter. In seconda linea vedremo se Bortolami saprà opporsi ai furti di Borthwick, speriamo debilitato dagli attacchi influenzali, mentre Geldenhuys avà il suo bel daffare a tener d'occhio l'esperienza di Simon Shaw. Speriamo che Ghiraldini venga agevolato dalle scelte dettate dal Bortolo e lanci un po' più tranquillamente.
Uno dei nostri punti deboli difensivi potrebbe essere la mediana: capacità sopraffine di box kicking a parte, Danny Care ama sgusciar via vicino alla mischia spesso e volentieri, Tito Tebaldi dovrà essere più vigile rispetto alla meta presa da O'Leary.
Il rapporto di forza potrebbe invertirsi all'apertura: le doti di Jonny Wilkinson non si discutono, nemmeno la sua predisposizione al sacrificio difensivo, ma in termini di forza di sfondamento Craig Gower potrebbe trovare qualche sbocco. Come potrebbe trovarla, in prima fase o in combinazione con Gower, chi si muova immediatamente un po' al largo del canale di Wilko, tipo i tagli di Mirco Bergamasco o Canale a chiamare offload: il primo centro inglese giocoforza graviterà vicino a Jonno a sostegno.
A proposito di centri, la scelta di Martin Johnson è chiara: la coppia Flutey -Tait garantisce sfondamenti, calcetti chip&chase e offload a profusione rispetto alle doti più tattiche di Flood. Sarà una giornata molto impegnativa per i nostri due Gonzi - Canale e Garcia - là in mezzo al campo.
I nostri sanno che il gioco tattico sarà gestito prevalentemente da Care e Wilko: anche Delon Armitage ha annunciato la sua voglia di mettersi in mostra. Non tanto Luke McLean quindi, ma le due ali potranno e dovranno alternativamente giocare più vicino alla linea: al largo Cueto vs. Mirco B. e Monye vs. Masi paiono confronti equilibrati, almeno a livello di pesi.
Ultima ma non poco importante la sfida in prima linea: sulla carta Perugini e Castro. dovrebbero mangiarseli a colazione i malcapitati Payne e Cole, ma dopo la prestazione opaca con l'Irlanda non si può sapere cosa succede, anche se l'arbitro Berdos è uno affidabile.
Ah, da non trascurare la partita nella partita delle sostituzioni: coach Johnson è in grado di ruotare tutta la prima linea, ma Thompson a parte son tutti poco esperti; può inoltre cambiare approccio alla gara in qualsiasi momento, nel caso la volesse gestire in modo tattico alla irlandese, inserendo Flood. Noi invece scegliamo un rimpiazzo ala pura per i trequarti: in caso di necessità occorrerà spostare Masi aprendo qualch ebuco dietro; poi come al solito siamo corti in prima linea per ... per avere due mediani che giochino cinque minuti? Per il futuro? Mah ..


Il benchmark delle partite con l'Inghilterra (unica nazionale europea mai battuta dai nostri) rimane l'ultimo incontro per il Sei Nazioni Roma, il 10 febbraio 2008, un 19 -23 forse il risultato più close tra le due nazionali (qui gli highlights, commento del mitico Cecinelli che gufa sul presente e futuro di Cipriani). Il risultato maturò in due tempi distinti, non tanto per cedimenti o risvegli nostri - rimanemmo in tiro e recuperammo per tutta la gara - quanto a causa un evidente calo inglese nell'ultimo quarto.
La prima meta la subimmo in due minuti da Sackey, lanciato dalla maestrìa di Wilko sugli sviluppi di una rimessa laterale scippata più che rubata (i furbacchioni inglesi si appesero a Bortolami in salto e l'arbitro Rolland non vide). I nostri risalirono sul 6-7 coi piazzati di Bortolussi ma in quindici minuti arrivò la meta di Toby Flood, propiziata dall'intercetto di Noon su calcio di Bortolussi (giocavamo con l'apertura senza piedi, Masi). Il primo tempo con altri due calci di Jonno finì 6-20.
Gli Azzurri non si ripresentarono a gambe tagliate: già nella prima frazione del secondo tempo furono due piazzati del nostro estremo contro uno di Wilkinson; l'uscita dell'apertura inglese al 66' sostituito da Danny Cipriani allora 21enne fu la svolta. A cinque minuti dal termine Simon Picone fu bravissimo a crederci, restituendo a Cipriani l'intercetto subìto nel primo tempo e schiacciandolo in meta (l'intercetto è l'arma dei poveri nel rugby, come il contropiede nel calcio); Bortolussi mise la trasformazione in mezzo ai pali. Finì 23 a 19 per l' Inghilterra.
L'anno dopo a Twickenham non conta: stendiamo un velo pietoso sulla decisione di mandare Mauro B. allo sbaraglio in mediana che ci condizionò tutto il torneo, quest'anno ci basta e avanza Mirco B. dalla piazzola. Forza ragazzi! Come due anni fa, solo più attenti.


Italy team to play England at the Stadio Flaminio in Rome on Sunday, February 14; kick-off 15.30 CET:

Italia: 15 Luke McLean, 14 Andrea Masi, 13 Gonzalo Canale, 12 Gonzalo Garcia, 11 Mirco Bergamasco, 10 Craig Gower, 9 Tito Tebaldi, 8 Alessandro Zanni, 7 Mauro Bergamasco, 6 Josh Sole, 5 Marco Bortolami, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini (capt), 1 Salvatore Perugini.
Rimpiazzi: 16 Fabio Ongaro, 17 Matias Aguero, 18 Valerio Bernabo, 19 Paul Derbyshire, 20 Pablo Canavosio, 21 Riccardo Bocchino, 22 Kaine Robertson.

England team: 15 D Armitage (London Irish); 14 M Cueto (Sale Sharks), 13 M Tait (Sale Sharks), 12 R Flutey (Brive), 11 U Monye (Harlequins); 10 J Wilkinson (Toulon), 9 D Care (Harlequins); 1 T Payne (Wasps), 2 D Hartley (Northampton), 3 D Cole (Leicester), 4 S Shaw (Wasps), 5 S Borthwick (Saracens, capt), 6 J Haskell (Stade Francais), 7 L Moody (Leicester), 8 N Easter (Harlequins).
Replacements: 16 Steve Thompson (CA Brive) , 17 David Wilson (Bath Rugby) , 18 Matthew Mullan (Worcester Warriors) , 19 Louis Deacon (Leicester Tigers) , 20 Steffon Armitage (London Irish) , 21 Paul Hodgson (London Irish) , 22 Toby Flood (Leicester Tigers)

9 commenti:

ringo ha detto...

Ricordo, ricordo.

Anonimo ha detto...

mill epunti di wilko... io c'ero... e come tutti ho visto una delle tante sviste arbitrali ai nosti danni... non vorrei fare il gufo, però...

L'Aretino

Abr ha detto...

Fu una delle partite in cui Jonno è stato più decisivo in tutta la sua carriera in nazionale.

Il fallo su bortolo la videro tutti, tranne ovviamente Rolland ... e Cecinelli.
Stavolta però non c'è Rolland o Lewis, c'è finalmente l'arbitro francese quello più sveglio.

ringo ha detto...

Non c'è nemmeno Cecinelli. O meglio, in differita.

Abr ha detto...

Come a dire, a volte ritornano?

Anonimo ha detto...

Ma non l'hanno spedito a Valencia a seguire l'America's Caz?

L'Aretino

Abr ha detto...

Mah poco mi interessa cheffà il Cecio, preferisco seguire Tania Z....

for those... ha detto...

giusto per la cronaca, il cecio è volato appositamente da valencia a roma per commentare i nostri.
Che abnegazione, che passione!
;-)
Sto iniziando a convincermi che il commento di Munari vale da solo il prezzo dell'abbo a sky!

Abr ha detto...

:)
Questo blog, 'e gia' stato gdetto, e' stato ispirato esattamente ai suoi commenti pre coppa del mondo 2007: han reso interessante PARLARE di rugby e non solo viverlo.
A patto, idea nostra da lui ispirata, di farlo analizzando e non semplicemente dando notizie o opinioni.

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